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Verbo volo:
verbo anomalo la cui radice è apofonica cioè presenta un mutamento: vol, vel
la vocale O interna è breve → in alcuni casi subisce mutamento in U.
⁃ O normalmente si trova quando è davanti a vocale, volo → volumus
⁃ U si trova quando il tema è davanti a consonante → vult vultis
⁃ E si trova quando il tema è seguito da una consonante L o una vocale I → velle, velim
Vis è una forma anomala, anche se aveva a che fare con la stessa radice di volo: es. invitus
(vi) → chi non vuole fare qualcosa, fa qualcosa involontariamente.
È un verbo anomalo perchè presenta forme atematiche: vult (solo relative al tema del
presente); è anomale anche perchè non presenta il tema del supino.
Volo è un vernum voluntatis e presenta due composti:
⁃ magìs + volo > malo (= voglio di più)
⁃ nè + volo > nolo (= non voglio)
come verbi di volontà sono verbi servili e sono accompagnati dall'infinito. La volontà che il
soggetto esprime è legato all'azione che deve essere svolta; quando la volontà si riversa su
un'azione che altri devono fare, è accompagnata da una volitiva (“voglio che tu faccia”, un
espressione che indica la volontà del soggetto relativamente a un'azione che dev'essere
svolta da altri).
I verba voluntatis possono in alcuni casi essere accompagnati dal semplice congiuntivo privo
della congiunzione ut.
Traduzione:
“e nuovamente, quando l'animo si è elevato in virtù della grandezza dei suoi pensieri
(magnitudine cogitationum), è ambizioso anche nelle parole, e cerca (gestit) come di
respirare così anche di parlare con maggior profondità e il discorso fuoriesce conforme alla
dignità dei contenuti. Allora dimentico della norma e del criterio di maggior moderazione
(iudicii presioris) sono trasportato più in alto e parlo con una bocca che ormai non è più la
mia.”
Siamo al terzo punto della trattazione di Sereno: rapporto con gli studi.
⁃ “con una bocca che non è più mia” → metonimia;
⁃ altius e sublimius → comparativi;
⁃ “oblitus.. pretioris.. iudicis” → aggettivo che indica memoria, oblio, ricordo, dimenticanza: 5
categorie che hanno reggenza al genitivo (anche una serie di participi che hanno anche un
uso verbale che hanno la reggenza al genitivo).