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ATTI PRIVATI
Il notaio passa da non valere nulla a essere fondamentale, con lui cambiano gli atti. Nell’alto medioevo
molti notai sono anche giudici, cio’ che rende valido l’atto sono le sottoscrizioni dei testimoni; esistono due
tipi di doc notarile 1- breve che ha valore memoriale, ovvero ricorda qualcosa nel passato, verbo al passato
e in terza persona; 2- carta che ha valore dispositivo, ovvero serve per cambiare le cose nel presente,
scritto al presente in prima persona. Questa situazione cambia tra l’XI e il XII secolo, periodo della rinascita
dei comuni, infatti il notaio ora diventa un ufficiale pubblico, depositario della pubblica fides. Si diffonde un
nuovo tipo di documento, data dalla fusione di carta e breve instrumentum publicum, scritto in terza
persona e al passato ma ha della carta il valore dispositivo, ovvero crea un diritto, la situazione giuridica ha
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efficacia dal momento in cui il notaio la scrive. Si afferma la triplice relazione: minuta=appunto per notaio,
che torna a casa e scrive l’atto, in un registro, chiamato protocollo o registro di imbreviature.
Lezione 9- me 05/10/2016
La minuscola carolina e’ una scrittura che dura molti secoli quindi non rimane statica, si evolve e cambia,
passando da piccole letterine ben staccate tra loro e morbide a un modulo sempre piu’ grande con lettere
spigolose. La carolina riceve varie tipizzazioni locali, A Roma con la corte papale lo scriptorium elabora la
minuscola romanesca caratterizzata dal grande modulo, usata per le Bibbie atlantiche. Sempre nell’XI
secolo la minuscola carolina si trasforma: il tratteggio brusco nasce un nuovo sistema grafico, la
SCRITTURA GOTICA. Vi sono cause di tipo tecnico, cambiano gli strumenti scrittori, si passa dalla penna
d’oca a punta simmetrica alla penna mozzata con taglio obliquo a sx, che permette di fare tratti molto
spessi o molto sottili. La penna si diffonde sulle due sponde della Manica, qui nascono i primi codici. Vi
sono anche cause economico sociali: vi è necessità di staccare bene le parole è per una lettura più spedita e
il monopolio religioso svanisce perche’ vi e’ un grande impulso di produzione laica grazie all’arrivo delle
universita’. Si iniziano a usare iniziali colorate, maiuscole, rubriche, segni di paragrafo e una fitta serie di
abbreviazioni. La gotica incontra le resistenze della beneventana e della romanesca in Italia.
Documento notarile in carta (scritto al presente in prima persona), proviene da Verona e risale all'anno 814.
Sta arrivando la maiuscola Carolina, è però ancora una scrittura alto medievale ma tutto sommato c'è già la
preoccupazione per la sperazione lettere, omogeneità modulo e allineamento delle lettere.
Così come il documento pubblico anche quello privato ha le tre parti (testo, protocollo ed estratocollo) ed
Scritto su pergamena, pochi segni grafici. Documento semidistrutto, lacerazioni. È un atto di donazione.
Lezione 10- lu 10/10/2016
Le universita’ sorgono in tutta Europa a cominciare dall’ateneo bolognese, gli universitari hanno bisogno di
libro diversi dai monaci, meno costosi. Ci deve essere maggior testo possibile in una pagina, quindi si
schiacciano le lettere, si riduce l’interlinea, si riempie il testo di abbreviazioni (segnetti sopra e sotto le
lettere). Le parole sono staccate le une dalle altre, le distinguiamo, questa novita’ ce la portiamo dietro
ancora oggi, le parole possono essere separate o da uno spazio, nel XII secolo si inventano due modi di
scrivere la s, una piu’ grande all’inizio e all’interno delle parole, e una piu’ piccola alla fine delle parole, un
altro espediente e’ il trattino o doppio trattino. I contemporanei chiamavano questa scrittura littera
moderna, che si contrapponeva alla carolina, littera antiqua. Nell’Europa del nord dove il tratteggio della
gotica era piu’ aguzzo si chiama anche littera textualis, da textura=trama (sembra infatti una tessitura). Si
comincia a parlare di scrittura gotica con l’umanesimo, con un’accezione negativa, barbarica, e veniva
applicata alle scritture del particolarismo grafico, all’epoca dei goti. Nel 1500 nascono i trattati di calligrafia
e questa scrittura viene chiamata gotica. In Italia la gotica e’ piu’ morbida, nel Nord piu’ aguzza. Le lettere
sono schiacciate e tendono a sovrapporsi tra loro, sono spezzate, le aste sia sopra sia sotto molto corte, per
ridurre l’interlinea, e le lettere quando cadono sulla linea terminano con un’ondulazione. Sono state
individuate da Mayer tre regole ricorrenti delle scritture gotiche:
