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20. IL PATTO DI FAMIGLIA COME DISPENSA DALL'IMPUTAZIONE EX SE

La dispensa dall'imputazione ex se produce di attribuire al legittimario una legittima più ampia di quella prevista per legge. Il meccanismo opera mediante delle liberalità inter vivos che, di regola, andrebbero imputate alla legittima, ma che il disponente dispensa da tale imputazione. Nel patto di famiglia l'Art.768-quater comma 3 prevede espressamente l'imputazione delle attribuzioni sia dell'assegnatario che dei non assegnatari alla quota di legittima. Ci si pone dunque la domanda se l'assegnatario dell'azienda e gli altri legittimari possano essere dispensati da tale obbligo di imputazione. Non sussistendo indici normativi contrari, deve ammettersi che la dispensa dall'imputazione ex se sia ammessa nei limiti nei quali è generalmente prevista.

21. L'IMPUGNAZIONE DEL PATTO DI FAMIGLIA PER VIZI DEL CONSENSO

L'Art.768-quinquies comma 1 dispone che...

Il patto di famiglia può essere impugnato da ciascuno dei partecipanti ai sensi dell'Artt. 1427 ss. c.c., cioè per i classici vizi del consenso (errore, dolo e violenza). Le fattispecie più frequenti sono quelle dell'errore sull'oggetto del contratto (Es. Partecipazioni relative a società la cui consistenza patrimoniale non è nota ai contraenti). Appare opportuno dunque far procedere alla stipula del contratto delle perizie che identificano con certezza l'oggetto del trasferimento. Il contratto può essere impugnato, per i suddetti vizi, nel termine di un anno, ma non è specificata la decorrenza. L'originaria versione della norma ancorava la decorrenza al momento della conoscenza del vizio tuttavia, essendo tale momento estremamente "mobile", tale previsione contrastava con la pretesa di stabilità del patto di famiglia. Per tale motivo il legislatore è intervenuto eliminando tale previsione.

ma la conseguenza non è stata delle più felici. In assenza di specifica previsione infatti occorre far ricorso alla disciplina generale dei contratti che, a norma dell'art.1442 prevede che il termine decorre dal giorno in cui è cessata la violenza o è stato scoperto l'errore o il dolo, dunque la situazione non è mutata. La legittimazione all'azione di annullamento spetta a tutti i partecipanti al patto, tra i quali anche al disponente.

22. IL DIRITTO DI CREDITO DEI LEGITTIMARI NON PARTECIPANTI AL CONTRATTO

Ai sensi dell'Art.768-sexies "all'apertura della successione dell'imprenditore, il coniuge e gli altri legittimari che non abbiano partecipato al contratto possono chiedere ai beneficiari del contratto stesso il pagamento della somma prevista dall'articolo 768-quater, aumentata degli interessi legali". La disposizione rappresenta una norma di chiusura che tende a far salva la stabilità del patto.

di famiglia. Infatti, in forza di tale norma. È attribuito ai legittimari non partecipanti un diritto di credito che vantano nei confronti dei beneficiari del contratto, tra i quali vanno inclusi anche i non assegnatari. Sono soggetti attivi i legittimari di secondo grado ed i legittimari sopravvenuti. Tali soggetti vanteranno dunque solamente un diritto di credito, non potendo agire in riduzione. Nel caso di inadempimento dell'obbligazione di cui all'art.768-1 Si ipotizzi che il disponente A, avente due figli (B e C), lasci al momento della morte un patrimonio di 900, di cui 120 sono rappresentati dal valore dell'azienda trasferita a B con patti di famiglia. Posto che su 900 la legittima spettante a ciascun figlio è 300. All'atto della stipulazione del patto di famiglia, A ha dispensato dall'imputazione ex se B, assegnatario dell'azienda, mentre C, liquidato per 1/3 del valore dell'azienda riceverà 40. All'apertura della

successione pari a 900 (relictum+donatum), la quotaspettante a B sarà di 420 (a causa dell'imputazione), mentre ad A spetterà sempre 300, meno i 40 già ricevuti. In ogni caso ladispensa dall'imputazione ex se non incide sull'importo da liquidare a favore del legittimario nel patto di famiglia, ma solo.sull'azione di riduzione che ciascuno degli assegnatari potrà esperire sui beni non compresi nel patto di famiglia 14sexies, la norma prevede la possibilità per il legittimario non partecipante di impugnare il patto ai sensidell'art.768-quinquies.

23. LO SCIOGLIMENTO E LA MODIFICA DEL PATTO DI FAMIGLIA

Ai sensi dell'Art.768-septies, il patto di famiglia può essere sciolto o modificato dalle stesse persone che lo hanno concluso. Ciò può avvenire con un diverso contratto avente le "medesime caratteristiche", dunque con un nuovo contratto nella forma dell'atto pubblico.

24. IL RECESSO

CONVENZIONALE

La facoltà di recesso non compete ex lege, ma dev'essere espressamente prevista nel patto di famiglia (recesso convenzionale). Il recesso convenzionale si esercita mediante dichiarazione diretta agli altri contraenti (atto recettizio).

