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LOGICHE DI FUNZIONAMENTO DELLE NUOVE IMPRESE
Il momento della nascita di un'impresa è caratterizzato da forte incertezza ex-ante. Cioè il legame fra fattori di partenza e risultati delle nuove imprese è dominato da condizioni di ambiguità causale ed è difficilmente intelligibile. Inoltre, non è facile interpretare ex-post le cause degli andamenti, separando, ad esempio nei casi di fallimento, il ruolo delle circostanze sfavorevoli dalla scarsa abilità dei soggetti. L'avvio di una nuova impresa indipendente rappresenta una rottura, una discontinuità in alcuni casi a carattere innovativo. Si tratta di processi di sperimentazione e apprendimento in condizioni di incertezza. Le nuove imprese nate all'interno dei distretti e di reti organizzate di imprese possono essere lette proprio come casi di neo-imprenditorialità a basso grado di discontinuità, in cui il set di informazioni disponibili nella rete direlazioni riduce la componente di incertezza associata all'ingresso. La nuova impresa si trova quasi sempre in una condizione di inferiorità dovuta al fatto che essa è nuova e all'esterno. Questa condizione di debolezza è connessa alla novità. (si ricorda l'esistenza di poco legittima barriere alla crescita e barriere all'entrata).
In questa sede si pone attenzione all'"economia iniziale" delle nuove realtà imprenditoriali. Bisogna cioè analizzare le condizioni e le modalità attraverso cui il processo di creazione di nuove imprese riesce a generare valore.
LA RICERCA DEI FATTORI DI SUCCESSO:
Si è da sempre cercato di individuare quei fattori che possono spiegare le performances iniziali delle nuove imprese. Si cerca cioè di determinare quali, tra fattori e variabili costitutive di una nuova impresa, sono maggiormente in grado di condurre al successo dell'iniziativa. In questo senso
gli studi si sono incentrati sulle caratteristiche degli imprenditori, sui processi fondativi e le strategie di ingresso seguite. Si vuole capire come, "a parità di altre condizioni", la presenza di quel fattore agisce positivamente sulle performances iniziali delle nuove imprese. Le ricerche sui fattori di successo delle nuove imprese, pur avendo dato luogo a innumerevoli indagini empiriche, non hanno prodotto risultati interessanti. PROBLEMI DI GENERALIZZAZIONE: Si riscontra la difficoltà di generalizzare le relazioni evidenziate fra caratteri dello start-up e successo iniziale. In realtà, nonostante le continue ricerche empiriche, non si è riuscito a definire e ristringere la forte eterogeneità dei presunti fattori di successo. Inoltre i risultati ottenuti si sono rivelati non di rado in contraddizione tra loro. In altre parole, non si riesce a definire statisticamente quali sono i fattori di successo ex-ante, in modo generalizzato.difficoltà di generalizzare i fattori di successo delle prime fasi di vita delle nuove imprese si riferisce sostanzialmente a quattro problemi metodologici fondamentali di ricerca: - Problemi di campionamento: l'assenza di rigorosi criteri di campionamento non consente di individuare popolazioni sufficientemente omogenee. Ciò determina due ordini di problemi: - I risultati risultano contraddittori e poco significativi - I risultati non sono confrontabili e le conoscenze prodotte non sono cumulabili - Variabili esplicative troppo facili e/o poco significative: si riferisce cioè alle modalità di scelta dei fattori da inserire nelle verifiche empiriche. Si tende invece ad escludere le variabili relative ad aspetti meno intellegibili e più oscuri della nascita, sebbene siano aspetti che secondo alcuni autori, sono anche i più importanti. Approccio all'impresa oall'imprenditore: la ricerca delle determinanti delle performances viene alternativamente fatta con riferimento all'imprenditore, al team imprenditoriale o all'impresa. È evidente che la scelta di una diversa unità di analisi implica una differente concezione della nuova impresa. Così, ad esempio, ricercare i fattori esplicativi dell'andamento iniziale nelle variabili riferibili all'imprenditore implica ritenere la nuova impresa un'entità le cui capacità competitive e di sopravvivenza dipendono fortemente dalle doti e dai caratteri dell'individuo che l'ha fondata. Viceversa, adottare come livello di indagine direttamente la nuova impresa vuol dire riconoscere che le performance aziendali sono connesse a scelte e comportamenti osservabili a livelli di impresa e non a determinate caratteristiche del fondatore. Misurazione del successo iniziale: Esistono in vero diversi modi con cui viene misurato il successo.iniziale delle nuove imprese. In particolare ci sono tre diversi approcci alla misurazione delle performances:
- Sopravvivenza
- Sviluppo dimensionale
- Risultati reddituali finanziari
