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ANALISI PRELIMINARE

La business idea potenziale, deve essere sottoposta ad analisi preliminare al fine di:

  • Controllare le variabili critiche per il potenziale della business idea
  • Sviluppare l'apprendimento
  • Rimuovere i fattori di debolezza

Quest'analisi preliminare si otterrà in modo diverso a secondo che la business idea sia formalizzata:

  • Sulla base di un'opportunità di mercato
  • Sulla base di un'opportunità tecnologica

IL GRADO DI COERENZA

In sintesi l'analisi preliminare della business idea mira:

  • A indagare il grado di coerenza tra i suoi elementi in relazione al potenziale di mercato dell'impresa nascente
  • A stimare un primo ordine di grandezza dei fabbisogni di capitale e delle sue fonti, nonché i rendimenti attesi

A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 27

BUSINESS PLAN

Le variabili della business idea sono poi meglio esplicate in un progetto più analitico per valutarne la concreta

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business idea, specificandone l’insieme dellefattibilità. Il business plan è il documento che formalizzaanalisi e delle scelte che compongono il progetto imprenditoriale e ne sintetizza gli esiti in un periodo dimedio-lungo termine (3–5 anni).esso contiene il “voler essere” dell’impresa per il futuro.

TIPOLOGIE DI BUSINESS PLAN:

Il business plan viene utilizzato

  • Per un progetto che comporta l’avvio di una- nuova impresa (business plan per lo start-up)
  • Per una proposta di crescita per un’impresa esistente (business plan per lo sviluppo)

In entrambi i casi esso comprende:

  • Una parte qualitativa (informazioni)
  • Una parte quantitativa (dati economici, finanziari, patrimoniali)

LE FINALITA’ DEL BUSINESS PLAN:

sono essenzialmente due:

  1. Valenza interna:aiuta a formalizzare le idee di gestione e a valutare le decisioni. È uno strumento di verifica diquanto è stato fatto
  2. Valenza esterna:serve a coinvolgere stakeholder

esterni (investitori, finanziatori, organizzazioni pubbliche, altre imprese con cui fare accordi) il linguaggio del business plan è formalizzato ed è mirato ad essere compreso dai destinatari interessati del business plan.

STRUTTURA DEL BUSINESS PLAN:

Non esiste invero un'unica struttura di business plan, alcuni saranno più semplici ed altri più complessi. Ad esempio un business plan può contenere:

  • Executive overview
  • Impresa e team imprenditoriale
  • Prodotto/servizio offerto
  • Mercato di riferimento (analisi della domanda e della concorrenza)
  • Piano di marketing (strategico ed operativo)
  • Piano operativo (produzione ed approvvigionamenti)
  • Piano organizzativo e piano d'investimento
  • Previsioni economico-finanziarie
  • Altre informazioni

A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 28 15° Lezione. 14/11/12

La struttura del business plan non è mai unica. Ad esempio, se il prodotto è high tech, nel business

plansaranno evidenziati con maggiore enfasi gli aspetti tecnologici del prodotto anziché gli aspetti del mercato.all'impresa per una comunicazione diretta ai soci, ed esterne perLa finalità del business plan sono internecomunicazioni ai destinatari interessati al business.

Ora vediamo più in dettaglio le varie componenti del business plan, elencate sopra:

- EXECUTIVE OVERVIEW: è una sintesi iniziale dell'idea di business e delle opportunità di business che si intendono esplorare. Comprende:

  • Obbiettivi dell'iniziativa
  • Caratteristiche chiave del prodotto/servizio e del processo (anche rispetto ai concorrenti)
  • Caratteristiche chiave del mercato e dei canali distributivi e di approvvigionamento
  • Punti di forza e di debolezza dell'iniziativa
  • Verifica sulla sostenibilità (principali risultati economico-finanziari attesi, capitale da investire ecc..) e coesione complessiva
  • Richieste al destinatario del business plan

IMPRESA: è una parte del business plan, che si può riferire ad un'impresa già esistente o ad un'impresa nascente. Nel caso di un'impresa già esistente bisogna descrivere il campo di attività principale e qual è la posizione aziendale, indicando:

  • Storia dell'impresa
  • Ubicazione
  • Forma e composizione societaria
  • Principali dati economico finanziari consuntivi (fatturato, redditività, struttura del capitale)
  • Presenza di legami/collaborazioni con altre aziende

Per un'impresa nascente bisogna scegliere la forma giuridica più conveniente in funzione dell'attività che ci si accinge a fare e della responsabilità patrimoniale.

TEAM IMPRENDITORIALE

Parla dell'organizzazione per realizzare gli obiettivi e per valutare le capacità per far nascere e sviluppare il business. In esso si indica:

  • Componenti del gruppo imprenditoriale e loro esperienze/competenze
  • Posizioni chiave, chi le

ricopre e come verranno ricoperte le posizioni ancora scoperte

La compagine sociale deve essere ben scelta e deve contenere persone anche persone esperte, vogliose e preparate. In questa parte del business plan, alla fine, vengono inseriti appunto i curriculum dei componenti del team. Il tutto dovrà essere definito in maniera chiara e condivisa da tutti i componenti del team.

