Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PROCEDIMENTO
La partecipazione arricchisce il
procedimento e inoltre va a garantire il
principio di buon andamento e
imparzialità. L’amministrazione oltre a
tenere conto dei legittimi interessanti
deve anche considerare i portatori
d’interesse, ovvero coloro che possono
avere un pregiudizio nell’emanazione
del provvedimento, essi sono: portatori
d’interesse
- Pubblico; sono enti organizzati che si
occupano della cura di determinati
interessi
- Privato; sono attribuiti ad un soggetto
dell’ordinamento
- Collettivo; sono quelli più diffusi. Si
costituiscono nella vita della società,
decidono di organizzarsi per curare un
interesse collettivo.
Il privato partecipa attraverso la
consegna di documenti, memorie,
autocertificazioni e sono sanzionabili
nel caso di falsità. La P.A ne deve
tenere conto se pertinenti e nel caso
in cui non lo faccia vi è un’illegittimità
per eccesso di potere e carenza di
motivazione.
8- OBBLIGO MOTIVAZIONE
In passato non vi era questo obbligo,
infatti si andava a violare il principio di
buon andamento e trasparenza
dell’attività amministrativa. Attraverso
la motivazione si può andare ad
individuare se gli interessi siano stati
tutelati e che tutto sia stato fatto nei
modi corretti, per garantire il principio
d’imparzialità. nella motivazione vi
devono essere:
- Presupposti di fatto; gli elementi
valutati
- Ragioni giuridiche; le ragioni su ciò si
fonda il provvedimento.
La motivazione è la parte fondamentale del
provvedimento e deve essere giusta,
democratica e rispettare i principi. All’inizio
vi era l’obbligo sono per alcuni atti, con il
tempo si è andata a generalizzare esempio
per le procedure dei concorsi, valutazioni
tecniche ecc.
Vi è la possibilità di semplificare, cioè non
ha l’obbligo di motivazione se essa di può
reperire all’interno di alti atti collegati al
provvedimento, come es attraversi i pareri.
L’intensità della motivazione varia a
seconda della tipologia di provvedimento;
- È più intensa se sono riferibili a diritti
costituzionalmente garantiti
- E varia anche a seconda se è un
provvedimento positivo o negativo
La motivazione può essere pena
illegittimità del provvedimento:
- Violazione di legge; per carenza di uno
degli elementi del contenuto
- Eccesso di potere; se è ad esempio
carente, contraddittoria.
9- RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
Oggi, con la legge 241 del 90 è
obbligatorio, in passato no, infatti il
privato quando aveva necessità si
rivolgeva alla P.A in generale. Esso
viene nominato in ogni procedimento e
se non avviene lo sarà il dirigente
dell’ufficio. Esso viene nominato alla
fine della prima fase del procedimento,
ovvero la fase dell’iniziativa.
Esso è responsabile del procedimento e
che tutto avvenga nella maniera
corretta. Nel caso in cui si è in presenza
di un provvedimento annullabile esso
sarà il responsabile per i danni
cagionati verso terzi e anche per non
aver annullato il provvedimento,
soprattutto per via del termine
introdotto, cioè di 18 mesi (in passato
non vi era).
All’art 6 troviamo i compiti del
responsabile e sono:
- Andare a verificare, controllare che vi
siano i presupposti per l’emanazione
del provvedimento.
- Valutare che il procedimento si sta
svolgendo nel modo corretto, quindi
nel caso andare a chiedere delle
correzioni, piuttosto che pareri ecc
- Indice/propone la conferenza di
servizi (in alcuni casi è obbligatoria)
- Procede all’emanazione del
provvedimento se è competente, nel
caso in cui non lo sia invia tutto
all’organo competente che però non
dovrà discostarsi dalla fase istruttoria.
All art 6 bis, abbiamo il conflitto
d’interessi, che però tocca sia il
responsabile che tutti i soggetti che
entrano in contatto con il
procedimento. Tutti coloro che
presumono, anche potenziale, vi
possa essere un conflitto d’interessi
deve astenersi dalla partecipazione.
10- NULLITA’ (CAUSE)
È una delle cause d’invalidità del
provvedimento. È il caso più grave, in
quando il provvedimento non produce
effetti. Le cause sono:
- Mancanza di uno degli elementi
essenziali (soggetto, oggetto, forma,
finalità, contenuto )
- Difetto assoluto di attribuzione del
potere; all’organo emanate non è
stato conferito, attraverso una norma
specifica, il potere per la cura di quel
determinato interesse.
- Altri casi previsti per legge
- Violazione del giudica; ovvero
l’amministrazione porta avanti un
provvedimento dichiarato nullo in
sentenza precedente.
