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ROC
Operating Characteristic):
Un punto nel piano della curva ROC
rappresenta un determinato tipo di rivelatore.
La retta che passa per le coordinate (0,0) e (1,1)
rappresenta le condizioni peggiori possibili,
infatti lungo la retta Veri Positivi e Falsi
Positivi si manifestano con la stessa frequenza
generando così un rivelatore casuale, che
compirebbe cioè scelte random.
La scelta migliore è quella che si trova nell'introrno della coppia (0.5,
0,99). Per confrontare algoritmi diversi si ricorre alle curve ROC in
quanto i processi di rivelazione sono processi statistici.
6.3 Funzioni di Riconoscimento
Le tipologie di tachicardia riconosciute dall'ICD sono:
1. Fibrillazione Ventricolare (VF)
2. Tachicardia Ventricolare (VT)
3. Tachicardia Ventricolare Veloce (FVT)
Tali patologie sono distinte dalla durata del ciclo cardiaco: essa è
estremamente bassa per una VF, intermedia per una FVT e medio bassa
per una VT (400ms).
Riconoscimento degli eposodi di VF
L'ICD riconosce eventi di VF esaminando il ritmo cardiaco: misura
l'intervallo di tempo che intercorre tra due depolarizzazioni ventricolari
consecutive. Se gli intervalli V-V sono sufficientemente brevida
rientrare in una determinata finestra di riconoscimento, allora il
dispositivo riconosce l'episodio come VF ed eroga la prima terapia
programmata. Dopo la terapia continua a monitorare il ritmo cardiaco
per individare la presenza di una VF permanente.
I rivelatori per il riconoscimento delle VF possono essere a soglia singola
se l'unico parametro che fornisce informazioni utili è la durata del ciclo.
Questo comporta che individuato un intervallo R-R al di durata al di
sotto della soglia, lo si identifica come episodio di VF.
Per rendere il rivelatore più sensibile, aumento la soglia.
Per rendere il rivelatore più specifico, diminuisco la soglia.
Alternativamente si possono creare rivelatori a doppia soglia in cui oltre
alla durata dell'intervallo R-R (valutato come prima soglia) si fissa una
finestra temporale di durata opportuna e si valuta il numero di eventi
ventricolari consecutivi che si verificano al suo interno. Se tale numero è
minore di un valore preimpostato allora si è in presenza di episodio di
VF.
I parametri programmabili per il riconoscimento di un episodio di VF:
L'abilitatore del riconoscimento di episodi di VF (può anche essere
• disattivato, infatti il riconoscimento di VF)
Intervallo VF: 300ms (se è più alto si possono scambiare fenomeni
• di VF con FVT o VT)
NID VF iniziale: (number of intervals to detect) numero di eventi
• di fibrillazione ventricolare (ovvero di intervalli R-R che
soddisfano la verifica effettuata dalla seconda soglia) che in
dispositivo deve contare per riconoscere un episodio di VF (ad
esempio 12/16, 18/24 ecc...)
NID VF post-terapia: numero di eventi di VF che il dispositivo
• deve contare dopo l'erogazione della terapia per riconoscere il
persistere di VF (ad es 6/8, 9/12 ecc...)
Gli intervalli R-R più brevi del''intervallo VF vengono impiegati per
incrementare il contatore di eventi VF che è molto più sensibile del
contatore di eventi VT.
Per ogni evento riconosciuto, dunque, l'ICD incrementa il numero di
eventi VF riscontrati all'interno della finestra di osservazione (la cui
durata è data dal secondo numero del NID iniziale). La soglia di
riconoscimento di un evento VF è data dal primo numero del NID
iniziale. Ad esempio se il NID VF iniziale è 18/24 significa che se in una
finestra temporale, della durata pari a 24 eventi ventricolari consecutivi,
si rilevano almeno 18 eventi VF, allora il dispositivo riconosce un
episodio di fibrillazione ventricolare.
A questo punto viene erogata la terapia VF programmata: se ad
esempio il NID post-terapia è 18/24, e vengono raggiunti almeno 18
eventi VF all'interno di una finestra di 24, allora il dispositivo riconosce
che l'episodio di fibrillazione ventricolare non si è estinto ed eroga la
successiva terapia VF programmata. Un NID di riconoscimento
successivo può avere una finestra di osservazione più corta.
Una volta identificata la Fibrillazione Ventricolare il dispositivo carica i
condensatori e durante tale carica esegue una seconda verifica al fine di
verificare che la VF sia ancora presente oppure che sia cessata da sola.
Riconoscimento di episodi di VT
Il dispositivo riconosce episodi di tachicardia ventricolare esaminando il
ritmo cardiaco e cercando intervalli R-R sufficientemente brevi e
sufficientemente vicini da essere classificiati come VT.
I parametri programmabili per il riconoscimento di una VT sono:
Abilitazione del riconoscimento di VT (può anche essere
• disattivato o impostato solo in modalità di monitoring)
Intervallo VT: è l'intervallo di soglia massima al di sotto del quale
• un evento è riconosciuto come VT (400ms, si ricordi che la VF è
riconosciuta al di sotto di 300ms)
NID VT iniziale: numero di eventi VT consecutivi che il
• dispositivo deve contare per riconoscere una VT
NID VT post-terapia: numero di eventi di VT consecutivi che il
• dispositivo deve contare dopo l'erogazione della terapia al fine di
riconoscere un episodio VT persistente
Il NID in questo caso è del tipo N/N nel senso che il numero di eventi
VT consecutivi contati deve raggiungere il valore del NID VT iniziale al
fine di essere identificato come episodio VT.
