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DIABETE
Il diabete di tipo II è un disturbo metabolico comune, cronico e progressivo.
Le principali cause del diabete sono:
• obesità
• inattività fisica
• invecchiamento della popolazione
Il diabete di tipo II può essere definito da uno dei seguenti criteri, in base alla glicemia:
• Glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dL
Non si misura il livello di glucosio nel sangue in quanto, per esempio, periodi di stress
possono far alzare la glicemia senza avere diabete.
Si misura la % di emoglobina glicata (glucosilazione di Hb); se l'emoglobina è legata a una
molecola di glucosio viene trasportato meno O2 dall'EME. I diabetici gravi possono avere
fino a un 90% di Hb glicata (valori normali 4-6%)
• In presenza di sintomatologia tipica a qualsiasi valore di glicemia ≥ 200 mg/dL
Spesso il paziente non si accorge di essere diabetico finchè non compaiono sintomi
importanti come cecità, insufficienza renale e polineuropatie.
Si fa il test di carico orale: bevendo 700-800 mL di soluzione satura di glucosio
(corrispondenti a 75 g di glucosio) la glicemia dovrebbe essere 400 mg/dL. Si fanno vari
prelievi di sangue in 2 h per monitorare come varia la glicemia. Il diabetico ci mette 3-4 ore
per far riabbassare la glicemia, al paziente sano ne basta 1.
Caratteristiche del paziente diabetico:
• Età media: 69 anni
• Circa il 70% in sovrappeso
• Scarse conoscenze sulla malattia
• Scarsa attitudine all'attività fisica
• Scarsa compliance
Tipi di diabete
• Diabete di tipo I (IDDM = Diabete Mellito Insulino Dipendente)
◦ carenza di insulina
◦ cause anche autoimmuni
◦ giovanile
• Diabete di tipo II (NIDDM = Diabete Mellito Non Insulino Dipendente)
◦ associato a resistenza insulinica
◦ nell'80% dei casi associato all'obesità
◦ più diffuso
Il diabete di tipo II è caratterizzato da due elementi essenziali:
• Insulino-resistenza
Inadeguata utilizzazione del glucosio da parte delle cellule che non rispondono normalmente
alla stimolazione insulinica. Il difetto può essere di tipo pre-recettoriale, recettoriale o post-
post-recettoriale
• Difetto della β-cellula (sono le cellule del Langherans)
Produzione di insulina insufficiente a compensare la resistenza insulinica.
In entrambi i casi ci sono 4 stadi; nel tipo I si usa subito insulina mentre il diabete di tipo II si cura
inizialmente con l'esercizio fisico, poi con la dieta, poi con ipoglicemizzanti orali e l'ultimo stadio
con l'insulina.
Nel pancreas, all'interno delle cellule del Langerhans, sono presenti vari tipi di cellule che
producono vari ormoni:
• cellule α
◦ glucagone → ormone iperglicemizzante che mobilizza le riserve di glicogeno
◦ proglucagone
• cellule β
◦ insulina → ormone di deposito e anabolizzante
◦ peptide C
◦ proinsulina
◦ amilina → modula l'appetito,svuotamento gastrico e secrezione di insulina e glucagone
• cellule δ
◦ somatostatina → inibitore delle cellule secretorie
• cellule ε
◦ grelina → incrementa il rilascio dell'ormone di crescita prodotto dall'ipofisi
• cellule F (o PP)
◦ polipeptide pancreatico (PP) → facilita i processi digestivi
L'insulina è formata da 51 aa ordinati in due catene (A e B) unite da ponti bisolfuro.
La proinsulina, costituita da un'unica catena proteica, viene elaborata dalle cellule β e depositata in
granuli dove poi è idrolizzata in insulina (lieve azione ipoglicemizzante) e peptide C (nessuna
funzione fisiologica).
La secrezione di insulina dalle cellule β pancreatiche è controllata dal glucosio e dalle sulfaniluree.
Nella cellula a riposo il K+ diffonde attraverso i canali per il K+ controllati dall'ATP (l'ATP chiude i
canali), mantenendo il potenziale intracellulare ad un livello completamente polarizzato, negativo. Il
rilascio di insulina è minimo.
