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INTRODUZIONE
1. Giovani e stili di vita
In base alla definizione elaborata nel 1948 dall'organizzazione mondiale della sanità, la salute è intesa
come uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. A determinare la salute concorrono diversi
fattori riconducibili allo stile di vita che una persona adotta, ovvero al modo di vivere e ai
comportamenti di una persona, in base alle caratteristiche proprie di ogni individuo e alle condizioni
socioeconomiche e ambientali che influenzano il suo agire. In particolare, i comportamenti che
caratterizzano lo stile di vita attuale e che interessano i giovani sono: fumo di sigaretta, abuso di alcol,
abitudini alimentari scorrette, sedentarietà e comportamenti imprudenti alla guida di autoveicoli.
Oggi si parla sempre di più di società del rischio. Nelle società occidentali sta infatti emergendo uno
stato di insicurezza sociale legato al crollo di certezze e valori che rappresentavano in passato saldi
punti di riferimento per gli individui. Nel corso del XX secolo la parola rischio ha assunto un'accezione
particolarmente negativa: essa, infatti, significa sfidare la sorte, azzardare. In particolare, sono
soprattutto i giovani ad avere una forte propensione al rischio. Essi, spesso, sono vittime della noia e
quindi vanno alla ricerca di emozioni forti che possono movimentare la loro vita. I comportamenti a
rischio e trasgressivi si sperimentano soprattutto nel gruppo dei pari che rappresenta una vera e
propria famiglia sociale dove il giovane può liberarsi dalle dipendenze familiari. I comportamenti
trasgressivi rischiosi rappresentano spesso una forma di esibizionismo che ha come obiettivo ottenere
l'ammirazione degli altri e, allo stesso tempo, rafforzare la propria identità. La condizione di rischio, in
genere, viene accettata dai giovani solo se garantisce la possibilità di recedere, cioè tornare alle
condizioni di partenza. In questo modo si possono compiere scelte rischiose che tuttavia non sono
irreversibili. E' proprio sotto questa ottica che si spiega il forte aumento dell'assunzione di droghe,
alcol e della propensione a compiere azioni dannose per la salute. Infatti molto spesso i giovani
credono che i possibili danni derivanti da comportamenti a rischio ricadano esclusivamente sugli altri e
mai su se stessi. In realtà, spesso stili di vita e comportamenti trasgressivi comportano gravi
conseguenze che si traducono in danni permanenti che non permettono di tornare indietro. È quindi
molto importante dare risalto alla prevenzione delle condotte a rischio che deve essere svolta con i
giovani, coinvolgendoli attivamente in attività che sviluppino consapevolezze e capacità individuali.
2. Il piano dell'opera
Nei sei saggi raccolti in questo volume è stata utilizzata una metodologia comune che si avvale delle
tecniche della statistica sociale attraverso la somministrazione di questionari a un campione
rappresentativo della popolazione di riferimento. 2
1° SAGGIO - I GIOVANI, LO SPORT E IL TEMPO LIBERO
1. Premessa
Questo saggio spiega in che modo gli studenti baresi amano trascorrere il tempo libero. Tra le attività
del tempo libero, un posto di primo piano è occupato dallo sport. In particolare, dall'indagine si nota
come i giovani baresi conoscano l'importanza dello sport come elemento fondamentale per uno stile di
vita corretto. Per tempo libero si intende un insieme di occupazioni alle quali l'individuo può dedicarsi
di sua volontà, per riposarsi, divertirsi oppure per sviluppare la sua partecipazione sociale. Le attività
del tempo libero possono essere raggruppate in quattro grandi classi:
1) attività di svago e ricreazione (per esempio, uscire con gli amici, andare al cinema, guardare la tv
ecc.)
2) attività culturali (per esempio, leggere i quotidiani, romanzi, seguire corsi, dedicarsi allo studio ecc.)
3) attività manuali e creative (dedicarsi alla scrittura, alla cucina, al disegno ecc.)
4) attività motorie (fare ginnastica, praticare nuoto, calcio, tennis ecc.)
Il tempo libero racchiude quindi una serie di attività che si possono raggruppare in due aree principali:
- l'area del tempo libero strutturato in cui si collocano tutte quelle attività caratterizzate da continuità
temporale (attività sportive, associazioni culturali)
- l'aria del tempo libero spontaneo e occasionale (cene, passeggiate)
2. La ricerca e il campione
La ricerca è stata condotta attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di
studenti frequentanti l'ultima classe della scuola secondaria di Bari durante l'anno scolastico 2006-
2007. Il questionario utilizzato è costituito da 55 domande raggruppate in 4 sezioni:
1) caratteristiche demografico-sociali
2) sport e tempo libero
3) abitudini alimentari
4) atteggiamento verso la salute e ricorso a servizi sanitari
Una volta completata la raccolta dei dati, sono state effettuate le relative operazioni di inserimento ed
elaborazione dei dati.
