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Crisi del 1929 fino allo scoppio della Seconda Guerra mondiale Pag. 1
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Mussolini si allea infatti con Francia e GB contro il pericolo di egemonia tedesca.

Si aderisce in primis al patto a quattro: principale proposta diplomatica italiana di un sistema di revisione

negoziata dei trattati e riarmo controllato. Le risposte da parte francese ed inglese furono deboli e l’Italia

decise di utilizzare la Germania come partner per ottenere i territori dalla costa Sud del Mediterraneo.

Da qui nasce la campagna d’Etiopia ; la SDN impone delle sanzioni economiche ma soprattutto politiche

sull’Italia che sposteranno il baricentro italiano verso la Germania.

Anche in Spagna, l’Italia assieme alla Germania supporterà i franchisti spendendo molte risorse, in chiave

antirepubblicana. Queste cooperazioni sanciscono l’allineamento italo tedesco che troverà l’apice con il patto

d’acciaio.

Dal 1936 viene annunciato l’asse Roma - Berlino, un’accordo di amicizia a cui aderirà anche il Giappone.

Risposte alla politica tedesca: Francia

L’invigorimento tedesco fece si che la Francia dovette restringere il proprio potere. La risposta francese

all’affermazione tedesca, è una reazione preoccupata. Le risposte sono affidate a figure diverse; la Francia è

una repubblica parlamentare instabile in cui i governi cadono spesso. Il partito che stava al centro della terza

repubblica fu il partito radicale. Questo è un partito laico, modernizzatore, riformista ed anticlericale formato

da figure autonome legate al territorio, appartenenti alle libere professioni che avevo una clientela politica

nel loro territorio ma non una base di massa in grado di sostenere la loro azione politica. Per questo c’era un

turnover di governanti molto frequente. I partiti di sx, anche questi radicali, negli anni 30, con la recessione,

ottennero più potere fino ad arrivare al potere con il partito popolare nel 1933.

Vi sono anche delle forti spinte di radicalizzazione a dx, di ultranazionalizzazione che portavano avanti

istanze cattoliche e conservatrici. All’interno di questo mondo esiste un’attenzione per i valori della dx che si

stanno affermando in Europa e ci sono delle divisioni fortissime.

Nel complesso si tratta di un paese diviso e debole. All’interno di questo mondo, Laval diventerà

l’espressione della maggior apertura con la Germania (periodo di Vichy),ma nella metà degli anni 30, come

ministro degli esteri, egli è uno dei più attivi attori della ricerca di risposte condivise al rischio del

Storia delle Relazioni Internazionali 11/12/13 Marzo 2019

revisionismo tedesco. Barthou è il primo che opera per contrastare la politica tedesca, ministro degli esteri

nel 1934. Questi personaggi guidano la politica francese che si organizza di conseguenza al nazismo.

Barthou decise di rafforzare i rapporti con l’est Europa e anche con l’URSS. Con l’arrivo della terza

repubblica si voleva riproporre un alleanza storica ,con la Russia. Ai francesi non importava il fatto che fosse

comunista, dal momento che i francesi necessitavano un alleato geopolitico forte per limitare il potere

tedesco.

La Polonia a partire dal 1934 si allontana sempre più dalla Francia e diventa un interlocutore preferenziale

delle Germina. Si insatura un regime autoritario e nazionalista che guarda con sospetto alla repubblica

parlamentare inaffidabile francese e decide per la sua sicurezza che fosse meglio stabilire dei rapporti solidi

con la Germania impegnandosi a rispettare reciprocamente il loro territorio. Questo spostamento polacco

verso la Germania che era il maggior paese dell’Europa dell’Est, indebolisce enormemente il sistema di

sicurezza francese costruito dopo Versailles.

Questa alleanza francese con la Russia viene consolidata nel 1934-1935 attraverso accordi segreti e non che

mirano per lavorare allo sviluppo di una capacità di difesa comune per preventivare possibili contrasti con

Hitler.

Nel 1935, l’Italia dopo una prima fase di compromessi con la Jugoslavia, questi due paesi entrano in

contrasto.

Il sistema diplomatico europeo era formato da una serie di accordi bilaterali molto instabile.

Francia ed Italia cercano di raggiugnere un accordo vista la minaccia tedesca incombente. Gli accordi

Mussolini - Laval hanno un contenuto di cooperazione militare e politico e servivano principalmente

all’Italia ad ottenere il consenso francese per occupare l’Etiopia. In questi accordi vi è questo elemento di

equivoco che Laval avesse dato via libera per conquistare l’Etiopia. Quando alla fine del 1935 l’Italia arriva

in Etiopia, la comunità internazionale accusa l’Italia e quest’ultima accusa la Francia di tradimento.

Dal 1936 vi è una chiusura del fronte italo francese in visione di un avvicinamento alla Germania nazista.

La Francia insiste con l’accordo con l’URSS e sceglie una strategia militare difensiva. La scelta del disarmo ,

raggiunta gli anni precedenti anche in virtù della recessione, comportò negli anni la diminuzione dei bilanci

per le forze armate ed una non preparazione bellica adeguata per lo scontro imminente. La Francia cerca di

ottenere tempo per costruire armamenti e preparare l’esercito.

Intorno alla metà degli anni 30, la Francia decide di spendere per la sicurezza, ma vincolando queste spese ad

una strategia di difesa (linea Maginot). La Francia conferma di rifiutare la guerra ma costruisce una struttura

di difesa che dimostra al mondo il carattere pacifista francese.

