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Capitolo 44.1 Il problema dei valori rispetto alle nuove sfide
Gli insegnanti hanno il compito di trasmettere ai loro alunni le conoscenze specifiche delle loro materie: è un lavoro che va svolto sia singolarmente che collettivamente per sviluppare i vari collegamenti esistenti tra le discipline. Spetta ai docenti, affinché tutte le conoscenze acquisite risultino utili per gli alunni, formulare un progetto in cui gli obiettivi educativi siano in equilibrio con quelli didattici. Questi obiettivi devono fare riferimento a valori strettamente collegabili alla realtà. Gli insegnanti scendono inevitabilmente sul terreno dei valori poiché ogni disciplina viene caricata di valenze educative in funzione dello sviluppo della persona. I valori trainanti scelti dal mondo della scuola mutano nel tempo a seconda delle varie esigenze. Il compito educativo-didattico del docente di geografia è quello di agevolare attraverso essa l'interpretazione del
territorio inquadrato nella conoscenza dei rapporti che l'uomo e la società intrattengono con l'ambiente. Sono volte a sollecitare criticamente e a stimolare verso l'esigenza di comprendere i finalità complesse cambiamenti del mondo.
4.2 Le società multiculturali: confronti o conflitti?
In una società multiculturale come la nostra esiste il pericolo che riemergano vecchi miti e fantasmi del passato come i pregiudizi nazionalistici e razziali con tutta la loro carica disgregatrice e negativa. Occorre dunque che il bambino e il giovane prendano consapevolezza del fatto che esiste la diversità. Da qui nasce la necessità di riscrivere i curriculi disciplinari ancora oggi fondati su paradigmi monoculturali dei saperi e dei valori. Possiamo rivedere in queste nuove prospettive che si aprono il significato del confine politico: è un concetto geografico che può influire negativamente sulla comprensione delle nuove realtà.
Dell'ambiente è anche problema morale.
L'ambiente è sede e fabbrica del cambiamento. L'uomo ha costruito ambienti artificiali, questi non possono sostituire gli ambienti naturali, in quanto l'uomo non può sopravvivere alla morte della natura. Questa tecnologia moderna offre nuove frontiere per la valorizzazione ambientale ma può costituire un attentato alla vita della natura. L'ambiente deve essere soggetto e non oggetto della tecnica. I docenti devono promuovere un'attenzione consapevolmente premurosa per la natura e suggerire la sua tutela. Vanno studiati inoltre le differenti politiche energetiche in funzione della loro compatibilità con l'ambiente.
Le popolazioni povere dei paesi del terzo mondo non hanno e non possono avere le preoccupazioni ecologiche che si affermano nei paesi ricchi. È evidente però che il degrado ambientale costituisce una limitazione allo sviluppo.
L'educazione allo sviluppo deve inquadrarsi come momento di confronto per un nuovo ordine socio-economico-internazionale caratterizzato dalla disponibilità a suddividere equamente le risorse del pianeta, da un comportamento che elimini tutte le disuguaglianze e da un progresso misurato. Questo implica una continua revisione dei programmi scolastici in questa direzione. La geografia può fornire gli strumenti che aiutano a comprendere l'interdipendenza esistente tra le popolazioni, a valutare i rapporti tra popolazione e risorse, a valutare i problemi di sussistenza, sia della distruzione che della costruzione dello spazio. La cooperazione internazionale deve essere vista come risoluzione dei conflitti spaziali che si generano durante la produzione, distribuzione e consumo delle risorse.
La possibilità di vivere un futuro
Cambiamento e futuro sono da collegare saldamente inserendoli in un piano di equità intergenerazionale. Oggi il futuro appare incerto.
Poiché si guarda tutto a breve termine con la ricerca del profitto repentino. Bisogna abbandonare l'idea che lo sviluppo consista in una crescita esclusivamente economica. Oggi il paradigma prevalente è quello dello sviluppo sostenibile che si definisce come miglioramento della qualità della vita umana mantenendosi entro la capacità di carico degli ecosistemi. Nuovi importanti impegni scientifici attendono la ricerca a la didattica geografica: un progetto di educazione allo sviluppo sostenibile e alla solidarietà internazionale potrebbe fondarsi su alcuni concetti correlati:
- La diversità pone attenzione alle varietà biologiche che vanno difese, e al rapporto uomo-natura. Lo studio delle diversità risulta essenziale in quanto queste costituiscono un'autentica sollecitazione e un impulso al progresso. L'educazione alla valorizzazione delle diversità è un ineliminabile esigenza formativa.
improntate non solo su interessi economici.- Bisogna migliorare la qualità della vita riducendo i livelli di esclusione sociale e riuscendo a soddisfare i bisogni fondamentali.- Sviluppo e ambiente coinvolgono il pianeta nel suo insieme. La globalizzazione, che è un fenomeno estremamente complesso e che si è intensificato negli ultimi anni, non deve comprimere il mondo producendo un effetto di spaesamento o accentuando il particolarismo. Il tempo sembra prevalere sullo spazio ma gli esiti della globalizzazione dipendono sempre da come viene governata. Purtroppo aumenta il divario tra una ricchezza globalizzata e una povertà localizzata. 204.6 I diritti umani modello di vita in cui l’uomo è visto come produttore valutato nella sua completa efficienza In una fisica non viene neppure preso in esame lo sviluppo dell’uomo nell’arco della sua esistenza. E così le età più deboli come infanzia e vecchiaia non sono tenute in considerazione.
