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-nella fase 2: serve a confermare l’efficacia terapeutica,
- definire le dosi terapeutiche;
-stimare la tollerabilità al farmaco;
-effettuare studi in popolazioni speciali (cioè in quelli affetti da patologie)
tutto ciò in un campione rappresentato da circo 100-200 pazienti.
-fase 3, ha come obbiettivo quello di:
fornire prove di efficacia per le indicazioni d’uso specifiche, alle autorità regolatorie
determinare la frequenza di eventi sfavorevoli;
inizio della sperimentazioni in trial clinici allargati che coinvolgono dalle diverse
centinaia alle migliaia di pazienti. Vi è quindi un iniziale reclutamento dei pazienti per
poi procedere con una randomizzazione e quindi somministrare ad un gruppo di
pazienti il trattamento con il farmaco principale ed a un secondo gruppo il trattamento
di un farmaco secondario o con un placebo. In seguito si compareranno i risultati
valutando gli effetti indotti in entrambi i gruppi.
I trial clinici randomizzati sono un buono strumento per la valutazione dell’efficacia di
un farmaco,
ma non risultano essere idonei per rilevare con precisione tutti gli eventi avversi .
perché:
1.- vi è una selezione nella popolazione
2.-non sono inclusi pazienti ad altro rischio di sviluppare adr tra cui: bambini, donne
incinta, anziani, pazienti con funzioni epatiche o renali compromesse ecc…
3. -la dimensione del campione risulta essere inoltre limitata, vi è quindi uno squilibrio
tra i numero di pazienti sottoposti al farmaco in clinica e quelli che realmente lo
utilizzeranno;
4.-latenza dell’effetto dannoso indotto eventualmente dal farmaco non è riscontrabile
durante il periodo del trial.
-fase 4 o fase post-marketing è necessaria affinché vengano rilevate le condizioni
avverse del farmaco,
continuare a valutate i benefici/rischi nella pratica clinica e quindi consiste nella
farmacovigilanza.
l’obbiettivo della farmacovigilanza risulta quindi quello di:
-identificare le reazioni avverse da farmaci precedentemente non riconosciute e stima
della loro incidenza
- identificazione dei fattori di rischio delle adr
stabilizzare profili comparativi di adr tra farmaci della stessa classe.
Le adr sono:
affetti non desiderati e dannosi;
causati dal farmaco
si verificano durante o dopo l’uso di dosi terapeutiche per il trattamento.
un adr è definita grave quando:
- ha esito fatale
-minaccia la sopravvivenza;
determina invalidità
provoca o prolunga il ricovero in ospedale
determina un anomalia o un difetto alla nascita.
Una reazione avversa, la cui natura o intensità non corrispondono a quanto riportato