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Estratto del documento

RINCIPI DELLA IPLOMATICA

Quindi i principi della diplomatica possono essere essenzialmente riassunti in :

I. testi scritti, non sono contemplate nessuna fonte orale

II. natura giuridica, non vengono presi in considerazioni documenti come diari e biografie

che non attestano un ordine, un diritto o un dovere

III. forme di redazione con precise norme

Sono proprio queste ultime che variando a seconda del tempo, del luogo, della persona

autrice del documento e il destinatario dello stesso che diversificano i diversi documenti

medievali nei secoli. Ad ogni documento è associata una forza di prova, cioè in una parte del

corpo del testo vi è un modo per assicurarne non solo l’autenticità ma l’importanza di quel

documento e che in una sede giuridica, un tribunale, lo rendono vero fino a prova contraria.

privilegi, doni, canoni di affitti e vendite, diplomi,

Si possono incontrare quindi etc…

S ,

TORIA DELLA DIPLOMATICA

I GRANDI MANUALI

I documenti del IX in poi sono limitati, cioè all’incirca nel 1600 la diplomatica sbocciava

bella diplomatica

con i “ ” durante la controriforma, cioè la contesa sul piano religioso-

spirituale e socio-politico che nacque tra i protestanti e i cristiani classici o per essere più

specifici con chi voleva una riforma della chiesa e che era una conservatore e non intendeva

modificare niente. Essa anche allora era principalmente un mezzo per scovare e

contraddistinguere i falsi dagli originali. I bella diplomatica nacquero in Germania, Francia

e Belgio; in funzione del paese in cui si sviluppava assume un carattere diverso. Infatti in

Francia e in Belgio essa assunte un carattere puramente dottrinale che si preoccupavano di

più di avere prove scientifiche dell’autenticità dei loro documenti, mentre in Germania la

dottrina assunse un carattere politico. Nacque cosi tra francesi e belgi uno scontro di

bollandisti

carattere dottrinale. In nacquero ad Ambersa un gruppo di gesuiti i da

Belgio Acta Sanctorum

Giovanni Bolland capo dell’esponente, che con una raccolta denominata di Pagina ! 1 di ! 4

Diplomatica Lezione del 22settembre 2015

cioè cercavano di catalogare i documenti, solo quelli originali, che potessero attestare la reale

vita di tutti i santi; mentre in i benedettini capitanati da San Mauro e quindi definiti

Francia

maurini Acta Sanctorum Ordini Benedict

redissero una raccolta definita e che quindi si avvaleva

di cercare non i documenti veri per attestare la reale sanità o vita di un santo ma di cercare

quei documenti che avrebbero potuto attestare la reale vita solo dei santi benedettini.

I bollandisti incominciare questo lavoro documentario di attestazione sulla vita dei santi per

poter togliere del potere ai protestanti. Nel 1675 un bollandista Daniel Pappelbrouck nel

mesi di aprile redasse delle rigidissime norme di analisi del documento che portarono alla

definizione di falso e ritennero che il diploma di Dagoberto fosse, perchè non ritentante in

quei rigidissimi canoni, un falso e che tutti i diplomi simili in quanto appunto simili ad un

falso dovessero esserlo a loro volta. Per i maurini Pappelbrouck era stato troppo rigido nel

redarre quella guida e si chiusero in una protesta silenziosa, di altro avviso furono i

carmelitani che venivano punti nel vivo poiché Pappelbrouck dichiarava falso, insieme a tanti

altri, il primo carmelo il profeta Elia, la conseguenza fu abbastanza scontata. L’inquisizione

spagnola condannò Pappelbrouck. de re diplomatica

Il marino Giovanni Mabillon rispose a Pappelbrouck con l’opera “ ” libri sex,

che ancora oggi rimane l’opera fondamentale del campo, in quest’opera Mabillon faceva

una distinzione tra le diverse tipologie di documenti (Regie, Pontificie e Private) e quindi

essendo alla base della nascita della disciplina. Nella sua opera Mallon osservava i caratteri

intriseci estrinseci

e, in maniera diversa criticava i caratteri (forma, scrittura, supporto, etc.).

Per via della accuratezza di questa opera Mabillon fu altamente criticato e nacquero

numerose proteste, si credeva infatti che egli avesse scritto il documento non per insegnare

come riconoscere i documenti veri da quelli falsi ma per insegnare ai monaci a come

contraffare documenti al meglio. In Italia Ludovico Antonio Muratori studio il testo

Antiquitates Italie Medievi attuando una critica applicata allo studio dei documenti. Sempre in

Historia diplomatica

Italia Scipione Maffei nel 1727 scrisse la con il metodo dell’impostazione

storica inoltre contestualizzava il documento cosa molto importante per contraddistinguere

le varie epoche dei documenti privati (comuni, regni, impero, etc…)

Nel XVIII i maurini pubblicarono un manuale di diplomatica in sei volumi schematici

Nuovo trattato di diplomatica

chiamato . Così finisce il primo periodo della storia della

diplomatica con la visione del documento come un qualcosa di astratto da interpretare.

