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Termini e scadenze nel processo legale

I termini però sono sospesi nel periodo feriale (1° agosto/15 settembre). La perentorietà del termine trova un temperamento nell'istituto dell'errore scusabile: ove il ricorrente abbia proposto il ricorso dopo la scadenza del termine e ciò sia dovuto ad una falsa e incolpevole rappresentazione della realtà, il giudice competente a decidere nel merito il ricorso può riconoscere la scusabilità dell'errore e il ricorrente deve rinnovare la notificazione entro il termine fissato dal giudice stesso.

In determinate, importanti, materie i termini processuali sono ridotti a metà, salvo quelli di proposizione del ricorso.

Ricorso incidentale

Il ricorso incidentale è un ricorso con il quale le parti contro cui l'impugnazione è proposta denunciano vizi dell'atto impugnato diversi da quelli denunciati dal ricorrente. Potrebbe apparire strano che il soggetto controinteressato, favorito dal provvedimento

impugnato, voglia a sua volta impugnare tale atto, dunque per ottenere annullamento. Esempio: si pensi all'impugnazione della graduatoria finale da parte di un candidato che abbia partecipato ad un pubblico concorso e sia stato collocato in essa al secondo posto: il ricorrente afferma che al vincitore è stato attribuito un punteggio più alto di quello che gli sarebbe spettato e chiede, a seguito dell'annullamento dell'atto, di essere collocato al primo posto. Controinteressati è evidentemente il candidato collocato al primo posto nella graduatoria: tale soggetto potrebbe non limitarsi a contrastare la domanda avversaria chiedendo la conservazione del provvedimento (primo profilo del petitum), ma affermare, in via subordinata, mediante ricorso, che la graduatoria è illegittima in quanto pure la sua posizione personale non è stata correttamente valutata. Ciò può essere accaduto perché non è stata attribuito il giusto

punteggio ad un suo titolo di servizio, che gli avrebbe assicurato un punteggio complessivo in grado di porlo al riparo (nel senso che rimarrebbe pur sempre prima in graduatoria) dalle conseguenze dell'eventuale annullamento pronunciato a seguito dell'accoglimento del ricorso principale. Egli dunque, non pienamente soddisfatto dall'esito del concorso, ma comunque vincitore, non poteva impugnarlo in quanto privo di interesse: a seguito dell'azione esperita dal soggetto collocato in posizione deteriore, si determina a censurare l'esito del concorso, chiedendo un annullamento per motivi diversi da quelli affermati dal ricorrente (secondo profilo del petitum).

Il ricorso incidentale è strettamente dipendente da quello principale, sicché è inefficace quando quello principale sia stato rinunciato o dichiarato inammissibile. Dottrina e giurisprudenza, in ragione del carattere accessorio del ricorso incidentale, ritengono che esso sia inefficace pure.

nei casi di rigetto per infondatezza del ricorso principale.

Entro il termine di trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso principale, il ricorso incidentale deve essere notificato alle altre parti nei modi prescritti per il ricorso principale, e per quanto riguarda il ricorrente, al legale nel domicilio eletto risultante dal ricorso principale.

La giurisprudenza ammette l'impugnazione, mediante ricorso incidentale, pure di atti diversi da quello originariamente impugnato, purché connessi (ad esempio il regolamento, che il ricorrente invia incidentale assume illegittimo, su cui si basa l'atto impugnato, a sua volta censurato dal ricorrente principale di illegittimità per contrasto con quel regolamento: l'annullamento del regolamento fa sì che il ricorso principale debba essere rigettato in quanto non esiste il contrasto con una norma ormai annullata.

Per quanto riguarda la legittimazione attiva, l'art. 37 t.u. Cons. Stato,

Proprio perché la tutela cautelare è volta a porre rimedio ai rischi che derivano dalla durata del processo. L'efficacia dell'ordinanza è destinata a venir meno al momento dell'emanazione della decisione che definisce il giudizio sul merito: la decisione finale, se di accoglimento, può confermare e assorbire l'ordinanza di accoglimento, ovvero privarla di efficacia ove si tratti di decisione di rigetto sul merito. L'ordinanza cautelare ha dunque carattere interinale, in quanto inidonea a stabilire una soluzione definitiva della controversia.

La tutela cautelare nel giudizio amministrativo è oggi compiutamente disciplinata dall'art. 21 l. Tar, come sostituito dall'art. 3 l. 205/2000. L'azione può essere proposta contestualmente al ricorso e in tal caso è notificata unitamente ad esso. La legge non prevede un termine per il deposito.

