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LA DECISIONE IMPLICITA. IL SILENZIO.
Nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell'amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nei termini previsti dall'articolo 2, il provvedimento di diniego o non avvia il procedimento. Si richiede una determinatezza delle richieste avanzate.
LA DECISIONE NEGOZIATA.
Già in fase di partecipazione all'istruttoria procedimentale le amministrazioni possono intavolare con i partecipanti delle vere e proprie negoziazioni che possono portare alla conclusione di accordi tra amministrazioni e privati. Si tratta degli accordi integrativi o sostitutivi del procedimento (il procedimento non continua ed è sostituito). Gli accordi devono essere sottoscritti in forma scritta pena nullità e sono sottoposti alle disposizioni del codice civile in materia di.
Contratti e obbligazioni. L'amministrazione nella forma dell'organo competente per l'adozione deve adottare una determinazione a contrarre. L'imparzialità dell'amministrazione, che abbiamo visto essere garantita in varie forme sul piano organizzativo, deve essere assicurata anche su quello dell'azione. Un profilo è la responsabilità che ricade in capo ai funzionari che partecipano allo svolgimento del procedimento; altro profilo è la distanza del funzionario dagli interessi in gioco, essa si esplica prima con l'applicazione delle regole sull'accesso alla funzione, poi con le regole sulla compatibilità fra incarico e altri interessi, poi si applica un dovere di astensione in caso di situazioni di conflitto di interesse.
3- FASE INTEGRATIVA DELL'EFFICACIA DEL PROVVEDIMENTO
Il provvedimento per essere esecutivo deve acquistare efficacia. Nel caso di sottoposizione al controllo il provvedimento non acquista efficacia fino all'avvenuto esito positivo del controllo.
dopo il controllo o subito dopo l'adozione dell'atto l'atto non è ancora efficace, lo diventa solo dopo l'esperimento di procedure volte ad assicurare la sua conoscenza da parte dei destinatari.
Per molti atti è necessaria la pubblicazione che avviene con l'affissione nei fogli legali, l'obbligo si considera soddisfatto con la pubblicazione sui propri siti informatici.
Per quanto riguarda alcuni atti la procedura è diversa, gli atti limitativi della sfera giuridica dei privati acquistano efficacia quando sono portati a conoscenza dei destinatari con la idonea comunicazione.
I provvedimenti a carattere sanzionatorio non possono essere dichiarati immediatamente efficaci; al contrario di quelli aventi carattere cautelare urgente che sono dichiarati dalla legge come immediatamente efficaci.
Diversamente da questi casi i provvedimenti amministrativi acquistano efficacia sono immediatamente eseguiti salvo che lo stesso organo che li ha adottati non ne sospenda l'efficacia.
LE ATTIVITÀ CONOSCITIVE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Abbiamo incontrato diversi casi di attività di esercizio di funzioni amministrative consistenti nell'acquisizione di dati sulla realtà, cioè di attività conoscitive. Abbiamo visto provvedimenti dichiarativi il cui scopo principale è proprio quello di dare nell'atto certezze; il fine è quello di attribuire a dati sulla realtà un valore giuridico destinato ad essere utilizzato nella vita sociale.
Poi vi sono le attività conoscitive che l'amministrazione compie nel procedimento amministrativo al fine di acquisire elementi di conoscenza sufficienti all'assunzione di una decisione.
Operando nella cura di interessi pubblici l'amministrazione deve fondare le sue decisioni su elementi di razionalità; un rigoroso accertamento dei fatti nel quadro di una istruttoria adeguata risulta essere uno dei fattori più rilevanti nella prospettiva dell'imparzialità.
Se è vero che la
volontà è preceduta dalla conoscenza, il procedimento amm. è preceduto necessariamente da una attività conoscitiva. Il carattere fondamentale dell'istruttoria nel procedimento consiste nel principio o metodo inquisitorio. Se l'amm. ha uno specifico dovere di conoscere la realtà sulla quale è chiamata ad incidere, deve cogliere compiutamente la corrispondenza fra la previsione normativa e il fenomeno concreto; ne deriva quindi l'obbligo di acquisire il maggior numero di fatti utili all'individuazione dell'interesse pubblico concreto. L'amm. non è spettatore neutrale della dinamica conoscitiva, cioè non si limita a ricevere le informazioni presentate dai partecipanti al procedimento, ma sulla base del principio inquisitorio è tenuta a sviluppare tutta l'attività istruttoria che ritiene necessaria per la definizione e comprensione dei dati in base ai quali decidere. L'amm. non subisce restrizioni in quantosono garantite. L'istruttoria ha il compito di acquisire tutte le informazioni necessarie per valutare correttamente la situazione e prendere una decisione. L'autorità competente può svolgere una serie di attività, come acquisizioni di scienza, ispezioni, richieste documentali e accessi interamministrativi. Inoltre, può richiedere pareri e valutazioni tecniche, nonché condurre studi specifici. È importante sottolineare che l'istruttoria è caratterizzata da un carattere conoscitivo aperto, il che significa che l'autorità può superare le affermazioni delle parti se le ritiene infondate. Tuttavia, è necessario rispettare il principio di adeguatezza e completezza, che implica che l'istruttoria deve essere condotta in modo approfondito e completo. Nonostante l'importanza dell'istruttoria, è fondamentale mantenere un approccio informale, in modo da poter modulare la fase in base alle esigenze funzionali. Questo significa che non è necessario seguire una rigida formalità, ma piuttosto adattare l'istruttoria alle circostanze specifiche. In conclusione, l'istruttoria è un elemento essenziale nel processo decisionale, basato sui principi inquisitorio e di ricerca della verità, garantendo al contempo l'adeguatezza e la completezza delle informazioni acquisite.Sono utili. L'amministrazione all'interno del procedimento dovrebbe decidere come fa il giudice in un processo nel senso della decisione più giusta, però in realtà a differenza di esso l'amministrazione opera diversamente in quanto la verità dei fatti non è altro che una componente di tutto ciò che serve a prendere la decisione.
