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Situazioni giuridiche soggettive e loro vicende

1. Premessa. Qualità giuridiche, status, capacità e situazioni giuridiche.

Una delle funzioni fondamentali dell'ordinamento giuridico è quella di dirimere i conflitti di interessi intersoggettivi. Gli interessi sono aspirazioni dei soggetti verso i beni ritenuti idonei a soddisfare bisogni.

Situazione giuridica soggettiva: concreta situazione di cui un soggetto è titolare.

Qualità giuridiche: modi di essere giuridicamente definiti di una persona, di una cosa, di un rapporto giuridico, di cui l'ordinamento giuridico faccia altrettanti presupposti per l'applicabilità di disposizioni generali o particolari alla persona, alla cosa, al rapporto.

Status: qualità attinenti alla persona che globalmente derivano dalla sua appartenenza necessaria o volontaria ad un gruppo e rappresentano il presupposto per l'applicazione al soggetto di una serie di norme.

Capacità giuridica: idoneità ad essere soggetto di diritti e doveri.

titolari di situazioni g. sogg.Capacità di agire: idoneità a gestire le vicende delle situazioni g. sogg. di cui si è titolari.Nel diritto amministrativo si dispone della capacità di agire in quanto si ha la capacità giuridica.La capacità di agire differisce dalla legittimazione ad agire che si riferisce a situazioni specifiche concrete.

Potere, diritto soggettivo, dovere e obbligo.Il potere è la potenzialità astratta di tenere un certo comportamento ed espressione della capacità del soggetto.Nel d. amm. la possibilità astratta di tenere un certo comportamento produttivo di effetti g. si concretizza mediante atti g., il più importante dei quali è il provvedimento.Le vicende giuridiche sono rappresentate dalla costituzione, estinzione o modifica di situazioni giuridiche.Il diritto soggettivo consiste nella possibilità di soddisfare un proprio interesse indipendentemente dall’ interesse pbl.

cura dell'amministrazione. Ove il privato abbia un diritto non può affermarsi l'esistenza di un potere amministrativo e viceversa. Le norme di relazione sono quelle che attribuendo poteri, riconoscono interessi pubblici vincenti su quelli privati. Esse risolvono conflitti intersoggettivi di interessi. Le norme di azione regolamentano in concreto l'esercizio del potere. Il dovere è un vincolo giuridico a tenere un dato comportamento positivo o negativo. L'obbligo invece è il vincolo del comportamento del soggetto in vista di uno specifico interesse di chi è il titolare della situazione di vantaggio. Anche l'amministrazione può essere soggetta ad obblighi. 3. L'interesse legittimo. Distinzione tra interesse pretensivo e oppositivo: il primo consiste nell'interesse del privato ad un fare dell'amministrazione, il secondo ad un non fare. L'interesse legittimo si sostanzia nella pretesa del privato cittadino alla cura dell'amministrazione.legittimità dell'azione: esso sorge quando la soddisfazione del suo interesse dipende dall'esercizio di un potere dell'amministrazione. I poteri riconosciuti al titolare dell'interesse legittimo sono in primo luogo poteri di reazione (ricorsi amministrativi e giurisdizionali volti ad ottenere l'annullamento dell'atto amministrativo); inoltre vi sono poteri di partecipare al procedimento amministrativo e poteri di accedere ai documenti della pubblica amministrazione. 4. Interessi diffusi e interessi collettivi. Gli interessi diffusi appartengono ad una pluralità di soggetti e attengono a beni non suscettibili di fruizione differenziata. Gli interessi collettivi fanno invece capo ad un gruppo organizzato. 5. Il problema dell'esistenza di altre situazioni giuridiche soggettive. Il privato proprietario, nonostante abbia un vero e proprio diritto soggettivo, può essere sottoposto ad espropriazione, tipico potere della pubblica amministrazione. Ma non avevamo detto che dove vi è il primo non viÈ il secondo e viceversa? Per superare questa antinomia occorre ricorrere al principio di relatività delle situazioni giuridiche soggettive, che afferma che a seconda dei casi lo stesso rapporto di un soggetto con un bene può presentarsi ora come diritto soggettivo, ora come interesse protetto solo in modo riflesso. Facoltà: possibilità di tenere un certo comportamento materiale. Aspettativa: situazione in cui versa un soggetto nelle more del completamento della fattispecie costitutiva di una situazione di vantaggio. Essa non è tutelata in via assoluta, quindi non è un diritto. 5.1. Le situazioni giuridiche protette dall'ordinamento comunitario. Le situazioni giuridiche protette dall'ordinamento comunitario in capo ai cittadini dell'U.E. consistono essenzialmente in poteri: vedi libertà di circolazione delle persone e dei capitali, libertà di stabilimento, libera prestazione di servizi, libertà di concorrenza.

libertà di circolazione dei beni e impone obblighi di servizio pubblico ai gestori.

Le modalità di produzione degli effetti giuridici.

I poteri sono intrasmissibili, non esiste perciò la vicenda della traslazione di un potere amministrativo da un soggetto pubblico ad un privato mediante un provvedimento.

Attraverso lo schema norma-fatto-effetto, la norma disciplina direttamente il fatto e collega la produzione di effetti: le vicende si producono al verificarsi di taluni atti o fatti che costituiscono il semplice presupposto per la produzione dell'effetto.

