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DIVIDERE IL TESTO NEI QUATTRO PUNTI IDENTIFICATI
LICENZE D’USO SOFTWARE – IL CASO UsedSoft
Qui è in gioco la direttiva per la protezione dei programmi. Direttiva del 91 che è stata riscritta, direttiva 29/2011
Direttiva sui software
Direttiva 29/2011 cioè diritto d’autore su internet
Qualificazione del contratto-> è in gioco il principio dell’esaurimento del diritto d’autore.
FATTI DI CAUSA
Vi è stato un primo soggetto che ha acquistato da Oracle, Oracle commercializza mediante contratti e bisogna
capire come lo contratta.
Dice all’utente: tu puoi scaricare la copia ma per utilizzarla devi acquistare una licenza. Scarico come acquirente
una copia del software però io di quella copia non posso fare niente. Per utilizzarla devo acquistare una licenza.
Scaricare dalla rete una copia di un software
acquistare una licenza.
Scaricare una copia cosa significa? La copia viene riprodotta. Normalmente riproduciamo un codice oggetto,
l’eseguibile del programma.
Il primo diritto in gioco nel diritto d’autore è il diritto di riproduzione, qui c’è un problema più complesso e per
funzionare il software deve essere riprodotto. Da una memoria fissa viene riprodotta in ram.
Diritto di distribuzione -> diritto di messa in commercio.
Problema della sentenza? Se c’è un trasferimento della proprietà vi è anche un prezzo. Al di la del fatto che ci sono
due atti mi sembra che tutto sia riconducibile al contratto di compravendita. Il giudice è libero di qualificare il
contratto al di la del nome che hanno dato le parti. Al di la del fatto che sia licenza d’uso può essere qualificata come
un contratto di compravendita. Lo scaricamento gratuito è così per modo di dire. A differenziarlo ad una locazione
perché la locazione è un diritto d’uso temporaneo. Io usufruisco di un bene contro il pagamento di un prezzo. Ci
sono elementi fattuali che mi portano a ricondurre fattispecie al contratto di compravendita.
La norma da tenere presente è l’art 4 paragrafo 2 direttiva 24/2009.
Se fosse locazione non opererebbe principio di esaurimento e anche se operasse continuerei ad avere il
controllo della locazione.
Posso rivendere ma non posso dare a noleggio il programma.
Questa per comune interpretazione è una norma imperativa. La qualificazione del contratto serve a qualificare
norme imperative.
24.10.2017
ABUSO DEL DIRITTO
Se vi è abuso di diritto vi è anche un esercizio di un diritto, non è tanto il contenuto del diritto ma le modalità con cui
il diritto viene esercitato. Il diritto è fatto per essere esercitato. La fisiologia dell’esercizio del diritto diventa
patologia. La tradizione proprietaria ed è quindi quella che sta dietro all’articolo 833 è quella degli atti emulativi
ELEMENTI:
1. Diritto
2. Esercizio
3. Elemento dequalificante dell’esercizio (elemento che trasforma l’esercizio in abuso)
Elemento dequalificante:
- Tradizione degli atti emulativi: l’inutilità (per l’operatore) (mi serve per bucare il dirigibile)
- la dannosità (per la vittima) dell’evento
- nonché l’intenzione maligna di nuocere
E’ una fattispecie abbastanza marginale e possiamo presumere che accoppiata all’inutilità e dannosità è abbastanza
poco fruibile.
La dottrina francese inizia quindi ad inventarsi un’altra teoria: Il diritto ha uno scopo, una destinazione e una
funzione e quando questi vengono alterati vi è un abuso. Se i titolari dei diritti esercitano i diritti stessi per
scopi diversi da quelli che sono alla loro base c’è quell’elemento dequalificante che trascina il diritto nel
baratro dell’abuso.
- La creatività della dottrina francese dei primi del 900’: il diritto ha un fine e non è consentito esercitare un
diritto per un fine diverso da quello che è stato posto.
Letteratura in regole di dettaglio vs clausole generali, rule vs standard. Queste regole generali (es. standard di
correttezza) devono dare flessibilità del sistema e potere ai giudici . Gorla diceva “lotta tra i fattori del diritto”.
Potere di dire l’ultima parola, qui è un potere evidente perché il giudice ha un margine di manovra più ampio.
Il senso dei principi e delle clausole generali.
- Dare flessibilità al sistema
- Dare potere ai giudici
Le norme standard possono essere usate a fin di bene e fin di male, dipende dal contesto che vi è attorno al giudice
e alla sua decisione.
Esempi all’interno di codici civili:
Il codice prussiano del 1784 par l.6. 37 imputa all’agente la responsabilità quando “tra più modalità possibili di
esercizio del diritto abbia scelto quella che è dannosa all’altro, con intenzione di danneggiarlo”
Sentenza del 2009 della Corte parla di “tra più modalità possibili di esercizio del diritto sceglie quella che è dannosa
all’altro.
FRANCIA
Dove la lettera della legge taceva, l’abuso del diritto ha avuto una fioritura disperata.
Il code civil tace sul tema eppure dottrina e giurisprudenza Josserand, De l’abuse des droits, Parigi, 1905
Sacco 2012
L’interprete inizia a vedere una lacuna dell’ordinamento ma esistono strade alternative e ribellione dell’interprete di
fronte alla legge.
