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La Corte Costituzionale
La corte costituzionale secondo l'art 134 della costituzione repubblicana del 1948 si occupa di effettuare un controllo di legittimità delle leggi e degli atti aventi valore di legge ordinaria dello stato e delle regioni, dei conflitti di attribuzione delle competenze tra gli organi (conflitti interorganici) Della repubblica o tra i soggetti della repubblica (intersoggettivi) nonché dei reati del presidente della repubblica (alto tradimento e attentato alla costituzione, nonché dal art 2 della legge costituzionale n1 del 53 la corte è chiamata a giudicare l'ammissibilità del referendum abrogativo.
Ai sensi dell'art 135 della Costituzione essa si compone di 15 giudici nominati 1/3 dal Presidente della repubblica, 1/3 dalle magistrature superiori ovvero 3 giudici sono nominati dalla Corte di Cassazione 1 Dalla Corte dei conti.
Nel giudizio di accusa del presidente della repubblica essa si compone di ulteriori 16 giudici non
Togati estratti a sorteda un elenco di cittadini aventi i requisiti per la ricopertura della carica di senatore istituito presso la corte di cassazione.
I giudici rimangono in carica 9 anni, e non sono rieleggibili, il presidente della corte rimane in carica 3 Anni ed è rieleggibile.
Godono delle stesse tutele previste dall'art 68 Cost per i parlamentari, hanno una propria giustizia domestica C.d. Autodichia e inviolabilità della sede.
Come precedentemente detto la corte si occupa di sindacare sulla legittimità delle leggi e sugli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni qualora presentino dei profili di incostituzionalità.
La corte opera in due modi in via incidentale. Ovvero quando il giudice a quo, ovvero il giudice che in corso di giudizio si accorge di eventuali profili di incostituzionalità delle norme oggetto di giudizio, sospende quest'ultimo e rimette la questione con un'ordinanza appunto di remissione alla Corte costituzionale.
Tuttavia, Il giudice deve verificare la rilevanza per il giudizio in corso della norma, nonché della non manifesta infondatezza della questione. L'ordinanza di remissione deve contenere alcuni requisiti specifici, ossia l'oggetto o la norma da sottoporre a giudizio di costituzionalità e la motivazione. La Corte Costituzionale può rispondere al giudice con una sentenza che accoglie l'incostituzionalità della norma nella sua completezza, oppure dichiarando illegittime soltanto alcune parti di essa (accoglimento parziale). Inoltre, la Corte può aggiungere delle parti essenziali omesse dal legislatore (additive), oppure, nel caso in cui la norma non presenti un difetto nel contenuto ma nella propria interpretazione, la Corte fornisce una corretta interpretazione o ne elimina alcuni frammenti (ablative). Infine, la Corte può sostituire alcuni frammenti con altri (sostitutive). Il giudizio può svolgersi in via principale o d'azione quando sono le parti (il governo, una regione, ecc.) direttamente coinvolte.è quello di risolvere i conflitti di attribuzione tra gli organi dello Stato. Questi conflitti possono sorgere quando un organo supera i limiti delle sue competenze e invade le competenze di un altro organo. In questi casi, la Corte costituzionale può essere chiamata a decidere quale organo abbia la competenza in questione. Per presentare un ricorso alla Corte costituzionale, non è necessario appellarsi a un giudice. È possibile farlo direttamente, nel caso di conflitti intersoggettivi tra lo Stato e la regione o viceversa. Ad esempio, quando lo Stato supera i suoi limiti di competenza nei confronti della regione o quando un organo dello Stato, come il Presidente della Repubblica, compie atti che eccedono le sue competenze. Dopo la riforma costituzionale del titolo 5, che comprende l'articolo 117 sulla ripartizione delle competenze tra lo Stato e le regioni, e dell'articolo 127 che stabilisce la possibilità di promuovere la questione di legittimità costituzionale di una legge regionale, il Governo ha la facoltà di promuovere tale questione entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge regionale che eccede le competenze della regione. La Corte costituzionale svolge quindi un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto delle competenze legislative e l'equilibrio tra gli organi dello Stato.Come previsto dall'art. 134, il giudizio sui reati presidenziali, ovvero l'alto tradimento e l'attentato alla costituzione, si compone di ulteriori sedici giudici, come è stato detto in fase di introduzione. Il giudizio sui reati presidenziali sarà seguito quasi certamente da un obbligo del presidente di dimettersi o comunque verrà destituito dalla carica.
Il Presidente della Repubblica è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune (richiedendosi la maggioranza assoluta dei membri) e giudicato dalla Corte costituzionale. La procedura è introdotta da un comitato per le immunità parlamentari previste dall'art. 68 della costituzione. Tale organo svolge una fase istruttoria, utilizzando a tale scopo i rapporti, i referti e le denunce trasmesse al presidente della camera, senza che nel suo esercizio sia limitato da segreto di ufficio o di stato. Il comitato può dichiarare la propria incompetenza.
archiviare la questione in caso di manifesta infondatezza o presentare una relazione al parlamento in seduta comune in questo caso, salvo commissioni di inchiesta, vengono decise le pene per il presidente. Un ulteriore compito della corte è quello di sindacare l'ammissibilità del referendum abrogativo (del controllo di ammissibilità invece se ne occupa l'ufficio centrale per il referendum istituito presso la corte di cassazione), come previsto dall'art. 75 della costituzione, il referendum.