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CREDITI:
diritto a ricevere determinate somme ad una data scadenza da soggetti identificati
distinzioni in base a:
- Natura economica:
1. Crediti commerciali
2. Crediti finanziari
- Soggetto debitore:
1. Crediti v/partecipate o partecipanti
2. Crediti v/altri soggetti
- Durata:
1. BP
2. M/L
I crediti rappresentano diritti ad esigere ad una scadenza individuata o individuabile ammontari
fissi o determinabili di disponibilità liquide o di beni e servizi aventi un valore equivalente da clienti
o altri soggetti
Valore nominale di un credito: ammontare def contrattualmente che si ha diritto ad esigere
Tasso di interesse nominale: tasso di interesse contrattuale che applicato al suo valore nominale
consente di determinare flussi finanziari costituiti da interessi attivi lungo la durata del credito
Attualizzazione: processo che consente tramite l’applicazione di un tasso di sconto di det valore ad
oggi di flussi finanziari che saranno incassati in una o più date future
CODICE CIVILE
I crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto
del fattore temporale e per quanto riguarda i crediti del valore di presumibile realizzo.
PRINCIPI CONTABILI (OIC 15)
Rilevazione iniziale dei crediti:
- Crediti derivanti dai ricavi da vendita di beni rilevati in base al principio di competenza
quando il processo produttivo dei beni è completato e si è verificato il passaggio
sostanziale del titolo di proprietà (trasferimento dei rischi e benefici)
- Crediti derivanti da ricavi per prestazioni di servizi: principio di competenza quando il
servizio è reso cioè la prestazione è stata effettuata
- Crediti che si originano per ragioni differenti dallo scambio di beni e servizi: (operazioni di
finanziamento) sono iscrivibili a bilancio se sussiste titolo al credito (obbligazione di terzi
verso la società)
I crediti sono rilevati a bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato tenendo conto del fattore
temporale
Credito rilevato per la prima volta: valore di iscrizione iniziale è il valore nominale del credito al
netto di premi, sconti, abbuoni e inclusivo di eventuali costi direttamente attribuibili alla transazione
che ha generato il credito
I costi di transazione, le eventuali commissioni attive e passive e ogni differenza tra valore iniziale
e valore nominale a scadenza sono inclusi nel calcolo del costo ammortizzato utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo che implica che essi siano ammortizzati lungo la durata attesa del
credito.
Il loro ammortamento integra o rettifica gli interessi attivi calcolati al tasso nominale in modo che il
tasso di interesse effettivo possa rimanere costante per tutta la durata del credito da applicarsi al
suo valore contabile.
Il tasso di interesse effettivo è calcolato al momento della rilevazione iniziale del credito ed è poi
utilizzato per la sua valutazione successiva ed è il tasso interno di rendimento costante lungo tutta
la durata del credito che rende uguale il valore attuale dei flussi finanziari futuri derivanti dal credito
e il suo valore di rilevazione iniziale.
Attualizzazione dei crediti
Occorre tener conto del fattore temporale
Nella rilevazione iniziale il tasso di interesse effettivo deve essere confrontato con i tassi di
interesse di mercato
Il tasso di interesse di mercato è il tasso che si sarebbe applicato se due parti indipendenti
avessero negoziato un’operazione similare di finanziamento con termini e altre condizioni
comparabili a quella oggetto d’esame
Qualora siano parecchio diversi il tasso di interesse di mercato deve essere usato per attualizzare i
flussi finanziari futuri derivanti dal credito al fine di determinare il suo valore iniziale di iscrizione
L’attualizzazione dei crediti può NON essere effettuata se gli effetti sono irrilevanti rispetto al valore
non attualizzato
Gli effetti sono irrilevanti se i crediti sono di BP
I crediti commerciali con scadenza > 12 mesi dal momento della rilevazione iniziale ed i relativi
ricavi si rilevano inizialmente al valore determinato attualizzando il credito al tasso di interesse di
mercato
La differenza tra valore iniziale e valore a termine va rilevata a CE come provento finanziario
lungo la durata del credito usando il criterio del tasso di interesse effettivo
Nel caso di crediti finanziari, la diff tra valore iniziale non attualizzato e valore di rilevazione iniziale
attualizzato è rilevata tra gli oneri finanziari del CE (C17)
Valutazione e rilevazioni successive
Dei crediti valutati al costo ammortizzato:
alla chiusura dei dell’es, il valore dei crediti valutati al costo ammortizzato è pari al valore attuale
dei flussi finanziari futuri scontati al tasso di interesse effettivo.
Il procedimento di determinazione successiva alla rilevazione iniziale del valore dei crediti valutati
al costo ammortizzato da iscrivere a bilancio:
1. Ammontare interessi calcolati con il criterio del tasso di interesse effettivo sul valore
contabile del credito all’inizio dell’es
2. + ammontare degli interessi così ottenuti al precedente valore contabile del credito
3. – incassi per interessi e capitale del periodo
4. – svalutazioni al valore di presumibile realizzo e le perdite su crediti
Rilevazione iniziale nel bilancio in forma abbreviata e delle micro-imprese:
i crediti possono essere valutati al valore di presumibile realizzo senza applicare il criterio di
valutazione del costo ammortizzato e l’attualizzazione.
La rilevazione iniziale è fatta al valore nominale al netto dei premi, degli sconti, degli
abbuoni previsti contrattualmente
NB: nel caso in cui l’incasso degli interessi sia dubbio, occorre stanziare un fondo svalutazione
crediti sulla base della stimata possibilità di recupero.
I costi di transazione iniziali sono rilevati tra i risconti attivi (SPA D)
Valutazione successiva nel bilancio in forma abbreviata e micro-imprese:
i crediti possono essere valutati al valore di presumibile realizzo senza applicare il criterio di
valutazione del costo ammortizzato e l’attualizzazione.
La valutazione successiva del credito è effettuata al valore nominale + interessi al tasso di
interesse nominale – incassi ricevuti per capitale e interessi e al netto delle svalutazioni
stimate e delle perdite su crediti contabilizzate per adeguare il credito al valore di
presumibile realizzo.
Valore di presumibile realizzo: i crediti devono essere iscritti secondo il valore presumibile di
realizzo. = valore nominale – costi per presunte perdite di insolvenza – oneri da sostenere
fino all’effettivo realizzo dei crediti (es. spese giudiziali) compresi sconti e abbuoni
concessi al pagamento