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CONSIGLIO DI STATO
• CORTE DEI CONTI
• AVVOCATURA DELLO STATO
• ENTI PUBBLICI → categoria assai complessa e ricca di figure diverse, che possono
• raggrupparsi in due categorie fondamentali:
enti strumentali: nascono per opera di un atto di organizzazione da parte
1. dello Stato, per far fronte a proprie esigenze organizzative e funzionali. Lo
Stato crea un nuovo ente, cioè un'organizzazione dotata di personalità
strumento
giuridica distinta dalla propria, che diviene della sua azione ed è
nella sua assoluta disponibilità, trovandosi in una posizione di dipendenza nei
suoi confronti. Ciò comporta, in capo allo Stato, poteri di ingerenza circa
l'attività dell'ente che si manifestano nell'adozione di direttive nei confronti di
questo al fine di indirizzarne e coordinarne l'azione.
Gli enti strumentali esprimono la comunità territoriale nella sua interezza.
enti ad autonomia funzionale: riconoscimento
nascono ad opera del
2. effettuato dallo Stato di preesistenti organizzazioni, generalmente ascrivibili
all'autonomia privata o sociale, comunque differenziate rispetto allo Stato,
all'origine portatrici di interessi propri. Il riconoscimento può essere espresso
o implicito, cioè posto in essere attraverso l'attribuzione per via normativa
alle org preesistenti, di elementi o qualità strutturali o funzionali che ne
modificano la natura senza dichiararlo esplicitamente. L' ente riconosciuto
conserva, tuttavia, una propria connotazione organizzativa autonoma, perchè
resta organizzazione esponenziale di interessi in relazione ai quali era stato
creato. Lo Stato, quindi, non ne ha la piena disponibilità, ma è titolare di
poteri di vigilanza e di controllo sull'attività imputata all'ente come funzione o
servizio pubblico.
Gli enti ad autonomia funzionale esprimono una comunità di settore, sono caratterizzati
dalla rappresentatività di interessi di categoria (ad ese Università).
SPA → sempre più frequente il fenomeno del conferimento di attività di
• amministrazione, a volte anche funzioni pubbliche vere e proprie, ad organizzazioni
costituite in forma di spa a capitale interamente statale o a maggioranza assoluta
dello stesso (cd organizzazioni pubbliche in forma privatistica). Queste “società”,
titolari di funzioni amministrative in senso proprio, presentano tutti i caratteri propri
dell'ente strumentale, salvo quello di essere, per espressa disposizione legislativa,
costituite in forma di società per azioni
Gli enti del governo territoriale, sebbene dal punto di vista istituzionale siano molto diversi
tra loro (solo le Regioni sono titolari della potestà legislativa in concorrenza con lo Stato),
dal punto di vista organizzativo, sono accomunati da una serie di caratteristiche:
territorialità: sono tutti enti esponenziali di comunità; comunità caratterizzate dalla
• loro attinenza a un territorio nei cui confronti l'ente è chiamato ad esercitare i suoi
poteri di governo, come stabilito dalla Cost e dalle leggi.
Politicità: tutti gli enti del governo territoriale sono enti politici, cioè sono
• espressione della comunità attraverso la designazione dei titolari di essi, prescelti
dalla comunità stessa, mediamente procedimenti elettorali. 8
Autonomia finanziaria: l'organizzazione di questi enti è finanziata per regola con
• mezzi propri, ricavati dalla stessa comunità amministrativa (federalismo fiscale)
Ogni ente territoriale di governo è organizzato secondo uno schema triadrico, composto
cioè da:
Consiglio (regionale, provinciale, comunale) i cui membri sono eletti dal popolo,
• chiamato a esercitare compiti normativi, di programmazione, di indirizzo e controllo
sugli organi esecutivi, che sono:
Sindaco o Presidente (in base allo Statuto)
• Giunta, organo collegiale nominato dallo stesso Sindaco o presidente, i cui membri
• (chiamati sempre in base allo Statuto regionale, componenti o assessori) sono
preposti ai singoli rami dell'amministrazione (assessore all'agricoltura, alla sanità)
L'amministrazione in senso sostanziale, come cura concreta di interessi pubblici, non
sempre è esercitata da pubbliche org mediante i loro uffici. Ci sono casi in cui l'esercizio di
soggetti
funzioni amministrative è per legge attribuito a , esterni alle org pubbliche, e in
privati munera.
genere , a loro volta persone fisiche o giuridiche, chiamati Il soggetto
munus pubblico,
esterno diviene titolare di un il che comporta un completo
assoggettamento del soggetto privato, che come tale segue la disciplina privatistica, al
diritto pubblico per la parte della sua attività coperta dal munus → cosi ad ese il notaio
quando riceve atti pubblici, è chiamato ad applicare le norme pubblicistiche. Il munus è
modello alternativo all'organizzazione pubblica e le persone fisiche ad esso deputate non
sono ascrivibili alla categoria dei pubblici ufficiali, ma a quelle tipiche dei munera, che si
distinguono in:
munera legali → è la legge che attribuisce a determinati soggetti l'esercizio di
1. pubbliche funzioni, ad ese il notaio o il comune cittadino nella flagranza di delitti di
particolare gravita
munera necessitati → la legge autorizza le PA ad avvalersi di professionisti esterni
2. per collocarli nella titolarità di uffici pubblici, in genere previsti per far fronte a
situazioni di particolare urgenza e necessità, ad ese curatore, commissari liquidatori.