1. Quando la r si trova dopo una lettera con la pancia a destra, la r diventa una specie di due.
2. Quando due pance si toccano (o,d) le due pance si sovrappongono e si forma un nesso.
3. Quando la lettera d incontra una lettera come la c, la d diventa onciale perche’ l’asta si piega.
I codici scritti in gotica usano per gli incipit un alfabeto maiuscolo che non e’ quello della gotica ma
derivante dalla scrittura onciale. La scrittura gotica a differenza della carolina si diffonde ovunque si scriva
in latino, ma con tempi differenti. Nasce nell’Europa del Nord e in Italia arriva con il XII secolo, a Bologna e
Padova. Al sud erano sopravvissute le scritture curiali e la beneventana, spazzata via da fattori politici e
culturali.La gotica italiana in latino si chiama rotunda, e’ piu’ morbida proprio come in architettura (Elisa e
Ilaria docent). I testi universitari devono essere economici, devono essere prodotti rapidamente, le
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operazioni di copiatura non devono comportare la corruzione del testo, e non sono per forza di argomento
religioso. Quindi presso le principali sedi si afferma il sistema della pecia, ovvero il fascicolo. Il professore
aveva un suo manoscritto e lo portava nella bottega libraria, che copiava il manoscritto, che non essendo
rilegato poteva essere diviso e copiato da piu’ persone. Le botteghe librarie non godevano dei diritti di
corporazione. Dove vi erano grandi uni, emergevano grafie particolari, chiamate litterae scholastiche, le
piu’ grandi nascono a Bologna e Parigi. La littera bonomiensis ha le litterae piu’ schiacciate e i tratti appena
visibili, viene adoperata anche fuori Bologna (Napoli, Padova), con la littera parisiensis (più piccola e
irregolare, ma meglio leggibile) è quella con caratteristiche grafiche più specifiche, poi vi e’ la littera
neapolitana e la littera oxoniensis (Oxford)
- Numeri: in tutto alto mediovo si usano quelli romani, nel VIII sec le cifre arabiche sono introdotte in Spagna
ma solo nel XIII grazie a Fibonacci viene diffuso l’uso di queste cifre.
La minuscola carolina viene usata anche nelle scritture documentarie, che rimpiazza le altre scritture
corsive altomedievali ricche di legature. Questo abbandono della corsiva coinvolge anche gli strati meno
elevati come i notai, e le scritture di uso individuale. Per questo vi e’ una forte similitudine tra le scritture
documentarie e quelle librarie. Nei documenti aostani vediamo come la gotica del XII secolo venga
applicata a un doc e non a un libro, questa cosa cambiera’ all’inizio del 1200 quando nascera’ una nuova
scrittura documentaria corsiva e diversa da quella dei libri, la MINUSCOLA CANCELLERESCA, che sara’ la
grafia del volgare.
Lezione 11- ma 11/10/2016
Le incombenze amministrative dell’eta’ dei comuni portano a un cambiamento nella scrittura per cui si
adotta la carta, non si usano piu’ le pergamene sciolte bensi’ i registri (nascita dei registri dei catasti, degli
estimi -capacita’ contributiva del cittadino). Questa rivoluzione documentaria vede l’uso della SCRITTURA
CANCELLERESCA. La minuscola carolina aveva trovato larga diffusione sia nelle scritture librarie che in
quelle documentarie, la situazione cambia a partire dal Duecento, quando nasce un nuovo modo di scrivere
i documenti in maniera corsiva e veloce, con molte legature. Le condizioni per la nascita della nuova
scrittura sono:
1. il sistema grafico comune che caratterizzava l’Europa
2. il rafforzarsi del sistema scolastico e l’aumento dell’alfabetismo: le scuole sono pubbliche
maggiore dimestichezza con la scrittura, che sta veleggiando verso il volgare
3. aumento dei funzionari comunali utili all’amministrazione del territorio
4. diffusione di una penna a punta centrale che elimina il chiaroscuro e permette tratti molto piu’
duttili e maggiori legature
questi fattori culturali e sociali incoraggiano la nascita di una nuova scrittura corsiva, che si chiama per il
momento Littera minuta corsiva, e si afferma nelle cancellerie. Fra X e XI secolo le cancellerie scrivevano in
minuscola diplomatica, adesso invece si passa a una scrittura diversa, molto ondulata e svolazzante che si
afferma in tutte le cancellerie a partire dall’inizio del Duecento. Essa e’ caratterizzata da grande
abbondanza delle legatura, da un contrasto forte tra le piccole dimensioni del corpo centrale delle lettere
(le pance) e la grande esuberanza delle aste che fanno giochi calligrafici piegandosi sinuosamente a destra e
sinistra; e’ corsiva quindi in senso tecnico per via delle legature. La littera minuta corsiva, tra la fine del
1200 e l’inizio del 1300, in Italia (da qui parleremo di scritture italiane), vede una evoluzione propria per le
scritture di tutti i giorni SCRITTURA CANCELLERESCA, che ha lunga vita ed e’ importante perché la usano
tutti i notai, la gente comune, diventerà anche una scrittura libraria, e molti libri iniziano a essere scritti in
volgare. 13
Una precisazione deve essere fatta sul territorio piemontese, dove accanto alla cancelleresca troviamo una grafia di origine
francese detta BASTARDA, usata dai Savoia, caratterizzata da un grande chiaroscuro, una spezzatura del tratto e una grande
.
corsivita’ accentuata verso destra
-------Esempi di scrittura cancelleresca, diverse solo per la corsivita’. Caratteristiche:
sostanziale rotondita’ delle lettere
andamento (ductus) corsivo con tante legature
grande ariosita’ (molti svolazzi) e presenza di elementi a bandiera, ad esempio l’occhiello della L in
corsivo.
Le lettere N e M hanno terminazioni sinuose
Utilizzo di lettere maiuscole, come la B e R, di grande impatto
La minuscola cancelleresca fu la scrittura per i testi né ecclesiastici né universitari (scritti in gotica) quindi
raccolte di proverbi e prediche, opere devozionali, bestiari e cronache cittadine, ovvero i più antichi testi
letterari. Nell’uso librario essa diviene elegante e accurata,
-------Tavola con diversi tipi di scrittura, lo stesso codice della Divina Commedia puo’ essere scritta in gotica,
in cancelleresca, o in mercantesca, essa dipende dall’obiettivo di chi scrive il codice e il contesto sociale in
cui viene prodotta.
Scrittura e libro nell’Italia Meridionale in