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Thelen 1990, schemi di afferramento dell'oggetto per il bambino, in competizione tra altri schemi avantaggio dell'uso più funzionale.
Come selezionare gli schemi più funzionali? Si va a "vela"; per tentativi ed errori, per approssimazione progressiva, fino alla forma più funzionale e relativa riconfigurazione. (momento "sloppy" in diade relazionale, scivolare per poi aggiustare; necessario)
Il linguaggio interviene dopo l'evento, ricostruisce e collega (a volte modifica)-Momento emergente segue la dinamica delle proprietà emergenti della mente (dei sistemi), orizzonte dietro e davanti, estensione del presente→"essere-con".
Esperienza vissuta: sensazioni, affetti, azioni, attivazioni, motivazioni, altri→momento emergente
Esperienza rappresentativa; schema sensomotorio, schema percettivo, schemi concettuali, script, forma-sensazione, involucro protonarrativo→reti schemi→schemi
essere-con-Rappresentazioni evocate o agite; fantasie, alcuni ricordi, narrazioni autobiografiche.
Le rappresentazioni del bambino provengono da modi essere con , dall’esperienza soggettiva, dagli schemi degli avvenimenti interpersonali. Immaginamo lo schema di essere-con una madre depressa ( complesso della madre morta), provoca un progressivo distacco nelle esperienze croniche ripetitive che portano a una sparizione psichica (nessuno che possa riflettere le emozioni e i bisogni, nessuno che s’accorga di niente).
Le invarianti della madre depressa diventano le invarianti del bambino che ha così esperienze precoci di microdepressione, in un processo di indentificazione da fallimento di coinvolgimento= caduta degli affetti positivi e ritardo psicomotorio= schema microdepressione, l’esperienza del bambino sarà quella di essere un“rianimatore”, cercando di riportare in vita la madre morta( depressa) invitandola all’interazione, sviluppando
momenti creativi nel tentativo, lo sviluppo successivo possibile sarà, bambino ammaliatoreentusiasta oppure rianimatore , schema che potrebbe comprendere la gratificazione di esserci riuscito, o lafrustrazione di aver fallito ( il che determinerà la scelta del partner futuro, sceglierà solo chi avrà bisogno diessere rianimato). Se non funziona con la madre, che diventerà un elemento di sfondo, sopperirà con laricerca di + stimoli, + autovigilanza+ autoattivazione+ curiosità come gesti di attaccamento.L’esperienza di una madre inautentica sarà quella di avere un sé inautentico, le madri consapevoli di nonessere abbastanza ipercompensano a tratti compiendo degli sforzi enormi, agiscono apparentemente bene,ma meccanicamente, senza coinvolgimento reale, simuleranno , il che comporterà il fallimentodell’interazione in discrepanza del coordinamento comportamentale (es.: sorridere forzatamente mentre ilcorpoè rigido e la voce ha un tono discendente), il bambino distingue molto bene il flusso forzato dal flusso spontaneo, ma si accontenta, “meglio di niente”. falsa interazione=falsa madre=falso sé. Nel comportamento forzato il sentimento è assente= dovere, conformismo, sforzo, fatica, iperadattamento conformistico come strategia di gestione relazionale. Schema con “disastro imminente”, elaborazioni cognitive dei fenomeni ansiosi osservati, il bambino non può prevedere cosa accadrà = sensazione di perdita o abbandono. Quindi dal singolo evento ai modi di essere-con si passa al trauma costruito intorno al disinvestimento materno= costruzione terreno patogeno, cioè il trauma razionalizzato e trasformato in andamento ordinario. Schemi essere-con ha unità di dimensioni intermedie, tra le + generali (modelli operativi interni, rappresentazioni personali, modelli di scambi di ruolo) e piccoli gesti, comportamenti concreti e conoscenza locale.
manifesti di B e M (o genitori) individuando nella sequenza interattiva tra B e M, che sono manifestazioni o attivazioni del tema conflittuali. Il sintomo è la sequenza interattiva e da tale viene trattata. → sequenze interattive somatiche.
Lieberman e Pawl; uso di M come ingresso nel sistema per modificare M, con l'obiettivo finale di cambiare le rappresentazioni interne che il genitore ha di sé stesso e di conseguenza che ha del bambino. Rompere il circolo vizioso delle interazioni fallimentari e insoddisfacenti per tutti. Smantellare le rappresentazioni disturbate di M su B, vedere B come obiettivo, a questo scopo vedere le sequenze di interazione (brevi) su un video registrato e analizzarle con T può essere determinante per poter assumere un'altra prospettiva. Assumere la voce di B, per drammatizzare l'esperienza di B, per i genitori e per le loro rappresentazioni (scuola F. Dolto 1971, intervista sia ai genitori che al bambino), osservazioni delle
interazionidalla prospettiva del B, ottimizzazioni coping-schema, modo privilegiato di interzione per evitare il disagio.Sameroff e Emde 1989, ingresso e bersaglio, le interazioni rivelate dal comportamento manifesto di B, nonsolo il comportamento di M.Orientamento all'integrazione Susan Mc Donough, basato su un modello syudio clinico su M-Bsvantaggiati, dove il 1° problema è farli arrivare in terapia e poi farceli rimanere.1° step: creare e mantenere alleanza terapeutica, allargare il sostegno creando alleanza positiva con qualsiasimezzo, individuare i comportamenti positivi e aiuto a farli emergere ( video), comportamenti negativiignirati, si sposta tutto sul rinforzo del positivo, il riferimento positivo è sulla relazione non sui singolisoggetti, le storie personali dei genitori si possono usare nel "qui e ora", non hanno altra rilevanza tecnicaaltrimenti, non sono il focus di interesse.Modello sistemico; intera rete di interazioni familiari,
intervento su tutto il quadro relazionale, oltre la neo-famiglia nucleare m-p-b. Modello centro studi famiglie Losanna; 1°, creare alleanza positiva e osservazione delle configurazioni tra i membri 2°, creare una cornice fisica e temporale per le interazioni alternando la coppia + 1 o il triangolo m-b-p, schemi transazionali, modalità transazioni tra membri gioco di Losanna, paradigma per esplorare lo schema e le configurazioni della triade (bimbo su una sdraio e genitori vicino in interazione alternate), poi T come 4° membro, la situazione prestabilita facilita l'osservazione delle variabili possibili 3°, modificare le interazioni, non i membri, modificare l'esperienza, nuovi script da creare. Triangolo, sempre un posto particolare nel pensiero psicoanalitico; il 3° elemento è necessario per la crescita, è un elemento che dilata la coppia esclusiva; diventare triade. Gruppo di lavoro di Losanna, schemi di interazione m-b-p, passaggio dallaAggettivi di descrizione:
- Prima di m:...
- Poi di sua madre:...
- Sul marito:...
Trattamento genit-B: 3-12 sedute a cadenza settimanale. Se migliorano è entro le 10 sedute, altrimenti ci vogliono anni. Non schema particolarmente strutturato.