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I 5 PILASTRI DELLA DIGITAL TRANSFORMATION
Customer: il modo in cui noi ci connettiamo e creiamo valore con/per i
Le tecnologie digitali cambiano
nostri consumatori.
Nell’era digitale le modalità di scelta, acquisto e consumo di prodotti e servizi cambiano
radicalmente: si afferma il modello del customer network.
I clienti hanno le stesse probabilità di connettersi e influenzarsi a vicenda di quante ne abbiano
di essere influenzati dalle aziende. Questo shift impone che le imprese imparino a sfruttare il
potenziale di queste reti ingaggiando e coinvolgendo i clienti nel processo di
consolidamento della brand image di creazione del valore.
Il consumatore deve essere considerato come “nucleo”: si parla di customer
centricity; esso è un nodo del network.
Competition: la nostra interpretazione di competizione
Le tecnologie digitali trasformano : non si parla
più unicamente di relazioni di rivalità, ma anche di collaborazione. concorrenza
Nell'era digitale le aziende devono imparare a far fronte alla sfida posta dalla
asimmetrica riconfigurando la value chain
e dai nuovi player che agiscono (i.e
intermediando o disintermediando le attività svolte). 4
co-
A tal fine è necessario che le imprese facciano propri i meccanismi della cooperazione (
opetiton) e dei business model piattaforma necessari ad attivare le dinamiche delle
esternalità di rete.
Data:
Le tecnologie digitali trasformano la nostra interpretazione dei dati.
L’avvento dell’era digitale, tuttavia, ha determinato un profondo cambiamento del loro
ogni interazione con consumatori e
significato e della loro importanza nel business:
imprese genera un flusso di informazioni che possono essere raccolte ed analizzate.
I sistemi cloud per immagazzinare i dati sono ormai facilmente disponibili, non
onerosi e facili da usare.La sfida consiste nel comprendere come utilizzare questi dati in
maniera strategica al fine di sbloccare nuove fonti di valore.
Si parla di assets: risorse che hanno valore. I dati servono anche a creare nuove value
Machine learning algoritmi
proposition, non solo al re-engineering dei processi. e
interpretano tali dati.
Innovation:
Le tecnologie digitali trasformano il modo con cui le imprese innovano.
shift da un modello basato sull’analisi ad un modello di
Nell’era digitale si realizza uno
innovazione basato su ideazione e sperimentazione.
Ciò richiede un approccio radicalmente diverso, che si basa sulla validazione delle innovazioni
attraverso sperimentazione rapida ed iterativa, basata su minimum viable prototypes,
massimizzano l'apprendimento organizzativo riducono al minimo i costi, rischi e tempi
che e
del processo.
Si parla di continuous learning: apprendimento continuo. Si innova tramite rapid
experimentation.
Value: pensare in maniera differente a come intendiamo e creiamo
Le tecnologie digitali ci forzano a
valore per i consumatori.
Nel contesto odierno, nessuna posizione competitiva è difendibile nel lungo termine.
Al contrario, le imprese devono ragionare in termini di vantaggio transitorio e possono rimanere
profittevoli nel lungo periodo solo a patto di rinnovare costantemente la propria offerta di
valore.
Piuttosto che aspettare il momento in cui adattarsi diventa una questione di sopravvivenza, le
aziende devono cogliere le opportunità emergenti per stare al passo con la curva del
cambiamento.
NB. La rivoluzione digitale sta ridefinendo molti dei principi sottostanti alle strategie e le
regole del gioco secondo cui le imprese competono per avere successo.” 5
IL CUSTOMER NETWORK
Oggigiorno ciò che I consumatori ricercano in tutti i business sono l’on-demand, la
personalizzazione, la connessione e la possibilità di condivisione. (Es: spotify e mastermind)
Ridefinizione delle relazioni con i consumatori: il ruolo dei
Il paradigma dominante del 20esimo secolo è stato quello del mercato di massa:
consumatori era confinato ad una scelta binaria: acquistare o non acquistare .
Nell’era digitale, si afferma il modello del customer network: i consumatori hanno accesso ad
un ampio range di strumenti e piattaforme che consentono loro di interagire direttamente con
le imprese, condividere la propria opinione ed esperienza e in questo modo di aumentare la
reputazione e l’immagine dei brand.
Mass market model
1. : No feedback, no personalizzazione, ruolo preponderante
dell’impresa. Lo strumento classico per raggiungere il consumatore di massa è la
pubblicità;
il consumatore ha un ruolo passivo, gusti omeogenei per questo si accontenta
di una produzione standardizzata di massa che garantisce economie di scala.
Network model: sono collegati
2. I consumatori fra loro e con l’impresa (più
touchpoints).
Quest’ultima non si limita alla vendita del prodotto,
ma deve parimenti inserirsi nella rete ed
alimentarla tramite interazioni dinamiche e
influenza reciproca. touch points.
Ridefinito il ruolo dei consumatori: cambiano i 6
All’interno della customer network cambia la definizione di consumatore:
è consumatore un qualunque soggetto o entità cui l’impresa offre un servizio o sul quale
essa fa affidamento per portare avanti il proprio business.
insieme di soggetti interni ed esterni
In quest’ottica il customer network si compone di un
all’organizzazione : consumatori, business partners, investitori, governi, impiegati, istituzioni
pubbliche.
la creazione del customer network impone il ripensamento di elementi strategici chiave
quali: Marketing Funnel
1) : (impatto della TD)
modello psicologico
Il marketing funnel è un che individua la progressione del consumatore
dalla fase di awareness a quella della fedeltà al brand.
