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Modalità di conoscenza dei provvedimenti

Al fine di poter proporre la propria impugnativa, la parte deve conoscere il provvedimento. Siffatta conoscenza avviene secondo modalità previste dalla legge: la notifica dell'atto, la pubblicazione e la piena conoscenza.

La notifica dell'atto impugnabile (rivolta ai diretti interessati) è la forma di comunicazione del provvedimento effettuata mediante un procedimento formalizzato che garantisce la presunzione di conoscenza dell'atto da parte del destinatario. La notificazione, se effettuata ritualmente, produce effetti a prescindere dall'effettiva conoscenza dell'atto da parte del destinatario. Può avvenire ad opera di un ufficiale giudiziario, ma anche a mezzo posta o di altro agente notificatore incaricato.

Il termine per impugnare decorre dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione del provvedimento solo quando sia relativo ad atti a fronte dei quali non vi siano destinatari determinati. Vale dunque solo per i terzi interessati.

che non siano destinatari dell'atto. Il momento iniziale del decorso del termine per l'impugnazione può anche coincidere con quello in cui si è avuta la piena conoscenza del provvedimento allorché non sia prevista né la notificazione, né la pubblicazione, ovvero, pur essendo previste, esse non siano ancora state effettuate. Con piena conoscenza si intende la conoscenza dell'autorità, del dispositivo dell'atto e della sua portata lesiva. La proposizione del ricorso deve avvenire mediante notificazione, a pena di inammissibilità, rilevabile d'ufficio, entro il termine di 60 giorni (nelle ipotesi di azione di annullamento) o entro il termine di prescrizione (nei casi di azione di accertamento o di condanna). Il computo dei giorni deve essere effettuato secondo i criteri fissati dal codice di rito: il giorno iniziale non si computa, mentre si computa, salvo che si tratti di giorni liberi, quello finale. I termini

però sono sospesi nel periodo feriale (1° agosto/ 15 settembre). La perentorietà del termine trova un temperamento nell'istituto dell'errore scusabile: ove il ricorrente abbia proposto il ricorso dopo la scadenza del termine e ciò sia dovuto ad una falsa e incolpevole rappresentazione della realtà, il giudice competente a decidere nel merito il ricorso può riconoscere la scusabilità dell'errore e il ricorrente deve rinnovare la notificazione entro il termine fissato dal giudice stesso.

In determinate, importanti, materie i termini processuali sono ridotti a metà, salvo quelli di proposizione del ricorso.

La proposizione del ricorso avviene attraverso la sua notificazione effettuata dagli agenti notificatori all'amministrazione resistente e ad almeno un controinteressato.

Alle amministrazioni statali la notifica va effettuata in persone del ministro competente per materia e la consegna deve essere eseguita presso

L'avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede il giudice adito. 11 Per quanto riguarda gli altri enti, la notifica deve avere per destinatario l'organo che ha la rappresentanza legale dell'ente e non l'organo che ha emanato l'atto. In ordine alle persone fisiche la consegna va effettuata presso la residenza, il domicilio o la dimora del soggetto destinatario. Nella notifica mediante il servizio postale, la data di notifica del ricorso si identifica con quella di consegna dello stesso all'ufficiale giudiziario. La notificazione può eseguirsi anche a mezzo di messo comunale. Esiste poi la notifica per pubblici proclami che può essere autorizzata dal presidente del tribunale adito allorché la notificazione nei modi ordinari sia sommariamente difficile per il numero delle persone da chiamare in giudizio. Essa avviene mediante l'inserzione di un avviso, contenente un sunto del ricorso, nella Gazzetta ufficiale. La nullità della

notifica comporta l'inammissibilità del ricorso. La comparizione dell'intimato sanala nullità. Il contatto tra organo giudicante e parti avviene attraverso la costituzione. Per quanto riguarda il ricorrente, essa ha luogo con il deposito del ricorso notificato. L'originale del ricorso va depositato, a pena di irricevibilità, presso la segreteria del giudice, entro 30 giorni dall'ultima notifica. L'art. 21 l. Tar, come sostituito dalla l. 205/2000, afferma che entro 30 giorni dall'ultima notifica il ricorrente deve depositare anche copia del provvedimento impugnato, se in suo possesso. Tale onere è tuttavia privo di sanzione. Il c. 4 stabilisce poi l'obbligo per l'amministrazione di produrre, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di deposito del ricorso, l'eventuale provvedimento impugnato. Vanno pure depositati gli atti e i documenti in basi ai quali l'atto è stato emanato, quelli in esso

citati e quelliche l'amministrazione ritiene utili al giudizio. Ove l'amministrazione non provveda all'adempimento, il presidente, ovvero un magistrato da lui delegato, ordina, anche su istanza di parte, l'esibizione degli atti e dei documenti nel termine e nei modi opportuni.

Il giudizio è strutturato come dialogo tra ricorrente e giudice (vocatio iudicis), in virtù del principio dell'unilateralità dell'azione: non è dunque necessaria la presenza di altre parti.

