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L’INSEGNANTE IMPEGNATO NELA DIDATTICA DELL’EMERGENZA.

Riguardo al tema del disagio la scuola affronta diversi problemi, circoscrivibili in 3 aspetti: i confini, la

titolarità e la fattibilità.

La stessa espressione “disagio scolastico” è un’espressione confusa in quanto può indicare, nel concreto, sia

un problema passeggero che una difficoltà ben + profonda.

Ciò richiede, quindi, una formazione specifica da parte dei docenti: affrontare il problema indicato, significa

prendere consapevolezza del fatto che le risposte stesse sono provvisorie, contestuali, dipendenti dal modo

con cui si rappresenta il problema stesso.

La risposta non può essere netta, ma orientativa, ispirata a una cultura dell’emergenza e del disagio ad essa

correlato, sulla quale costruire possibili modalità di intervento educativo da estendere all’intera comunità.

1.Lo sfondo integratore nella relazione d’aiuto.

Realizzare un progetto educativo, soprattutto nell’ambito dell’emergenza, è molto faticoso perché comporta

il riconoscimento delle storie dell’altro, la ricerca di un tempo comune che stessonsi scontra conla difficoltà

di tempi individuali diversi, una sensibilità alla dimensione temporale che per ciascuno degli interlocutori

può essere molto diversa.

Quindi è necessario entrare nella vita e nello spazio psicologico e prossimale dell’altro con delicatezza,

leggerezza e attenzione.

Dal punto di vista didattico ed educativo è necessario favorire il formarsi dello sfondo integratore.

Quella rete, tessuto che consente di tenere insieme nella mente e integrare le varie esperienze, d

È una sorta di contenitore/scenario interno che tiene insieme e riconduce ad un unico sé tutte le v

In un certo senso qsto sfondo integratore può essere inteso come una sorta di intreccio di fili che

Quando si verificano delle condizioni di grave stress, come nelle emergenze, possono seguire molti problemi

+ o – gravi, a seconda del tipo di deprivazione, di trauma e del momento del processo evolutivo in cui esso si

colloca, a seconda della capacità di “resistere” del bambino.

In riferimento ai processi connessi alla costruzione del pensiero e all’apprendimento possono configurarsi

problemi che vanno dalle difficoltà di apprendimento a vere e proprie condizioni psicopatologiche.

Ristrutturare il campo cognitivo, oltre alla capacità di pensare i pensieri, implica anche il ad uno sfondo

integratore saldo che permetta di mantenere il contatto con il proprio sé e con la realtà anche se molti dati

percettivi ed emotivi cambiano.

In tutti i casi è comunque impo.favorire lo sviluppo e la manifestazione, attraverso l’educazione, di quella

forza regolatrice, presente in ogni individuo, definita tendenza attualizzante che permette di selezionare, in

modo gerarchicamente ordinato, le esperienze vitali.

Tra le dimensioni che definiscono tale condizione attualizzante è impo. evidenziare:

-il concepire l’immagine di sé come mai compiuta ma aperta a precisazioni derivanti dall’esperienza attuale

-il definire l’esperienza attuale come un continuo fluire di sentimenti impliciti.

È in questo senso che la relazione d’aiuto ha lo scopo di promuovere nel bambino la crescita, lo sviluppo, la

maturità per il raggiungimento di un modo di agire adeguato e integrato anche in situazioni difficili.

Si tratta di promuovere, nel ragazzo stesso, l’emergere e l’affermarsi di abilità, competenze e atteggiamenti

ispirati a una considerazione positiva incondizionata dell’altro.

Gli insegnanti, quindi, oltre a considerare i principi metodologici sopra indicati, devono:

-permettersi di sperimentare atteggiamenti positivi verso gli altri.

-essere capaci di sentirsi autonomi attraverso il rispetto dei propri sentimenti, delle proprie emozioni.

-devono accettare qualsiasi aspetto dell’altro e devono astenersi da giudicare e valutare.

-è impo.percepire l’interlocutore come una persona in divenire e consentirgli di crescere e sperimentarsi

come soggetto distinto, anche in condizioni di bisogno esistenziale.

Le competenze del docente atte a definire un sano rapporto interpersonale insegnate-alunno sono:

-disponibilità a vivere pienamente i propri sentimenti e a comunicarli.

-saper cogliere l’esperienza dell’altro senza chiedere nulla in cambio.

-astenersi dal formulare e esprimere giudizi circa la persona, i vissuti e le reazioni dell’altro.

-porre attenzione al modo in cui l’interlocutore percepisce la propria esperienza.

2.Lo sfondo integratore della/nella emergenza.

Intervista realizzata con un insegnante: in essa si colgono evidenti tracce di un costruttivo intervento

educativo-didattico in condizioni di emergenza e post emergenza.

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3.Un profilo professionale ancora da definire.

Dal dialogo precedente emerge cime in realtà esiste una traccia di epistemologia della pratica della

pedagogia e della didattica dell’emergenza che però deve essere articolata, consapevole e sistematizzata.

È inoltre necessario impegnare gli in percorsi formativi atti ad affrontare le principali difficoltà che si

interpongono allo sviluppo di una specifica identità professionale.

