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Il danno biologico e la sua valutazione

Il danno biologico al 90% è sempre un danno stabilizzato, parlo di danno futuro quando esistono delle situazioni in cui posso dire con ragionevole certezza che il danno che vedo potrà aggravarsi in futuro. Un esempio tipico è una frattura intrarticolare di un soggetto giovane, dove dalle verifiche radiografiche eseguite posso dire che avendo colpito la parte intrarticolare si aggraverà dando luogo ad un artrosi post traumatica a distanza di un anno.

Quindi, il danno vale x, si dice al giudice che dalla lastra fatta si vede l'inizio di un artrosi post traumatica quindi il danno vale x + un'altra cosa. Si dà l'input per cui il giudice possa tenere conto di una componente futura che non vedo con certezza ma la ritengo altamente probabile.

Nell'ambito civilistico (in particolare rc auto) di proiezione del danno si valuterà il danno biologico, e come danno biologico oggi anche l'INAIL, dal 2000 l'INAIL ha le tabelle di

danno biologico che sono un po' diverse da quelle di danno per rc auto che dovranno uscire. Va tenuto sempre presente lo stato anteriore del soggetto, che può in alcuni casi creare un aggravamento del danno di cui si ha l'obbligo di segnalare. Lo stato anteriore può creare un aggravamento del danno, per cui fa lievitare il danno. Nel colpo di frusta si considereranno artrosicervicali, quindi. Nell'ambito assicurativo - privato (polizze infortuni) vanno considerate solo le conseguenze dirette ed esclusive di quel danno, che al contrario dello stato anteriore fa diminuire il danno. Lo stato anteriore non va considerato qui. Nel colpo di frusta non si dovrà considerare le noxe, ma solo le conseguenze esclusive che quell'incidente mi ha prodotto in quel momento. I contratti di polizza parlano di lesioni corporali obiettivamente riscontrabili. Per l'ambito penalistico si entra nel grosso argomento delle lesioni personali. Quando parliamo di danno biologico,

Ci riferiamo a qualsiasi illecito penale. Illecito significa non lecito, cioè non consentito dal codice penale. Qualsiasi atto che sia contro il codice penale è un atto illecito. Illecito significa non lecito, non consentito dal codice penale, è un fatto antigiuridico che va contro le disposizioni contenute nel codice penale, contro le norme del codice penale. Qualsiasi reato è costituito da tre elementi:

  • L'elemento oggettivo, che è il fatto;
  • L'antigiuridicità;
  • L'elemento soggettivo o psicologico.

L'elemento oggettivo è il fatto, cioè l'azione che il reo, cioè il soggetto attivo, commette nei confronti del soggetto passivo (in ambito penale si chiama persona offesa). L'ambito penale tutela il bene della vita e il bene dell'integrità fisica della persona. Il fatto può essere:

  • Un fatto in sé, quindi parliamo di azione (reati commissivi);
  • Una omissione.
(reati omissivi). Per il codice penale il fare qualcosa di antigiuridico e il non fare qualcosa che era doveroso fare secondo una norma del codice penale è ugualmente punibile. Anche l'omissione, sotto questo aspetto, è punibile, per cui parleremo di reati commissivi separliamo appunto di un'azione antigiuridica, di un fatto materiale antigiuridico, ma molto spesso parliamo di reato omissivi. Questi ultimi li vediamo spessissimo in ambito di responsabilità professionale, si tratta di omissioni, cioè non aver effettuato una certa terapia, non aver eseguito un certo accertamento diagnostico che invece si sarebbe dovuto fare, e in questi casi non essere stati tempestivi in una determinata cura. Anche l'omissione di soccorso è un esempio di azione omissiva, così come non presentare un referto. L'antigiuridicità è la caratteristica essenziale del reato; non si può parlare di reato se il fatto non ha in sé iconnotati di essere comunque contro la norma penale, di non rispettare la norma penale. 6Il terzo punto importantissimo è l'elemento psicologico del reato, cioè la volontà del soggetto nel commettere il reato. Su questo terzo punto si fonda una delle classificazioni del reato, ossia quella basata sulla intenzionalità a norma dell'articolo 43 del codice penale.L'intenzionalità si fonda soprattutto sulla distinzione fondamentale tra dolo e colpa. Una classificazione basata sull'articolo 43 del c.p. è basata sulla intenzionalità (si prende in considerazione l'elemento soggettivo, cioè il ruolo del soggetto nel commettere un reato):
- reati dolosi;
- reati preterintenzionali;
- reati colposi.
Per dolo si intende coscienza e volontà. Significa che il soggetto compie l'azione, perfettamente cosciente non soltanto dell'azione che sta compiendo ma anche delle sue conseguenze. Se Tizio decide

Di uccidere Caio, significa che sa sia che sta compiendo un'azione antigiuridica ma anche quali sono le conseguenze giuridiche che si abbatteranno su di lui. Infatti, l'articolo 5 del codice penale non ammette l'ignoranza delle norme penali, nel senso che tutti i cittadini sono tenuti a conoscere le norme penali e le conseguenze giuridiche che le norme prevedono per coloro che assumono dei comportamenti che vanno contro le norme penali.