In definitiva, soddisfatto l'obbligo di notificare il ricorso, per garantire la possibilità del contraddittorio, è irrilevante il comportamento dell'amministrazione resistente e dei controinteressati e il giudice si disinteressa di tali parti. La costituzione in giudizio delle parti diverse dal ricorrente non è dunque un atto dovuto.

Si aggiunga che l'amministrazione non costituta ha il dovere di depositare gli atti; e che le

sentenzesono notificate personalmente alle parti non costituite.L'atto di costituzione non va notificato al ricorrente. Tale atto si riproduce talora ad una meramemoria di stile, contenente la procura al difensore, con cui si chiede il rigetto del ricorso avverso,riservando le difese più approfondite ad un successivo momento.

Il termine per la costituzione delle parti diverse dal ricorrente non è perentorio, sicché esse possonocostituirsi anche successivamente al suo spirare, fino al momento dell'udienza di discussione,depositando in tal caso il solo mandato. Si noti però che documenti e memorie possono esserepresentati non oltre, rispettivamente, venti e dieci giorni liberi prima dell'udienza, sicché lacostituzione mediante deposito di memorie e eventuali documenti deve effettuati entro tali termini.

Il ricorso incidentale è un ricorso con il quale le parti contro cui l'impugnazione è propostadenunciano vizi

dell'atto impugnato diversi da quelli denunciati dal ricorrente. Potrebbe apparire strano che il soggetto controinteressato, favorito dal provvedimento impugnato, voglia a sua volta impugnare tale atto, dunque per ottenere annullamento. Esempio: si pensi all'impugnazione della graduatoria finale da parte di un candidato che abbia partecipato ad un pubblico concorso e sia stato collocato in essa al secondo posto: il ricorrente afferma che al vincitore è stato attribuito un punteggio più alto di quello che gli sarebbe spettato e chiede, a seguito dell'annullamento dell'atto, di essere collocato al primo posto. Controinteressati è evidentemente il candidato collocato al primo posto nella graduatoria: tale soggetto potrebbe non limitarsi a contrastare la domanda avversaria chiedendo la conservazione del provvedimento (primo profilo del petitum), ma affermare, in via subordinata, mediante ricorso, che la graduatoria è illegittima in quanto pure.

la sua posizione personale non è stata correttamente valutata. Ciò può essere accaduto perché non è stata attribuito il giusto punteggio ad un suo titolo di servizio, che gli avrebbe assicurato un punteggio complessivo in grado di porlo al riparo (nel senso che rimarrebbe pur sempre prima in graduatoria) dalle conseguenze dell'eventuale annullamento pronunciato a seguito dell'accoglimento del ricorso principale. Egli dunque, non pienamente soddisfatto dall'esito del concorso, ma comunque vincitore, non poteva impugnarlo in quanto privo di interesse: a seguito dell'azione esperita dal soggetto collocato in posizione deteriore, si determina a censurare l'esito del concorso, chiedendo un annullamento per motivi diversi da quelli affermati dal ricorrente (secondo profilo del petitum). Il ricorso incidentale è strettamente dipendente da quello principale, sicché è inefficace quando quello principale è stato

rinunziato o dichiarato inammissibile. Dottrina e giurisprudenza, in ragione del carattere accessorio del ricorso incidentale, ritengono che esso sia inefficace pure nei casi di rigetto per infondatezza del ricorso principale. Entro il termine di trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso principale, il ricorso incidentale deve essere notificato alle altre parti nei modi prescritti per il ricorso principale, e per quanto riguarda il ricorrente, al legale nel domicilio eletto risultante dal ricorso principale. La giurisprudenza ammette l'impugnazione, mediante ricorso incidentale, pure di atti diversi da quello originariamente impugnato, purché connessi (ad esempio il regolamento, che il ricorrente invia incidentale assume illegittimo, su cui si basa l'atto impugnato, a sua volta censurato dal ricorrente principale di illegittimità per contrasto con quel regolamento: l'annullamento del regolamento fa sì che il ricorso principale

debba essere rigettato in quanto non esiste il contrasto con una norma ormai annullata. Per quanto riguarda la legittimazione attiva, l'art. 37 t.u. Cons. Stato, prevede la possibilità per le parti alle quali il ricorso fosse stato notificato di proporre ricorso incidentale, mentre l'art. 22 si riferisce alle altre parti interessate: la giurisprudenza ha chiarito che gli altri interessati richiamati dall'art. 22 sono quelli ai quali sia stato notificato il ricorso principale.

Legittimato passivo è il ricorrente principale. Ai sensi dell'art. 22 l. Tar chi ha interesse alla contestazione può intervenirvi: non vi sono dunque preclusioni espresse circa il tipo di intervento esperibile.

Nel giudizio amministrativo sono peraltro pacificamente ammessi solo l'intervento adesivo ad adiuvandum (quello posto in essere per appoggiare la posizione del ricorrente) e l'intervento adesivo ad opponendum (esperito per appoggiare la posizione

ente, che abbia un interesse diretto e concreto nella controversia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
41 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Pugliese Francesco.