Marketing Funnel Digitale:
Nell’era digitale il modello rimane valido, ma è necessario apportare alcune modifiche:
1. Cambiano i driver critici in ciascuna fase del processo: i vecchi strumenti perdono
efficacia e se ne aggiungono di nuovi, critici per alimentare la customer network (specie
per alcune fasce di consumatori).
2. Si aggiunge la fase di advocacy, che assume una rilevanza cruciale per le imprese,
poiché gli advocate (grazie alle dinamiche del customer network) generano un feedback
positivo sugli stadi precedenti del funnel.
Es: Brand advocacy –@tweet-a-coffee: STARBUCKS 7
Lanciata il 28ottobre 2013, @tweet-a-coffee permetteva ai clienti di acquistare una gift card del
valore di 5$ da regalare agli amici direttamente su Twitter.
I risultati raggiunti (in 5 settimane):
- 37.000 carte regalo acquistate;
- 27.000+ utenti unici;
- 180.000+ $ spesi collegare i dati
Starbucks non solo ha aumentato i ricavi, ma è anche riuscita a relativi a: 1.
account Twitter; 2. carte di credito; 3. dispositivi mobili di 54.000 clienti (donatori e destinatari).
Questi dati hanno dato all'azienda un quadro molto più ampio di chi siano i propri clienti. Il
boost alle conversazioni social.
programma ha dato un enorme Queste conversazioni hanno
agito come pubblicità gratuita (passaparola) a favore del marchio. Gli utenti di @tweet-a-coffe
sono divenuti brand advocates di Starbucks.
Path to Purchase:
individua tutta la serie di touch points a cui i clienti sono
Il path to purchase esposti o
sui quali fanno affidamento durante il «percorso» che attraversano dalla fase di awareness a
quella dell’acquisto e dell’interazione successiva con l’impresa.
Per le imprese è essenziale progettare l’esperienza offerta in ciascuno dei touch points in
maniera integrata secondo l’approccio omni-channel.
Le richieste dei novi consumatori: core behaviors
La strategia di Accesso: veloce, facile accessibile ovunque
1. MOBILE: I consumatori sono ormai abituati a gestire gran parte delle proprie transazioni
attraverso i dispositivi mobili. Tesco, ad esempio, ha lanciato in Sud Korea un servizio di
consegna a domicilio che consente ai clienti di ordinare ciò che desiderano,
semplicemente inquadrando i prodotti che desiderano sui poster posizionati nelle
stazioni della metro.
2. OMNI-CHANNEL: I consumatori desiderano un’interazione integrata con tutti i touch
points fisici e digitali dell’impresa. Walmart ha sviluppato un’app mobile che riconosce
quando il consumatore accede all’interno di uno dei negozi della catena oppure si
connette da casa, abilitando funzionalità differenti in ciascuno dei casi. 8
3. CLOUD: La disponibilità di servizi su cloud aumenta la flessibilità della fruizione ed è
clienti consumer
divenuto un valore fondamentale sia per i (si pensi ai servizi di
clienti business
streaming musicale), sia per i (architetture software-as-a-service, SaaS).
4. ON-DEMAND: L’accessibilità on-demand ai contenuti è un altro aspetto centrale
dell’access strategy, che si lega ai temi del mobile e del cloud. Molti servizi che
imponevano all’utente di trovarsi in un certo luogo in un certo momento per poter esser
fruiti, ora sono accessibili in ogni momento (si pensi, ad esempio, ai servizi bancari).
Engagement strategy: contenuti rilevanti e intereattivi
1. DEMO DI PRODOTTO & STORYTELLING: Si tratta di contenuti che danno prova della
rilevanza della value prosposition e/o creano un racconto emotivamente coinvolgente
dell’attività e dei prodotti dell’impresa.
2. UTILITY: Un contenuto può essere coinvolgente perché offre ai consumatori una certa
utilità. Columbia Sportswear, ad esempio, ha creato un’app rivolta agli appassionati di
attività outdoor che fornisce una serie di utili tools, dalla guida di sopravvivenza al diario
di viaggio.
3. PUBBLICAZIONI: In alcuni casi i brand, per ingaggiare la propria audience, possono
dedicarsi alla creazione sistematica di contenuti. E’ il caso del department store di lusso
Barneys New York, che pubblica una rivista online con interviste rivolte a stilisti,
designer, modelli.
Customize strategy: massima customizzazione alle esigenze personali
1. PERSONALIZZAZIONE: La personalizzazione può riguardare diversi aspetti dell’offerta,
comunicazioni ed i contenuti inviati
come le ai propri consumatori, aspetto che
migliora l’efficacia delle iniziative di marketing. Tale personalizzazione può riguardare
l’interfaccia
anche attraverso la quale gli utenti usufruiscono di un certo servizio ed
caratteristiche del prodotto/servizio stesso
estendersi persino alle .
2. SISTEMI DI RACCOMANDAZIONE: Questi strumenti aiutano gli utenti ad individuare i
contenuti più adatti alle proprie preferenze. Netflix, ad esempio, utilizza una
combinazione di behavioural data e micro-tags per suggerire ai propri utenti quali fil