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Mussolini si allea infatti con Francia e GB contro il pericolo di egemonia tedesca.
Si aderisce in primis al patto a quattro: principale proposta diplomatica italiana di un sistema di revisione
negoziata dei trattati e riarmo controllato. Le risposte da parte francese ed inglese furono deboli e l’Italia
decise di utilizzare la Germania come partner per ottenere i territori dalla costa Sud del Mediterraneo.
Da qui nasce la campagna d’Etiopia ; la SDN impone delle sanzioni economiche ma soprattutto politiche
sull’Italia che sposteranno il baricentro italiano verso la Germania.
Anche in Spagna, l’Italia assieme alla Germania supporterà i franchisti spendendo molte risorse, in chiave
antirepubblicana. Queste cooperazioni sanciscono l’allineamento italo tedesco che troverà l’apice con il patto
d’acciaio.
Dal 1936 viene annunciato l’asse Roma - Berlino, un’accordo di amicizia a cui aderirà anche il Giappone.
Risposte alla politica tedesca: Francia
L’invigorimento tedesco fece si che la Francia dovette restringere il proprio potere. La risposta francese
all’affermazione tedesca, è una reazione preoccupata. Le risposte sono affidate a figure diverse; la Francia è
una repubblica parlamentare instabile in cui i governi cadono spesso. Il partito che stava al centro della terza
repubblica fu il partito radicale. Questo è un partito laico, modernizzatore, riformista ed anticlericale formato
da figure autonome legate al territorio, appartenenti alle libere professioni che avevo una clientela politica
nel loro territorio ma non una base di massa in grado di sostenere la loro azione politica. Per questo c’era un
turnover di governanti molto frequente. I partiti di sx, anche questi radicali, negli anni 30, con la recessione,
ottennero più potere fino ad arrivare al potere con il partito popolare nel 1933.
Vi sono anche delle forti spinte di radicalizzazione a dx, di ultranazionalizzazione che portavano avanti
istanze cattoliche e conservatrici. All’interno di questo mondo esiste un’attenzione per i valori della dx che si
stanno affermando in Europa e ci sono delle divisioni fortissime.
Nel complesso si tratta di un paese diviso e debole. All’interno di questo mondo, Laval diventerà
l’espressione della maggior apertura con la Germania (periodo di Vichy),ma nella metà degli anni 30, come
ministro degli esteri, egli è uno dei più attivi attori della ricerca di risposte condivise al rischio del
Storia delle Relazioni Internazionali 11/12/13 Marzo 2019
revisionismo tedesco. Barthou è il primo che opera per contrastare la politica tedesca, ministro degli esteri
nel 1934. Questi personaggi guidano la politica francese che si organizza di conseguenza al nazismo.
Barthou decise di rafforzare i rapporti con l’est Europa e anche con l’URSS. Con l’arrivo della terza
repubblica si voleva riproporre un alleanza storica ,con la Russia. Ai francesi non importava il fatto che fosse
comunista, dal momento che i francesi necessitavano un alleato geopolitico forte per limitare il potere
tedesco.
La Polonia a partire dal 1934 si allontana sempre più dalla Francia e diventa un interlocutore preferenziale
delle Germina. Si insatura un regime autoritario e nazionalista che guarda con sospetto alla repubblica
parlamentare inaffidabile francese e decide per la sua sicurezza che fosse meglio stabilire dei rapporti solidi
con la Germania impegnandosi a rispettare reciprocamente il loro territorio. Questo spostamento polacco
verso la Germania che era il maggior paese dell’Europa dell’Est, indebolisce enormemente il sistema di
sicurezza francese costruito dopo Versailles.
Questa alleanza francese con la Russia viene consolidata nel 1934-1935 attraverso accordi segreti e non che
mirano per lavorare allo sviluppo di una capacità di difesa comune per preventivare possibili contrasti con
Hitler.
Nel 1935, l’Italia dopo una prima fase di compromessi con la Jugoslavia, questi due paesi entrano in
contrasto.
Il sistema diplomatico europeo era formato da una serie di accordi bilaterali molto instabile.
Francia ed Italia cercano di raggiugnere un accordo vista la minaccia tedesca incombente. Gli accordi
Mussolini - Laval hanno un contenuto di cooperazione militare e politico e servivano principalmente
all’Italia ad ottenere il consenso francese per occupare l’Etiopia. In questi accordi vi è questo elemento di
equivoco che Laval avesse dato via libera per conquistare l’Etiopia. Quando alla fine del 1935 l’Italia arriva
in Etiopia, la comunità internazionale accusa l’Italia e quest’ultima accusa la Francia di tradimento.
Dal 1936 vi è una chiusura del fronte italo francese in visione di un avvicinamento alla Germania nazista.
La Francia insiste con l’accordo con l’URSS e sceglie una strategia militare difensiva. La scelta del disarmo ,
raggiunta gli anni precedenti anche in virtù della recessione, comportò negli anni la diminuzione dei bilanci
per le forze armate ed una non preparazione bellica adeguata per lo scontro imminente. La Francia cerca di
ottenere tempo per costruire armamenti e preparare l’esercito.
Intorno alla metà degli anni 30, la Francia decide di spendere per la sicurezza, ma vincolando queste spese ad
una strategia di difesa (linea Maginot). La Francia conferma di rifiutare la guerra ma costruisce una struttura
di difesa che dimostra al mondo il carattere pacifista francese.
Tutto questo comportò nel 1940 il superamento della linea francese, da parte tedesca, dal settentrione
francese.
