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TIPO DI LAYOUT DI VANTAGGI SVANTAGGI

PRODUZIONE Mix e flessibilità di prodotto molto eleva- Alti costi unitari. Difficile programmazione del-

ti. Il prodotto o il cliente non viene spo- lo spazio e delle attività, il che comporta un'ele-

Posizione fissa stato o disturbato. Alta varietà di compiti vata mobilità delle attrezzature e del personale.

per il personale.

Mix e flessibilità di prodotto elevati. Re- Basso utilizzo degli impianti. Comporta un ac-

lativamente robusto in caso di cambia- cumulo di semilavorati o di clienti in attesa.

menti rilevanti. Supervisione relativamen-

Funzionale Flussi complessi risultano difficili da controlla-

te facile della macchina o dell'unità pro- re.

duttiva.

Offre un buon compromesso tra costo e

flessibilità per produzioni che comportano La modifica del layout in essere è costosa. Ri-

una varietà relativamente elevata. Rapidi chiede maggiori attrezzature e causa un minor

A celle tempi di attraversamento. Viene incorag- utilizzo degli impianti.

giato il lavoro di gruppo (team working).

Bassi costi unitari per volumi elevati. Comporta una bassa flessibilità del mix. Non è

Consente la specializzazione delle mac- particolarmente robusta in caso di cambiamenti

Per prodotto chine. Lo spostamenti dei materiali o dei rilevanti e il lavoro è ripetitivo.

clienti è agevole.

11.5 - I tipi di tecnologia del processo produttivo

Si distinguono la tecnologia di processo, che riguarda le macchine e gli strumenti utilizzati per la produzione di beni e servizi, e

la tecnologia di prodotto, che, invece, riguarda la tecnologia e la funzionali del prodotto o servizio stessi.

La tecnologia di processo può essere di tipo dedicato se la varietà risulta bassa e i volumi alti e per il contrario può essere di tipo

generalista. Il grado di automazione della tecnologia: (precisiamo che

automazione non significa necessariamente mancanza di

intervento umano) nella combinazione elevata varietà e bas-

si volumi si ha una bassa automazione.

Il livello di scalabilità della tecnologia: s'intende la possi-

bilità di passare rapidamente ed a costi relativamente bassi

ad un diverso livello di capacità operativa (capacità di ese-

guire i compiti affidati in conformità con le linee guida, alle

specifiche e rispettando gli obiettivi di efficienza, qualità,

affidabilità, velocità e flessibilità).

In questo caso si fa riferimento alle dimensioni delle mac-

chine e degli impianti produttori: ad esempio, dieci macchi-

nari di piccole dimensioni sono più lenti e meno costosi ri-

spetto ad un macchinario di grandi dimensioni, più costoso e

più veloce ma che può produrre solo una tipologia di pro-

dotto alla volta. Quindi alla combinazione elevata varietà e bassi volumi corrisponde un livello di scalabilità della tecnologia

basso.

La connettività della tecnologia: si intende il grado di integrazione tra le diverse attività facenti parte di una specifica tecnolo-

gia di processo. Un alto livello di integrazione significa elevata velocità di produzione e migliore distribuzione delle informazio-

ni a diversi elementi delle attività; tuttavia ha diversi svantaggi quali costi di gestione, manutenzione e realizzazione più alti e

maggiore vulnerabilità (un problema ad un qualunque elemento causa il blocco di tutti gli altri).

Un alta connettività è opportuna nella combinazione alto volume e bassa variabilità.

Parte III - Le aree funzionali e i processi di gestione 25

11.6 - Le attività o compiti di produzione

Esse sono le mansioni con cui le risorse umane sono chiamate a contribuire alla produzione dei beni e dei servizi; essere devono

svolgersi secondo i principi di etica e leicità, sicurezza (devono essere tutelate da eventuali rischi fisici e/o psicologici) e equili-

brio (la ripartizione vita personale/lavoro deve essere equilibrata).

Nella divisione del lavoro è necessario tener conto ancora una volta della combinazione varietà/volumi e per far ciò si utilizza la

matrice delle mansioni:

Nella combinazione alti volumi e bassa varietà la divisione del lavoro è molto ampia e standardizzata e l'impegno organizzativo

è basato sull'intero processo; per questo motivo solitamente si ricorre ad diverse tecniche, quali:

• job rotation: assegnazione periodica di nuovi compiti agli individui;

• job enlargement: assegnazione di più compiti agli individui;

• job enrichment: assegnazione di più compiti che richiedono una maggiore autonomia e quindi un maggior controllo sul-

le proprie attività;

• team working: organizzazione dello svolgimento delle attività in squadra;

• empowerment: incremento della capacità dei dipendenti di variare in autonomia le modalità di svolgimento delle proprie

attività.

Nella combinazione opposta, invece, la divisione del lavoro è ristretta e l'impegno organizzativo basato sui singoli compiti da

svolgere; le mansioni prevedono un livello di responsabilità maggiore, conferimento di autonomia decisionale e flessibilità di

orari.

11.7 - La produzione all'interno del sistema azienda e il suo collegamento con gli altri processi

Partiamo dallo schema della catena del valore di Porter:

Le attività primarie sono tutte quelle attività che hanno direttamente a che fare con il concepimento, la realizzazione, la vendi-

ta, la distribuzione del prodotto finito e la relativa assistenza post-vendita.

