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PROGETTAZIONE LOGICA: APPLICAZIONI OLTP E OLAP

La progettazione logica è la traduzione del modello concettuale nel modello logico (relazionale), bisogna utilizzare una tabella per ogni entità.

Le applicazioni OLTP (on-line transaction processing) sono pensate per: automatizzare le operazioni quotidiane (inserimento dati, transazioni bancarie), si basano sull'utilizzo di DBMS transazionali e progettare database per ridurre la necessità di un utilizzo contemporaneo.

Le applicazioni OLAP (on-line analytical processing) caratterizzano i sistemi informativi direzionali, hanno diversi requisiti da OLTP.

Sono applicazioni per il supporto alle decisioni (Data Warehouse o i Data Mart), contengono dati aggregati da diverse fonti dati, contengono centinaia di Gb fino a Tb.

La differenza sostanziale è che con queste applicazioni non posso andare a modificare i dati, anche perché se ormai i dati sono presenti nel data warehouse significa che la transazione è

già avvenuta e non ha senso modificarle. È necessario distinguere i sistemi OLTP da quelli OLAP dato che fare query (interrogazione di un database per estrarre o aggiornare i dati che soddisfano un certo criterio di ricerca) sui sistemi OLTP crea problemi di concorrenza, e inoltre i tempi di esecuzione sono alti; non contengono dati storici e servono dati di tutta la realtà aziendale.

DATA WAREHOUSE

Il data warehouse (magazzino di dati) è un calderone in cui ci vado a riversare i dati (parte delle informazioni che ho generato giorno dopo giorno), lo posso fare semestralmente o una volta l'anno, in base alle esigenze dell'azienda e le applicazioni che interagiscono col data warehouse sono di tipo OLAP. Questa operazione di data warehouse avviene tramite il processo ETL (estrazione, trasformazione e caricamento).

Oltre al data warehouse ad oggi abbiamo anche a disposizione i big data provenienti dall'esterno e che ci danno informazioni ad esempio sulla popolazione.

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in modo tale da formare report, dashboard che interessano poi gli analisti e utenti vari.

Il processo di ETL è l'insieme di attività che permettono di estrarre (le informazioni che si ritengono utili per supportare un certo tipo di decisioni), trasformare e caricare i dati nel data warehouse; la trasformazione è necessaria specialmente quando le fonti interne sono diverse (diversi software, diverse piattaforme, diverse gestionali).

Il data warehouse supporta tutto il business intelligence (BI) che riguarda: reporting/data mining, DSS (decision support systems), ES (expert system), AI (artificial intelligence).

I processi di business intelligence (BI) riguardano marketing database, finance database, accounting database e si strutturano sul processo ETL (estrazione, trasformazione e caricamento).

DIGITAL TRANSFORMATION 02/11/2021

IL PROCESSO GESTIONALE

Quando si parla di digital transformation parliamo della digitalizzazione di un processo. Se il processo che vado a

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digitalizzare non è performante, la digitalizzazione può peggiorare la situazione quindi devo preparare il processo alla digitalizzazione. Solitamente si parte da una visione ampia dei processi sino a quando non arrivo a modellare e identificare diversi dettagli, baso questa modellazione su uno schema a livelli dove ho tre livelli: il primo riguarda l'azienda (descrive i processi di un'azienda), il secondo riguarda i processi (descrive gerarchia e flusso di un processo), il terzo riguarda le attività (descrive gerarchia e flusso di attività con lo snodo fra ingegneria dei processi e ingegneria del software).

Per quanto riguarda il primo livello, dove la radice è l'azienda e la foglia è il processo, la rappresentazione è un albero (albero delle attività). Questo livello è fondamentale per la progettazione dei sistemi e dei processi in quanto fornisce una visione complessiva delle aree aziendali digitalizzabili e

Inoltre fornisce la mappa per la strategia di digitalizzazione sui processi aziendali.

Il secondo livello ha come radice il processo e come foglie l'attività elementare, la rappresentazione è fatta da diagrammi di gerarchia e diagrammi di flusso che indicano le relazioni di precedenza e sequenza tra le attività del processo è fondamentale per la progettazione in quanto definisce quali attività sono svolte, da chi sono svolte, quali sono gli output del processo e altri elementi.

Il terzo livello, invece, ha come radice l'attività e come foglie l'azione e/o i casi d'uso, un'attività può includere azioni compiute da persone o azioni sul sistema. Ogni attività è descritta da diagrammi "caso d'uso" o schemi di flusso e descrizioni testuali variamente strutturate.

ARCHITETTURA DEI PROCESSI GESTIONALI

Un esempio è il caso Nike per quanto riguarda i processi gestionali.

  1. end-to-end: Progetta e vende calzature, abbigliamenti e accessori marchiati ma affida a terzi la produzione e la distribuzione;
  2. Per comprare un articolo, Nike individua i potenziali fornitori che potrebbero soddisfare le sue esigenze;
  3. Stabilito il contatto, Nike precisa le caratteristiche della fornitura richiesta: oggetto e quantità della fornitura, località di consegna, quale periodo e frequenza. Ciò può essere eseguito in vari modi: i fornitori inviano a Nike le loro offerte e Nike sceglie il fornitore da cui servirsi;
  4. La fornitura attiva la procedura di pagamento, che varia a seconda dei casi.

