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La privatizzazione degli enti pubblici

Il legislatore infatti non può modificarne gli scopi originari. Anche il riordino degli enti pubblici può comportare l'estinzione degli stessi o la loro trasformazione in persone giuridiche private. Ad es l. 70/1975 ha previsto per gli enti dipendenti dallo stato (parastato) non ricompresi in apposita tabella, la sottoposizione ad un giudizio di valutazione operato dal governo, destinato ad accertare la necessità del loro mantenimento ai fini dello sviluppo economico, civile, culturale e democratico del paese. La privatizzazione degli enti pubblici, la scelta di privatizzare gli enti pubblici è sostenuta da una pluralità di ragioni. In particolare, quando tale vicenda comporti la trasformazione dell'ente in società per azioni, questa è in grado di reperire capitale di rischio sul mercato ed ha una snellezza di azione maggiore. Il processo è anche influenzato dall'unione europea che tende a ridurre gli ambiti nei quali isoggetti pubblici agiscono in situazione di monopolio o cmq disponendo di privilegi. In linea generale, la privatizzazione che non sia soltanto formale, comporta che il potere pubblico rinunci ad essere imprenditore e incide sul modello di intervento pubblico in economia. La realtà è però differente in quanto spesso il legislatore affida la gestione di interessi pubblici alle strutture privatizzate, ossia effettua una privatizzazione solamente formale cui non si accompagna la effettiva gestione di tali interessi da parte dei privati, rimanendo il capitale nella totalità o nella maggioranza in mano pubblica. Pur in presenza di una pluralità di normative non sempre omogenee le tappe fondamentali della privatizzazione possono essere riassunte nei seguenti termini: 1. l'ente pubblico economico viene trasformato in società per azioni con capitale interamente posseduto dallo stato, 2. successivamente si procede alla dismissione della quota.pubblica (privatizzazione sostanziale o fase calda) In una prospettiva di sintesi può osservarsi che la privatizzazione interessa soggetti che operano in tre settori principali nella gestione delle partecipazioni azionarie: nei servizi di pubblica utilità (enel), nel settore creditizio. L'ordinamento italiano conosce comunque altre ipotesi di privatizzazione, caratterizzate dal fatto che gli enti vengono trasformati in soggetti privati non aventi scopo di lucro. Il Dlgs 367/1996 disciplina la trasformazione obbligatoria degli enti che operano nel settore musicale in fondazioni di diritto privato. L'organo Problema essenziale delle organizzazioni è quello della riferibilità ad esse di situazioni giuridiche e rapporti giuridici. Le prime elaborazioni teoriche attribuivano la personalità giuridica solamente allo stato, mentre in seguito si riconobbero altre soggettività. Premesso che le persone giuridiche costituiscono un'invenzione del diritto esonoquindi incapaci di agire, è necessario spiegare, come invece esse potessero agire. Le spiegazioni possono essere due: Ricorrere all'istituto della rappresentanza Utilizzare la figura dell'organo Attraverso l'organo la persona giuridica agisce e l'azione svolta dall'organo si considera posta in essere dall'ente. L'organo non è separato dall'ente e quindi la sua azione non è svolta in nome e per conto di altri, diventando direttamente attività propria dell'ente che risulta così capace di agire, senza la necessità che altri presti la propria volontà. Al riguardo va precisato che la capacità giuridica spetta comunque all'ente che rimane centro di imputazioni di effetti e fattispecie. Pare allora corretto riferire la capacità di agire soltanto all'organo e ritenere l'ente mero centro di imputazione di effetti ed attività. Più in particolare

L'organo va identificato nella persona fisica o nel collegio in quanto investito della competenza attribuita dall'ordinamento. Es: il contratto stipulato dal dirigente comunale si considera concluso dal comune così come per il provvedimento adottato dal sindaco. Va peraltro aggiunto che tra persona fisica preposta all'organo ed ente pubblico corre un rapporto giuridico definito "rapporto di servizio".

Elementi essenziali dell'organo sono dunque: il titolare dell'organo stesso (cd funzionari), il quale è di regola una persona fisica, legata all'ente da un particolare rapporto giuridico, cd rapporto di servizio, l'esercizio di una pubblica potestà da parte del titolare stesso dell'organo: organo in senso tecnico è colui che esercita una pubblica funzione.

Classificazione degli organi:

  • Gli organi possono essere:
  • Interni o procedimentali, sono organi competenti ad emanare atti aventi rilevanza endoprocedimentale.
  • Esterni,
sono autorizzati a prendere decisioni o adottare provvedimenti che hanno un impatto esterno. I dirigenti, in particolare, sono responsabili di prendere decisioni che impegnano l'amministrazione verso l'esterno. Gli organi centrali hanno una competenza che si estende all'interno dell'ente, mentre quelli periferici hanno una competenza limitata a un ambito specifico di attività. Gli organi permanenti sono stabili nel tempo, mentre quelli temporanei svolgono funzioni solo per un periodo limitato. Gli organi attivi sono responsabili di formare ed eseguire la volontà dell'amministrazione per raggiungere i suoi obiettivi. Gli organi consultivi forniscono pareri, mentre quelli di controllo supervisionano l'attività svolta dagli organi attivi. Gli organi rappresentativi sono composti da membri designati o eletti dalla collettività, come ad esempio il sindaco. Gli organi non rappresentativi, invece, non sono designati o eletti dalla collettività, come ad esempio il prefetto. Infine, gli organi con legale rappresentanza sono un particolare tipo di organo esterno che ha il potere di agire legalmente a nome dell'amministrazione.

