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Circuiti RC in fase di "carica" e "scarica"

Carica

Consideriamo il circuito con generatore E, resistore R e un condensatore C.

Tramite un interruttore T aperto.

E = VR(t) + VC(t) = Ri(t) + q(t)/C

i(t) = dq(t)/dt

R dq(t)/dt = E - q/C

dq/q - CE = - dt/RC

0q dq/q - CE = -1/RC ∫0t dt

log(q - CE/-CE) = -t/RC

q(t) = CE(1 - e-t/RC)

VC(t) = q(t)/C = E(1 - e-t/RC)

i(t) = dq(t)/dt = E/R e-t/RC

Nel processo di carica il generatore compie complessivamente il lavoro:

Wgen = ∫E dq = Eq0 = CE2

Scarica

VC = q/C = VR = Ri

- dq/dt = dq/RC

0q dq/q = -1/RC ∫0t dt

log(q/q0) = -t/RC

q(t) = q0 e-t/RC

VC(t) = V0 e-t/RC

i(t) = q0/RC e-t/RC = V0/R e-t/RC = VC/R

WR = ∫0 RR(t) dt = V02/R ∫0 e-kt dt = 1/2 CV02 = q02/2C

Campo magnetico B prodotto da un solenoide toroidale

Un solenoide toroidale é costituito da N spire avvolte attorno a un toroide. Nel sistema circola la corrente i.

Le linee del campo magnetico all'interno del solenoide sono circonferenze con centro sull'asse del toroide e il modulo di B pertanto dipende solo dalla distanza r dall'asse. Applicando la legge di Ampere \oint \mathbf{B} \cdot d\mathbf{s} = \mu_0 i a tale circonferenza di raggio r, si ha:

\oint \mathbf{B} \cdot ds = 2 \pi rB = \mu_0 Ni

in quanto la linea di integrazione concatena tutte le N spire.

Quindi:

B = \frac{\mu_0 Ni}{2 \pi r}

Il campo magnetico é variabile come \frac{1}{r} all'interno della sezione del toroide. Solo se la differenza tra i vari raggi massimo e minimo di r é piccola rispetto al raggio medio rm, si può assumere che B sia uniforme in modulo nel toroide. All'esterno, se le spire sono compatte, il campo magnetico é nullo.

Circuito RL in fase di "carica" e "scarica"

*CHIUSURA*

e + \mathcal{E}_L = Ri \implies e - L \frac{di}{dt} = Ri \implies \mathcal{E} \cdot Ri = \epsilon e^{-\frac{tL}{L}}

i(t) = \left( 1 - e^{-\frac{t}{\tau}}\right) \implies = \frac{\epsilon}{R} \left( 1 - e^{-\frac{t}{\tau}}\right)

\tau = \frac{L}{R}

Consegue di agio:

i_\infty = \frac{\epsilon}{R}

\mathcal{E}_L = -L \frac{di}{dt} = e^{-\frac{t}{\tau}},\ i_\infty = e^{-\frac{t}{\tau}}

i_0(t) = \frac{\mathcal{E}_L}{R} e^{-\frac{t}{L_0}}

*APERTURA*

All'istante di apertura t = 0 la corrente nel circuito ha il suo valore di regime i_0 = \frac{\epsilon}{R}

un seguito l'intensità di corrente varia ora con la legge i(t) = \frac{\epsilon}{R} e^{-\frac{t}{\tau'}}

La forza elettromotrice di autoduzione \mathcal{E}_L = -L \frac{di}{dt} \mathcal{E}_1 e^{-\frac{t}{r_1}} e^{-t/\tau'}

Essa risulta particolarmente elevata all'apertura i'_L = \frac{\mathcal{E}_L}{R'_1}\mathcal{E}_L - \ldots, questa corrente, diversa da zero per un tempo molto breve, si chiama extracorrente di apertura

Leggi della riflessione e rifrazione

Per il principio di Fermat (minimo tempo) cercheremo di provare le leggi di Snell, ovvero quello che il tempo di percorrenza per partire dal punto A al punto B. La luce avrà velocità v1 nel mezzo 1, v2 nel mezzo 2.

Il tempo totale:

t = ΔO/v1 + OB/v2 = ay/v1cos⟨θ1 + by/v2cos⟨θ2

Condizione necessaria per avere un minimo è che dt=0 ossia:

dt= ay/v1 d(1/cosθ1) + by/v2 d(1/cosθ2) = 0

ay/v1 seuθ1/cos2θ11 + by/v2 d(seuθ2/cos2θ2)2 = 0 (1)

Cambiando la Traiettoria variano ax e bx, ma resta costante la loro somma:

ax + bx = cost    ay tgθ2 + by tgθ2 = cost    (ay d(tgθ1) . by d(tgθ2) = 0

→ ay2/cos2θ1 + by2/cos2θ2 = 0

    → ay2/cos2θ1 = - by2/cos2θ2 (2)

Inserendo la (2) in (1):

ay/

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A.A. 2016-2017
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SSD Scienze fisiche FIS/01 Fisica sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gregmate di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Franco Simonetto.