Ogni professione deve essere costituita da: -un corpus teorico

-tecniche

Professionalità degli insegnanti.. gli insegnanti devono

-Avere la capacità di rispondere alle esigenze dell’utenza

-essere consapevoli dell’identità professionale di ogni singolo e dei bisogni formativi, quindi devono

conoscere le strategie atte a strutturare le competenze professionali

-conoscere i diversi piani attraverso i quali si esprime la propria professionalità

-conoscere gli elementi costitutivi della propria professionalità.

-mantenersi ispirati a dei principi e a delle regole sperimentalmente valide,

-essere capaci di programmare e progettare un intervento

-scegliere gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi.

Infine la formazione di tale profilo professionale deve prevedere la messa a punto di percorso di formazione

esperienziale atti a sviluppare nel docente forme di self help emotivo/cognitivo, la realizzazione di una

corretta analisi dei bisogni formativi, la progettazione di percorsi formativi con caratteristiche di

specializzazione e polivalenza, intesa come collegamento tra esperienza di ricerca, progettazione e

disponibilità al cambiamento.

È impo.la promozione di percorsi di specializzazione che dovrebbero favorire lo sviluppo della capacità di

porre attenzione volontaria e costante agli elementi di una situazione o di un comportamento di un soggetto

allo scopo di migliorarne la conoscenza.

È necessario porre le condizioni atte allo sviluppo della capacità da parte dell’insegnante di mettere a punto

una strategia di intervento educativo identificando precisamente uno scopo, proprio in situazioni in cui la

confusione è sovrastante, dopo aver pianificato le attività da osservare e registrato i fatti descrittivi di una

ciò

situazione. utilizzando al meglio quel difficile strumento di rilevazione rappresentato dall’osservazione

diretta(in prima persona), indiretta(attraverso documenti per effettuare un’analisi), semplice(con

atteggiamento esplorativo condotto attraverso la ricerca) e sistematica(ricercando conferme o disconferme di

una determinata ipotesi).

L’insegnante, nella didattica dell’emergenza, deve rivolgere la propria attenzione:

-alla modalità di relazione dell’alunno con gli insegnanti che precedentemente lo hanno seguito e con quelli

attuali;

-alle eventuali difficoltà di inserimento in una nuova scuola;

-alla possibilità di convivenza con gli altri;

-al rapporto dell’alunno con se stesso, alla sua relazione con la nuova struttura scolastica e con nuovi spazi.

Qste sono situazioni possibili con cui l’insegnante deve essere in grado di fare i conti.

Capitolo 5.

MATRICI EDUCATIVE.

Tra le istituzioni educative che maggiormente hanno subito una profonda ridefinizione e riorganizzazione

nella Modernità troviamo la famiglia e la scuola.

In ogni caso è bene precisare che tali istituzioni diventano sempre più centrali nell’esperienza formativa dei

soggetti e nella stessa riproduzione culturale, ideologica e professionale della società.

Ad esse viene delegato un ruolo ben definito e incisivo fino a presentare una chiara identità educativa

connessa non solo alla cura e alla crescita del soggetto in età evolutiva o all’istruzione e all’inculturazione

formale, ma anche alla formazione personale e sociale insieme.

Con particolare riferimento alla famiglia, ad essa sono connessi 2 fenomeni in questi ultimi anni:

-la riqualificazione educativa dell’istituzione familiare nella quale i legami affettivi diventano centrali

Un aumento dell’interesse per la famiglia “normale” o a funzionamento adeguato a fronte di un interesse

scientifico che precedentemente si interessava solo quelle con caratteristiche patologiche.

Comunque i fenomeni di mutamento e di assestamento hanno evidenziato indubbiamente una “crisi” della

famiglia contemporanea che va xò interpretata come adattamento e non tanto come caduta.

L’estrema duttilità di qst istituto ha permesso di modificare la sua struttura e le sue funzioni in rapporto con

le mutate esigenze della società, riuscendo a superare, sostanzialmente indenne, alcuni passaggi epocali.

1.la famiglia.

L’evoluzione dei ruoli parentali, il diffondersi di modelli familiari mononucleari e di sistemi monoparentali,

il desiderio di autorealizzazione, il bisogno compulsivo di beni di consumo, la crisi del rapporto di coppia ,

l’influenza dei media e delle nuove tecnologie, la banalizzazione dei rapporti affettivi rappresentano alcuni

fenomeni che sono all’origine di una riorganizzazione delle relazioni e delle funzioni proprie della famiglia.

In ogni caso non è solo il sistema familiare ad essere attraversato da profondi cambiamenti, ma l’intera

società che ristruttura il rapporto con l’individuo ed elabora nuovi significati in merito ai problemi che la

famiglia deve risolvere.

I vari mutamenti culturali, comunque, non sembrano offuscare quello che viene definito il desiderio di

famiglia, che resta vivo nella maggior parte delle persone.

Tra le questioni di maggiore attualità nell’educazione familiare appare rilevante quella di essere divenuta

soggetto educativo in una realtà senza punti di riferimento.

Il cambiamento della famiglia è evidente, è stata alleggerita rispetto al passato dal peso e dagli obblighi delle

tradizioni: essa è diventata più complessa anche a seguito dell’instaurarsi di legami sempre pi&ugr

Dettagli
A.A. 2013-2014
22 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabriellacarolinach di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Isidori Maria Vittoria.