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BSC SOCIALE
La social BSC introduce 2 nuove prospettive orientate alla socializzazione del bilancio:
• - Prospettiva degli approvvigionamenti ---> che ha come obiettivi la diffusione di collaborazioni, il
miglioramento delle condizioni contrattuali, l’incremento di performance nella catena di fornitura e
l’applicazione di criteri socio ambientali nella selezione dei fornitori.
- Prospettiva della concorrenza che ha come obiettivi la relazione di cooperazione con concorrenza, diffusione
di pratiche concorrenziali e l’applicazione della normativa anti-trust.
IL VALORE AGGIUNTO (V.A.): RC + RL = V.A. = VP – VSE
RC= REMUNERZIONE CAPITALE
RL= REMUNERZIONE LAVORO
V.A.= VALORE AGGIUNTO
VP= VALORE PRODUZIONE
VSE= VALORE SERVIZI “ESTERNI”
il V.A. può esaminarsi secondo due ottiche:
-ottica della produzione (VP-VSE); ---> serve a remunerare il capitale
-ottica della distribuzione (RC+RL).
Le leve del valore considerate sono le possibili combinazioni di capitale e lavoro
• Attua un’approssimazione ---> non tiene conto del mercato e della proprietà
•
Il capitale ha tante facce: capitale finanziario (remunerato mediante i tributi); capitale strutturale (remunerato
mediante l’ammortamento); capitale infrastrutturale (remunerato mediante i tributi).
GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale)
Un’associazione di ricerca non profit
• Mission ---> sviluppo e promozione del Bilancio Sociale e delle tematiche inerenti ai processi di gestione
• responsabile d’impresa al fine di favorire la diffusione della responsabilità sociale aziendale e la sua
applicazione nei contesti nazionale ed internazionale
obiettivo ---> fornire informazioni sugli effetti sociali derivanti da scelte aziendali
•
STANDARD BASE, GRUPPO DI STUDIO PER IL BILANCIO SOCIALE (GBS)
Strumento di governo i cui punti cardine sono:
1. Preferenza dell’espressione BS rispetto ad altre ( rapporto/resoconto sociale);
2. Il BS deve essere redatto da tutti gli istituti profit e non, privati e pubblici;
3. Il BS è necessario per comunicare, controllare i risultati raggiunti e per programmare la strategia e gli obbiettivi
umanistico-ambientali, nella convinzione dell’interdipendenza esistente fra i risultati sociali e quelli economici;
4. Il BS deve esser posto a disposizione di chi ha interesse a conoscerlo, redatto annualmente e formato secondo criteri
uniformi
5. La forma deve essere libera purché contenga le informazioni qualificanti della nozione del BS;
6. Il BS costituisce un report distinto del bilancio d’esercizio tradizionale, al quale naturalmente è collegato,
costituendone il naturale completamento.
FINALITA’E POSTULATI DEL GBS:
La finalità ---> fornire informazioni utili agli stakeholder, sulla dimensione sociale dell’attività.
I postulati invece, si dividono in:
Peculiari --> fornire ai terzi gli elementi per valutare la coerenza del comportamento e l’efficacia dei risultati raggiunti:
1. L’esplicitazione dell’assetto istituzionale rivolto a far comprendere ai terzi l’identità dell’istituto
2. I valori di riferimento, ovvero quei principi che ispirano gli obbiettivi e i comportamenti assunti;
3. I collegamenti esistenti tra valori dichiarati, politiche e scelte compiute;
4. Il processo seguito nella formazione del BS;
Comuni, sono la: chiarezza, completezza, neutralità, competenza, prudenza, rilevanza, significatività, comparabilità,
periodicità, attendibilità, conformità, verificabilità.
LA STRUTTURA MINIMA DEL BILANCIO SOCIALE (anche x dom. su BILANCIO.SOC.COOP)
è composta di 3 parti:
1. Dedicata all’identità, indica le informazioni che riguardano l’assetto istituzionale e i meccanismi tramite i quali attese
ed obbiettivi si trasformano in decisioni di governo.
2. Dedicata al calcolo e alla distribuzione del valore aggiunto, dove vengono riclassificati i dati monetari rappresentati
nel C.E. oggetto di valutazione;
3. Dedicata alla relazione sociale, riguardante i rapporti di scambio tra organizzazione e interlocutori ed inoltre
descrive il loro grado di soddisfazione mediante indicatori coinvolgendo tutti gli interlocutori. Fornisce informazioni su
dipendenti, fornitori, stato/istituzioni, collettività, ambiente)
IL MODELLO DELL’ISTITUTO EUROPEO PER IL BILANCIO SOCIALE (IBS)
Consta di 6 parti:
1. L’identità, ovvero: la storia, il contesto economico, i valori, la missione, l’assetto istituzionale ed organizzativo, il
disegno strategico; il piano programmatico, esplicitato nelle principali politiche e scelte qualificanti;
2. Il rendiconto di valore, cioè il valore aggiunto e gli indici;
3. La relazione sociale, ovvero: le risorse umane; gli azionisti; i clienti; i fornitori; lo stato; le autonomie locali; la
collettività;
4. Il sistema di rilevazione, cioè le modalità con cui sono stati scelti gli stakeholder e gli indicatori di performance;
5. La proposta di miglioramento, che si traduce nella ricerca di nuovi target di miglioramento delle performance
economico/sociali;
6. L’attestazione di conformità procedurale da parte di un organismo indipendente in modo da dimostrare che il BS
non sia autoreferenziale (ma rappresenti il principale strumento in grado di implementare una politica sociale
dell’impresa, che tenda sia alla crescita del valore economico, sia al miglioramento dei profili umanistico/ambientali.)