Ogni volta che si riscontra anche un N-1/N il contatore di eventi VT
viene azzerato. Anche il NID VT post-terapia è del tipo N/N e quindi se
il dispositivo riscontra un numero di eventi VT uguale al NID impostato
eroga una nuova terapia.
Riconoscimento di episodi di FVT
Ci sono molti casi in cui è presente una VT molto alta ma si ricontra una
situazione del tipo N-1/N il che comporta una mancata erogazione
della terapia. Per questo motivo si introduce anche il riconoscimento
degli episodi di FVT.
Il dispositivo riconosce gli episodi di tachicardia ventricolare veloce
esaminando il ritmo cardiaco ricercando intervalli R-R sufficientemente
brevi (ma non brevi quanto una VF) al fine di erogare una terapia
programmata qualora il numero di episodi riscontrati sia sufficiente.
I parametri programmabili sono:
Abilitazione del riconoscimento di episodi di FVT
• Intervallo FVT
•
Il riconoscimento di episodi di FVT sfrutta l'algoritmo di
riconoscimento impiegato per le VF o per le VT.
La scelta di sfruttare il riconoscimento di episodi FVT via VT o via VF
dipende dalle caratteristiche cliniche del paziente a seconda della
predilizione della tachicardia a sfociare in una VF o in una VT.
Riconoscimento di FVT tramite VF :
1. Quando viene rilevato un numero di eventi pari al NID VF iniziale
il dispositivo analizza gli otto eventi precedenti e se almeno uno di
questi cade all'interno dell'intervallo di riconoscimento VF allora
l'episodio è classificato come VF, altrimenti se tutti e 8 cadono
fuori dall'intervallo di riconoscimenti VF l'episodio viene
classificato come FVT;
Riconoscimento di FVT tramite VT :
2. Quando viene rilevato un numero di eventi pari al NID VT iniziale
il dispositivo analizza gli otto eventi precedenti e se almeno uno di
questi cade all'interno dell'intervallo di riconoscimento VF o FVT
l'episodio viene riconosciuto come FVT, altrimenti se tutti e 8
cadono fuori sia dall'intervallo di riconoscimento VF sia da quello
FVT allora l'episodio viene riconosciuto come VT.
Riconoscimento delle tachiaritmie tramite conteggio combinato
Il criterio del contatore combinato prevede il confronto della somma dei
contatori VF e dei contatori VT con un terzo contatore denominato
CNID (NID a conteggio combinato), che viene calcolato
automaticamente a partire dal valore di NID VF iniziale programmato.
Quando la somma dei contatori VF e VT raggiunge il valore del CNID il
dispositivo esamina gli 8 eventi precedenti:
Se almeno uno degli 8 è nella zona VF, l'episodio è VF
• Se almeno uno degli 8 è nella zona FVT, l'episodio è FVT(a meno
• che non ci sia almeno un VF, che lo classificherebbe come VF)
Se tutti e 8 cadono nella zona VT, l'episodio è VT
•
Riconosciuta la tachiaritmia si eroga la scarica oppure la terapia e poi si
valuta se l'episodio è veramente concluso.
Monitoraggio per la conclusione o il riconoscimento successivo
Al termine dell'erogazione della terapia, il dispositivo continua a
monitorare il ritmo cardiaco per determinare se l'episodio è terminato
oppure l'aritmia persiste. Un episodio è considerato concluso se:
8 intervalli ventricolari hanno lunghezza > dell' intervallo VT
• programmato
i 20s successivi alla terapia non rilevano un intervallo ventricolare
• inferiore all'intervallo VT programmato
Se il dispositivo eroga una terapia antitachicardica, la valutazione della
conclusione dell'episodio avviene a partire dal primo ciclo ventricolare
post terapico.
Se il dispositivo eroga una scarica di defibrillazione la valutazione della
conclusione dell'episodio avviene a partire dal secondo ciclo
ventricolare post terapico.
Se l'episodio persiste (valutando attraverso il NID post terapia) l'ICD
eroga la seconda terapia e riprende il monitoraggio.
Esiste ancora un altro caso però: in seguito ad una terapia erogata il
paziente può avere soltanto un ritmo accelerato e non un'aritmia
pericolosa. Il ritmo viene riconosciuto come accelerato se la media delle
durate dei 4 intervalli post terapici è almeno 60ms più grande
dell'intervallo preterapico.
Se invece il dispositivo riconosce un fenomeno di VF dopo l'erogazione
di una terapia antitachicardica passa automaticamente a defibrillare ad
energia opportuna.
Miglioramento del riconoscimento
E' possibile aumentare la specificità del rivelatore di aritmie senza
condizionarne in modo significativo la sensibilità. Questo è importante
per il riconoscimento di tachiaritmie sopraventricolari SVT che non
necessitano di trattamenti ad alta energia.
Esempi delle SVT sono:
Flutter atriali
• Fibrillazioni atriali
• tachicardia del nodo seno-atriale
•
Riconoscere una SVT: 1)zona giunzionale 1 (40-60ms)
2)zona retrograda (fino al 50%)
3)zona anteretrograda
4)zona giunzionale 2 (40-60ms)
Gli eventi atriali che ricadono nelle zone giunzionali riguardano
prevalentemente le extrasistoli atriali, oppure ventricolari ma sentite a
livello dell'atrio, fibrillazione atriale o flutter atriale.
Gli eventi rilevati nella zona retrograda corrispondo