- MERCATO DI SBOCCO:

si divide in diverse categorie:

  • Mercato potenziale total addressable market:
    • Quante sono le persone a cui ci si rivolge
    • Quante sono le persone che hanno bisogno del prodotto
    • Quanto sarebbe grande il mercato se tutti comprassero il prodotto
    • Relativi studi e ricerche del mercato
  • Mercato disponibile served available market:
    • Quant'è la quota di mercato che aspetta all'impresa
    • Quante persone hanno bisogno del prodotto
    • Quante persone hanno disponibilità economica di comprare il prodotto
    • Grandezza (euro) del mercato se tutti
comprassero il prodotto  Indagare interrogando i potenziali clienti (pretest) A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 29– o Mercato servito target market:  Quota di mercato che corrisponde all'impresa  Quanto si venderà nei prossimi 3 anni  Indagare parlando ai clienti:  Identificando i canali  Identificando i competitor– o Mercato penetrato penetrated market:  Quanto è stata la quota di mercato  Quanto si è venduto negli ultimi 3 anni  Analisi dei risultati e dei gap a consuntivo alla fine di ogni anno Riassumendo.. è il totale dei consumatori che dichiarano interesse per l'offerta Il mercato potenziale Il mercato disponibile è il totale dei consumatori interessati che hanno disponibilità di accesso all'offerta Il mercato servito è la parte del mercato a cui si rivolge l'impresa penetrato è l'insieme dei consumatori che effettivamente acquistano ilprodotto Il mercato L'impresa non si limita a misurare la domanda ma interviene sulla domanda con le politiche di marketing percorreggere ad esempio, le differenze tra le previsioni e i risultati sulle vendite di periodo. Alcuni elementi del marketing operativo (cooperativo) vengo inseriti nel business plan proprio comestrategia "di riserva" di posizionamento del prodotto in caso di oscillazioni non previsto della domanda. - ANALISI DELLA CONCORRENZA: modello di Porter delle 5 forze competitive - PIANO DI MARKETING: Si tratta soprattutto di marketing operativo (marketing mix). Deve contenere: A cura di Stefano Silvani. Università di Tor Vergata Pag. 30 o Prodotto/servizio con caratteristiche principali, funzionali, estetiche, ecc.. o Presenza di eventuali brevetti e licenze o Lo stato di sviluppo del prodotto; indicando tempi, modalità e costi per la completamessa a punto del prodotto caso di offerta di servizi, bisogna aggiungere il "service Nel blue print".

cioè un quadro dettagliato, sebbene sintetico, di tutti gli aspetti del servizio, come:

  • Prezzo e condizioni di pagamento
  • Distribuzione
  • Comunicazione

Nel piano di marketing deve essere riportato il budget delle vendite (che è annuale) e le stime delle future quote di mercato

PIANO OPERATIVO:

In questa sezione si considerano gli aspetti produttivi, ovvero quanto e come produrre. Bisogna indicare:

  • Capacità produttiva disponibile e magazzino
  • Costi di produzione
  • Volumi di produzione nel periodo
  • Livelli di scorte

PIANO ORGANIZZATIVO:

In questa sezione si indica la struttura organizzativa con specificazione di ruoli, gerarchie, responsabilità, sistemi operativi e relazionali, fabbisogno di personale con relative forme contrattuali. È inoltre importante indicare le figure chiave dell'organizzazione, delle loro competenze possedute, acquisibili e sviluppabili con diverse modalità.

Questa parte del documento indica come incide il fattore lavoro

nei costi dell'impresa.

PREVISIONI ECONOMICO-FINANZIARIE E PIANO DI INVESTIMENTI:

In questa sezione si svolge un bilancio previsionale per i primi 5 anni, si stimano cioè:

  • Conto economico
  • Stato patrimoniale
  • Flussi di cassa
  • Eventuale break even point

L'obbiettivo di questa sezione è:

  • Quantificare dettagliatamente gli obbiettivi
  • Evidenziare gli elementi condizionanti a decidere il piano d'investimento e decidere se, in che modo, e in che misura, chiedere eventuali finanziamenti.

I risultati del bilancio previsionale dipendono dalle ipotesi iniziali di stima. Il bilancio previsionale si valuta almeno sulla base di 3 tipologie di scenari differenti (prevedo che guadagnerò 1000, 100, oppure -20).

ALTRI ELEMENTI:

Questo documento deve essere organico e bilanciato nelle informazioni, senza appesantire la comunicazione. Esso può contenere:

  • Quadro normativo
  • Test di prodotto
  • Ricerche di mercato
  • Distinta base: quanto viene prodotto dal
Dettagli
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A.A. 2012-2013
45 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jstew di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Creazione d'impresa e imprenditorialità minore e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Scafarto Francesco.