Tutto questo comportò nel 1940 il superamento della linea francese, da parte tedesca, dal settentrione

francese.

La Francia comunica quindi ai suoi alleati che nel caso di offensiva tedesca, questa non aveva una strategia

di attacco per aiutarli in caso di attacco. Questa strategia determina la fine dell’alleanza francese con i paesi

dell’est e ciò, come già detto, sancisce lo spostamento di questi paesi verso la Germania di Hitler.

Risposta alla politica tedesca: URSS

Fra il 1924 (morte Lenin, arrivo Stalin) ed il 1933 ci sono dei modesti tentativi di avvicinamento ai modelli

capitalisti ma poi Stalin si preoccupa di costruire la propria immagine interna e di incentivare al massimo

l’industrializzazione del paese, che era ancora un territorio agricolo. L’esigenza era quella di ricostruire

l’economia attraverso uno sviluppo industriale grazie all’aiuto degli operai. I contadini erano un intralcio per

la politica di Stalin che in tutti i modi cercò di eliminarli. Stalin aveva bisogno di capitali, per questo si

rivolse a paesi esteri pur mantenendo la sua idea che comunismo e capitalismo non potevano convivere.

Stalin coglie semplicemente degli accordi provvisori con la Francia, come alleato naturale visto. Sancisce

inoltre un’accordo con la Cecoslovacchia. l’URSS era in relativo isolamento internazionale spingendola

verso una preparazione di medio - lungo termine alla guerra. Stalin accelera l’industria pesante, procedendo

inoltre ad epurare il paese dalla classi sociali contrarie al comunismo (Gulag - Kulaki). Stalin voleva

sradicare il diritto alla proprietà privata dei contadini in vigore di criteri sociali ed etnici per non avere

antagonisti alla sua politica. Dal 1936, l’armata rossa ed il partito vengono decapitati dai non simpatizzanti al

comunismo.

Una delle ragioni che spinge Stalin a fare un accordo alla Germania fu quello di guadagnare tempo per

preparare l’amata rossa alla guerra (patto Molotov - Ribbentrop)

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Verso l’appeasement: Gran Bretagna

La GB sembra essere l’elemento decisivo. Se questa si impegna con un paese più debole è in grado di

rovesciare la prospettiva. La GB nel periodo fra le due guerre non ha un coinvolgimento particolare sulle

vicende continentali ma il suo obiettivo è quello di ricostruire un equilibrio interno al continente europeo. vi

è l’idea che i francesi siano malati di imperialismo che crea un pregiudizio sulla Francia. Si pensa che le

richieste della Germania fossero legittime. Con l’arrivo di Hitler al potere, la posizione della GB non cambia

molto ed è preoccupata di una relazione socialista in Germania, terra di Marx.

Cosi come la GB dal 1922 in poi guarda con favore a Mussolini e finché ci fosse stato lui al comando, alla

GB piaceva soprattutto la sua visione di ordine ma anche progresso.

Di fronte a Hitler, la GB condivide la radicale battaglia contro il comunismo ed il piano di conquista tedesco

non viene preso sul serio. Gli inglesi erano infatti convinti che Hitler fosse solo uno strumento d’ordine

interno e non una minaccia esterna.

La GB cerca di aderire ad alcuni patti con la Germania, ma rimane comunque in secondo piano a livello

internazionale. I britannici si fanno promotori della politica di non intervento. Tutti i paesi della SDN

dovevano impegnarsi a non intervenire per circoscrivere il conflitto; su questo terreno, a parole, si raggiunge

un accordo ma nei fatti nessuno lo rispetta, tranne la Gran Bretagna.

In un area geografica critica come la penisola iberica, la GB era preoccupata inoltre per la situazione

spagnola che stava proseguendo con istanze di rivoluzione nazionalista per parte dei franchisti.

La GB era però anche preoccupata per il suo impero che subì delle pesanti conseguenze con la recessione del

1929. La GB concede alla Germania, in vigore della pari equità fra i paesi, delle piccole concessioni per

convincerla a non fare ricorso alle armi. Per Hitler infatti si trattava solo di ottenere quella piccola cosa

legittima, dopo la quale si potrà convivere pacificamente. Fu una diplomazia molto strategica e la GB le dava

corda. Con il termine appeasement, si intende un assecondamento, soddisfacimento nei confronti della

Germania e dell’Italia per parte inglese che nel complesso tendono a legittimare la voglia di influenza

politica ed economica di questi due paesi. La debolezza dell’impero fu la causa della cessione di territori alla

Germania. Verso la Guerra

Guerra di Spagna: non-intervento ufficiale, in realtà divisione dell’Europa.

La Germania approda in Austria con Anschluss nel Marzo del 1938, annettendola al territorio tedesco.

La Germania chiede inoltre di annettere i Sudeti dopo una ribellione della comunità tedesca che chiedevano

di essere riconosciuti. Di ciò si parlò alla Conferenza di Monaco dove la GB accoglie le richieste tedesche in

nome del salvataggio della pace in Europa a scapito della Cecoslovacchia dove viene instaurato un

protettorato tedesco. Nel frattempo la Germania muove richieste sulla Polonia: una modifica territoriale per

garantire una continuità territoriale per riportar nel Reich i cittadini di lingua tedesca. La Polonia si trova sola

e non disposta ad accettare l’URSS e nemmeno gli altri paesi europei. La situazione polacca diventa instabile

dove francesi ed inglesi cercano di costruire un’ultimo fronte di resistenza. Francia e GB garantisc

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A.A. 2018-2019
5 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Accademico99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Calandri Elena.