Le condizioni ed i fattori che possono essere determinanti per il raggiungimento del successo, inteso come sopravvivenza, possono non coincidere con quelli che verosimilmente influiscono sulla capacità iniziale di crescita e/o di ottenere positivi ritorni reddituali. Non si può dire in assoluto cosa si debba intendere per successo iniziale delle nuove imprese. La scelta di un indicatore rispetto ad un altro dovrebbe tener conto degli obiettivi e delle aspettative dell’imprenditore, elementi che possono di fatto orientare la nuova iniziativa verso determinati risultati a scapito di altri. Ad esempio, la crescita dimensionale della nuova impresa, molto spesso viene considerato come espressione del successo iniziale, ma tale parametro potrebbe diventare irrilevante se il fondatore
determinare i fattori di successo delle nuove imprese devono quindi tenere conto di questi limiti per ottenere risultati accurati e significativi.determinare i fattori di successo detenuti dalle nuove imprese, hanno due intenti: - Intento predittivo: prevedere le performances che otterrà una nuova impresa al tempo ex-ante, conoscendo le variabili iniziali da cui è caratterizzata l'impresa al momento della nascita. - Intento normativo: creare delle regole di comportamento per raggiungere le performances volute. Lo scostamento tra i modelli predittivi e la realtà osservata (Wi) è da imputare alla presenza di fattori casuali non prevedibili (random effects). Tali fattori vengono in tal modo ad essere considerati componenti esogene al sistema delle relazioni strutturali, alla stregua di elementi di "disturbo" delle funzioni lineari trovate. E l'esclusione dei fattori causali, la ricerca di relazioni ripetitive tra le variabili costitutive e performances aziendali, costituiscono dei presupposti di indagine che determinano un'ingiustificata riduzione di complessità del fenomeno.altre parole, non si possono considerare esogeni e non valutare i fattori casuali che invece influiscono fortemente sulle performance iniziali delle imprese, sebbene tali fattori siano di difficile individuazione e misurazione. La loro esclusione rende i modelli esplicativi delle performance rispetto ai fattori di successo, troppo generici e non significativi.
La nascita di aggregati di nuove imprese e il ruolo degli imprenditori fondatori vanno quindi visti come una di perturbazione dell'equilibrio che produce cicli di discontinuità espansiva delle fonti di innovazione e sostiene l'esistenza di una "causa imprenditoriale" dei cicli (distruzione creatrice di Shumpeter. Egli economici espansivi e depressivi). Il fenomeno della nascita delle nuove imprese deve essere analizzato avendo come schema concettuale di riferimento la complessità e l'interdipendenza e non la linearità.
A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 5
causale(la nascita di un'impresa è un fenomeno complesso, e non lineare).semplice Nei fenomeni complessi si riduce la possibilità che gli eventi possano ripetersi, pur in presenza di analogia nelle condizioni di partenza.Perciò si attenua la capacità interpretativa di modelli basati sulla ricerca di regolarità di relazioni tra variabili indipendenti e dipendenti, fondate sulla ricerca di effetti causali unidirezionali, con il risultato di ottenere scarse chance di predeterminare come l'azione delle variabili sull'output indipendenti possa influire selezionato.PRESUPPORTI PER IL CORRETTO STUDIO DELLA NASCITA DI NUOVE IMPRESE:- Nascita di impresa come evento di rottura: cioè di discontinuità dello status quo e che quasi sempre non è destinato a ripetersi nelle stesse modalitàAzione stocastica svolta dall'ambiente esterno:- il ruolo del caso nell'economia con l'azione stocastica svoltadelle nuoveaziende si indentificadall’ambiente esterno ed assume rilievo in relazione alla condizione di forte vulnerabilità checontraddistingue le neo-organizzazioni. (esempio: perdita di un cliente importante o ingresso di unnuovo competitor).- Shock ambientali e sfortuna vanno considerati come variabili endogene nei modelli:il fatto che le performance sono facilmente alterabili da elementi casuali e non controllabili, rendevano il tentativo di ricerca di relazioni in grado di predire le performance. Si chiarisce inoltre lapresenza di elevate percentuali di varianza delle performance non attribuibili all’azione dellevariabili indipendenti. Come conseguenza di ciò, emerge la necessità di considerare i fattori casuali(come gli shock ambientali o le circostanze sfavorevoli), come elementi endogeni al sistema direlazioni, includendoli nelle analisi delle dinamiche post-entry delle nuove imprese.TEORIA DEL CAOS:Si è ritenuto plausibile applicare la teoria delcaos alle nuove imprese in quanto il fenomeno della loro nascita è caratterizzato da imprevedibilità, non linearità e non determinismo.