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La situazione giuridica soggettiva

La situazione giuridica soggettiva è la concreta situazione in cui è collocato o di cui è titolare un soggetto dall'ordinamento con riferimento al bene che costituisce oggetto dell'interesse. Tali situazioni sono:

Diritto soggettivo: situazione giuridica di vantaggio nella quale la legge attribuisce ad un soggetto la possibilità di realizzare il proprio interesse indipendentemente dalla soddisfazione dell'interesse pubblico. È tutelato in via assoluta e non mediata. Può essere definito anche situazione giuridica di immunità dal potere.

Interesse legittimo: rappresenta la situazione soggettiva tipica che si evidenzia ogni volta che viene esercitato un provvedimento. Rappresenta la pretesa alla legittimità dell'azione amministrativa. È definita come una situazione soggettiva di vantaggio costituita dalla protezione giuridica di interessi finali che si attua non in via diretta e immediata ma

Attraverso la protezione di un altro interesse del soggetto strumentale alla legittimità dell'atto amministrativo. Il soggetto deve sperare che dall'esercizio del potere amministrativo si arrivi alla propria soddisfazione. Il soggetto ha comunque dei poteri giuridici che lo tutelano e che sono:

  • Poteri strumentali, nel procedimento amministrativo si può inserire il soggetto attraverso poteri di partecipazione e quindi orientare l'Amministrazione. Sono costituiti dalla partecipazione, consultazione di atti, presentazione di memorie. L'Amministrazione deve tener conto di quelle che sono le esigenze del soggetto privato e se vuole disattenderle, deve motivare tale scelta.
  • Poteri di reazione, riguardano la possibilità del soggetto di reagire contro le determinazioni dell'Amministrazione attraverso ricorsi amministrativi o giurisdizionali.

L'interesse legittimo può essere:

  • Pretensivo, il privato pretende qualcosa dall'Amministrazione.
Esempio: concorso pubblico Oppositivo, il soggetto privato si oppone all'esercizio di un potere. Esempio: esproprio Potere, Modo tipico dell'agire amministrativo è il potere amministrativo che è una declinazione specifica del concetto generale di potere giuridico ovvero quella potenzialità astratta attribuita ad un soggetto (e preesistente rispetto al suo esercizio) di tenere un certo comportamento all'interno di una previsione giuridica. Il potere amministrativo si configura come una situazione giuridica che consente ad una Amministrazione di compiere determinati atti produttivi di effetti giuridici al fine di curare alcuni interessi pubblici. Il potere amministrativo è ciò in cui si sostanzia l'attività amministrativa caratterizzata dal fatto di essere funzionalizzata (in quanto doverosa) e proceduralizzata (perché l'Amministrazione si dipana attraverso il procedimento amministrativo). Il potereamministrativo è caratterizzato dal poter/dover fare. L'attività dell'Amministrazione trova fondamento in almeno una norma. La sua attività è disciplinata dal principio di legalità e quindi presenta questo limite. L'Amministrazione è titolare di un potere amministrativo, ma dovendo soggiacere al principio di legalità, l'Amministrazione non può rinunciarvi, DEVE applicarlo. È quindi un potere irrinunciabile, indefettibile, indisponibile e continuo. Questo spiega come mai l'Amministrazione sia dotata di imperatività, cioè il contenuto dispositivo dei suoi provvedimenti non è frutto di negoziazione, ma riflesso di un atto unilaterale che è atto dell'Amministrazione. L'attività amministrativa si caratterizza quindi per la sua unilateralità. Obbligo, situazione sfavorevole che rappresenta il vincolo del comportamento del soggetto in vista di.

Uno specifico interesse di chi è titolare di una specifica situazione favorevole. Deve, situazione sfavorevole e rappresenta un vincolo giuridico a fare o non fare qualcosa.

Anche l'Amministrazione è soggetta ai doveri.

La capacità giuridica è l'idoneità di un soggetto di essere titolare di situazioni giuridiche. Anche un ente pubblico è dotato di capacità giuridica e quindi può impiegare gli strumenti del diritto privato salvo diversa disposizione di legge.

La capacità di agire consiste nella idoneità a gestire le vicende delle situazioni giuridiche di cui il soggetto è titolare e si acquista con la maggiore età. Per quanto riguarda gli enti pubblici è da tenersi che la capacità di agire sia attribuita preposta all'organo che fa agire l'ente. Ma si ritiene anche che l'ente abbia capacità di agire in virtù dell'immedesimazione organica.

