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IMPERATIVO CATEGORICO
(Ordina il dovere in maniera incondizionata: devi) Comanda il rispetto della legge stessa (eleva a legge l'esistenza di una legge) - dovere x dovere
- agisci in modo che la massima soggettiva possa valere come legislazione universale
- tratta l'umanità non come mezzo ma come fine (rispetto dignità umana) l'uomo è soggetto e non oggetto tensione verso REGNO DEI FINI
- la volontà intesa come universalmente legislatrice (comando morale non esterno eschiavizzante ma frutto spontaneo della volontà razionale che, essendo legge, fa sì che noi obbediamo a noi stessi - volontà che intende se stessa come universale) l'uomo dovrebbe aderire convintamente alla volontà della legge: VOLONTÀ BUONA (al di là della LEGALITÀ adesione esteriore)
innalza l'uomo nel MONDO NOUMENICO (intelligibile) in questo mondo (FENOMENICO) virtù e felicità sono disgiunte (antinomia)
etica per eccellenza)bisogna quindi postulare ASSOLUTO MORALE = SOMMO BENE nel mondo dell'aldilà (virtù=felicità)Condizione della sua stessa esistenza e pensabilità (esigenze interne della morale non dimostrabili)IMMORTALITÀ ESISTENZA DI DIO LIBERTÀ(solo santità porta sommo bene, (volontà santa e onnipotente (condizione stessa etica)santità non realizzabile, quindi in cui felicità =merito)necessità dimensione temporale altraper tendere alla santità)KANT - CRITICISMO E CRITICA DELLA RAGION PURA
•CRITICISMO: posizione filosofica riguardo la metafisica che prende le distanze tanto dal dogmatismo del razionalismo (indipendenza ragione - esperienza) quanto dallo scetticismo (esito dell'empirismo inglese nega la possibilità di conoscenze universali e necessarie). Punto di partenza della questione metafisica (disciplina filosofica che studia i principi primi della realtà oltre la
conoscenza sensibile): la ragione.
OBIETTIVO: esame critico di sé da parte della ragione pura (tribunale della ragione) circa la legittimità delle sue pretese e circa i suoi limiti; ragione pura intesa come insieme delle facoltà conoscitive umane mediante principi a priori, indipendenti dall'esperienza, universali e necessari con lo scopo di stabilire sulla base di questi principi un sistema della metafisica come scienza.
Ragione VERNUNFT (facoltà della conoscenza in generale)
In senso stretto contrapposto all'intelletto (facoltà che tende a produrre idee trascendentali che non dipendono né dai sensi né dall'intelletto, esprime esigenza di pensare l'incondizionato - il noumeno - vs intelletto si ferma ai dati dell'esperienza)
LA FISICA
la ragione pone interrogativi alla natura alla ricerca di una legge necessaria che permetta di inquadrare i fenomeni sulla base di principi ed esperimenti - Galilei, piano inclinato,
Torricelli studi sulla pressione atmosferica, Stahl studi sulla infiammabilità - (metodo galileiano di ricerca). La fisica è scienza, una tendenza naturale ed infaticabile all'indagine. E la metafisica può agire come scienza? È priva di un metodo sicuro "superiore" alla scienza perché non deve nulla all'esperienza, la ragione è ingannevole e serve un metodo giusto.
Sulla base di questo, è necessario un RADICALE CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA FILOSOFICA: la RIVOLUZIONE COPERNICANA (come Copernico aveva affrontato la questione cosmologica in un'ottica completamente diversa).
Per conoscere bisogna muovere dalla ragione, dai suoi principi, dalle sue forme costitutive e non dal mondo degli oggetti esterni. Il soggetto non si adegua all'oggetto, al centro dell'interesse, ma è l'oggetto a modellarsi sul soggetto, ragione del soggetto, non realtà esterna, punto di partenza fondamentale per l'elaborazione di una metafisica ben fondata.
(evitando il rischio di creare una morale sulla base di una metafisica priva di fondamento)
PROCESSO COGNITIVO sulla base principi puri non derivati dall'esperienza
soggetto è quindi TRASCENDENTALE (conoscenza che non si occupa degli oggetti ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti; non derivabile dall'esperienza ma che permette l'esperienza stessa) perché rinvia ai contenuti dell'esperienza senza costituirsi a partire da essi (ma dalla ragione) concerne il fondamento a priori di una data possibilità di esperienza mentre trascendenti: oltrepassano ogni possibilità di esperienza - come le idee della ragione - dio, anima e mondo
CONOSCENZA PURA consta di proporzioni o giudizi necessari e universali conoscere significa esprimere un giudizio giudizio: connessione di due concetti (soggetto e predicato). Il concetto predicato è contenuto nel concetto soggetto, ricavabile per pura analisi immediata del concetto soggetto.
