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Klein-Freud
Freud analizzava la psicologia del bambino a partire da quella dell'adulto, tranne nel caso di Hans. La Klein la studia direttamente sui bambini. Il SUPER IO in Freud non compare prima del termine del complesso edipico, quindi quello del bambino piccolo è debole o inesistente. Per la Klein invece, le fantasie che il bambino ha di genitori terrificanti, persecutori e punitivi portano alla formazione di un Super io particolarmente crudele (che l'Io del bambino non riesce a fronteggiare). E coincidono con una forma di Super io primitiva (es. di Erna, donna ladra, e Rita, madre persecutoria e topo/penepunitivo). Quindi per lei il Super io è più un precursore del complesso edipico, rispetto ad un erede, perché lo precede. In Freud il COMPLESSO EDIPICO va dai 4 ai 6 anni circa, in Klein è presente molto prima con forme pregenitali (orali e anali) come mostrato da Rita che a 2 anni e 8 mesi aveva già fantasie.
sessuali sui genitori e gelosie e desideri edipici. Inizialmente affermava che esso comparisse quando compare l'odio (ossia nella seconda fase orale), successivamente, con la scoperta dell'ambivalenza depressiva affermò che compare in concomitanza di essa. Inoltre, mentre Freud afferma che è l'angoscia di castrazione a porre fine al complesso edipico (e quindi ai violenti attacchi), la Klein, oltre a dar peso alle angosce di vario genere (castrazione, afanisi ecc), dà finalmente valore anche all'AMORE per i genitori e al desiderio di non far loro del male. -Freud vedeva l'OGGETTO come dotato di caratteristiche esclusivamente pulsionali, la Klein oltre ad esse lo vede dotato anche di caratteristiche psicologiche (odio, amore, dipendenza). Infatti il bambino percepisce l'oggetto parziale come dotato di caratteristiche di persona (combinazione di personalità materna e proiezione dei propri sentimenti). -Per FreudLa nevrosi infantile inizia con il complesso edipico, per i meccanismi di difesa attuati contro la paura di evirazione. Secondo la Klein, invece, ci sono delle forme edipiche pregenitali e il rapporto con il corpo materno è molto importante. Dunque, per lei, le nevrosi sono difensive contro l'angoscia persecutoria psicotica.
Per Freud, il padre entra all'interno della relazione diadica solo con il complesso edipico, mentre per la Klein, inizialmente c'è una fase di vincolo esclusivamente con la madre, ma il padre compare già nella seconda fase orale (desideri cannibaleschi e orali sia per il seno che per il pene). Inoltre, secondo lei (a differenza di Freud), i bambini sono consapevoli dell'esistenza della vagina e delle sue funzioni.
Per Freud, l'atto di fantasticare era visto come abbastanza tardivo, compariva per la prima volta quando si consolida il principio di realtà, mentre quello di piacere continua ad operare.
Per la Klein invece la FANTASIA INCONSCIA PRECOCE, onnipresente e dinamica e influenza tutte le percezioni e relazioni oggettuali del bambino (questo perché in generale sposto un po' il centro di interesse da una teoria sugli stadi di sviluppo libidico, ad una sulle relazioni oggettuali). D'altra parte però, il concetto di FANTASIA presentato dalla Klein è molto simile a quello di SODDISFACIMENTO ALLUCINATORIO (allucinazione primaria) di Freud, anche perché tale fantasia deriva dalle pulsioni, ma c'è comunque una differenza dovuta al fatto che per Freud il concetto di Fantasia faceva riferimento ad uno spazio escluso dalla realtà dove il desiderio può liberamente esprimersi (simile a Winnicot), ed è uno spazio intermedio tra mondo interno pulsionale ed ambiente, che deriva da un mancato soddisfacimento reale e da un conflitto con la realtà. Questo nonSuper io, ma li considera presenti sin dall'inizio della vita e fondamentali per lo sviluppo psichico. Secondo Klein, la fantasia è l'unico modo in cui la realtà psichica può manifestarsi. Non la contrappone alla realtà, ma la considera parte integrante di essa. Isaac nota che c'è un'altra analogia tra i due autori riguardo al fatto che entrambi parlano di fantasia insieme ai processi di introiezione e proiezione. Il concetto di Fantasia di Klein può rappresentare il concetto freudiano di Sintomo e Sogno, che sono visti come compromesso tra soddisfacimento e meccanismo di difesa. Per Freud, i meccanismi di introiezione e proiezione sono fondamentali per la formazione dell'Io e del Super io, ma ne parla prevalentemente in modo tardivo. Ad esempio, l'introiezione è principalmente legata al complesso edipico, mentre la proiezione è tipica della paranoia. Per Klein, invece, questi meccanismi sono presenti fin dalla nascita e sono fondamentali per tutto lo sviluppo e per tutta la vita. Concorda con Freud nel ritenere che siano alla base della formazione dell'Io e del Super io.Super Io, ma la differenza sta nel fatto che la Klein dà importanza all'introiezione sin dalle prime relazioni con l'oggetto parziale. Inoltre la Klein introduce un'ulteriore differenza tra INTROIEZIONE e IDENTIFICAZIONE INTORIETTIVA (termini che invece erano praticamente intercambiabili per Freud), la prima fa riferimento a un'introiezione durante un conflitto affettivo e l'oggetto probabilmente viene introiettato nel Super-io. Mentre la seconda ad una semplice identificazione, che avviene nell'Io. Un'altra differenza sta nel fatto che per la Klein le introiezioni sono inizialmente egocentriche, ma questo egocentrismo diminuisce con la posizione depressiva, quando il bambino va a percepire i genitori come esterni e reali, e in questo periodo il meccanismo sarà dunque dominato dal complesso edipico. Freud invece afferma che il bambino inizialmente è autoerotico, poi narcisista e poi instaura relazioni.
