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ROMANTICISMO

Nello stesso periodo in cui Schiller scrive il suo secondo trattato (1795-97), Friedrich Schlegel lavora ad un saggio su un argomento simile, la questione del rapporto fra antico e moderno. Anche lui elabora un'immagine dell'antico che sia un riferimento per i poeti moderni. Il suo saggio si chiama "Über das Studium der griekischen Poesie", noto come "Studium-Aufsatz". Schlegel opera a Jena, vicina a Weimar. La nascita del movimento romantico viene attribuita ad un gruppo di giovani intellettuali di Jena, tra cui Schlegel, suo fratello August Wilhelm Schlegel, Novalis (il più importante poeta del romanticismo tedesco, pseudonimo di Friedrich von Hardenberg) e Ludwig Tieck. Agiscono con una logica di gruppo, elaborano strategie condivise e collaborano alla creazione della rivista "Atheneum". Tra Schiller e Schlegel è quest'ultimo l'esordiente, deve farsi largo in un campo in cui sono in egemonia Goethe e Schiller.

Schlegel aspetta a rendere noto il proprio trattato ed elabora le sue teorie sulla base di ciò che ha scritto Schiller nel suo trattato. Così facendo, ponendosi in contrasto con la teoria di Schiller, elaborerà una teoria di straordinaria originalità. Anche per Schlegel, come per Winckelmann, l'antico è insuperabile, troppo distante dal moderno. Questo però non significa che il moderno sia condannato ad essere subordinato all'antico. Egli teorizza che proprio l'irraggiungibilità dell'antico costituisce per i moderni il più grande punto di forza e originalità, in quanto nel continuo desiderio di ricongiungersi all'antico e nella continua frustrazione per il non realizzarsi di questa ricongiunzione, il moderno permane in una condizione di insoddisfazione che gli permette di esercitare tutte le proprie migliori capacità. Questa è la condizione propria del moderno, se egli raggiungesse il suo

obiettivo di ricongiungersi con l'antico verrebbe meno la vitalità del desiderio, che deve rimanere insoddisfatto, altrimenti perderebbe la sua forza e produttività. Queste teorie si rispecchiano in termini rilevanti per il Romanticismo, ma anche fuori dal suo campo d'azione, come "die Sehnsucht" (composto da "die Sucht" che significa "dipendenza/bisogno" e "sich sehnen" che significa "desiderare ardentemente", dunque si tratta della patologia del desiderio, tendenza al permanere in una condizione di desiderio, che come già detto viene perseguito ma non raggiunto). Ciò che conta non è l'oggetto desiderato, ma la perseveranza dell'atto di desiderare, che alimenta le capacità dell'uomo. Un termine semanticamente affine a Sehnsucht è la "Streben", verbo che significa "tendere/protendersi", si associa spesso al Faust di Goethe, soggetto.desideranteper eccellenza, anche se NON è un'opera romantica, mette in rilievo le contraddizioni dello spirito romantico (un po' come succede nel Werther). Alla base della concezione romantica di poesia c'è questa condizione di slancio, gesto che implica un superamento e negazione della condizione presente. Questa dialettica di distruzione e ricostruzione è tipica del Romanticismo, è un ciclo potenzialmente inesauribile. Per i romantici la poesia ha un compito di destrutturazione della realtà, in quanto questa deve essere ridotta in frammenti da ricomporre. Poiché questo ciclo è inesauribile ogni ricostruzione del reale è destinata ad essere nuovamente scomposta, poi ricomposta e così via all'infinito. Inoltre, per i romantici ogni aspetto formale è instabile in quanto destinato a scomporsi e ricomporsi, la poesia deve agire in senso distruttivo e il suo prodotto deve portare al suo interno il germe di

Una nuova distruzione e ristrutturazione. La poesia deve rimanere aperta, Schlegel nella rivista "Atheneum" attribuisce alla poesia romantica due elementi: l'universalità e la progressività (progressiveUniversalpoesie). "Progressiva" indica la condizione di inesauribile slancio, tendenza a disgregare ogni aspetto stabile, in un'ottica di continua trasformazione. È "universale" perché deve costruire da sé nuovi generi letterari innovativi. La poesia romantica, in conformità con l'idea di continua trasformazione, deve destrutturare i vecchi generi letterari e definire da sé nuovi generi mai sperimentati e ottenuti dall'organizzazione dei vecchi generi. La poesia romantica si spinge oltre le vecchie codificazioni di genere, creandone di nuovi che sono universali, nel senso che hanno in sé elementi appartenenti a tutti i vecchi generi ma che non coincidono con nessuno di questi. Questa

concezione è totalmente opposta alle teorie di Schiller, le quali hanno un fine ultimo concretamente realizzabile, sebbene lontano nel tempo e collocato nel futuro (non specifico). Secondo Schlegel, proprio l'irraggiungibilità dell'obiettivo è fonte d'energia per l'uomo. Al contrario, per Schiller la forza dell'uomo sta nella realizzabilità dell'oggetto del desiderio. In quest'ottica si colloca il rispetto dei romantici per la Rivoluzione francese (al contrario di Goethe e Schiller), rispetto che si estende al concetto di rivoluzione in generale, in quanto questa soddisfa il concetto di distruzione romantico, superamento dei vecchi assetti. Questo è anche il motivo della loro simpatia verso le scienze naturali, in particolare la chimica, alla quale molti di loro personalmente si dedicano e dalla quale attingono per la produzione delle loro opere. La chimica soddisfa l'idea di disgregazione e distruzione, lesostanze sono in continua attrazione e repulsione, hanno sempre nuove forme in cui mostrarsi. Ogni forma di ordine è provvisoria e incline ad essere superata da un nuovo ordine.

