vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Diritto Amministrativo
La patologia dell’atto amministrativo.
Cons. Roberto Giovagnoli (21 febbraio 2014)
Le due principali forme di invalidità sono la nullità e l'annullabilità ma nel diritto amministrativo la
patologia generale e residuale, o potremmo anche dire virtuale, è l'annullabilità. Il provvedimento è
annullabile ogni volta che è adottato in violazione di legge. È nullo nei casi tassativamente indicati
dalla legge.
L'art 21opties comma 1 l. 241/1990 ci dice de dove deriva la annullabilità. La nullità è tipica. Nel
diritto civile è l'annullabilità ad essere tipica.
Perché nel diritto amministrativo c'è questa inversione? Perché questo rapporto tra le due forme di
invalidità esprime una esigenza di fondo sottesa all'invalidità del provvedimento: l'invalidità
maggiormente compatibile con esigenze di certezza e stabilità dell'atto è l'annullabilità perché
produce effetti fino all'annullamento e deve essere eccepito dalla parte. Il provvedimento nullo è
maggiormente instabile. È vero che oggi disciplinando l'azione di nullità del provvedimento
abbiamo un'azione non solo di mero accertamento e imprescrittibile ma si introducono termini di
decadenza per limitarlo nel tempo (art. 31 c.p.a.). Il provvedimento nullo se non impugnato nei
termini, a differenza della annullabilità, non si stabilizza perché può essere sempre opposto dalla
parte resistente e rilevato d'ufficio. Quindi il provvedimento nullo può essere in qualunque
momento disapplicato dal giudice, inoltre può essere eccepito dalla parte resistente.
La rilevabilità d'ufficio presuppone che l'atto sia il presupposto di un altro atto impugnato.
Art 46 comma 1bis del codice dei contratti pubblici, cause di esclusione dalla gara previste dalla
legge, se il bando ne prevede altre le clausole sono nulle.
Principio secondo cui il provvedimento amministrativo illegittimo è annullabile.
Questa esigenza di stabilità e certezza sottesa al principio per cui il provvedimento amministrativo è
annullabile è stato oggetto di forti dibattiti come anche per la pregiudizialità amministrativa, poi
abbandonata dalla giurisprudenza, affermava la necessaria richiesta di annullabilità del
procedimento e poi il risarcimento del danno.
Termine di decadenza di 120 giorni per impugnare l'atto. La mancata impugnazione produce una
riduzione del risarcimento nell'azione risarcitoria autonoma.
Il principio secondo cui la violazione di legge è semplice annullabilità ha portato a ritenere che
questo principio si applicasse non solo alla legge in senso formale anche nel caso in cui le norme
violate avessero un rango superiore, si pensi alle norme comunitarie superiori alle stesse norme
costituzionali, controlimiti a parte (principi fondamentali e diritti della persona). Primazia del diritto
comunitario affermata con forza tale da disapplicare la legge contrastante.
1