oggettuali.(Secondo Heimann il concetto di autoerotismo si può sposare con la concezione Kleiniana di introiezione del seno buono e che i due meccanismi (autoerotismo enarcisismo) alla fine sono frutto di frustrazione che comunque deriva da fantasie di oggetti interni ed esterni).-Per Freud la REGRESSIONE e la FISSAZIONE sono due concetti fondamentali e profondamente connessi. La regressione in particolare è vista come causa principale della malattia mentale e in ogni momento dello sviluppo ci può essere una fissazione ad uno stadio preciso, a causa di un ingorgo libidico, causato da frustrazione. La differenza principale con la Klein sta nel fatto che quest'ultima ha parlato di Fissazione tenendo conto in particolare del concetto di AGGRESSIVITÀ (Heimann e Isaac tentarono di giustificare il fatto che Freud non ne avesse parlato perché formulò il concetto prima di quello del dualismo pulsionale) e di angoscia.Infatti per la Klein sono proprio queste ultime, quando in eccesso, a causare la fissazione della libido che vuole contrastare l'angoscia. Quindi la FISSAZIONE è vista come EFFETTO della patologia e NON come CAUSA (Freud). Era assurdo secondo Isaac e Haimann che Freud non tenesse conto nel descrivere i due processi delle RELAZIONI OGGETTUALI, perché a regredire non è solo la libido, ma anche queste ultime, sia interne che esterne, diventando più distruttive e cariche di angoscia. Tra l'altro la Klein considerava più in connessione gli stadi pregenitali e genitali (credeva che forme genitali ci fossero sin dalla fase orale) con continui passaggi da una fase all'altra a causa dell'angoscia. - Per Freud il lutto derivava dall'esame di realtà, ossia la continua scoperta che la persona perduta non era più presente nella realtà. La Klein fa un passo ulteriore, perlei lâesame di realtà , oltre al mondo esterno, riguarda anche il mondo interno e gli oggetti interni con cui la persona perduta si era identificata. -La Klein afferma di sostenere la teoria freudiana di pulsioni di vita e di morte, ma se ne discosta per due motivi: la natura dellâio infantile (1) e dellâangoscia primitiva (2). 1. Freud afferma che quando minacciato dalla pulsione di morte lâorganismo la devia allâesterno, utilizzando volontariamente il termine âorganismoâ in quanto considerava questa pulsione come unâentità biologica e non ancora psicologica. La Klein, al contrario, sostiene che sin dalla nascita sia presente un âIo sufficienteâ in grado di utilizzare meccanismi difensivi per far fronte allâangoscia. Quindi lei non parla di un organismo che devia, ma di un Io che proietta la pulsione di morte (tra lâaltro per la Klein questo IoÈ anche in grado di istaurare relazioni oggettuali, quindi non c'è una deviazione nel vuoto, ma una proiezione in un oggetto). Questo modo di vedere l'io influenzà anche il concetto di angoscia. Secondo Freud i lattanti/bambini piccoli non hanno idea della morte, e che la paura di morte compaia solo con l'angoscia di evirazione, quindi non fa alcuna connessione tra angoscia e pulsione di morte. Al contrario la Klein, che sostiene l'esistenza di un Io primitivo, sostiene che la pulsione di morte faccia sorgere il timore di annientamento e che sia proprio quest'ultimo a causare la proiezione difensiva della pulsione di morte. Quindi l'io proietta la pulsione di morte come difesa contro il timore di annientamento. Dato che questo Io però è molto debole, sotto l'impatto dell'angoscia, tende a frammentarsi e disintegrarsi. Il terrore di disintegrazione e annientamento.costituiscono l'angoscia più profonda messa in atto dall'operare della pulsione di morte. - Freud parla dell'esistenza di un NARCISISMO PRIMARIO, cosa che la Klein rifiuta affermando che vi siano relazioni oggettuali sin dall'inizio della vita. Inoltre Freud per scelta oggettuale narcisistica intende ricerca e amore di sé stesso nel partner. Mentre per la Klein alla base di essa vi è l'IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA che implica il proiettare parti (o intero sé) disegli nell'oggetto per controllarlo, ma questo innesca anche il costante timore di essere controllati. Quando vengono proiettate le parti cattive l'oggetto diventa persecutore, quando invece le parti buone si innesca una dipendenza schizoide: esso deve essere controllato perché la sua perdita vorrebbe dire anche perdere una parte di sé. - Freud inizialmente considera l'ANGOSCIA come
Il risultato di libidoinsod è: