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Primo dopoguerra

La guerra aveva causato ingenti danni e debiti alle potenze nei confronti degli Stati Uniti che furono la potenza che ne uscì più beneficiaria dalla guerra. La mano d'opera sudamericana e asiatica passò nelle mani del monopolio statunitense.

Uno dei punti più cruciali alla fine della guerra è quello di convertire le industrie belliche in industrie per la pace. Inoltre per 5 anni le donne avevano sostituito gli uomini nelle industrie e ora la decisione da prendere era se lasciare le donne a lavorare e mandare a casa gli ex soldati oppure far ritornare a lavorare i combattenti al posto delle loro mogli.

Si decise per la seconda e questo causò un po' di malcontento nel mondo femminile che iniziò a chiedere più diritti.

Le potenze vincitrici (Italia, Stati Uniti, Giappone, Francia e Inghilterra) costituiscono la Società delle Nazioni dove gli stati aderenti si impegnano a rispettare l'integrità territoriale.

e l'indipendenza degli altri stati. In ITALIA:
  • Inflazione
  • Conversione industria di guerra
  • Disoccupazione
  • Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina nel 1791
  • Le donne hanno preso il posto dei mariti nelle industrie a scopo bellico, hanno cresciuto i soldati, insegnato loro disciplina e il sentimento di abnegazione - pretendono il voto e l'uguaglianza.
  • Biennio rosso
  • Le masse iniziano ad affacciarsi alla vita politica e con questo i partiti cambiano e diventano partiti di integrazione sociale formati anche da lavoratori, artigiani.
  • 1892 nasce il partito socialista
  • 1919 nasce il partito cattolico
In GERMANIA:
  • Grande crollo perché deve pagare alle potenze vincitrici per riparare i danni di guerra. La Germania non ha i soldi sufficienti per pagare Francia, Inghilterra e Italia che a loro volta devono pagare i debiti con gli USA.
  • La repubblica di Weimar: è il regime politico instaurato in Germania nel 1919 dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.
dalla città di Weimar in cui, dopo la sconfitta dello stato tedesco durante il primo conflitto mondiale, si tenne un'assemblea nazionale per creare una nuova Costituzione. Weimar Republic La fu il primo tentativo di instaurare un regime democratico in Germania: nonostante le grandi tensioni interne, la Repubblica può essere considerata come uno dei primi modelli democratici d'ispirazione europea; la Costituzione infatti prevedeva il suffragio universale sia maschile che femminile, l'elezione diretta del Presidente e ribadiva la responsabilità del governo di fronte al Parlamento. Il 1933 è indicato come l'anno in cui ha fine il regime politico della Repubblica di Weimar, che crolla a favore della dittatura nazista; i problemi a livello economico e politico, combinati all'ascesa di Adolf Hitler e del suo partito nazionalsocialista, hanno contribuito al fallimento della Repubblica, creando così le basi per quello che sarebbe stato il regime nazista.

periodo più buio in assoluto della Germania (che avrebbe portato poi alla seconda Guerra Mondiale). (art.48 -> il presidente può prendere, quando ritiene necessario, misure al ripristino dell'ordine e della sicurezza pubblica e se necessario agire con la forza armata)

Negli STATI UNITI: si cerca di dimenticarsi la guerra attuando dei cambiamenti e delle innovazioni e cercando di rendere la vita più agiata: nuovi macchinari, elettrodomestici, automobili, nasce il make up per tutte le donne e le donne ricevono il diritto di voto sul piano federale.

Questi agi sono riservati però ai bianchi, infatti ragazzi di colore, immigrati ed ebrei vengono emarginati e discriminati da alcuni gruppi razzisti come il Ku Klux Klan.

Dopo lo spicco degli anni venti detti anche ruggenti si passa ad un periodo di crisi e tracollo.

Crisi economica: i dipendenti, i profughi vennero ridotti alla fame e si trovarono ad essere barboni per strada.

Dopo la Grande Guerra gli Stati Uniti

conobbero un periodo di prosperità e progresso socio-economico trainato soprattutto dal settore automobilistico, che a sua volta fece da volano alla crescita trascinando con sé altri settori come l'industria metallurgica, l'industria della gomma, il settore petrolifero, quello dei trasporti e quello edile. Sembrava quindi essersi innescato un circolo virtuoso: l'alta produttività permetteva di mantenere inalterati i salari e i prezzi dei prodotti sul mercato. Questo favoriva quindi gli investimenti, che permettevano a loro volta di aumentare la produttività. Tuttavia agli investimenti e al continuo aumento della produttività, non corrispose una proporzionata crescita del potere d'acquisto. Nei primi anni dopo il primo conflitto mondiale, lo sviluppo era stato infatti sostenuto dai risparmi accumulati negli anni della guerra e dai bassi tassi d'interesse. Crollo della borsa di Wall Street nel 1929 Disoccupazione, salari inesistenti.

licenziamenti. Famosi sono i dipinti raffiguranti donne stremate con i propri bambini oppure gli americani in fila per la loro razione di cibo con alle spalle la pubblicità dell'automobile sottolinea il cambio repentino di vita: dai produttivi anni ruggenti agli anni della crisi.

