Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Didattica delle lingue straniere moderne Pag. 1 Didattica delle lingue straniere moderne Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Didattica delle lingue straniere moderne Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INTERVENIRE SULLO STUDENTE INTERVENIRE SUL TESTO

→ Azioni di “facilitazione”, cioè → Azioni di “semplificazione”, cioè

agire su: agire su:

1. La metodologia didattica → 1. La lingua dei testi orali e

creare un contesto motivante scritti, semplificando,

e supportivo, attraverso integrando o scrivendo “ex

didattica ludica, novo” il testo, o a livello del

apprendimento cooperativo, compito richiesto, per

applicazione di principi renderlo linguisticamente e

facilitatori della cognitivamente accessibile

comunicazione: ridondanza, allo studente straniero.

simulazioni, multimedialità. 2. I contenuti → revisione

2. La relazione → promuovere complessiva e collegiale dei

un clima collaborativo, contenuti disciplinari, per una

intensificare le relazioni tra i loro selezione, un loro

componenti della classe. adattamento.

3. Le strategie metacognitive e

le abilità di studio → rendere

lo studente consapevole di

cosa fare, come farlo.

→ QUINDI: rendere possibile l’accesso alle discipline scolastiche agli

studenti stranieri significa progettare azioni sinergiche che vadano a

toccare la metodologia didattica, le relazioni, le strategie metacognitive,

la lingua e i contenuti.

PARTE SECONDA

Non esiste a priori una metodologia più efficace di un’altra.

→ L’efficacia di un intervento è il risultato di una valutazione attenta e

consapevole delle specificità insite nell’ambiente in cui si opera, delle risorse a

disposizione, dei bisogni degli studenti a cui l’intervento è rivolto.

→ A partire, quindi, dall’analisi della situazione in cui si opera, si dovranno

scegliere ed adattare strategie, metodologie e tecniche glottodidattiche.

→ Il contesto di oggi è fortemente eterogeneo e caratterizzato dalla

compresenza di diversi livelli e di diverse lingue ed etnie di appartenenza.

→ La “Classe ad Abilità Differenziate” (CAD), plurilivello e spesso plurilingue,

costringe a focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche personali di ogni

studente.

→ Ogni studente ha una sua identità, che è il frutto dell’integrazione tra fattori

biologici innati e fattori socio-culturali esterni (educazione familiare e

scolastica, il contesto socio-culturale d’appartenenza, le esperienze esistenziali

personali).

→ Gli alunni stranieri, come ogni altro studente, sono anch’essi portatori di

caratteristiche, saperi ed esperienze personali uniche. A tali unicità, però, si

aggiungono delle specificità culturali, relazionali, linguistiche, e quindi delle

problematicità, legate alla loro condizione di essere studenti stranieri in una

classe di madrelingua:

1. Dal punto di vista linguistico;

2. Dal punto di vista contenutistico;

3. Dal punto di vista cognitivo;

4. Dal punto di vista psicologico e affettivo.

Di fronte alla complessità come quella presente nella CAD, gli interventi e le

azioni del docente possono non essere sufficienti ad assicurare la

partecipazione attiva di tutti gli studenti e la loro riuscita scolastica in generale.

→ Metodologie nella CAD:

1. Didattica metacognitiva, la quale non interviene solo sugli aspetti di

“sapere” e “saper fare”, ma anche su quelli più trascurati del “saper

essere” e del “saper apprendere”, attraverso lo sviluppo della

consapevolezza di quello che si sta facendo e del perché lo si fa.

Esempi di attività: attività di comprensione, generazione di “problem

solving” linguistico-grammaticali che possono appassionare tutti gli

studenti facendo leva sulle loro ipotesi linguistiche.

2. Cooperative Learning (CL) o “peer-tutoring”, creazione di attività di

sfida, piacevoli e che invitino tutti, ognuno rispetto alla sua zona di

sviluppo prossimale, alla riflessione linguistica. Esempi di attività:

“jigsaw” → basato sull’interdipendenza di compiti e materiali sui quali

lavorano gli studenti divisi in gruppi. Il mosaico corrisponde all’obiettivo

finale ricomposto attraverso alcuni “sottocompiti”.

3. La didattica ludica è motivante e “assorbe” completamente l’allievo

favorendo ciò che Krashen chiama “the rule of forgetting”, principio che

favorisce l’acquisizione linguistica. Esempi di attività: esercizi di

inclusione/esclusione; attività basate sulla struttura del moto di

informazione, ecc.

PARTE TERZA

Vi sono quattro modelli che possono facilitare l’accesso dello studente

straniero ai testi disciplinari. Questi modelli si rifanno a tre ambiti: lavoro sullo

studente; intervento sulla lingua; scelta e selezione dei contenuti.

1. Modello 1: dal testo semplificato al testo “autentico”.

Propone il percorso più noto e applicato nella scuola: si somministra allo

studente un testo opportunamente trattato (semplificato nella forma,

selezionato e graduato nei contenuti); su quel testo vengono proposte attività

di comprensione, prima globale e poi analitica.

2. Modello 2: la stratificazione dei testi e dei compiti.

È un modello più complesso, in quanto prevede di stratificare su più livelli di

difficoltà sia i testi disciplinari sia le attività sui testi, sia gli obiettivi specifici. Il

modello si basa, infatti, sul principio della stratificazione e presuppone la

preliminare suddivisione degli studenti in due o più gruppi di livello; per ogni

gruppo verrà predisposto un testo sull’argomento da acquisire e una serie di

attività per la comprensione del testo. Successivamente segue l’organizzazione

e la rielaborazione degli obiettivi considerati necessari per tutti gli studenti,

quelli che molti studenti acquisiranno e quelli che solo pochi studenti

acquisiranno.

3. Modello 3: dai compiti stratificati al testo “autentico”.

Questo modello amplia la fase di pre-lettura del testo, attraverso per esempio

la spiegazione dell’insegnante e altre attività che preparano il terreno alla

fruizione di un testo non semplificato (scritto o orale). Il fine è quello di arrivare

a poter comprendere lo stesso testo disciplinare.

4. Modello 4: Testo autentico e attività plurilingue.

Introduce attività sia in italiano sia nelle lingue materne degli studenti stranieri

della classe. Il fine è valorizzare le conoscenze e le esperienze pregresse dello

studente straniero al fine di comprendere un testo disciplinare in italiano.

→ L’interlingua:

1. Osservare l’interlingua

2. Elicitare l’interlingua: i task comunicativi (tipologia A: trova le differenze;

tipologia B: racconta la storia; tipologia C: componi l’immagine)

3. Analisi dell’interlingua: competenza comunicativa (fluenza ed efficacia

comunicativa, convenzioni specifiche della lingua scritta) e competenza

linguistica (sistema nominale, verbale, sintassi, lessico).

APPROCCIO TRADIZIONALE (PPP)

1. PRESENTAZIONE → L’insegnante presenta una struttura linguistica in un

contesto che chiarisce il significato.

2. PRATICA → Gli studenti ripetono la struttura linguistica attraverso attività

controllate.

3. PRODUZIONE → Gli studenti reimpiegano la struttura studiata.

Dettagli
A.A. 2017-2018
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gerardo.codispoti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica delle lingue straniere moderne e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Scienze letterarie Prof.