Essendo il recesso un recesso convenzionale, è possibile pattuire che tale facoltà sia data solo ad alcuni o a tutti i partecipanti al patto. In ogni caso, gli effetti del recesso sono differenti a seconda del soggetto che lo eserciti:

  • Recesso del disponente: viene meno l'effetto traslativo dell'azienda, che rientrano pertanto nel patrimonio del recedente. Il recesso del disponente determina necessariamente lo scioglimento dell'intero contratto, in quanto l'atto traslativo dei beni produttivi è l'elemento sul quale si incardina l'intero patto di famiglia;
  • Recesso da parte dell'assegnatario: anche questa è un'ipotesi, speculare alla precedente,

discioglimento del contratto. In questo, come nel precedente caso, sorge l'obbligo di restituzione dell'azienda o delle partecipazioni al disponente;

  • Recesso da parte di non assegnatari: in questo caso il recesso non determinerà lo scioglimento dell'intero contratto, ma il semplice obbligo di restituzione, a carico del recedente, della somma ricevuta a titolo di liquidazione, con i relativi interessi. Viene inoltre meno l'effetto preclusivo alla riduzione ed alla collazione nei confronti del legittimario recedente.

La dichiarazione di recesso deve essere certificata da un notaio e sembra che tale formulazione si intenda nel senso della necessità dell'atto pubblico.

RIFERIMENTI NORMATIVI PATTO DI FAMIGLIA

Articolo 768-bis

Nozione

"È patto di famiglia il contratto con cui, compatibilmente con le disposizioni in materia di impresa familiare e nel rispetto delle differenti tipologie societarie, l'imprenditore trasferisce, in

tutto o in parte, l'azienda, e il titolare dipartecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti."

Articolo 768-ter

Forma "A pena di nullità il contratto deve essere concluso per atto pubblico."

Articolo 768-quater

Partecipazione "Al contratto devono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che sarebbero legittimari ove in quel momento si aprisse la successione nel patrimonio dell'imprenditore. Gli assegnatari dell'azienda o delle partecipazioni societarie devono liquidare gli altri partecipanti al contratto, ove questi non vi rinunzino in tutto o in parte, con il pagamento di una somma corrispondente al valore delle quote previste dagli articoli 536 e seguenti; i contraenti possono convenire che la liquidazione, in tutto o in parte, avvenga in natura. I beni assegnati con lo stesso contratto agli altri partecipanti non assegnatari dell'azienda, secondo il valore attribuito in contratto,

Sono imputati alle quote di legittima loro spettanti; l'assegnazione può essere disposta anche con successivo contratto che sia espressamente dichiarato collegato al primo e purché vi intervengano i medesimi soggetti che hanno partecipato al primo contratto o coloro che li abbiano sostituiti. Quanto ricevuto dai contraenti non è soggetto a collazione o a riduzione.

Articolo 768-quinquies

Vizi del consenso

Il patto può essere impugnato dai partecipanti ai sensi degli articoli 1427 e seguenti. L'azione si prescrive nel termine di un anno.

Articolo 768-sexies

Rapporti con i terzi

All'apertura della successione dell'imprenditore, il coniuge e gli altri legittimari che non abbiano partecipato al contratto possono chiedere ai beneficiari del contratto stesso il pagamento della somma prevista dal secondo comma dell'articolo 768-quater, aumentata degli interessi legali. L'inosservanza delle disposizioni del primo comma

il testo formattato con i tag HTML sarà il seguente:

costituisce motivo di impugnazione ai sensi dell'articolo 768-quinquies.

Articolo 768-septies

Scioglimento

Il contratto può essere sciolto o modificato dalle medesime persone che hanno concluso il patto di famiglia nei modi seguenti:

  1. mediante diverso contratto, con le medesime caratteristiche e i medesimi presupposti di cui al presente capo;
  2. mediante recesso, se espressamente previsto nel contratto stesso e, necessariamente, attraverso dichiarazione agli altri contraenti certificata da un notaio.

Articolo 768-octies

Controversie 16

Le controversie derivanti dalle disposizioni di cui al presente capo sono devolute preliminarmente a uno degli organismi di conciliazione previsti dall'articolo 38 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 5.

174. IL FONDO PATRIMONIALE

25. EFFETTO SEGREGATIVO SENZA EFFETTO TRASLATIVO

Nel patto di famiglia non vi è un effetto segregativo, ma vi è il passaggio dei beni produttivi dal disponente all'assegnatario.

Ora,

delle volte la protezione dei patrimoni delle volte si realizza trasferendo i beni ad un altro soggetto opuò avvenire anche per la protezione di un'altra persona (trasferisco a Caio per titolare Sempronio), il pattodi famiglia può realizzare anche questo ma non c'è un effetto segregativo.La sostituzione fedecommissaria veniva anche spesso usata per tutela della persona (segnatamente undisabile). In tale figura il primo istituito era il disabile e il secondo istituito ereditava alla morte del primoistituito. La funzione di protezione mediante immediato effetto traslativo è in disuso a causa di modelli chesi servono dell'effetto segregativo. La funzione di protezione infatti non è più agevolmente realizzabilemediante il modello traslativo. Il modello segregativo non esiste tuttavia nel codice civile.Nel modello segregativo viene abbandonata la concezione traslativa e viene concepito un modello diverso,dove può ancheaccadere che ci sia un effetto traslativo, ma questo risulta ancillare rispetto all'effetto segregativo. Ovv
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher salvatoresalerno97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Volpe Fabrizio.