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CORSO STORIA MEDIEVALE
Professore: Alfonso Marini
Anno accademico: 2015/2016
Corso: 12 cfu Lezione 1
Prima di parlare del Medioevo, che interesserà prevalentemente l’Europa occidentale ed inizierà
ufficialmente nel 476 d.c. con la deposizione di Romolo Augusto, bisogna doverosamente fare un
piccolo passo indietro e vedere la situazione dell’impero romano intorno all’anno 300 d.c.
Le tre componenti del Medioevo sono: la componente dell’impero romano, la componente
nuova:”popoli barbari” e la componente coagulante tra le due precedenti:” il Cristianesimo” che
coinvolse nel corso della sua storia, sia l’impero romano, sia i barbari, seppur in modo diverso.
L’impero romano è un impero mediterraneo che si estende da occidente a oriente per tutta l’Europa,
l’Asia e l’Africa settentrionale, all’interno del cosiddetto Mare Nostrum e cioè il mar mediterraneo.
L’impero romano è un impero mediterraneo dunque, centro di una periferia composta da vari
popoli.
Questi vari popoli periferici sono composti in parte dai Barbari, essi non sono uniti bensì diversi per
cultura, tradizione e lingua e diventeranno uniti solo successivamente attraverso un processo
chiamato etnogenesi.
I popoli barbari erano stanziali e non nomadi e prima del IV secolo vivevano oltre il Limes (confine
dell’impero romano), esso era delimitato: a nord dal Vallo di Adriano, in Gallia dal Reno e ad est
dal Danubio, qui barbari e romani si scambiavano: merci, armi ecc… pertanto il Limes puo essere
considerato anche come un luogo di incontro e non solo di divisione territoriale.
I Barbari oltrepassarono il Limes, invadendo di fatto l’impero romano a partire dalla seconda metà
del IV secolo e per tutto il V secolo.
Sentendosi aggredito l’impero romano decise di prendere provvedimenti nei confronti di questi
sconfinamenti e propose due opportunità a questi popoli Barbari:
1) Ospitalità e alleanza: i soldati barbari venivano accolti nell’impero romano come militari e
in cambio dei loro servigi militari a difesa dell’impero romano venivano concessi ai Barbari
un terzo delle tasse o terre di una determinata regione.
2) Foederatio: Una alleanza tra l’impero romano e i popoli barbari, affinchè i secondi non
aggredissero i primi e per essere dunque difesi dalle invasioni.
Nel 376 d.c. i Visigoti ottennero dall’imperatore Valente di stanziarsi oltre il Limes, questo fu il
preludio alle invasioni barbariche del V secolo che furono, inoltre, una grande opera migratoria di
popoli.
Dal III al IV secolo si ebbe un movimento di popoli verso i grandi imperi stanziali (Cinese, romano,
persiano, ecc…), Bisogna dire che le invasioni barbariche furono causate anche dalla politica estera
degli imperi orientali che permettevano il transito ai barbari verso i paesi dell’occidenti tra i quali
spiccava appunto anche l’impero romano che non seppe reggere l’urto di questa grande migrazione
di popoli e fu costretto a dividersi ed a capitolare nella regione occidentale.
Cristianesimo e chiesa
Nel IV secolo dopo una prima accettazione nel 313 d.c. si ottenne la libertà di culto con l’editto di
Costantino, il Cristianesimo dunque, non era più considerata una religione da condannare bensì
accettata. Nel 314 nel concilio (sinodo) di Arles (Gallia) Costantino I decise di scomunicare le
persone che rifiutavano la leva militare. Intorno al IV e V secolo il Cristianesimo elaborò testi sacri
prendendo spunto dalle sacre scritture ebraiche. I Cristiani scrissero la bibbia e la divisero in Nuovo
e Antico testamento (alleanza). L’antico testamento era scritto originariamente in ebraico e
aramaico, il nuovo testamento fu scritto in greco, tutte le versione presunte in aramaico sono da
considerarsi dei falsi.
All’inizio del V secolo un frate di nome Girolamo tradusse la bibbia in latino (Vulgato). Questa
versione latina della bibbia diventerà la base della cultura e del sapere nel medioevo, essa verrà
utilizzata a livello scolastico e per scopi di apprendimento.
Il Cristianesimo si organizzò secondo questa disposizione:
1) Chiesa
2) Diocesi: Circoscrizioni territoriali della chiesa, esse sono gestite dai Vescovi;
3) Arcidiocesi o metropoli: Diverse Diocesi costituiscono una Arcidiocesi;
4) I patriarcati sono agglomerati di Diocesi ancor più grandi (Costantinopoli, Roma, Mosca)
L’autorità centrale della chiesa in questi primi anni non è molto forte, solo con Carlo Magno si avrà
la possibilità di creare il termine “Stato Cristiano” (termine generico per indicare la divisione tra
società civile e ambienti ecclesiastici), la presenza dell’imperatore sulle decisioni della chiesa fu
molto forte e condizionò fortemente le scelte dei vescovi e del papa.
Nel 324 d.c. Costantino divenne unico imperatore e ricevette il battesimo nel 327 d.c. poco prima di
morire (337 d.c.)