I processi gestionali vengono descritti attraverso diversi paradigmi tra cui quello Craso: Cliente (almeno un cliente che riceve i risultati in risposta ad una richiesta), Richiesta (almeno una emessa da un cliente), Attività (sequenza di attività che sono eseguite da una o più organizzazioni), Supplier (quindi le organizzazioni che riuniscono).

gli attori che sono coinvolti nel processo in quanto eseguono una o più attività) e Output (formato dai risultati consegnati al cliente, può essere materiale o immateriale e consistere di prodotto e/o servizi) con un minimo di sequenzialità. La modellazione dei processi si basa prima sulla modellazione della struttura con operazioni di scomposizione e specializzazione e poi la modellazione del flusso con il flusso delle attività (analisi di sequenze ed eventi). In questo caso la struttura di un processo è rappresentata da un albero, qui non ho nessun dettaglio su quale attività è svolta prima, so solo chi la svolge. Ecco quindi che si adotta una modellazione di flusso: Il diagramma di flusso, in questo caso, include attività, flusso, scelta, input/output, organizzazioni (swimpools nel gergo) più ricco del CRASO. Le attività elementari sono posizionate in colonne corrispondenti all'organizzazione che la svolge, si

Modella la sequenza delle attività per successione temporale o scelta. Nel diagramma i rombi sono detti gateway e sono dei punti decisionali utilizzati o per uno split (suddivido il flusso in due flussi distinti paralleli o alternativi) o per un merge (riunire più flussi). Oltre al flusso un altro diagramma è quello LRC (Linear Responsability Charting) e riguarda la specificazione dei ruoli nei processi. Questo diagramma mi permette di mettere insieme sia la struttura gerarchica che quella dei processi dove le colonne rappresentano le funzioni (struttura gerarchica) e le righe invece rappresentano i processi: incrociando righe e colonne inserisco una C o una P a seconda se la funzione gioca un ruolo di Cliente o è parte attiva del Processo, se non c'è nulla significa che non è coinvolta. Ancora abbiamo la macrostruttura e la microstruttura riguardante la modellazione della struttura organizzativa. Per quanto riguarda l'estensione organizzativa

dei processi riprendiamo il paradigma Craso. I processi hanno diversa estensione organizzativa, abbiamo processi funzionali (includono una funzione, o reparto, di una sola impresa), processi interfunzionali (includono molteplici funzioni, o reparti, di una sola impresa) e processi interaziendali (includono molteplici funzioni, o reparti, di molteplici imprese). Schema Craso di un processo funzionale: Vi è il corporate dpts che esegue la richiesta di informazioni, il finance dept esegue le attività connesse (collect data, analyze data e publish report) che forniscono come output il report che viene consegnato al corporate dpts. Schema Craso di un processo gestionale interfunzionale: In questo caso vi è una pianificazione della produzione dove vi è sempre un corporate dpt che esegue come richiesta un supply-order, il supplier order dpt esegue una serie di attività che poi forniscono l'input al supplier shipment che fornisce come output finale ilire che sono quelli che forniscono servizi all'azienda e adempiono agli obblighi di legge. Questi processi includono la contabilità, la gestione delle risorse aziendali e altre attività simili. I processi manageriali, invece, riguardano la pianificazione strategica, il controllo di gestione, la business intelligence e altre attività che hanno lo scopo di governare l'azienda. Infine, i processi primari sono quelli che riguardano la produzione o l'erogazione dei prodotti e servizi dell'azienda, con l'obiettivo di servire i clienti aziendali. In generale, la mappa dei processi aziendali è una rappresentazione visiva dei diversi processi che avvengono all'interno di un'azienda. Questa mappa aiuta a comprendere come i vari processi si collegano tra loro e come contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi aziendali.esempio suddividerli in: processi contabili, processi di gestione del personale (riguardante ad esempio la gestione delle risorse umane) e processi di servizi informativi. I processi di supporto possono essere esternalizzati (outsourcing), questo trasforma i processi di servizio sia nell'impresa cliente sia nell'impresa fornitrice dato che: nell'impresa cliente si crea uno specifico processo di gestione delle prestazioni basato su accordi di servizio SLA (Service Level Agreement); nell'impresa fornitrice invece il processo di supporto diviene attività core, quindi processo primario di servizio. L'outsourcing crea un caratteristico schema a L che separa le attività di governo e controllo del servizio dell'impresa cliente e quelle da parte delle imprese fornitrici. Attenzione perché ciò comporta anche dei costi di transazione relativi alla gestione dell'esternalizzazione. I processi direzionali (manageriali) sono quelli che cisidera il futuro dell'azienda e si stabiliscono gli obiettivi), organizzazione (si definiscono le responsabilità e si creano le strutture organizzative), direzione (si guidano e si coordinano le risorse umane), controllo (si monitorano i risultati e si correggono eventuali deviazioni).
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
64 pagine
2 download
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher keeevinloop di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Digital transformation e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Za Stefano.