EPOCA DELLA RESTAURAZIONE

Collocata fra due estremi temporali (in maniera convenzionale ed orientativa), inizia nel 1815 col Congresso di Vienna che segna la fine delle Guerre Napoleoniche (contro il dominio francese che era arrivato a coprire gran parte dell'Europa, costituendo un vero e proprio impero, messe in atto dalla coalizione di Stati antifrancese e terminate nel 1814 con la sconfitta di Napoleone). I leader dei Paesi coalizzati, soprattutto l'impero Asburgico austriaco, avviano trattative per ridefinire i confini politici europei. Come prima misura vengono ripristinate le condizioni politiche e assetti preesistenti a Napoleone e alla Rivoluzione francese, questo è l'obiettivo politico del Congresso: riportare in vita l'Antico Regime (lo Stato Assoluto, col potere nelle mani

di Presburgo. La Restaurazione, invece, ripristina il vecchio sistema di Stati sovrani e indipendenti, con una forte centralizzazione del potere nelle mani dei sovrani assoluti. Questo porta ad un regresso politico e sociale, con la soppressione delle libertà individuali e la limitazione dei diritti civili. Inoltre, la Restaurazione si caratterizza anche per una forte reazione conservatrice nei confronti delle idee illuministiche e dei movimenti rivoluzionari. Si assiste quindi ad un ritorno al passato, con la restaurazione dei privilegi nobiliari e del potere assoluto dei sovrani. Tuttavia, nonostante i tentativi di restaurazione, le idee di libertà e uguaglianza diffuse durante il periodo napoleonico non possono essere completamente cancellate e continueranno a influenzare le lotte per l'indipendenza e l'emancipazione dei popoli europei.Impero Asburgico) promulga la Carlsbad Decrees, che limitano la libertà di stampa e di associazione, e istituiscono una severa censura sui libri e giornali. Queste misure repressive vengono applicate anche in Italia, dove vengono chiuse numerose università e istituti culturali. Inoltre, vengono emanate leggi che limitano la libertà di movimento e di riunione dei cittadini. L'Impero Asburgico cerca in tutti i modi di mantenere il controllo politico e culturale sui territori del Deutscher Bund, reprimendo ogni forma di dissenso e di opposizione. Questa situazione di oppressione e di limitazione delle libertà civili e politiche dura per tutto il periodo del Deutscher Bund, fino alla sua dissoluzione nel 1866.

Il governo di Vienna emana provvedimenti chiamati "Karlsbader Beschlüsse", i provvedimenti di Karlsbad. Si tratta di un sistema di provvedimenti restrittivi con l'obiettivo di limitare la libertà di stampa, ad esempio le pubblicazioni delle case editrici dovevano essere prima sottoposte al controllo del governo e poi messe sul mercato. Viene ridotta la libertà di associazione, oppresse le attività delle corporazioni, associazioni studentesche che svolgono attività nelle principali università della Germania, intrise di ostilità verso l'impero straniero. Anche i docenti più ostili venivano sostituiti da docenti ideologicamente vicini al governo di Vienna. Queste politiche diffondono il senso di oppressione dei diritti che rappresenta convenzionalmente il periodo della Restaurazione. Questa termina (convenzionalmente) nel 1848, in Italia si combatte la Prima Guerra d'Indipendenza nei territori controllati.

dall'Impero Asburgico, ovvero il Lombardo-Veneto. In Germania nel '48 non c'è una guerra ma un tentativo di rivoluzione che riguarda la borghesia, la quale rivendica il riconoscimento di un insieme di libertà costituzionali fino ad allora loro negate, così come avviene anche nel resto d'Europa. Il Regno di Savoia si fa da interprete avviando un processo di emancipazione e si distingue per l'esercizio di politiche molto restrittive, tanto da sollecitare movimenti politici all'interno dello stesso Regno ed a presentare richieste di estensione dei diritti civili. In Germania il '48 è l'anno della rivoluzione borghese/liberale che si esaurirà per l'immaturità dello Stato, in un primo momento ci sono risultati concreti come la convocazione di un Parlamento che comprenda gli Stati del Deutscher Bund situato a Francoforte. Questo si rivelerà inefficiente per via delle differenze delle varie fazioni, e

più in avanti fallisce definitivamente la rivoluzione. Tuttavia, si innescano meccanismi e dinamiche per la nascita di uno

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/13 Letteratura tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilgroda di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Pirro Maurizio.