Il termine cesaropapismo fu coniato per indicare l’autorità sia politica che temporale
dell’imperatore. Nel 325 d.c. durante il concilio di Nicea, Costantino decise di intervenire nelle
questioni ecclesiastiche nel tentativo di tenere unito l’impero e al fine di non frazionarlo e non
creare conflitti al suo interno, durante il concilio di Nicea dunque fu effettuata una disputa sugli
Arianesi. L’Arianesimo aveva una visione della trinità subordinativa, per cui il figlio è subordinato
al padre, addirittura creato, e che quindi negava la divinità di Cristo, a questa teoria di Ario si
oppose Atanasio, all’epoca ancora diacono, che sostenne che il figlio di Dio sia stato generato e non
creato dal padre, Costantino che aveva fatto numerose pressioni sui prelati e sui vescovi portandoli
a Nicea attraverso un Cocchio reale che simboleggiava la forte compenetrazione tra impero e
chiesa, decise di far mettere al bando l’Arianesimo che venne condannato e sconfitto ma anche se
esso continuò ad essere una religione forte per tutto il V secolo, anche lo stesso Costantino nel 327
d.c. fu battezzato secondo rito Ariano e solo in punto di morte si convertì al cristianesimo nel 337
d.c.
Nel concilio di Efeso del 431 d.c. si discuse sulla cristologia, cioè sulla natura di Cristo, ad Efeso si
decise di condannare Nestorio e la sua dottrina che parlava della dualità della natura, una umana e
una divina di Cristo e pertanto si decise di prendere come vera la natura come singola.
Il monofisismo in Cristo, dunque, uscì vincitore dal concilio di Efeso ma fu anch’esso messo al
bando successivamente nel 451 d.c. al Concilio di Calcedonia, tuttavia, il concetto di monofisismo
cesserà di esistere solo alla fine del VII secolo.
Tra il 361-363 d.c. ci fu un breve regno di Giuliano che tentò di riportare in auge il paganesimo,
senza tuttavia, riuscirci.
In questo periodo di discussioni teologiche i barbari si fecero molto minacciosi.
I problemi per l’impero romano iniziarono nel 378 d.c. quando l’imperatore Valente fu sconfitto e
ucciso dai Visigoti nella battaglia di Adrianopoli.
Nel 380 con l’editto di Tessalonica si stabilì che il cristianesimo era la religione ufficiale
dell’impero. Nel 391 d.c. furono proibiti i culti pagani (inizia la persecuzione pagana) con la morte
di Teodosio nel 395 d.c. succederono a lui i suoi due figli Arcadio (impero d’oriente) e Onorio
(impero d’occidente), con i quali si avrà la definitiva divisione dell’impero in oriente e occidente.
Fin dalla metà del IV secolo la pressione sui confini dell’impero romano si era fatta sempre più
forte, i franchi nel 355 d.c. oltrepassarono il Reno, essi erano divisi in Riquari e Savi ed entrarono in
Gallia poiché spinti alle spalle dai Sassoni e vennero accolti come federati dall’impero e
combatterono per esso inizialmente. Nel 375 d.c. arrivarono gli unni di Attila che premettero sui
Visigoti affinchè essi lasciassero la loro terra e nel 376 d.c. entrarono nell’impero nel 378 d.c.
durante la battaglia di Adrianopoli l’impero romano ricevette la prima cocente sconfitta di rilievo
che costò la vita all’imperatore Valente.
Nel 400 Arcadio decise di estromettere a scopo preventivo dall’esercito i generali barbari, egli
spostò anche la capitale dell’impero da Roma a Ravenna nel 402 d.c. poiché essa grazie ad una
migliore posizione geografica oltre che strategica (all’interno di una paluda e vicino al mare) era più
adatta ad ospitare l’imperatore. Sempre nello stesso anno i Visigoti furono respinti e sconfitti in
battaglia dal generale Stilicone. Nel 406 d.c. Stilicone decide di attaccare gruppi di Ostrogoti ma per
farlo deve sguarnire il confine del Reno, questo errore si rivelerà fatale.
Sempre nel 406 d.c. gruppi di Vandali, Alani e Svevi attaccarono e sconfissero i romani sul Reno e
invasero la Gallia e la Spagna. Nel 408 d.c. Stilicone fu assassinato dalla parte anti-barbarica
dell’impero e nel 410 d.c. i Visigoti comandati da Alarico saccheggiarono Roma. Alla fine del V
secolo nacquero i regni romano barbarici 476 d.c. in occidente. Dopo Alarico fu la volta degli Unni
di Attila, essi a differenza degli altri popoli barbari si dedicavano alla distruzione, alla razzia e al
saccheggio, essi decisero di attaccare la Gallia ma furono sconfitti dal generale Ezio presso i campi
Catalaunici, bloccato sul Reno decide di scendere in Italia e arriva alle porte di Roma nel 452 d.c. Il
papa lo riesce a fermare trattando, portando riscatti e doni, nel 453 d.c. viene ucciso in una congiura
interna Ezio. Nel 455 d.c. viene ucciso l’imperatore Valentiniano III che viene considerato dagli
storici l’ultimo poiché i successivi furono capi barbarici. Odoacre depose l’ultimo imperatore
romano. Nel 455 d.c. ci fu il secondo sacco di Roma con Genserico.
lezione 2
476 d.c. deposizione dell’imperatore Romolo augustolo e conseguente caduta dell’impero romano
d’occidente, inizio del medioevo.
Negli anni delle invasioni barbariche le città romane erano il fulcro della vita nell’impero romano.
Le invasioni barbariche inoltre non terminarono intorno al VI secolo ma continuare anche
successivamente con le popolazioni barbare degli: Avari, ungari, vichingi ecc…
Medioevo: significato e periodizzazioni
- Media tempestas – età di mezzo (umanisti)
- Christopher Keller nel 1688 definì il termine di medioevo indicando una ripartizione
cronologica dal IV secolo alla caduta di Costantinopoli da parte dei turchi.
- Il concetto di medioevo nasce dal desiderio degli uomini di creare una divisione tra il
presente e il loro passato, poiché essi capirono di vivere in un’epoca diversa rispetto a quella
antecedente la loro storia contemporanea.
- Ad esempio lo stile gotico non piaceva agli umanisti dal punto di v