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Proprietà di un sottospazio vettoriale e di un sottospazio affine
- 0 appartiene a U
- Se u1+u2 appartiene a U per qualunque u1, u2 appartenenti a U
- Se t(u) appartiene a U per qualunque t appartenente a Ke per ogni u appartenente a U
In generale possiamo dire che U è un sottospazio vettoriale se e solo se:
- U è diverso dall'insieme vuoto
- au1+bu2 appartiene a U, per ogni a appartenente a K e per ogni u1, u2 appartenenti a U
5) ... un sottospazio affine?
Un sottospazio affine di uno spazio vettoriale V è un sottoinsieme W di V della forma: W = v+W, ovvero è l'insieme delle v+w tale che w appartenga a W. W è un sottospazio vettoriale di V, mentre v è un vettore appartenente a V.
Possiamo distinguere due casi:
- V non appartiene a W, ne segue che W non è un sottospazio vettoriale
- V appartiene a W, ne segue che W è un sottospazio vettoriale
W è univocamente determinato da W, esso si chiama sottospazio di giacitura e per definizione dim W = dim W
6) ...
un'applicazione lineare? Siano V e W due spazi vettoriali su un campo K. Un'applicazione lineare è una funzione f: V → W e si dice lineare se e solo se:
af(v1) + bf(v2) = f(av1 + bv2) per qualunque a, b appartenenti al campo K e per ogni v1, v2 appartenenti allo spazio vettoriale V.
7) ... la matrice associata ad un'applicazione lineare in due basi date? Sia L: V → W un'applicazione lineare. Sia B = (v1, ..., vn) base di V e B' = (w1, ..., wm) base di W. La matrice che rappresenta (associata) L nelle basi B in partenza e B' (in arrivo) è l'unica matrice A (Mat(K)) che rende il seguente diagramma commutativo:
V
&e siano B1=(v1,...,vn) e B2=(w1,...,w2) due basi dello spazio vettoriale V. La matrice B (Mat(k)) che rappresenta Id nella base B1 in partenza e B2 in arrivo si chiama matrice di cambiamento di base dalla base B2 alla base B1.
La i-esima colonna di B è composta dalle coordinate di vi nella base B2.
Oss: Se B=(v1,...,vn) base di K, allora la matrice di cambiamento di base dalla base canonica alla base B ha per colonne i coefficienti dei polinomi v1,...,vn.
9) ... il nucleo di un'applicazione lineare? Data f: V -> W lineare, definiamo il nucleo o kernel di f come l'insieme delle v appartenenti a V tale che f(v)=0. Il ker f è un sottospazio vettoriale di V.
10) ... l'immagine di una funzione? Data l: V -> W, definiamo l'immagine di l come l'insieme delle w che possono essere ottenute applicando l ad un vettore v appartenente a V.
appartenenti a W tale che esista una v appartenente a V tale che l(v)=w. L'immagine di f è un sottoinsieme dello spazio vettoriale W e in particolar modo se l: V → W è lineare, allora Im l è un sottospazio vettoriale di W.
11) ... il determinante? Il determinante è l'unica funzione f: Mat (K) → K la quale è nxn alternante (cambia segno quando si scambiano due righe) e multilineare (lineare in ogni sua variabile) sulle righe tale che rispetta queste proprietà:
- det(Pij A) = -det(A)
- det(Di (α)A) = αdet(A) α K∈
- det(Fij (α)A) = det(A)
- det(1n) = 1
12) ... un prodotto scalare? Dato uno spazio vettoriale reale V, un prodotto scalare su V è una forma bilineare simmetrica definita positiva. S: VxV → R è un prodotto scalare tale che:
- S è bilineare
- S è simmetrica
- S è definita positiva
- S è non-degenere ovvero ker s=0
13) ...
unè un multiplo di v.