Se la legge non determina la produzione dell'effetto in relazione a tutti i rapporti di un certo tipo, ma ad un singolo rapporto, allora tale legge viene definita provvedimento, che non presenta quindi il carattere di generalità.

Nello schema norma-potere-effetto, la legge attribuisce ad un soggetto il potere di produrre effetti giuridici che si verificheranno al momento del compimento di una serie di

Atti del soggetto. L'atto che costituisce espressione di autonomia è il negozio. Nel primo schema l'amministrazione è priva di potere, mentre nel secondo essa pone in essere atti espressione di autonomia; è attraverso il secondo schema che si pongono in essere veri e propri provvedimenti amministrativi.

I poteri amministrativi: i poteri autorizzatori. Il potere autorizzatorio rimuove i limiti posti dalla legge all'esercizio di una preesistente situazione di vantaggio: il suo svolgimento comporta la previa verifica della compatibilità di tale esercizio con un interesse pubblico. Attraverso tale potere, l'amministrazione esprime il proprio consenso preventivo all'attività progettata dal richiedente. Esempio permesso di costruire. Esso è necessario per interventi di trasformazione del territorio ed è rilasciato a condizione che siano rispettati gli strumenti di pianificazione richiesta. L'iniziativa è

sempre del soggetto autorizzato. Dal ceppo delle autorizzazioni, provvedimento che viene enucleato dal potere in esame, si ricordano numerose figure specifiche:
  • abilitazioni: atti il cui rilascio è subordinato all'accertamento dell'idoneità tecnica di soggetti a svolgere una certa attività.
  • omologazioni: rilasciate dall'autorità a seguito dell'accertamento della sussistenza di una cosa, di norma destinata ad esser prodotta in serie, di tutte le caratteristiche fissate dall'ordinamento.
  • nullaosta: atto endoprocedimentale necessario, emanato da un'amministrazione diversa da quella procedente, con cui si dichiara che in relazione ad un particolare interesse, non sussistono ostacoli all'adozione del provvedimento finale.
  • dispensa: provvedimento con cui l'ord., pur vietando o imponendo in generale un certo comportamento, prevede però che l'amm. possa consentire in alcuni casi una

deroga all'osservanza del relativo divieto o obbligo.

  • esenzione: quando la deroga al divieto avviene secondo lo schema norma-fatto-effetto.
  • approvazione: provvedimento permissivo avente ad oggetto non un comportamento ma un atto rilasciato a seguito di una valutazione di opportunità e convenienza dell'atto stesso. L'approvazione quindi si pone come condizione di efficacia dell'atto ed è successiva. Con l'approvazione condizionata si suole indicare annullamento con indicazione dei corretti vincoli necessari per conseguire l'approvazione.
  • licenza: provvedimento che permette lo svolgimento di un'attività previa valutazione della sua corrispondenza ad interessi pubblici.

8. I poteri concessori.

I poteri concessori sono poteri, insieme a quelli appena esaminati, che determinano effetti favorevoli per i privati. L'esercizio di tali poteri, a fronte dei quali il destinatario si pone come titolare di interessi

legittimi pretesivi, produce l'effetto di attribuire al destinatario medesimo status e situazioni giuridiche che esulavano dalla sua sfera giuridica in quanto precedentemente egli non ne era titolare. Esistono molteplici esempi di concessioni: la concessione d'uso di beni, la concessione di esercizio di servizi pubblici, la concessione della cittadinanza ecc... In ordine alle concessioni di beni e servizi pubblici, ricordiamo che accanto al provvedimento unilaterale si può individuare una convenzione bilaterale di diritto privato finalizzata a dare assetto ai rapporti patrimoniali tra concessionario e concedente. La concessione è detta traslativa quando il diritto preesiste in capo all'amministrazione, sicché esso è trasmesso al privato, costitutiva se il diritto attribuito è totalmente nuovo. Tra i provvedimenti concessori rientrano pure le sovvenzioni, caratterizzate dal fatto che attribuiscono al destinatario vantaggi economici. 9. I poteri ablatori. I poteri ablatoriubblico, senza che ciò comporti la costituzione di un diritto di proprietà o altro diritto reale a favore dell'amministrazione. Anche in questo caso è previsto il pagamento di un'indennità al privato interessato. • le limitazioni amministrative: sono provvedimenti che impongono al privato di astenersi da determinate attività o di adottare determinati comportamenti al fine di tutelare interessi pubblici. Ad esempio, possono essere imposte limitazioni all'uso del suolo o restrizioni all'esercizio di determinate attività commerciali. • le sanzioni amministrative: sono provvedimenti con cui l'amministrazione infligge una sanzione pecuniaria o una misura coercitiva al privato che ha commesso una violazione delle norme amministrative. Le sanzioni possono essere di diversa natura e gravità, a seconda della gravità dell'illecito commesso. • le autorizzazioni e concessioni: sono provvedimenti con cui l'amministrazione consente al privato di svolgere determinate attività o di utilizzare determinati beni pubblici. L'autorizzazione o concessione può essere subordinata al rispetto di determinate condizioni o al pagamento di un canone. Questi sono solo alcuni esempi dei poteri che l'amministrazione può esercitare nei confronti dei privati. È importante sottolineare che l'esercizio di tali poteri deve sempre avvenire nel rispetto dei principi di legalità, proporzionalità e tutela dei diritti fondamentali dei privati.
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A.A. 2006-2007
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SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Caia Giuseppe.