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Forme di gestione previste dal testo unico enti locali per i servizi locali di rilevanza economica
a) società a capitale misto pubblico e privato nelle quali il socio viene scelto attraverso l'espletamento di gare con procedura adevidenza pubblica,
b) società a capitale interamente pubblico a condizione che l'ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitano sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o gli enti pubblici che la controllano nella logica della concorrenza per il mercato,
c) affidamento del servizio a società di capitali individuate attraverso l'espletamento di gare.
Analogamente a quanto accade per alcune persone giuridiche private, le società per azioni a partecipazione pubblica sono soggette ad una normativa stabilita in modo minuzioso e tendenzialmente completo.
dalla legge, onde l'eventuale conclusione nel senso della loro natura pubblicistica non è decisiva ai fini dell'estensione ad essere regime degli enti pubblici. Le fondazioni sono un modello in via di diffusione nell'ambito dell'attività amministrativa, sono caratterizzate dall'indisponibilità dell'obiettivo, svolgono attività in settori contigui a quelli delle amministrazioni. Vicende degli enti pubblici La costituzione degli enti pubblici può venire per legge operato amministrativo sulla base di una legge. Il legislatore non è libero di rendere pubblica qualsiasi persona giuridica privata, sussistono infatti limiti costituzionali che tutelano le formazioni sociali, la libertà di associazione e altre attività private. In ordine all'estinzione degli enti pubblici deve osservarsi che essa può aprire una vicenda di tipo successorio normalmente disciplinata direttamente dalla legge, allorché lesue attribuzioni siano assorbite da un altro ente. L'estinzione può essere prodotta dalla legge o da un atto amministrativo basato sulla legge. Quanto alle modificazioni degli enti pubblici si possono ricordare il mutamento degli scopi, le modifiche del territorio degli enti territoriali, le modificazioni delle attribuzioni e le variazioni della consistenza patrimoniale. Gli enti pubblici possono essere inoltre trasformati in persona giuridica di diritto privato. Privatizzazione degli enti pubblici La scelta di privatizzazione degli enti pubblici è sostenuta da diverse ragioni: 1. La trasformazione dell'ente in SpA, consente di reperire capitale di rischio sul mercato ed ha una snellezza d'azione maggiore. 2. Il processo è influenzato dalla UE. 3. Tende a ridurre gli ambiti nei quali i soggetti pubblici agiscono in posizione di monopolio o disponendo speciali privilegi. 4. Consente la riduzione dell'indebitamento finanziario. In linea generale, laprivatizzazione che non sia soltanto formale, comporta che il potere pubblico rinunci ad essere imprenditore e incide sul modello di intervento pubblico in economia. E' chiaro che se si fosse in presenza di privatizzazione in senso sostanziale, il risultato sarebbe lo spostamento della linea di demarcazione tra pubblico e privato. L'ente pubblico economico viene trasformato in SpA, con capitale interamente posseduto dallo stato. Successivamente si procede alla dismissione della quota pubblica come avvenuto per l'ENI o la Società autostrade. In genere la privatizzazione interessa soggetti che operano in tre settori principali: - Nella gestione di partecipazioni azionarie (IRI, ENI) - Nei servizi di pubblica utilità (ENEL, Telecom) - Nel settore creditizio I principi in tema di organizzazione degli enti pubblici L'organo Problema essenziale delle organizzazioni è quello della riferibilità ad esse di situazioni giuridiche diRapporti giuridici. Inizialmente la personalità giuridica era attribuita solo allo Stato, mentre successivamente sono state riconosciute altre soggettività. Premesso che le persone giuridiche costituiscono un'invenzione del diritto e sono quindi incapaci di agire, è necessario spiegare come invece esse potessero agire. Le spiegazioni possono essere due:
- Ricorrere all'istituto della rappresentanza, alla stessa stregua di quella necessaria disposta per le persone fisiche incapaci di agire
- Utilizzare la figura dell'organo, la persona giuridica agisce e l'azione svolta dall'organo si considera posta in essere dall'ente. L'organo non è separato dall'ente e quindi la sua azione non è svolta in nome e per conto di altri, diventando direttamente attività propria dell'ente che risulta così capace di agire, senza la necessità che altri presti la propria volontà. L'organo
è quindi uno strumento di imputazione e cioè l’elemento dell’ente che consente di riferire all’ente stesso atti e attività. Spesso l’organo permette all’ente di rapportarsi con altri soggetti giuridici o comunque di produrre effetti giuridici preordinati all’emanazione di atti aventi rilevanza esterna (organo come strumento di imputazione). Posto che i poteri vengono attribuiti soltanto all’ente avente la soggettività giuridica, e che esso si avvale di più organi, ognuno di essi, pur senza essere titolare, esercita una quota di quei poteri detta competenza. Da questo punto di vista l’organo è dunque anche un centro di competenza, nel senso che il meccanismo d’imputazione che corre tra la persona fisica preposta all’organo e l’ente si attiva con riferimento ad una certa sfera di competenze.
Classificazione degli organi:
- Interni o procedimentali, sono organi
subordinato non dispone di una propria esclusiva sfera di competenza e l'organo sovraordinato ha una competenza comprensiva anche di quello subordinato. I poteri caratteristici della relazione gerarchica sono:
- potere di ordine, di direttiva e di sorveglianza sull'attività degli organi subordinati i quali possono essere sottoposti a ispezioni e inchieste
- potere di decidere i ricorsi gerarchici proposti avverso gli atti dell'organo subordinato
- potere di annullare d'ufficio o revocare gli atti emanati da un organo subordinato
- potere di risolvere i conflitti che insorgono tra enti subordinati
- potere di avocazione e sostituzione
Direzione, nonostante esistano due organi posti in situazione di disuguaglianza, sussiste una sfera di autonomia in capo all'organo subordinato, mentre l'organo sovraordinato ha il potere di indicare gli scopi da perseguire, ma deve lasciare alla struttura sottoordinata la facoltà di scegliere le
Le modalità e i tempi dell'azione volta a conseguire quei risultati. L'organo sovraordinato ha più in particolare il potere di indirizzo, il potere di emanare direttive e quello di controllare l'attività amministrativa in considerazione degli obiettivi da conseguire.- Coordinamento, si riferisce ad organi in situazione di equiordinazione preposti ad attività che, pur dovendo restare distinte, sono destinate ad essere ordinate secondo un disegno unitario. Contenuto di tale relazione sarebbe il potere di un coordinatore di impartire disposizioni idonee a tale scopo e di vigilare sulla loro attuazione ed osservanza. Il coordinamento è definito dalla legge come potere esercitabile all'interno della direzione.
- Controllo, riguarda un'autonoma funzione svolta da organi peculiari. Consiste in un esame, da parte di un apposito organo, di attività imputabili ad un altro organo controllato. Un'attività