3. Gli intervistati: un profilo demografico e sociale
Per la ricerca sono stati intervistati 1189 studenti, pari a circa 1\3 di tutti gli studenti frequentanti
l'ultimo anno delle scuole superiori di Bari, di cui 668 maschi e 521 femmine. Il 66% degli intervistati
frequenta un istituto tecnico e professionale mentre il restante 34% un liceo. L'età dei giovani
intervistati è compresa tra 17 e 21 anni. La maggior parte del campione vive a Bari mentre una
percentuale del 17% risiede in provincia; si tratta comunque, nella maggior parte dei casi, di comuni
molto vicini a Bari. La quota più alta del campione, pari all'87% dei casi, vive con genitori coniugati o
conviventi, nel 10% dei casi i genitori sono separati o divorziati, mentre solo il 3% vive con genitori
vedovi. La maggior parte dei genitori dei ragazzi intervistati possiede la licenza di scuola media
inferiore e superiore. In particolare, il possesso della licenza di scuola media inferiore risulta
leggermente più alto tra le madri, mentre, al contrario, il possesso della licenza di scuola media
superiore è più alto tra i padri. Pochi sono invece genitori in possesso della laurea. Per quanto
riguarda l'attività professionale svolta dai genitori degli studenti intervistati, la maggior parte dei padri
fa l'impiegato, seguito dagli imprenditori, dai liberi professionisti e dagli operai. Le madri si dividono
3
invece in casalinghe e lavoratrici. Tra questi ultime la categoria professionale più rappresentata è
quella delle impiegate, seguite con notevole distacco da imprenditrici e insegnanti.
4. I giovani e il tempo libero
Durante il tempo libero i ragazzi intervistati dichiarano di passare in media 2 ore al giorno davanti alla
tv e 3 ore davanti al computer. Per i giovani, tuttavia, il tempo libero è impiegato soprattutto fuori casa
insieme ai propri coetanei. Durante la fase dell'adolescenza, infatti, i ragazzi avvertono il bisogno di
prendere le distanze dalla famiglia per cercare una propria dimensione individuale. In questo senso, il
gruppo dei pari diventa una vera e propria famiglia in cui è più facile esprimersi e affermare la propria
personalità. In quasi l'80% dei casi i giovani intervistati trascorro il proprio tempo libero uscendo con
gli amici mentre nel 37% dei casi con la propria ragazza o il ragazzo. Molto meno interesse riscuotono
attività culturali, come per esempio andare in biblioteca, al cinema o a teatro. Scarsa, inoltre, è la
scelta di attività che richiedono un impegno sociale come il volontariato. Si riscontrano sostanziali
differenze tra maschi e femmine per quanto riguarda la scelta di come trascorrere il tempo libero. I
maschi amano soprattutto andare in moto o in macchina, frequentare le sale giochi e praticare sport;
le ragazze invece preferiscono trascorrere il proprio tempo libero facendo passeggiate, andando al
cinema, ma anche uscendo con i propri genitori. Fattore comune sia per i maschi che per le femmine
è invece il luogo di incontro privilegiato per una serata tra amici, ovvero bar, pub e pizzerie.
5. I giovani e lo sport
Tra le attività del tempo libero un posto di primo piano è sicuramente occupato dallo sport. Lo sport è
l’insieme di tutte quelle attività che hanno come scopo migliorare e mantenere in buona condizione
l'aspetto psico-fisico delle persone. E' noto ormai come lo sport sia un elemento fondamentale per uno
stile di vita corretto, a cominciare dall'antica massima latina mens sana in corpore sano, dove lo sport
non è inteso solo come puro esercizio fisico, ma anche come equilibrio mentale e quindi benessere
interiore. Allo stesso tempo è noto anche il fatto che l'inattività rappresenta un fattore di rischio per le
malattie cardiache e che la vita sedentaria è tra le principali cause di disabilità, soprattutto in età
anziana. L'attività sportiva ha quindi 5 funzioni principali:
1) funzione ludica: lo sport come strumento del tempo libero sia individuale che collettivo
2) funzione educativa: lo sport come strumento di formazione della persona
3) funzione sociale
4) funzione culturale: lo sport come strumento di conoscenza
5) funzione di sanità pubblica: lo sport come strumento di prevenzione
A questo riguardo è stato chiesto al campione quali sono gli aspetti più importanti dello sport. In base
alle risposte fornite dagli intervistati possiamo individuare 3 aree principali degli aspetti dello sport
ritenuti più importanti. Il primo gruppo raccoglie aspetti di carattere fisico come star bene fisicamente e
migliorare il proprio aspetto fisico; il secondo gruppo racchiude invece le risposte che attribuiscono
allo sport un ruolo importante per svagarsi ed evadere dai problemi; infine il terzo gruppo include gli
aspetti legati all'attività sportiva vista come modo per socializzare e confrontarsi con gli altri.
5.1 La pratica sportiva
Tra gli intervistati quasi il 75% pratica uno sport, mentre quasi il 36% non pratica nessuna attività
sportiva. In particolare, più del 77% dei ragazzi dichiara di praticare sport, mentre per le ragazze la
percentuale si attesta a quasi il 48%. Lo sport più praticato è il calcio (40% dei casi), diffusa è anche la
frequentazione di palestre (in quasi il 29% dei casi), seguito da sport come il nuoto e la danza. In
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particolare, alcuni sport si indirizzano a un pubblico prettamente femminile come la danza e il
pattinaggio, mentre altri, come la pallacanestro, il ciclismo e le arti marziali, a un pubblico
sostanzialmente maschile. La palestre e il nuoto riscuotono invece ampio consenso sia tra ragazzi che
fra ragazze. La maggior parte dei giovani afferma di aver cominciato molto presto a fare sport. L'età
media in cui giovani hanno cominciato a fare attività fisica risulta essere di 8 anni.