11- SEMPLIFICAZIONE DELL’AZIONE
AMMINISTRATIVA
La semplificazione la troviamo al capo 4
della legge 241 del 90. È un complesso
di norme che hanno lo scopo di portare
la P.A ad uniformare la sua attività, in
quanto abbiamo spesso norme che ci
indicano la finalità del provvedimento,
ma nulla sull’efficacia, efficienza, tempi,
oneri. La semplificazione non è sempre
semplice, perché a volte andare ad
eliminare dei passaggi si rischia di
andare compromettere la cura degli
interessi. Abbiamo due tipi di
semplificazione;
- Normativa; l’oggetto della
semplificazione in questo caso sono le
norme, in quanto l’azione
amministrativa è disciplinata da un
numero elevato di norme, che spesso
vanno in contrasto tra di loro. Es è
stata la norma sul termine, introdotta
per legge, così si pone un limite per la
P.A nell’emanazione del
provvedimento.
- Amministrativa; è più in riferimento
agli oneri amministrativi. Spesso l’iter
si allunga in quanto è necessaria la
partecipazione di altro organi, come
quelli per i pareri valutazioni tecniche
ecc e quindi vi è il rischio che i tempi
si allungano. Stesso discorso per via
della partecipazione del privato.
Quindi qua la semplificazione è più in
riferimento agli oneri amministrativi,
che bisogna andare a ridurre.
Sono delle semplificazione:
1- D.I.A
2- S.C.I.A
3- CONFERENZA DI SERVIZI
12- ILLEGITTIMITA’
Secondo caso d’invalidità del
provvedimento. Questo è il meno grave,
il provvedimento produce effetti. Le
cause sono:
- Violazione di legge; es non vi è la
motivazione, o può essere
contraddittoria, non sono stati chiesti
pareri che erano obbligatori ecc
- Incompetenza relativa: l’organo dello
stesso ramo, a cui è stato attributo il
potere ma che non era competente
- Eccesso di potere; il più difficile da
riscontrare, in quanto spesso è ben
coperto. A tal fine il legislatore ha
introdotto delle figure asintomatiche,
cioè del sintomi dell’irragenevolezza
dell’azione amministrativa. E possono
essere;
1- travisamento dei fatti: non valutati
correttamente
2- Non viene perseguito il fine
istituzionale del provvedimento
3- Viene usato per uno scopo personale
13- PARERI E VALUTAZIONI
TECNICHE
Abbiamo due classificazioni dei pareri,
quelli in base;
1- Alla decisione; essi si dividono in;
- Pareri vincolanti; sono pareri
obbligatori. La P.A non può non
tenerne contro, salvo il fatto che
possono avere dei “difetti” che può
possono portare anche dei difetti al
provvedimento finale, però deve
essere inserito nella motivazione.
- Pareri non vincolanti; non sono
obbligatori, ma la P.A ne deve tenere
conto
- Pareri conformi; è poco usato. La P.A
adotta il provvedimento conforme al
parere, oppure decide di non decidere,
sempre secondo il principio di non
aggravamento.
2- Alla richiesta; vi sono:
- Obbligatori; la P.A è obbligata a
richiederli, a pena illegittimità del
provvedimento per violazione di legge
in quanto obbligato da esso. e deve
essere richiesto prima della
conclusione del procedimento.
- Facoltativi; la P.A ritiene necessario
richiederli, ma lo deve fare sempre
non aggravando il procedimento.
I pareri obbligatori devono essere resi
entri 20 giorni dalla richiesta, per quello
facoltativi, l’organo appena ricevuta la
richiesta deve immediatamente
comunicare entro quanto tempo sarà reso.
Superato il termine se non consegnati
oppure vi è un ritardo, la P.A può procedere
alla conclusione del provvedimento, senza
il parere, ma deve andare a segnare il tutto
nella motivazione. La responsabilità per il
ritardo o mancata consegna del
provvedimento è in capo all’organo
competente, salvo la mancata richiesto da
parte della P.A. la P.A non può procedere
all’emanazione del provvedimento se il
parare richiesto è riferibile ad organo che si
occupano di salute, sicurezza, territorio in
quando costituzionalmente garantiti.
VALUTAZIONI TECNICHE; questi possono
sembrare organi dell’amministrazione, ma
in realtà sono amministrazioni consultive.
Una volta richiesto il parere hanno 90
giorni per inviare la valutazione, nel caso
così non fosse, il P.A può richiederlo ad enti
organi con capacità tecniche equiparabili.
Non possono richiesto ad altri organi quelle
valutazioni su salute, territorio ecc. nel
caso i cui gli organi hanno delle esigenze
nella fase istruttoria possono interrompere
il termine, per una sola volta, ma entro 15
giorni dovrà essere reso definitivamente.
14- ACCESSO ATTI
DELL’AMMINISTAZIONE
15- ACCESSO CIVICO
L’accesso civico non è disciplinato dalla
legge 241 del 90, in quando sono
norme che sono state introdotte di
recente. Lo scopo è quello di poter
visionare gli atti dell’attività della P.A
senza che nessuno glielo chieda.
16- RESPONSABILITA’ P.A E
RAPPORTO INTERNO
I funzionari e dipendenti dello stato
rispondo degli atti emesso contro la
violazione dei diritti, secondo le leggi
penali, civili e amministrative.
La P.A ha una responsabilità diretta e
per causa semplice. Essa risponde
sempre per i danni verso terzi e questo
porta due vantaggi all’interessato:
1- La P.A è sempre solubile, invece il
funzionario può nascondere il
patrimonio o non ave