Se la concentrazione di glucosio aumenta, la produzione di ATP aumenta, i canali del K+ si
chiudono e la cellula si depolarizza. Come nel muscolo e nel nervo, si aprono i canali del Ca in
risposta alla depolarizzazione, favorendo l'ingresso nella cellula di una maggiore quantità di Ca.
L'aumento di Ca intracellulare causa un aumento della secrezione di insulina.
I farmaci ipoglicemizzanti bloccano il canale del K ATP-dipendente, depolarizzando la membrana e
causando un'aumentata secrezione di insulina con lo stesso meccanismo.
Una volta entrata in circolo l'insulina si distribuisce nei tessuti, dove viene captata da recettori
specifici. Il recettore per l'insulina è formato da due eterodimeri; ognuno contiene:
• 1 subunità α → sito di riconoscimento
• 1 subunità β → tirosinchinasi
Il legame di una molecola di insulina alla subunità α esterna attiva il recettore ed attraverso un
cambio conformazionale fa avvicinare il sito catalitico della subunità β. Questo facilita la
fosforilazione dei residui tirosinici sulla subunità β e l'attività della tirosinchinasi. La tirosinchinasi
inizia una serie di fosforilazioni intracellulari che comportano effetti molteplici:
• traslocazione dei trasportatori del glucosio verso la membrana cellulare → aumento della
captazione di glucosio
• modificazioni dell'attività della glicogeno-sintetasi → aumentata formazione di glicogeno
• effetti molteplici su sintesi proteica, lipolisi e lipogenesi
• attivazione dei fattori di trascrizione → aumentano sintesi di DNA e divisione cellulare
L'insulina promuove la sintesi (da sostanza nutritive circolanti) e l'accumulo di glicogeno,
trigliceridi e proteine nei suoi maggiori tessuti bersaglio: fegato, adipe e muscoli. La liberazione di
insulina dal pancreas è stimolata da un aumento delle concentrazioni ematiche di glucosio,
incretine, stimolazione vagale e anche da altri fattori.
Effetti indesiderati:
• formazione di anticorpi anti-insulina
• resistenza ad insulina
• allergia
• aritmie
FARMACI ANTIDIABETICI
Non bisogna mai agire subito con i farmaci ma cambiare stile di vita della persona (mangiare poco,
muoversi, no dolci e zuccheri, togliere sale, aumentare diuresi, togliere fumo)
Algoritmo semplificato per il trattamento del diabete di tipo II:
Inibitori dell' α -glucosidasi
Farmaci:
• Acarbosio
• Miglitol
Meccanismo d'azione: ritardano l'assorbimento intestinale dei carboidrati
Sulfaniluree
Farmaci:
• I generazione
◦ Tolbutamide
◦ Tolazamide
◦ Acetoesamide
◦ Clorpropamide
• II generazione
◦ Gliburide
◦ Glipizide
◦ Glimepiride
Meccanismo d'azione:
Aumentano la secrezione di insulina da parte delle cellule β pancreatiche:
• chiudono i canali del K+
• aprono i canali del Ca
Effetti collaterali
• I generazione
◦ flushing
◦ ipotensione
• II generazione
◦ ipoglicemia
◦ aumento del peso
Biguanidi
Farmaci:
• Metformina (!)
• Fenformina
• Buformina
Meccanismo d'azione:
• riducono la produzione epatica di glucosio
• aumentano l'uptake di glucosio
◦ aumentano i trasportatori di glucosio della membrana (?)
◦ aumentano il metabolismo del glucosio
Non danno aumento di peso e non danno ipoglicemia. Sono antiipertensivi
Associazioni: Metformina + Glibenclamide
Effetti collaterali : diarrea
Tiazolidindioni
Farmaci:
• Pioglitazone
• Rosiglitazone
Meccanismo d'azione:
• aumentano l'uptake di glucosio nella muscolatura scheletrica
◦ aumentano captazione e ossidazione del glucosio
• riducono la lipolisi nel tessuto adiposo
• aumentano la sensibilità all'insulina
Effetti collaterali
• edema per ritenzione idrica
• tossicità epatica
Metiglinidi
Farmaci:
• Repaglanide → effetto rapidissimo → in 1 h abbassa i livelli di glucosio nel sangue
Meccanismo d'azione: aumentano la secrezione di insulina da parte delle cellule β pancreatiche