GIUDIZIO
ANALITICO (tutti i corpi sono estesi) è formulato a priori, esprime in modo diverso lo stesso concetto espresso nel soggetto - è universale e necessario, tautologico. Il concetto predicato non è implicito nel concetto soggetto, ne amplia il significato. È sintetico ed estensivo. (Tutto ciò che accade ha una causa)
GIUDIZIO SINTETICO A POSTERIORI GIUDIZIO SINTETICO A PRIORI (tutti i corpi sono gravi) la connessione tra soggetto e predicato Si basa sull'esperienza, non è universale né necessario; è a priori, universale, necessaria (come le operazioni aritmetiche, i giudizi della geometria e della fisica). il predicato è indipendente dall'esperienza ma aggiunge qualcosa che ha radici nell'esperienza. È possibile una conoscenza filosofica che sia come la scienza universale e necessaria? Come sono possibili i giudizi sintetici a priori, come è possibile la matematica e la fisica? Come è possibile
La metafisica come disposizione naturale (in base a quale principio?) come è possibile la metafisica come scienza? ESTETICA TRASCENDENTALE: disciplina che studia il problema della possibilità che i principi a priori della conoscenza sensibile garantiscano la verità della nostra conoscenza.che si fonda sui dati forniti dai sensioggetto: fenomeno prodotto della relazione immediata sensi - oggetto - processo intuitivo condizionato dai principi costitutivi della ragione umana appare soltanto nella sua relazione con il soggetto conoscitivo, e non quale esso è in sé materia dell'intuizione empirica: sensazione, la forma della sensazione (insieme delle modalità fisse con cui la mente ordina la materia sensibile) permette che la molteplicità empirica venga ordinata grazie a principi a priori propri del soggetto spazio tempo rende possibile la conoscenza del senso interno e, in modo mediato, del senso esterno. Rende possibili igiudizi sintetici a priori dell'aritmetica e della meccanica permettono la rappresentazione non empirica dello spazio fuori da noi, ma rappresentazioni a priori perché rendono possibili giudizi. Tutte le rappresentazioni empiriche sintetiche a priori della geometria lo presuppongono. L'Analitica Trascendentale (o conoscenza intellettiva) studia la possibilità di fondare in modo necessario e universale la conoscenza intellettuale, ovvero i concetti empirici e i concetti puri. I concetti empirici contengono elementi sensibili, mentre i concetti puri sono modi universali del pensare. La conoscenza intellettuale è sensibile e recettiva, contiene la forma e non la materia. Nessuna delle due facoltà può prevalere sull'altra e la conoscenza risiede nella loro unione. Le "categorie" permettono di qualificare gli oggetti offerti dalla sensibilità e quindi di giudicare la loro qualità, quantità e rapporti tra di loro.essi, ed esprimere il valore che possiedono nell'insieme della conoscenza
qualità: realtà, negazione, limitatezza
quantità: unità, pluralità, particolarità
non si può pensare un oggetto nella sua unità
relazione: inerenza, causalità, reciprocità
senza pensare la molteplicità dei suoi aspetti fenomenici
modalità: possibilità, esistenza, necessità
unificata secondo le categorie NOUMENO: un uso delle categorie che
FENOMENO: categorie possono essere trascende dimensione fenomenica non è
applicate soltanto agli oggetti dei sensi
(fenomeni), in quanto abbisognano conoscenza della realtà
Il noumeno è tutto ciò che non è oggetto dell'intuizione
sensibile (atto con cui la sensibilità coglie in modo immediato la percezione
della realtà esterna e fornisce il materiale su cui agisce l'attività ordinatrice dell'intelletto umano) e quindi circoscrive i limiti della nostra conoscenza del mondo. (concetto limite).
maniera immediata la realtà in sé. È proprio solo di un intelletto creatore mentre l'intelletto umano è una facoltà di carattere discorsivo) - assolutamente fuori dalle nostre capacità conoscitive (enti intelligibili possono essere pensati, non conosciuti): unica accezione accettata è la prima, negativa, il concetto di E' anche oggetto di intuizione di tipo noumeno è necessario perché problematico.
intellettuale (atto con cui l'intelletto coglie in DEDUZIONE TRASCENDENTALE (dimostra la legittimità di diritto delle categorie, cioè della pretesa dei concetti puri di garantire la conoscenza di tutti i fenomeni - validità oggettiva)
Poiché la sintesi unitaria del molteplice avviene
Spontaneamente nell'intelletto ogni volta che si formula un giudizio, bisogna ricercare il suo concetto puro, antecedente le categorie.
IO PENSO - intuizione spontanea che rende possibile ogni rappresentazione del molteplice, si presenta come appercezione pura e originaria, come unità formale delle conoscenze possibili, costituisce l'autocoscienza come condizione di possibilità di ogni pensiero.
UNITÀ DEL CONTESTO indica la unitaria e superiore attività sintetizzatrice dei dati dell'esperienza.
DIALETTICA TRASCENDENTALE
- La dialettica trascendentale è la conoscenza della ragione in senso stretto come facoltà che tende a spiegare oltre i dati sensibili - idee trascendentali.
- Esistono 3 idee (concetto puro della ragione, perfezione non reale che trascende esperienza sensibile) alle quali la ragione metafisica fa corrispondere i rispettivi oggetti.