Rodolfo Sacco si interroga sul fatto se è utile o meno questa disciplina rispetto anche al 2043 art che da la possibilità
al giudice di aggiungere altre fattispecie di responsabilità extracontrattuale. E’ il sintomo di una ribellione
dell’interprete rispetto al pensiero dominante e all’impostazione della legge di trascurare determinate istanze sociali
e quindi l’interprete vede un illecito secondo uno schema di ricostruzione differente dallo schema classico della
responsabilità extracontrattuale. Nel codice civile del 42’ non abbiano una norma di tale tipo MA.
Abuso del diritto e tracce di un percorso
• Art 74 del progetto di codice italo francese sulle obbligazioni che poi abortì prevedeva un obbligo di
connessione tra buona fede (1375 oggi) e rispetto dello scopo del diritto, occorre rispettare scopo altrimenti
vi è una violazione del diritto.
• Italia art 7 del progetto del libro primo del codice civile “nessuno può esercitare il proprio diritto in contrasto
con lo scopo per cui il diritto medesimo è stato riconosciuto” Idea di Josserand veniva recepita nel progetto
del codice ma poi l’idea non venne recepita nella versione definitiva del codice.
Elementi
Riconoscimento da parte dell’ordinamento di un diritto soggettivo
Esercizio e modalità dell’esercizio
Contrasto con lo scopo, il fine per il quale il diritto è stato riconosciuto (che dovrebbe attenere proprio alla qualità
della condotta- modo con cui il soggetto si è comportato- e dell'esercizio, altri preferiscono parlare di destinazione
sociale (con un’allusione al principio di solidarietà), funzione sociale. Un esercizio fisiologico garantisce un esercizio
del diritto anche rispetto alla collettività.
Le ragioni del rigetto: timore che una tale delega di potere decisionale al giudice avrebbe minato la certezza del
diritto e un problema sia in termini di prevedibilità delle decisioni e di distribuzione del potere tra le fonti del diritto.
L’ultima trasformazione
Valutazione comparativa tra la situazione dell’agente e quella della vittima, per esempio l’art 13, comma 2 del libro
III del codice civile Olandese regola l’esercizio del diritto reprimendo la sproporzione fra l’interesse appagato e quello
sacrificato (anche nella sentenza del 2009), l’intenzione esclusiva di nuocere (secondo tradizione atti emulativi) e il
perseguimento di uno scopo (Josserand) diverso da quello che giustifica l’attribuzione di quel particolare potere.
Confrontando questo con 833 art è una norma poco utile nel senso di dover attivare il giudice per il controllo di un
esercizio diritto specie in ambito contrattuale.
NORMA FANTASMA
Art 833 Il proprietario non può fare atti che abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri.
Classica qualificazione elemento dequalificante con una serie di paletti che rendono la norma difficilmente
applicabile.
Elementi costitutivi per la quale la norma può essere usata
– oggettivo: assenza di utilità, danno
– soggettivo: intenzione di ledere l’altro animus nocendi
MASSIME DELLA CASSAZIONE
Cass., 05/07/1999, n. 6949 • Posto che, per essere considerato emulativo, l’atto di esercizio del diritto, privo di
utilità per chi lo compie, deve avere il solo scopo di nuocere o di recare molestia ad altri, non può considerarsi tale
l’azione del proprietario tendente all’eliminazione di una veduta aperta dal vicino nel muro di confine.
Perché? Non c’è un atto emulativo perché c’è l’interesse. In questo caso l’utilità ci può essere.
Cass., 20/10/1997, n. 10250 • Gli atti di emulazione non possono consistere in comportamenti omissivi (nella specie,
la mancata potatura di piante non è stata ritenuta idonea ad integrare la nozione di atto emulativo).
RIAPPARE IL FANTASMA. Cosa risveglia l’interesse per l’abuso del diritto? C’è un attivismo che dipende dalle
condizioni di contesto dell’ordinamento. La costituzione offre delle spie che potrebbero essere utilizzate per
riattivare la teoria dell’abuso del diritto.
Legare le clausole generali alla Costituzione.
Ma un appiglio codicistico serve. Quindi lo riconnettiamo all’art 1375 in ambito contrattuale e 1175 nell’ambito delle
obbligazioni in generali, quindi in relazione con lo standard di correttezza. Se noi mettiamo in relazione il concetto di
abuso del diritto con la buona fede in senso oggettivo abbiamo la fioritura dei casi giurisprudenziali ma in ambiti
diversi dalla proprietà, siamo infatti in ambito contrattuale.
La Costituzione pone dei principi e le clausole sono le armi con cui il diritto privato attua i principi. I principi sono la
base per attuare, attraverso le clausole generali, i valori fondanti della Costituzione.
Il più accreditato teorico è in questo campo è: “Il tempo delle clausole generali” Stefano Rodotà, il diritto civile
poteva attuare i principi attraverso le clausole. La Costituzione Rodotà (1987): “Le clausole generali, non sono
principii, anzi sono destinate a operare nell’ambito dei principi”, i quali, in quanto “valori fondativi dell’ordinamento
o di una sua parte”, sono sovraordinate ad esse.
Quindi