La Francia comunica quindi ai suoi alleati che nel caso di offensiva tedesca, questa non aveva una strategia
di attacco per aiutarli in caso di attacco. Questa strategia determina la fine dell’alleanza francese con i paesi
dell’est e ciò, come già detto, sancisce lo spostamento di questi paesi verso la Germania di Hitler.
Risposta alla politica tedesca: URSS
Fra il 1924 (morte Lenin, arrivo Stalin) ed il 1933 ci sono dei modesti tentativi di avvicinamento ai modelli
capitalisti ma poi Stalin si preoccupa di costruire la propria immagine interna e di incentivare al massimo
l’industrializzazione del paese, che era ancora un territorio agricolo. L’esigenza era quella di ricostruire
l’economia attraverso uno sviluppo industriale grazie all’aiuto degli operai. I contadini erano un intralcio per
la politica di Stalin che in tutti i modi cercò di eliminarli. Stalin aveva bisogno di capitali, per questo si
rivolse a paesi esteri pur mantenendo la sua idea che comunismo e capitalismo non potevano convivere.
Stalin coglie semplicemente degli accordi provvisori con la Francia, come alleato naturale visto. Sancisce
inoltre un’accordo con la Cecoslovacchia. l’URSS era in relativo isolamento internazionale spingendola
verso una preparazione di medio - lungo termine alla guerra. Stalin accelera l’industria pesante, procedendo
inoltre ad epurare il paese dalla classi sociali contrarie al comunismo (Gulag - Kulaki). Stalin voleva
sradicare il diritto alla proprietà privata dei contadini in vigore di criteri sociali ed etnici per non avere
antagonisti alla sua politica. Dal 1936, l’armata rossa ed il partito vengono decapitati dai non simpatizzanti al
comunismo.
Una delle ragioni che spinge Stalin a fare un accordo alla Germania fu quello di guadagnare tempo per
preparare l’amata rossa alla guerra (patto Molotov - Ribbentrop)
Storia delle Relazioni Internazionali 11/12/13 Marzo 2019
Verso l’appeasement: Gran Bretagna
La GB sembra essere l’elemento decisivo. Se questa si impegna con un paese più debole è in grado di
rovesciare la prospettiva. La GB nel periodo fra le due guerre non ha un coinvolgimento particolare sulle
vicende continentali ma il suo obiettivo è quello di ricostruire un equilibrio interno al continente europeo. vi
è l’idea che i francesi siano malati di imperialismo che crea un pregiudizio sulla Francia. Si pensa che le
richieste della Germania fossero legittime. Con l’arrivo di Hitler al potere, la posizione della GB non cambia
molto ed è preoccupata di una relazione socialista in Germania, terra di Marx.
Cosi come la GB dal 1922 in poi guarda con favore a Mussolini e finché ci fosse stato lui al comando, alla
GB piaceva soprattutto la sua visione di ordine ma anche progresso.
Di fronte a Hitler, la GB condivide la radicale battaglia contro il comunismo ed il piano di conquista tedesco
non viene preso sul serio. Gli inglesi erano infatti convinti che Hitler fosse solo uno strumento d’ordine
interno e non una minaccia esterna.
La GB cerca di aderire ad alcuni patti con la Germania, ma rimane comunque in secondo piano a livello
internazionale. I britannici si fanno promotori della politica di non intervento. Tutti i paesi della SDN
dovevano impegnarsi a non intervenire per circoscrivere il conflitto; su questo terreno, a parole, si raggiunge
un accordo ma nei fatti nessuno lo rispetta, tranne la Gran Bretagna.
In un area geografica critica come la penisola iberica, la GB era preoccupata inoltre per la situazione
spagnola che stava proseguendo con istanze di rivoluzione nazionalista per parte dei franchisti.
La GB era però anche preoccupata per il suo impero che subì delle pesanti conseguenze con la recessione del
1929. La GB concede alla Germania, in vigore della pari equità fra i paesi, delle piccole concessioni per
convincerla a non fare ricorso alle armi. Per Hitler infatti si trattava solo di ottenere quella piccola cosa
legittima, dopo la quale si potrà convivere pacificamente. Fu una diplomazia molto strategica e la GB le dava
corda. Con il termine appeasement, si intende un assecondamento, soddisfacimento nei confronti della
Germania e dell’Italia per parte inglese che nel complesso tendono a legittimare la voglia di influenza
politica ed economica di questi due paesi. La debolezza dell’impero fu la causa della cessione di territori alla
Germania. Verso la Guerra
Guerra di Spagna: non-intervento ufficiale, in realtà divisione dell’Europa.
La Germania approda in Austria con Anschluss nel Marzo del 1938, annettendola al territorio tedesco.
La Germania chiede inoltre di annettere i Sudeti dopo una ribellione della comunità tedesca che chiedevano
di essere riconosciuti. Di ciò si parlò alla Conferenza di Monaco dove la GB accoglie le richieste tedesche in
nome del salvataggio della pace in Europa a scapito della Cecoslovacchia dove viene instaurato un
protettorato tedesco. Nel frattempo la Germania muove richieste sulla Polonia: una modifica territoriale per
garantire una continuità territoriale per riportar nel Reich i cittadini di lingua tedesca. La Polonia si trova sola
e non disposta ad accettare l’URSS e nemmeno gli altri paesi europei. La situazione polacca diventa instabile
dove francesi ed inglesi cercano di costruire un’ultimo fronte di resistenza. Francia e GB garantisc