I diritti civili (libertà di pensiero, di informazione, di espressione, di riunione, di religione), i diritti politici (libertà di associazione nei partiti e libertà di voto, libertà di movimento, possibilità di determinare l'indirizzo politico dello stato), i diritti sociali (libertà dalla miseria, tutela della vita, qualità della vita e della salute, diritto al lavoro e allo studio) non sono sempre e comunque garantiti. Il progresso delle nazioni si deve misurare in base al benessere dei popoli e questo comprende tutti i diritti finora elencati. Ci sono però paesi poveri a cui non sono assicurati nemmeno i bisogni fondamentali (basic needs): alimentazione, acqua, abitazione, salute primaria, istruzione primaria. I primi tre in particolare rivestono grande importanza nella didattica della geografia. Possiamo riformulare una serie quantitativamente significativa di obiettivi formativi relativi ai diritti umani: a-comprendere che le risorse del pianeta costituiscono un diritto per tutti (senso della giustizia distributiva, garanzia di accesso all'ecosistema)
comprendere che il rispetto dei diritti umani è un momento essenziale tra gli uomini e tra gli stati (squilibrio tra nord e sud del mondo)
comprendere la necessità del rispetto della comune dignità e delle diverse identità culturali (diritti delle minoranze)
acquisire atteggiamenti e comportamenti di apertura alla cultura della mondialità
I comitati nazionali dell'Unicef riuniti nel 2002 a Bangkok hanno promosso un progetto educativo sul tema dell'esclusione, fenomeno complesso prodotto dalla non fruizione dei diritti sopraelencati.
L'Unicef richiama all'attenzione su 4 forme di esclusione legate: alla differenza di genere, all'handicap, al credo religioso, alla provenienza. Tutto questo ha un forte impatto geografico in quanto gli studi in merito presentano indagini di
grande attualità. 21Capitolo 5 "Processi di apprendimento e strategie geografiche"5.1 Processi di apprendimento
Nella scuola bisogna dare massima attenzione ai processi di apprendimento degli alunni promuovendo organici itinerari di conoscenza che siano conformi all'età, alle caratteristiche personali e agli stati emozionali degli studenti. Pietro Boscolo definisce l'apprendimento scolastico come l'insieme dei processi attraverso i quali l'allievo raggiunge un livello di competenza in determinati campi di conoscenza o in abilità intellettuali. Bisogna quindi procedere attraverso la costruzione di qualcosa di nuovo che si acquisisce attraverso le possibili connessioni con informazioni già possedute. Nell'ambito della psicologia dell'apprendimento ha esercitato un ruolo rilevante David P. Ausubel. Egli propone una psicologia dell'apprendimento significativo, in cui è la conoscenza preliminare dello studente.
mentalità preesistenti. Questo processo di collegamento e integrazione delle nuove informazioni con le conoscenze già acquisite è fondamentale per la costruzione di significato e per favorire un apprendimento duraturo. Per facilitare questo processo, è importante utilizzare strategie didattiche che favoriscano l'organizzazione e la strutturazione delle informazioni. Ad esempio, l'utilizzo di mappe concettuali o schemi riassuntivi può aiutare gli studenti a visualizzare le relazioni tra i concetti e a individuare i concetti chiave. Inoltre, è fondamentale fornire agli studenti opportunità di applicare le nuove conoscenze in contesti significativi. Ad esempio, attraverso attività di problem solving o progetti di ricerca, gli studenti possono mettere in pratica ciò che hanno appreso e sviluppare una comprensione più approfondita dei concetti. Infine, è importante creare un ambiente di apprendimento positivo e collaborativo, in cui gli studenti si sentano sicuri di esprimere le proprie idee e di confrontarsi con gli altri. La discussione e l'interazione con i compagni di classe possono favorire la costruzione condivisa del significato e stimolare l'apprendimento. In conclusione, per rendere l'apprendimento significativo è necessario collegare le nuove informazioni alle conoscenze preesistenti, utilizzare strategie didattiche che favoriscano l'organizzazione delle informazioni e fornire opportunità di applicazione in contesti significativi.