Con l’arrivo del 1800 si ha la nascita della diplomatica speciale, si ha quindi un cambio di

orizzonti e sboccia nei diplomatisti la concezione di mentalità storica (Germania), in questo

stesso periodo si ha l’apertura di alcuni archivi vaticani che per i diplomatisti significa più

fonti consultabili e quindi più materiale di comparazione. In questo stesso periodo si ha però

la scissione della diplomatica che rimane la dottrina dello studio critico del documento con

la paleografia che invece diventa una vera e propria dottrina a se stante basata sulla scrittura

La diplomatica diventa quindi una dottrina di studio del diritto, delle fonti

del documento.

giuridiche che ha bisogno di sostegno economico opere collettive

, si creano cosi le .

In Francia si ha la pubblicazione dei documenti riguardanti la cancelleria pontifica mentre il

Belgio crea la sua opera collettiva basandosi sulla cancelleria imperiale, come si nota

entrambe sono opere specifiche, interessano e trattano cioè di un solo tema. Queste due

monumentali opere possono essere create mettendo dei paletti, infatti i documenti vengono

scelti in base al periodo e quindi alla personalità più importante dell’epoca (Carlo Magno,

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Diplomatica Lezione del 22settembre 2015

Pipino il Breve, Pio IX, Leone III…). In Germania intanto si sta creando un opera di

edizione costituita da fonti storiche e titolata Monumenta Germania Historia.

Regesta

Proprio in Germania nell’ambito del documento privato Bohmer scrive il tramite

l’ordine cronologico dei documenti del Sacro Romano Impero, opera composta da i

riassunti del documento privato suddivisi per anno, mese, giorno e località.

In Francia le Colle apertura e pubblicazione degli archivi vaticani con l’opera in riassunti

Regesta Poncificum Umanorum

titolata ; il primo ad auspicare nell’apertura degli archivi

vaticani fu Jeffe che venne poi seguito da Partast nel 1304, nel 1198 si ha la nascita della

diplomatica pontificia atta a conservare i registri pontifici.

Fu però il tedesco Sicchel a definire la genesi del documento con località e tempo e stando

attenti che collimino. In epoca Alto Medievale l’azione giuridica e la scrittura giuridica non

sempre coincidevano. Non solo nei documenti privati ma anche nei documenti regi e

probativi dispositivi

pontifici, questo divide i documenti in due categorie doc e doc , cioè

documenti in cui data cronica e scrittura coincidevano con l’avverarsi dell’azione giuridica.

D ,

OCUMENTI PROBATIVI E DISPOSIZIONE

AZIONE E SCRITTURA DEL DOCUMENTO

Un documento se è stato redatto dopo che l’azione giudica era già stata

probativo

compiuta (notaio non presente durante l’atto) raccontato quindi dagli interessati e dai loro

testimoni.

Un documento se l’azione e la scrittura dell’azione giuridica è contestualizzata,

dispositivo

cioè se le due cose sono state svolte nel medesimo tempo.

topica cronica

In un documento la data e la data sono due passaggi diversi, cioè la prima è

dove è stata data la concessione mentre l’altra è il luogo in cui è stata redatta la concessione

giudiziaria.

Alla fine del 1800 ci fu un ripensamento collettivo e con Leone XIII vi fu l’apertura degli

Bresslau

archivi vaticani e si poterono stendere i grandi manuali, il tedesco del 1889, il

Diplomatic francese del 1894 e nel 1883 anche l’italiano Cesare Paoli scrisse la sua opera

sulla diplomatica.

Negli anni del 1900 la diplomatica francese fu redatta nuovamente da De Bovane, mentre in

Italia Luigi Schiapparelli per la diplomatica applicata pubblicò un opera contenente i

diplomi dei Re d’Italia e i codici dei diplomi Longobardi, si trattava ancora di un edizione

critica dei testi. Nel frattempo i francesi completano una collana sui diplomi Merovingi e i

tedeschi la loro opera su quelli Carolingi, mentre in Italia l’analisi della diplomatica

applicata si specializzava sulla genesi del documento privato e sulla storia del notariato

longobardo che comprendeva anche la storia dei documenti redatti dalle cancellerie minori

(comuni, vescovadi, ecc…). Nello stesso periodo in Inghilterra si redigeva i documenti

inerenti alla cancelleria reale inglese. Pagina ! 3 di ! 4

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/09 Paleografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher selene.heinzl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diplomatica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Calleri Marta.