In generale, la capacità giuridica e la capacità di agire non sorgono contemporaneamente, in quanto per le persone fisiche la capacità di agire si acquista con la maggiore età. Però nel diritto amministrativo, con riferimento alle persone fisiche, la capacità di agire è strettamente connessa con la capacità giuridica, in quanto si dispone della seconda se si ha l'idoneità a gestire le vicende delle situazioni giuridiche. Tradizionalmente si afferma che l'interesse legittimo è un interesse differenziato rispetto alla pluralità degli altri interessi e qualificato, cioè preso in considerazione da una norma che lo protegge. Tale contrapposizione emerge con chiarezza nel caso degli interessi diffusi e quelli collettivi. Gli interessi diffusi appartengono ad una pluralità di soggetti e riguardano beni non suscettibili di fruizione differenziata. Quindi il loro.

oggetto non è frazionabile. Gli interessi collettivi sono interessi che fanno capo ad un gruppo organizzato. Il nostro ordinamento consente che ci siano soggetti che si fanno portatori di interessi diffusi. Ma il nostro ordinamento giuridico contempla esclusivamente la presenza di un soggetto preciso, non esistono soggetto nomadi. L'evoluzione giurisprudenziale che ha affrontato il problema della tutela in assenza di una disciplina positiva del legislatore, è segnata da tentativi di trasformazione degli interessi collettivi e diffusi in interessi differenziati e quindi legittimi facenti capo a soggetti privati. Oggi tale problema è superato per quanto riguarda le associazioni in materia ambientale e di tutela del consumatore.

Il riconoscimento della possibilità di partecipare al procedimento amministrativo per i soggetti portatori di questi interessi è oggi generalizzato: l'articolo 9 L. 241/90 ai "portatori di interessi diffusi costituiti in

<p>associazioni o comitati>> di intervenire nel procedimento. Ma in realtà il termine interessi diffusi non appare corretto in quanto il riferimento a associazioni e comitati richiama gli interessi collettivi.</p> <p>I poteri Amministrativi</p> <p>Modo tipico dell’agire amministrativo è il potere amministrativo che è una declinazione specifica del concetto generale di potere giuridico ovvero quella potenzialità astratta attribuita ad un soggetto (e preesistente rispetto al suo esercizio) di tenere un certo comportamento all’interno di una previsione giuridica. Il potere amministrativo si configura come una situazione giuridica che consente ad una Amministrazione di compiere determinati atti produttivi di effetti giuridici al fine di curare alcuni interessi pubblici. Il potere amministrativo è ciò in cui si sostanzia l’attività amministrativa caratterizzata dal fatto di essere funzionalizzata (in quanto doverosa) e proceduralizzata.</p>

(perché l' Amministrazione si dipana attraverso il procedimento amministrativo). Il potere amministrativo è caratterizzato dal poter/dover fare. L'attività dell'Amministrazione trova fondamento in almeno una norma. La sua attività è disciplinata dal principio di legalità e quindi presenta questo limite. L'Amministrazione è titolare di un potere amministrativo, ma dovendo soggiacere al principio di legalità, l'Amministrazione non può rinunciarvi, DEVE applicarlo. È quindi un potere irrinunciabile, indefettibile, indisponibile e continuo. Questo spiega come mai l'Amministrazione sia dotata di imperatività, cioè il contenuto dispositivo dei suoi provvedimenti non è frutto di negoziazione, ma riflesso di un atto unilaterale che è atto dell'Amministrazione. L'attività amministrativa si caratterizza quindi per la sua unilateralità.

I principali poteri amministrativi sono:

  • Potere Autorizzatorio, ha l'effetto di rimuovere i limiti posti dalla legge all'esercizio di una preesistente situazione di vantaggio. Il suo svolgimento comporta la previa verifica della compatibilità di tale esercizio con un interesse pubblico. L'uso del potere produce l'effetto giuridico di modificare una situazione soggettiva preesistente consentendo l'esplicazione o l'esercizio in una direzione in precedenza preclusa, ma non di costituire nuovi diritti. Esempio: permesso di costruire. L'iniziativa è sempre ad istanza di parte. Il soggetto può cessare l'attività intrapresa senza che l'amministrazione debba sostituirsi ad esso per garantire il risultato finale. Dal ceppo delle autorizzazioni la giurisprudenza ha enucleato alcune figure specifiche:
  • Abilitazione, atti il cui rilascio è subordinato all'accertamento dell'idoneità tecnica
disoggetti a svolgere una certa attività. Esempio: iscrizione ad un albo
  1. Omologazione
  2. Rilasciata dall'autorità a seguito dell'accertamento della sussistenza in una cosa di tutte le caratteristiche fissate dall'ordinamento a fini di tutela preventiva o esigenza di uniformità dei modelli.

  3. Nullaosta
  4. Atto endoprocedimentale necessario emanato da una amministrazione diversa da quella procedente, con cui dichiara che, in relazione ad uno specifico interesse, non sussistono ostacoli all'adozione del provvedimento finale. Il nullaosta è necessario per la conclusione del procedimento.

  5. Dispensa
  6. Provvedimento espressione del potere che l'ordinamento riconosce all'amministrazione consentendole di derogare all'osservanza di un divieto o obbligo. Esempio: dispensa dal servizio militare.

  7. Approvazione
  8. Provvedimento permissivo avente ad oggetto un atto rilasciato, a seguito di una valutazione di opportunità e

'attività o l'uso di un bene, previa verifica dei requisiti richiesti dalla legge. L'autorizzazione può essere rilasciata da un'autorità amministrativa competente.
Dettagli
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A.A. 2005-2006
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Massera Alberto.