PROGETTO CSR-SC
Nato nel 2002 dal Ministero del Welfare e l’uni bocconi ---> definizione di CSR (responsabilità sociale d’impresa)
• promuovendo l'impegno della comunità internazionale all’adozione di comportamenti etici ed eco-compatibili
delle imprese.
dalla definizione di CSR (responsabilità sociale d'impresa) contenuta nel libro Verde della Commissione Europea
• ---> l'integrazione su base volontaria da parte delle imprese ,delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle
loro operazioni commerciali
Il progetto si proponeva di promuovere la cultura della RS all'interno del sistema socio-economico e di
• accrescere il grado di consapevolezza delle imprese sullo sviluppo sostenibile andando oltre il semplice rispetto
della normativa vigente
Elementi fondamentali del progetto risultano essere la volontarietà nell'approccio alla CSR e la promozione della cultura
della responsabilità sociale nel sistema economico nazionale.
Il risultato del gruppo di lavoro è uno strumento denominato social statement che si compone di due documenti:
1. La scheda anagrafica
2. Set di indicatori costituiti da indicatori comuni e da indicatori addizionali per le imprese di maggiori dimensioni
Modello di standardizzazione delle modalità e delle procedure di rilevazione ,misurazione e comunicazione
• delle performance di CSR . Particolare attenzione alle PMI
Il progetto prevede tre fasi :
-diffusione cultura CSR
-realizzazione e valutazione Social Statement
-finanziamento fondo SC
Il Social Statement è complementare agli altri standard ; la parte più importante è costituita dal set di indicatori
IMPRESA SOCIALE (d.lgs 155 del 2006)
all’art 1: “Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private, ivi compresi gli enti di
• cui al libro V del codice civile(cooperative) , che esercitano in via stabile e principale un'attività economica
organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità
di interesse generale”
Ai sensi dell’art.10: “L'organizzazione che esercita l'impresa sociale deve, inoltre,redigere e depositare presso il
• registro delle imprese il bilancio sociale, secondo linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro e
delle politiche sociali”
INDICATORI DI VIVIANI
Viviani considera gli indicatori come informazioni di sintesi che si riferiscono a perfomance realizzate,non solo
• in termini economici, ma anche sociali.
Devono essere chiari, significativi, misurabili e definiti. Si possono definire, inoltre, strumenti di controlli e
• apprendimento.
LINEE GUIDA DEL BILANCIO SOCIALE:
Le organizzazioni che esercitano l'impresa sociale sono tenute a redigere annualmente un bilancio sociale delle attività
svolte che deve contenere:
1.Informazioni generali sull’ente e sugli amministratori
nome dell'ente;indirizzo sede legale; nominativi degli amministratori periodo di carica;nominativi dei soggetti che
ricoprono cariche istituzionali;settore nel quale l'ente produce o scambia beni e servizi di utilità sociale, con indicazione
dei beni e servizi prodotti o scambiati.
2.Struttura, governo e amministrazione dell’ente informazioni relative allo statuto tipo : interessi coinvolti; i compensi
corrisposti agli amministratori l’indicazione del valore minimo e massimo delle retribuzioni lorde dei lavoratori
dipendenti
3.Obiettivi e attività Dovranno essere dettagliate le finalità principali dell’ente, con specifico riferimento agli obiettivi di
gestione dell’esercizio;
4.valutazione risultati conseguiti e impatto sociale
5.Esame della situazione finanziaria
6.Altre informazioni opzionali
Tale documento deve essere depositato entro 30 gg dalla data di approvazione congiuntamente al bilancio d’esercizio.
LINEE GUIDA NO-PROFIT/ ONLUS
Nella stesura del BS, l’organizzazione no profit deve rispettare i seguenti principi di redazione:
• chiarezza, coerenza, completezza, inclusione, rilevanza, periodicità, trasparenza, veridicità
Inoltre deve evidenziare:
1)motivazioni, obiettivi e approccio seguito nel processo di rendicontazione
2)le caratteristiche dell’org.no-profit
3)le attività che l’organizzazione ha sviluppato per raggiungere i propri obiettivi e i risultati della gestione
4) i feedback dei lettori e gli obiettivi futuri.
(Per facilitare le Organiz No Profit alla redazione del BS, vengono proposte delle schede che contengono le informazioni
da raccogliere. Esse sono: comuni, che riguardano asp.comuni a tutte le no-profit, e specifiche, che l’org. Deve
selezionare in base alle proprie caratteristiche distintive.)
SISTEMATICITA’ e GRI
il global reporting iniziative(GRI) fornisce una coerenza interna al contenuto del BS e un ordine agli indicatori.
• E' uno standard di contenuto. Individua e normalizza i contenuti del documento sociale partendo dal
presupposto che lo stesso sia frutto di un percorso basato sul dialogo con gli stakeholders.
È possibile individuare 3 categorie (Triple Bottom Line): economico, sociale e ambientale.
Con riferimento a ciascuna categoria sono individuati diversi “aspetti” (cioè profi