Solo al termine dell'istruttoria l'amministrazione è in grado di prendere una decisione, non casuale, ma legata alle valutazioni correlate ai fatti e agli interessi coinvolti, come detto discostarsi sarà però sempre possibile, previa adeguata motivazione.
L'INFORMAZIONE DEL SETTORE PUBBLICO COME RISORSA
L'attività conoscitiva è elemento imprescindibile dell'attività amministrativa e gli apparati pubblici si trovano a raccogliere e soprattutto conservare un ingente volume di informazioni. Tale conservazione risponde a più scopi: quello della memoria (archivistica), ma soprattutto quello della costituzione
di vere e proprie banche dati alle quali ricorrere per ricevere le informazioni utili già in una qualche forma detenuta a fronte di una precedente acquisizione. Alcune banche dati hanno assunto un autonomo rilievo giuridico assumendo la consistenza di pubblici registri (anagrafe civile, catasto, registro delle imprese..ecc), nel caso dei pubblici registri la banca dati non è più frutto di una attività conoscitiva strumentale ma assurge ad autonoma funzione posta in essere al fine di creare strumenti conoscitivi organizzati e sempre disponibili in grado di fornire informazioni qualificate alla quale i soggetti possono fare riferimento (certificazioni). Il complesso delle informazioni raccolte o comunque nella disponibilità delle amministrazioni è detto PSI (Public Sector Information). Le informazioni che fanno parte del PSI dovrebbero, per rendere più efficace l'esercizio dell'azione amministrativa, poter circolare all'interno del settore pubblico in maniera fruibile e aperta, un primo ostacolo.La soluzione che incontra tale esigenza è la reticenza delle singole amministrazioni a prestare le proprie informazioni. Ma l'esigenza che il PSI sia una risorsa conoscitiva disponibile è affermato anche dall'istituto dell'accesso interamministrativo telematico previsto dal TUDA, e da non confondere con il diritto di accesso ai documenti, in base a esso le amministrazioni che hanno necessità/obbligo di avere la certezza o poter verificare le informazioni vedono riconosciuta la possibilità di acquisire direttamente tali informazioni mediante accesso diretto alla banca dati dell'amministrazione certificante. Più in generale la fruibilità dei dati si traduce nel dovere per le amministrazioni titolari di banche dati di rendere esse accessibili rendendo le informazioni effettivamente disponibili. Viene poi, ai fini di una corretta attività istruttoria, il problema del grado di affidabilità delle informazioni, come assicurare la qualità dei dati. A tal fine i criteri utili sono l'accuratezza (credibilità, obiettività,affidabilità), la rilevanza (valore aggiunto, tempestività, completezza, adeguatezza), la rappresentatività (comprensibilità, consistenza rappresentativa), l’accessibilità (facilità di accesso, sicurezza di accesso).
LA CIRCOLAZIONE DELLE INFO
Affinché il sistema delle info comuni possa essere davvero utile e funzionante è necessario che il PSI detenga una omogeneità del sistema di costituzione, organizzazione e utilizzazione. A questo proposito, per assicurare un coordinamento omogeneo la competenza è affidata in maniera esclusiva al legislatore state, si tratta del coordinamento informativo statistico e informatico. Si tratta di un coordinamento tecnico, ma anche e soprattutto di uno informativo, importante manifestazione di questo secondo aspetto è l‟enucleazione di base di dati di interesse nazionale, si intende con tale formula l‟insieme delle info raccolte e gestite digitalmente dalle amm. che sono
omogenee per tipologia e contenuto la cui conoscenza è utilizzabile dalle amm. esempi di base di dati sono: l‟indice nazionale delle anagrafi, il casellario giudiziale, il registro delle imprese.
Per quanto riguarda il problema della riservatezza operano importanti deroghe rispetto alla disciplina del comune del Codice della privacy, infatti l‟amm non è tenuta a fornire l‟informativa al momento della raccolta dati, tranne per i dati sensibili, e non è tenuta ad ottenere il consenso al trattamento dei dati, ciò in virtù della finalità perseguita cioè l‟esercizio della funzione.
Infine viene in rilievo il fatto che il PSI detiene informazioni di carattere pubblico sia per provenienza che per destinazione, detiene poi informazioni e ricerche così estese da divenire uno strumento invitante per i privati (es. per indagini di mercato). Si parla così del riutilizzo del PSI da parte di soggetti esterni alle amm.
Un tempo vi era una
netta chiusura alla