Le caratteristiche delle norme penali sono la generalità, perché si rivolge a tutti i cittadini e l'astrattezza, perché prevede delle situazioni astratte chiamate fattispecie, che possono presentarsi. Per cui tutti noi conosciamo in anticipo quali sono le conseguenze penali previste dalle norme qualora ognuno di noi decida di derogare al codice penale, e quindi al codice di procedura penale che è l'attivazione pratica.

L'elemento psicologico del reato dà molta importanza alla volontà.

Del soggetto nel commettere un atto antigiuridico. L'articolo 43 del codice penale ci distingue il reato. Secondo la gravità del reato, una classificazione è la seguente:

  • Il delitto è il reato più grave;
  • Le contravvenzioni sono quelli meno gravi.

Il delitto è doloso o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione o omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione o omissione.

Il delitto doloso è il più grave perché presuppone che il soggetto l'ha commesso secondo l'intenzione, con coscienza e volontà, sapendo di compiere un'azione antigiuridica ed essendo perfettamente consapevole delle conseguenze della sua azione.

Un esempio è quello dell'omicidio: aspetta sotto casa Tizio, prende la pistola, gli spara in fronte così.

è sicuro che lo ammazza. Al secondo comma, lo stesso articolo 43 del codice penale ci parla del delitto preterintenzionale, di cui se ne parla solo nel caso del delitto, non nelle lesioni personali. Significa oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente. Preterintenzionale significa che si verifica nei fatti un evento che è più grave di quello che aveva voluto il soggetto. L'esempio tipico: Tizio vuole prendere a pugni Caio solo per procurargli una lesione per un regolamento dei conti, gli dà un pugno, quello cade, urta il capo, emorragia interna e decesso. Tizio non voleva uccidere Caio ma l'omicidio si è verificato. È il classico esempio dell'omicidio preterintenzionale, cioè l'omicidio che si è verificato, è andato oltre l'intenzione del soggetto. Il terzo caso importantissimo ai fini medici

È l'omicidio colposo e la lesione personale colposa. Il delitto è colposo, o contro l'intenzione, quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto dal soggetto e si verifica a causa di negligenza, imprudenza, imperizia, o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

Il terzo comma dell'articolo 43 è a fondamento di tutta la responsabilità professionale sanitaria, non soltanto medica. Il delitto colposo è contro l'intenzione di chi lo commette, il soggetto non vuole commettere l'omicidio, per esempio, ma l'evento si verifica perché va contro la sua intenzione, lui non ha coscienza e volontà anche se la può prevedere.

Il soggetto che in un centro abitato davanti ad una scuola va a cento all'ora, sicuramente non vuole commettere un omicidio ma può prevedere che da un momento all'altro un ragazzino gli attraversa la strada perché c'è

L'uscita dalla scuola. È un omicidio colposo che avviene per imprudenza e perinosservanza del codice della strada; in questo caso specifico ci sono due fattispecie contestuali.

L'omicidio colposo e la lesione personale colposa è alla base di tutta l'attività medica; tutti i procedimenti civili e penali si basano su denuncie all'equipe sanitaria o per omicidio o per lesione personale. Un esempio è quando un paziente muore a seguito di un intervento chirurgico e i parenti fanno una querela allo staff sanitario con effetti anche civilistico e vanno a cercare le cause tra l'intervento fatto ed il decesso, prima di parlare di responsabilità è fare un attento studio del rapporto causale tra l'evento (intervento chirurgico, una terapia che si presuppone sbagliata, la lastra non fatta) e l'effetto finale (il decesso). Una volta che abbiamo accertato il nesso di causalità si può andare a vedere quali sono.

gli addebiti eventuali di responsabilità per: - imperizia; - imprudenza; - negligenza. Tra le tre la più grave è la negligenza, che si intende il contrario di diligenza; è l'addebito più brutto che possa essere fatto ad un esercente l'attività sanitaria, perché significa che non gliene importa niente del suo lavoro, del suo paziente, è sinonimo di trascuratezza. L'imperizia è sempre importante ma meno grave, si intende l'incontrario di perizia, l'incapacità tecnica, la mancanza di tecnica, la persona che dovrà ancora imparare in quel determinato settore (il medico che non sa fare bene una sutura, interventi), una carenza attitudinale dell'operatore. L'imprudenza è il contrario di previdenza (prevedere); è imprudente colui che espone il paziente a rischi inutili. L'altro aspetto, che riguarda l'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline, Formattazione del testo

Si deve dire che i procedimenti giudiziari sono meno importanti su questo aspetto. Ad esempio, molto spesso non si attiene ad una legge, come quella sull...

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Publisher
A.A. 2019-2020
12 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TheNumberOne1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina legale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Zaami Simona.