L attività di supporto sono, appunto, attività che supportano le attività primarie, ovvero ne facilitano lo svolgimento e provve-

dono al reperimento dei fattori e delle risorse necessarie.

Secondo Porter, per poter generare valore per gli azionisti l'azienda deve produrre valore: tale valore potrà essere prodotto solo

dopo aver effettuato un corretto processo di marketing, il quale riesce a comprendere i fabbisogni dei potenziali clienti che ver-

ranno soddisfatti dalla vendita di prodotti e servizi.

Tali bisogni vengono sviluppati dagli enti di progettazione aziendale in progetti i quali a loro volta vengono trasformati in pro-

dotti e servizi attraverso il processo di produzione, per poi essere venduti e eventualmente assistiti.

Parte III - Le aree funzionali e i processi di gestione 26

La logistica

La logistica è l'attività volta ad ottenere, produrre e distribuire materiali, prodotti e servizi nei luoghi appropriati, nei giusti tempi

e nelle appropriate quantità.

Distinguiamo:

• logistica interna: ha il compito di determinare i fabbisogni di materie prime, componenti, parti, ecc... necessari alla pro-

duzione, di trasportare dai fornitori all'azienda tali fattori produttivi, di stoccarli appropriatamente e di renderli disponi-

bili alla produzione stessa;

• logistica esterna: ha il compito di movimentare e distribuire i prodotti finiti ai vari centri distributivi.

Schema oper

ativo della catena logistica

La pianificazione della produzione si occupa di gestire l'allocazione delle risorse; l'MPS (Master Production Schedule) pianifi-

ca la produzione dei prodotti finiti mentre l'MRP (Material Requirement Planning) calcola quante risorse sono necessarie per la

produzione del numero di prodotti pianificati dall'MPS, in modo da comunicare esattamente alla funzione approvvigionamenti

quali fattori produttivi servono e per quando servono.

La fase S&OP ha lo scopo di preparare un piano di produzione per famiglie di prodotto (ad esempio, biciclette da corsa, da stra-

da, mountain-bike, ...).

Altrettanto importante è la gestione dei magazzini: essa è l'insieme delle attività atte a stoccare, conservare, verificare e ripristi-

nare le scorte di materie prime, componenti, parti, semilavorati e prodotti finiti.

L'approvvigionamento

Essa è l'attività di supporto che si occupa del reperimento e dell'acquisto dei fattori produttivi diretti e indiretti, attrezzature, in-

vestimenti in immobilizzazioni tecniche, materiali, beni e servizi di utilità generale.

Nell'acquistare le risorse, l'azienda cliente deve attenersi ai vincoli imposti dall'azienda fornitrice, per quanto riguarda le caratte-

ristiche del prodotto oppure può ricorrere alla subfornitura, che consiste nell'acquisto di un prodotto o di un servizio concepito e

ordinato dal committente ma realizzato dall'impresa subfornitrice secondo le indicazioni ricevute.

La qualità Il controllo qualità viene effettuato da personale esperto: gli operatori della qualità. La qualità del

progetto è estremamente importante poiché riguarda direttamente le decisioni strategiche dell'azien-

da e definisce il valore del prodotto o del servizio rispetto al mercato di riferimento.

Gli operatori hanno il compito di controllare che un materiale, un componente, un semilavorato, un

prodotto finito siano conformi a determinate specifiche prestabilite (la qualità può essere intrinseca,

percepita e di conformità). Se non è così deve essere scartato. Il controllo qualità viene effettuato

anche ai fattori produttivi in entrata (controllo di accettazione) per fare in modo che ciò che non è

conforme agli standard qualitativi non raggiunga nemmeno le aree di produzione; infine gli addetti

controllano il prodotto finito prima che questo venga spedito al cliente.

Gli addetti al controllo qualità hanno inoltre il compito non solo di controllare ciò che è conforme o

meno, ma se un prodotto non è conforme devono ricercarne la causa in modo da scongiurare il ripetersi di simili evenienze.

Tale funzione, tuttavia, fa sostenere all'azienda numerosi costi, quali:

• costi di valutazione: derivanti dall'attività di ispezione, test e controllo;

• costi di prevenzione: derivanti dall'attività di individuazione delle cause di non conformità e delle relative azioni volte

alla loro rimozione;

• costi delle non conformità interne: derivanti dall'individuazione di imperfezioni all'interno dell'azienda;

• costi delle non conformità esterne: derivanti dall'individuazione (su segnalazione dei clienti) di imperfezioni all'esterno

dell'azienda. Parte III - Le aree funzionali e i processi di gestione 27

La manutenzione

Per produrre prodotti e servizi di qualità è necessario che tutti gli strumenti, le linee produttive, gli impianti e le attrezzature

coinvolte direttamente nella produzione, oltre che tutti i sistemi di supporto, siano mantenuti in perfetto stato di funzionamento.

Distinguiamo diversi tipi di manutenzione:

• ordinaria: insieme delle azioni manutentive che hanno lo scopo di riportare un bene strumentale da uno stato di fun-

zionamento deterio

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
41 pagine
8 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kika1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Manzi Luca.