Esprime la volontà dell'ente nei rapporti contrattuali con i terzi e che avendo capacità processuale, conferisce la procura alle liti per agire o resistere in giudizio. Con personalità giuridica, la personalità giuridica spetta solo all'ente. Alcuni organi però, per espressa volontà di legge, sono dotati di personalità giuridica, e sono quindi titolari di potere. Es. ISTAT Monocratici, il cui titolare è una sola persona. Collegiali, formato da più persone fisiche. L'esercizio delle competenze dell'organo collegiale avviene mediante deliberazione, la cui adozione segue un procedimento che consta di diverse fasi: convocazione del collegio, presentazione delle proposte sui punti all'ordine del giorno discussione e votazione. La deliberazione si perfeziona con la proclamazione fatta dal presidente.

Relazioni interorganiche Tra gli organi di una persona giuridica possono instaurarsi relazioni disciplinate dal diritto.

che hanno carattere di stabilità e riflettono la propria posizione nell'ambito dell'organizzazione. Tali relazioni sono: Gerarchia, esprime la relazione di sovraordinazione-subordinazione tra organi diversi. L'organo subordinato non dispone di una propria esclusiva sfera di competenza e l'organo sovraordinato ha una competenza comprensiva anche di quello subordinato. I poteri caratteristici della relazione gerarchica sono: 1. potere di ordine, di direttiva e di sorveglianza 2. potere di decidere i ricorsi gerarchici 3. potere di annullare d'ufficio o revocare gli atti emanati da un organo subordinato 4. potere di risolvere i conflitti che insorgono tra enti subordinati 5. potere di avocazione e sostituzione Più controversa è la spettanza all'organo superiore del potere di delega che si ritiene sussistente soltanto nei casi previsti dalla legge. Tipico della relazione gerarchica è il potere di emanare ordini relativamente alle funzioni e.alle mansioni dell'inferiore gerarchico: tale atto esclude la possibilità discelta in capo all'organo subordinato, facendo sorgere il dovere di eseguirlo. Se il dipendente ritiene l'ordine illegittimo deve farne deve farne rimostranza al superiore, ma se viene rinnovato per iscritto DEVE ESEGUIRLO! Direzione, nonostante esistano due organi posti in situazione di disuguaglianza, sussiste una sfera di autonomia in capo all'organo subordinato, mentre l'organo sovraordinato ha il potere di indicare gli scopi da perseguire., l'organo sottoordinato ha la facoltà di scegliere modi e tempi. Nella direzione l'organo sovraordinato ha in particolare il potere di: emanare direttive, controllare l'attività amministrativa, il potere di indirizzo. L'organo subordinato può in questo tipo di relazione disattendere le direttive dando motivazione. In realtà pare più corretta la tesi secondo cui le direttive hanno

efficaciavincolante, anche se a differenza dell'ordine, lasciano uno spazio di discrezionalità incapo al destinatario

Coordinamento, si riferisce ad organi in situazione di equiordinazione preposti ad attività che, pur dovendo restare distinte, sono destinate ad essere ordinate secondo un disegno unitario. Esempio: potere di un coordinatore di impartire disposizioni. Il coordinamento è definito dalla legge come potere esercitabile all'interno della direzione.

Controllo, riguarda un'autonoma funzione svolta da organi peculiari. Consiste in un esame, da parte di un apposito organo, di atti e attività imputabili ad un altro organo controllato. Tale controllo è sempre doveroso, accessorio rispetto all'attività principale e svolto nelle forme previste dalla legge. Si conclude con la formulazione di un giudizio, positivo o negativo, sulla base del quale viene adottata una misura. Il controllo può essere anche esercitato da organi

ettivamente un impatto sulle decisioni dell'ente. Il controllo della Corte dei Conti, invece, è un controllo esterno che si occupa di verificare la regolarità e la correttezza delle operazioni finanziarie svolte dalle amministrazioni pubbliche. In generale, i controlli preventivi si effettuano prima che venga presa una decisione o venga emesso un atto, al fine di verificare la sua conformità alle norme e alle procedure stabilite. I controlli successivi, invece, si effettuano dopo che l'atto è stato emesso o la decisione è stata presa, al fine di verificare la sua corretta attuazione e l'adeguatezza delle misure adottate. I controlli mediante riesame rappresentano una via di mezzo tra i controlli preventivi e successivi. In questo caso, l'efficacia dell'atto viene procrastinata fino a quando non viene presa una nuova deliberazione da parte dell'autorità decidente. Il controllo di ragioneria nell'amministrazione statale è esercitato dagli uffici centrali di bilancio a livello centrale e dalle ragionerie provinciali a livello di organi decentrati delle amministrazioni statali. Questi uffici si occupano della registrazione degli impegni di spesa e possono inviare segnalazioni sulla legalità della spesa, anche se tali segnalazioni non hanno un effetto vincolante sulle decisioni dell'ente. Infine, il controllo della Corte dei Conti è un particolare tipo di controllo esterno che si occupa di verificare la regolarità e la correttezza delle operazioni finanziarie svolte dalle amministrazioni pubbliche. La Corte dei Conti ha il potere di emettere giudizi e pronunciarsi sulle decisioni prese dagli enti controllati, adottando misure repressive, impeditive o sostitutive a seguito del suo giudizio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
14 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Morbidelli Giuseppe.