Questi munera sono costituiti con provvedimento amministrativo con durata
temporanea. utilizzabili a scelta dalle PA. Si pensi ad esempio alla
Munera convenzionali →
3. costruzione di un'opera pubblica, dove la PA è legittimata anche a poter ricorrere
alla cd “finanza di progetto”, cioè un meccanismo con il quale l'opera pubblica é
pagata e realizzata interamente dal soggetto privato, considerato organo indiretto
della p.a., cioè soggetto esterno, che però svolge una attività di carattere
pubblicistico.
CAP 4: DISCIPLINA GENERALE DELL'ORG PUBBLICA
Ogni organizzazione è composta da unità organizzative denominate uffici, formate da
mezzi
uomini e mezzi. Circa i si possono distinguere: i beni immobili nei quali l'ufficio è
dislocato e vi svolge la sua attività; i beni mobili, consumabili e non, come i macchinari o
gli strumenti di cancelleria; il danaro necessario per il funzionamento dell'ufficio nonché
per l'attuazione, all'esterno, dei compiti affidati all'ufficio stesso. La gestione dei mezzi
necessaria al funzionamento degli uffici sono in genere attività affidate a loro volta ad
gli uomini
appositi uffici delle diverse org pubbliche. Circa c'è da dire che rappresentano la
principale dotazione degli uffici: è il personale che muove la macchina dell'organizzazione.
La gran parte del personale che presta servizio presso le PA è legato ad esse da un
rapporto di lavoro a carattere professionale, sottoposto a disciplina parzialmente 9
differenziata rispetto a quella propria del diritto comune dl lavoro, ma ascritto al medesimo
genere.
La disciplina che riguarda la preposizione del personale agli uffici nei quali
rapporto di ufficio, uffici di
l'amministrazione si articola viene chiamata che concerne sia gli
direzione politica uffici professionali
(quelli di vertice, a titolarità politica) sia gli (ossia
quelli dirigenziali, cui sono preposti funzionari professionali). Questa disciplina si distingue
rapporto di servizio,
da quella del rapporto di lavoro dei dipendenti delle PA, cd che investe
il personale professionale e non quello onorario.
Il rapporto d'ufficio si instaura con l'atto di investitura del titolare e può avere diversa
natura: può nascere a seguito di un procedimento di nomina o mediante un procedimento
di elezione.
L'investitura negli uffici dirigenziali avviene sulla base di un procedimento che consta di un
atto di nomina di competenza delle autorità espressamente indicate dalla legge (quali
provvedimento di conferimento
Ministro, Sindaco a seconda dell'ufficio), atto chiamato
dell'incarico dirigenziale all'interno del quale vengono individuati “l'oggetto dell'incarico, gli
;
obiettivi da conseguire, la durata generalmente non inferiore a 3 anni e cosi via” e di un
contratto legato al primo, con il quale vengono disciplinati gli aspetti economici del
rapporto. Questo provvedimento riguarda la copertura di tutti gli uffici dirigenziali dello
Stato, nonché degli enti del governo territoriale e delle altre PA, salve eccezioni.
Inizialmente il provvedimento era considerato come un atto amministrativo tipico. Più di
recente si è formata una cospicua giurisprudenza della Corte di Cass, secondo la quale gli
atti in questione sarebbero atti di diritto privato (conferiti dalle PA con capacità e poteri del
privato datore di lavoro, cd esercizio di poteri datoriali), in base anche al fatto che le
relative controversie sono competenza del giudice ordinario.
atti di nomina
Gli ascrivibili alla specie dei poteri amministrativi (distinti da quelli di
esercizio dei poteri datoriali, di qui sopra) si distinguono in 3 categorie, a seconda che:
abbiano un carattere esclusivamente fiduciario
• abbiano un contenuto discrezionale ampio, e quindi sindacabili
• abbiano un contenuto discrezionale in senso pieno, spesso emanati a seguito di
• procedure selettive.
NB → con l'atto di nomina l'amministrazione esprime la propria definitiva volontà di
scegliere una determinata persona quale responsabile di un determinato ufficio.
procedimenti di elezione,
Più complessi sono i che costituiscono la forma più diffusa per
l'investitura dei titolari di organi politici, riguardando gli organi collegiali elettivi dei
Comuni, Province, Regioni, rispettivi Presidenti e cosi via. Procedimenti accomunati da
alcuni caratteri:
si esprime attraverso la manifestazione di volontà di una pluralità di persone, che
• può consistere nella intera collettività di cittadini dotati dei requisiti richiesti ex lege
(maggiore età, residenza nel luogo ecc) e, in tal caso si parla di corpo elettorale;
oppure in un collegio in senso proprio, cioè un organo formato da un numero
predeterminato di persone, chiamato come tale ad esprimere la volontà dell'ente,
operando come seggio elettorale.
La votazione avviene, in genere, mediante espressione di volontà del singolo,
• isolata e individuale, manifestata in segreto
Per essere nominati o elet