CRISI DEL 29

Dopo un periodo di grande prosperità negli Stati Uniti, c'è un enorme tracollo delle banche e della borsa di New York. La banca non è più in grado di fare prestiti e di dare gli interessi a coloro che avevano depositato i propri soldi. La domanda cala, iniziano i licenziamenti e così avviene ad effetto domino il crollo non solo degli Stati Uniti ma anche della Germania e poi della Francia, Inghilterra e Italia.

Il presidente Hoover non fece niente per ricucire il crollo e alle elezioni successive vinse Roosevelt che aveva mostrato di avere idee migliori. Con il nuovo presidente inizia un nuovo periodo chiamato new deal dove ci si concentra sulla riorganizzazione.

Delle banche su nuove leggi per i lavoratori, sulla sistemazione di coloro che avevano perso tutto. Roosevelt istituisce le fireside chats ovvero le trasmissioni radiofoniche dove spiegava le sue azioni di governo. Con tono calmo cercava di dare una speranza, un senso di pace e serenità (diverso sarà il modo di porsi del duce Mussolini e del furer Hitler). Ebbe un gran successo anche da afroamericani e da donne che si iniziarono a sentirsi anche rappresentate dalla first lady, la moglie del presidente che iniziò ad avere alcuni incarichi.

FASCISMO IN ITALIA

Alla fine della prima guerra mondiale in Italia vigeva una forte inflazione da contenere. Nel patto di Londra era stato deciso che all'Italia sarebbe andato Trieste, Trento e la Dalmazia, la quale viene invece data alla Jugoslavia. D'Annunzio, insieme ad un gruppo di Italiani, decide di marciare su Fiume, porcisi come capo e proclamarla città annessa all'Italia. Nitti e Giolitti riuscirono, attraverso il

trattato di Rapallo, a determinare Fiume come città indipendente ed obbligare gli occupanti a ritornare in Italia. Un altro problema consistente è quello degli scioperi al nord per le industrie, mentre al sud l'occupazione delle terre incolte da parte degli operai a cui era stata promessa ma mai data. Intanto i partiti erano quello popolare italiano capeggiato da don Luigi Sturzo, avente una politica sociale e quello socialista italiano che vuole far scoppiare al più presto una rivoluzione sovietica come era accaduto in Russia. Da questo partito si staccarono alcuni componenti che volevano seriamente attuare una rivoluzione e che accusavano il resto dei socialisti di non voler davvero agire. Si formò così il partito comunista italiano. Mussolini, cacciato dal partito socialista perché aveva dimostrato interesse all'entrata in guerra dell'Italia, aveva fondato i fasci di combattimento a Milano. Durante le elezioni del 1919 però i fasci si

presentano solo a Milano con 0 deputati epochissimi voti, ma questo non lo scoraggiò. Innanzitutto decise di diffondere delle squadre d’aione che dovevano praticare losquadrismo ovvero attaccare e intimorire i socialisti, gli operai e tutti coloro che nonappoggiavano il suo “gruppo” (non possiamo parlare di partito perché il partitonazional fascista nascerà solo nel 1921). Questo metodo piaceva perché con la forza si riusciva ad ottenere quello che sivoleva, anche placare gli scioperi. Si aggiravano con manganelli, armi da fuoco ebastoni perché per creare una grande nazione bisognava eliminare ogni possibiledivisione sociale e compattare nazionalmente la società. Nel novembre dei 21 i fasci di combattimento cambiano nome in partitonazional fascista, avente le squadre d’azione incorporate come forza militare privatae come capo Mussolini che si fa chiamare duce. La violenza che le squadre d’azione iniziavano a destare.

qualche perplessità, ma alla fine dei conti gli scioperi erano stati tutti placati e il partito socialista si stava indebolendo sempre di più tanto che arrivò a separarsi in psi e psu. Mussolini, approfittando delle divisioni dei partiti e della crisi causata dalla guerra, decise che era arrivato il momento di attuare un colpo di stato quindi organizzò una marcia su Roma nel 1922 e l'occupazione delle fabbriche e industrie in modo tale da obbligare le dimissioni di Facta (in quel momento capo di governo) e che il re desse la possibilità a lui stesso di creare un nuovo governo. Il re aveva la facoltà di fermare le squadre d'azione proclamando lo stato d'assedio, ma non lo fece e lasciò via libera a Mussolini. Quest'ultimo si presentò al cospetto del re chiedendo e ottenendo l'incarico di formare un nuovo governo. Mussolini nel discorso del bivacco dice che avrebbe potuto fare di quell'aula sorda e grigia unBivacco di manipoli, intimidando chiunque si fosse opposto al suo regime. Mussolini in carica si preoccupa degli scambi commerciali, imponendo basse tasse doganali in modo che i prodotti possano arrivare più agilmente e a basso prezzo. Introduce una legge secondo la quale nelle elezioni la lista che raccoglie la maggioranza relativa ottenga i 2/3 dei deputati alla camera. La lista bisogna però che abbia ricevuto almeno il 25% dei voti (legge Acerbo). Il partito nazional fascista riceve il 65% di voti, ma accade che il segretario del psu Matteotti decide di tenere un discorso dove vengono presentate tutte le violenze e gli inganni con cui erano state svolte le elezioni. 10 giorni dopo viene rapito e ucciso. Le opposizioni si radunano nel parlamento attuando la "secessione dell'Aventino". Il re non interviene a placare e riordinare la situazione e Mussolini decide di tenere un discorso dove si prende la responsabilità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fra00fra di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della società contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Venturoli Sofia.