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3.4 DALLA SEGMENTAZIONE DEL MERCATO ALLA FIDELIZZAZIONE
DEL CLIENTE
immateriali dell’impresa,
Le risorse rappresentate dal sistema cognitivo
precedentemente analizzato, costituiscono la base che alimenta il processo di creazione
di valore per il cliente. Queste risorse sono, infatti, direttamente connesse alla customer
satisfaction. La terza fase della nostra analisi, dopo aver sviluppato un sistema cognitivo
dei clienti e segmentato la clientela individuando i clienti a maggior valore, consiste
un’efficace strategia di fidelizzazione volta a massimizzare il valore dei
nello sviluppare
clienti più profittevoli e dei clienti strategici. La strategia di fidelizzazione si pone come
obiettivo quello d’incrementare la soddisfazione dei clienti che rappresenta la fonte
generativa delle relazioni fiduciarie, che sono alla base della costruzione di un
vantaggio sostenibile per l’impresa. La strategia di fidelizzazione si sviluppa, da un lato,
mediante gli strumenti propri del marketing relazionale:
sviluppo di un approccio di comunicazione personalizzato e uno ad uno;
instaurazione e gestione di una relazione continuativa e di lungo periodo
con i clienti;
dall’altro, mediante, gli strumenti operativi propri della produzione, delle vendite, della
logistica e della customer care:
comunicazione integrata attraverso i diversi canali di contatto;
sviluppo di prodotti e servizi personalizzati (mass customization);
multicanalità, veicolando prodotti e servizi attraverso una pluralità di
canali, secondo le esigenze della clientela;
sviluppo di servizi a elevato valore aggiunto, ad esempio servizi post-
vendita; 96
rapidità e puntualità nelle consegne.
Le azioni così intraprese dall’azienda aumentano la soddisfazione dei clienti 18 e
Prima di procedere all’analisi
conseguentemente le risorse di fiducia ad essa connessa.
degli elementi costituenti la strategia di fidelizzazione, occorre definire il significato di
soddisfazione dei clienti e le sue determinanti. Il modello di Valdani e Busacca (1992)
richiama i principi sottostanti l’approccio resource-based, essendo incentrato sullo
In particolare evidenzia l’attivazione dei processi cognitivi
sviluppo di risorse di fiducia.
del cliente dai quali dipende la formazione delle risorse di fiducia e la correlata capacità
di adottare comportamenti flessibili al fine di ridurre i gap esistenti. Diamo una visione
19
di sintesi delle strategia di soddisfacimento del cliente e delle risorse di fiducia :
“Allineamento della soddisfazione percepita dai clienti alla soddisfazione
da essi desiderata;
miglioramento della comprensione delle esigenze dei clienti;
miglioramento della percezione del livello di soddisfazione garantito
dall’offerta dell’impresa;
miglioramento della comprensione degli obiettivi di customer
satisfaction perseguiti dall’impresa;
incremento del grado di condivisione degli obiettivi di customer
satisfaction perseguiti dall’impresa;
miglioramento delle capacità dell’organizzazione di trasferire gli
obiettivi di customer satisfaction perseguiti in specifiche di progetto;
( M. Costabile, 1996, “La misurazione della customer satisfaction: nuove ipotesi
18 sul paradigma
della conferma/disconferma”, in Micro & Macro Marketing, n. 3, dicembre. )
1994, Le risorse di fiducia dell’impresa: soddisfazione del cliente, creazione di valore,
19 ( Busacca,
strategia di accrescimento, Torino, Utet, pag. 168. ) 97
delle capacità dell’organizzazione di realizzare prodotti in
miglioramento
linea con le aspettative dei clienti;
allineamento fra gli obiettivi di customer satisfaction recepiti
dall’organizzazione e il livello di soddisfazione percepito dai clienti” 20 .
L’approccio fornisce una visione dell’impresa come insieme di
Resource-based
competenze eterogenee, di conoscenze e risorse uniche e difficile da imitare, sulle quali
l’impresa può costruire un solido vantaggio competitivo. L’acquisizione di vantaggi
competitivi di lungo termine dipende, dunque, dalla posizione unica assunta
dall’impresa in termini di risorse, capacità e competenze possedute:
rappresentano “qualsiasi asset legato in modo permanente
le risorse
all’impresa che possa essere un punto di forza o di debolezza per
l’impresa” e dunque fanno riferimento agli input che l’impresa utilizza
per definire la propria offerta;
fanno riferimento all’abilità dell’impresa di utilizzare le
le capacità
risorse per uno scopo specifico, ed essenzialmente “agli attributi di
umana necessari al funzionamento e all’implementazione
natura delle
risorse” (Ordanini, 1999);
le competenze nascono dal coordinamento di risorse e capacità.
Il vantaggio competitivo dipende dall’insieme delle competenze distintive sviluppate
dall’impresa e dalla congruenza di queste competenze con i fattori competitivi propri
nel settore di riferimento. All’interno dei mercati digitali, i fattori competitivi sono
il ruolo economico dell’informazione;
rappresentati da: 1) 2) la centralità della
conoscenza e dell’apprendimento; l’importanza degli aspetti relazionali tra
3)
20 ( Farinet e Ploncher, 2002: pagg. 145-148. Op. Cit. ) 98