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Diagnosti radiologica dell'apparato scheletrico e delle fratture Pag. 1
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Fratture

Quali sono gli esami che ci permettono di studiare le anomalie dell'osso?

Rx (radiopacità conferita grazie ai sali di calcio). Di solito è sufficientemente diagnostica per

– le fratture, ma in caso di fratture di colonna, cranio e pelvi è meglio eseguire una TC.

TC (ci permette di studiare zone difficilmente visibili con l'Rx, come la rocca petrosa,

– l'atlante, l'epistrofeo, i corpi vertebrali, la spalla, l'anca, le articolazioni sacroiliache, il piede)

RMN (importante nel sospetto di tumori ossei, nelle metastasi ossee, nello studio

– dell'osteonecrosi, nelle osteomieliti)

Ecografia (utile nello studio di muscoli e tendini, e per lo studio della displasia congenita

– dell'anca)

Scintigrafia. Vengono utilizzati composti marcati con Tc – 99 che vengono captati dal

– tessuto osseo soprattutto durante la sua formazione (riflette dunque l'attività

osteoblastica); inoltre, il composto si deposita in maniera direttamente proporzionale al

flusso ematico e all'attività osteoblastica. Dunque in età pediatrica, le cartilagini di

coniugazione sono ipercaptanti. La scintigrafia può essere:

Statica. Più sensibile rispetto all'Rx perché le lesioni ossee vengono rilevate subito (vuol

● dire che c'è un'elevata attività osteoblastica, come nel caso di metastasi osteolitiche,

ma anche nel caso di riparazione di fratture, nell'osteoartrosi, nella malattia di Paget). Il

sospetto di metastasi deve essere confermato con l'anamnesi e con altre tecniche di

imaging.

Dinamica. Viene condotta con una tecnica trifasica: nella prima fase acquisiamo una

● serie di immagini del distretto interessato e li confrontiamo con una regione di

riferimento; nella seconda fase acquisiamo le immagini e le confrontiamo con quelle

della prima fase (ad esempio in caso di aumento della flogosi, aumenterà l'edema ed il

flusso vascolare); nella terza fase acquisiamo delle immagini per evidenziare eventuali

fenomeni di rimaneggiamento osteoblastico. Questa tecnica viene spesso utilizzata in

caso di processi flogistici ossei (come le osteomieliti, difficilmente evidenziabili con altre

tecniche), di necrosi avascolare, di alcune neoplasie benigne (osteoma osteoide,

fibroma osseo).

Con leucociti marcati. Utilizzata soprattutto in casi di flogosi ed infezioni.

PET/TC con FDG (per la stadiazione ed il follow-up di pazienti neoplastici)

Per frattura si intende l'interruzione della continuità dell'osso. In base all'eziologia, possiamo

distinguere:

fratture traumatiche.

• fratture patologiche (avvengono senza un trauma significativo perché l'osso è già alterato

• da processi processi patologici). Spesso hanno un aspetto a legno tarlato a causa

dell'osteolisi (come l'osteolisi femorale da mieloma multiplo)

fratture da durata, ovvero fratture causate da sollecitazioni, anche minime, ma continuate

• per un periodo di tempo molto lungo, che causano un indebolimento significativo dell'osso.

La diastasi dei monconi può essere:

ad axim, secondo un meccanismo di spostamento angolare (ovvero si forma un angolo tra i

• 2 monconi)

ad longitudinem, secondo un meccanismo di spostamento assiale dei 2 monconi, che si

• sovrappongono (la proiezione AP all'Rx può non visualizzarla, per cui è importante

effettuare anche una proiezione LL)

ad latus, secondo un meccanismo di spostamento trasversale, in cui i 2 monconi non si

• trovano più sullo stesso asse longitudinale

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rityanel di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diagnostica per immagini e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Basile Antonio.