L'istanza può inoltre essere proposta separatamente dal ricorso principale (successivamente ad esso e comunque prima della decisione sul merito): in tali ipotesi essa deve essere notificata agli interessati e all'amministrazione con le stesse forme stabilite per la notificazione del ricorso principale e successivamente depositata presso la cancelleria del giudice. La domanda cautelare non può invece essere proposta indipendentemente dal ricorso principale. (tutela ante causam: Corte di giustizia Ce ha statuito che la disciplina comunitaria sugli appalti pubblici di forniture e di lavori deve essere interpretata nel senso che gli Stati membri sono tenuti a conferire ai loro organi competenti a conoscere dei ricorsi, la facoltà di adottare, indipendentemente dalla previa proposizione di un ricorso di merito, qualsiasi provvedimento provvisorio, compresi i provvedimenti intesi a sospendere la procedura di aggiudicazione pubblica dell'appalto. Nel settore degli.

appalti tale tutela è espressamente prevista dall'art. 245, d.lgs.163/2006 Codice dei contratti pubblici, secondo cui in caso di eccezionale gravità e urgenza, taleda non consentire neppure la previa notifica del ricorso e la richiesta di misure provvisorie,possono essere richieste misure interinali e provvisorie che appaiono indispensabili nelle moredella proposizione del ricorso e della domanda cautelare.

La competenza funzionale a decidere sull'istanza spetta al giudice presso il quale è instaurato ilgiudizio di merito. La decisione viene adottata dal collegio in camera di consiglio; la legge afferma che possonointervenire i difensori che ne abbiano fatto richiesta. Il giudice pronuncia con ordinanza che motivain ordine alla valutazione del pregiudizio allegato, ed indica i profili che, ad un sommario esame,inducono a una ragionevole previsione sull'esito del ricorso.

L'ordinanza ha efficacia ex nunc e dunque non elimina gli effetti

già prodotti, mentre impedisce di porre in essere atti e comportamenti esecutivi del provvedimento impugnato. Presupposti e contenuti delle misure cautelari sono indicati nell'art. 21 l. Tar: se il ricorrente, allegando un pregiudizio grave e irreparabile derivante dall'esecuzione dell'atto impugnato, ovvero dal comportamento inerte dell'amministrazione, durante il tempo necessario a giungere ad una decisione sul ricorso chiede l'emanazione di misure cautelari, compresa l'ingiunzione a pagare una somma, che appaiono, secondo le circostanze, più idonee ad assicurare interinalmente gli effetti della decisione sul ricorso, il tribunale amministrativo regionale si pronuncia sull'istanza con ordinanza emessa nella camera di consiglio. La cognizione del giudice amministrativo chiamato a pronunciarsi sull'istanza volta ad ottenere la misura cautelare investe i presupposti del periculum in mora e del fumus boni iuris. Ai fini della sospensivaoccorrere al ricorrente in caso di mancata concessione della misura cautelare e pregiudizio che potrebbe derivare all'altra parte in caso di concessione della stessa. Tale valutazione si basa sulla probabilità di successo del ricorso nel merito e sulla gravità del pregiudizio che potrebbe derivare al ricorrente in caso di mancata concessione della misura cautelare. Inoltre, il giudice deve valutare anche l'equilibrio degli interessi delle parti coinvolte nel procedimento, al fine di garantire una giusta tutela dei diritti delle stesse. In conclusione, per ottenere la concessione di una misura cautelare è necessario dimostrare la presenza dei due presupposti fondamentali: il pericolo di un pregiudizio grave e irreparabile e la probabilità di successo del ricorso nel merito.derivare allaparte dall’esecuzione del provvedimento impugnato e pregiudizio arrecato all’interesse pubblico dalla esecuzione della misura cautelare. Tale ponderazione ricorda l’esercizio di un potere discrezionale, anche se esso coinvolge non già tutti gli interessi implicati nella vicenda sostanziale, bensì solo quelli affiorati sul piano processuale ed è caratterizzata dalla collocazione dell’interesse pubblico in posizione di tendenziale parità rispetto a quello fatto valere dal ricorrente. Circa il contenuto dell’ordinanza va osservato quanto segue: nel caso in cui dall’esecuzione del provvedimento cautelare derivino effetti irreversibili il giudice amministrativo può disporre la prestazione di una cauzione cui subordinare la concessione o il diniego della misura cautelare. La concessione o il diniego della misura cautelare non può essere subordinata a cauzione quando la richiesta misura attenga a interessi.essenziali della persona quali il diritto alla salute, all'integrità dell'ambiente ovvero ad altri – non meglio precisati – beni di primario rilievo costituzionale: questiin
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
17 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nadia_87 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Pugliese Francesco.