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STORIA DEL CINEMA
PREMESSA: il giudizio critico su un film è fondamentale per essere uno spettatore attivo,
perciò è importante aver chiaro che un film è bello non per la trama che racconta ma per
come è fatto (inquadrature ecc.). Quindi se la trama è bella non è detto che il film sia tale. Il
cinema ha un codice specifico che ci fa capire certe precise cose, esempio: nel cinema
western i buoni avevano i cappelli bianchi e cattivi neri. Quindi è un sistema di
comunicazione e di linguaggio. I codici filmici sono: fotografia (illuminazione, obbiettivi),
scala di piani (primo, secondo piano ecc.), ripresa (movimento della macchina, campo e
fuori campo ecc.) e missaggio (musica, voci, rumori). Ci sono in oltre codici che non sono
filmici ma che caratterizzano comunque il cinema nella sua forma: sceneggiatura, dialoghi,
storia raccontata (che appunto non è un codice filmico e di conseguenza anche se il film ha
una bella storia non è detto che sia un bel film).
1-Dal precinema al cinema delle attrazioni: Lumiere, melies, Porter
Il cinema non nasce casualmente ma ha degli antecedenti che porteranno poi i fratelli
lumiere all’invenzione del cinematografo. È importante osservare che il mondo pieno di
immagini che oggi ci circonda è un’invenzione del 1800. Infatti le uniche immagini che
esistevano erano dipinti. Nelle case comuni l’immagine mancava del tutto. La stampa nel
500 aveva apportato un aumento della diffusione di immagini, ma solo per le persone più
agiate. Ciò che darà l’avvio alla diffusione delle immagini sarà la lanterna magica, di
provenienza probabilmente cinese. In occidente era già stata inventata la così detta camera
oscura che lo stesso Leonardo conosceva, che permetteva di imprimere su una tela edifici e
paesaggi con una precisione incredibile. Infatti il pittore entrava all’interno di questa
camera (mobile) e l’immagine di un edificio veniva riflessa capovolta, attraverso la luce
solare, su un vetro. A questo punto non restava che poggiare sul vetro una tela e ricalcare.
Ciò ha permesso di osservare vedute di città e paesaggi che altrimenti non si conoscevano.
La vera scoperta fu però la lanterna magica descritta per la prima volta da Kircher nel 1646
nel libro “ars magna lucis et umbre”: era una specie di scatola contenente una candela che
proiettava l’immagine capovolta di un vetrino, sempre all’interno della scatola, su una lente
che ricapovolgeva l’immagine e la proiettava su un muro. Ovviamente ciò poteva essere
fatto solo all’interno di camere buie. Ciò conferiva un senso del fantastico che era molto
amato a quel tempo: basti pensare che la così detta scienza traboccava di elementi
fantastici e la fantasia si appoggiava sempre a certe conoscenze scientifiche. Quindi la
prima caratteristica della lanterna magica era la spettacolarità, l’attrazione. Il secondo
utilizzo fu di tipo didattico, infatti poteva essere usata per esempio nelle prediche religiose
che incutevano terrore, come il giudizio universale. Quindi al tempo queste due
caratteristiche, cultura e attrazione, andavano di pari passo e insieme poiché, come detto,
al tempo scienza e fantasia erano fuse insieme. Inizialmente la lanterna magica proiettava
solo un’immagine fissa, poi fu sviluppata per proiettare più immagini
contemporaneamente, per creare una sorta di storia. È evidente che la figura
dell’imbonitore, cantastorie, era fondamentale, poiché serviva per raccontare le immagini, 1
che altrimenti avrebbero perso di senso. Quindi la comunicazione fra persone in carne ed
ossa era fondamentale e la ritroveremo nel primo cinematografo.
Altro strumento inventato a fine 600 era il mondo nuovo, che funzionava al contrario della
lanterna magica: infatti si guardava all’interno ella scatola per osservare le immagini nei
vetrini, che oltretutto potevano essere movimentate grazie a dei fili, come se fossero delle
marionette, dando il senso del movimento. A differenza della lanterna magica, il mondo
nuovo poteva essere usato in piazze, all’aria aperta e di giorno, proprio perché si guardava
all’interno. Quindi raccontava meno storie fantastiche e più nozioni reali, sempre
ovviamente raccontate da un imbonitore. Per esempio fu mezzo di comunicazione e
informazione riguardo rivoluzione francese, poiché le persone comuni non potevano
permettersi il giornale.
A questo punto è evidente che questi due oggetti siano gli antenati del cinema: la lanterna
magica proiettava immagini al buio, ciò che avverrà con i fratelli lumiere con il
cinematografo. Il mondo nuovo sarà invece l’antenato del kinetoscopio di Edison.
Altra invenzione importante fu quella della fotografia. Il brevetto fu comprato dallo stato
francese in modo che chiunque potesse svilupparlo. Si passò da foto molto brutte
(dovevano essere ritoccate dai calotipisti) e con un’esposizione di 14 ore a foto belle con
esposizione di 1/25 di secondo. La nascita ella fotografia porta con se realtà e finzione:
infatti potevano essere rappresentate sia immagini reali sia immagini fantasiose come per
esempio spiriti di persone morte (bastava sovrapporre le immagini per creare l’effetto di
dissolvenza. Contemporaneamente riguardo allo studio del movimento, si fece passi avanti,
e si scoprì che la successione veloce di immagini con lo stesso oggetto porta al movimento
del soggetto: è il caso del fenachistoscopio di Plateau, che era un cerchio di carta che veniva
fatto girare. Tornando alla fotografia Muybridge riuscì a fotografare istanti della corsa di un
cavallo mostrando i singoli movimenti. L’unione di tutti questi oggetti porterà poi al cinema:
lanterna magicaproiezione; fotografiaimmagini dal vero;
fenachistoscopiomovimento.
Addirittura Reynaud creò l’antenato del cartone animato affiancando dipinti che
rappresentavano fotogrammi diversi.
Tutto ciò non deve essere visto come un momento di passaggio per raggiungere l’obbiettivo
finale del cinematografo, ma sono invenzioni fini a se stesse che poi porteranno ai fratelli
lumiere.
Contestualizzando ciò di cui abbiamo parlato, è importante affermare che l’800 è il periodo
del positivismo, l’immagine comincia a diventare parte della vita di tutti: Parigi è il fulcro di
tutto ciò, nascono le vetrine, vengono usati gli specchi nei caffè ecc. inoltre nel 1851 ci sarà
la prima grande esposizione universale a Londra con il Crystal Palace, che crea una
concezione nuova di spazio e di potenza dell’uomo, erano stati inglobati addirittura viali
alberati. Nascono i panorami, dove le persone potevano osservare la città (per esempio il
primo rappresentava Londra, di Barker) così minuziosamente rappresentata che qualcuno
poteva riconoscere la propria casa. In tutto ciò nasce una nuova figura, quella del flaneur,
descritto da Poe in un libro intitolato: “l’uomo della folla”. Descrive l’uomo contemporaneo,
colui che viaggia nella città mescolandosi nella folla, senza mai dormire, nella sua solitudine.
Vive cose reali e ne immagina delle altre, pensa ai fatti propri, non è più un uomo
veramente inserito nella società. È un po’ la rappresentazione di ciò che sarà lo spettatore 2
al cinema, colui che non ha bisogno di nient’altro perché lo schermo racconta già tutto. Fino
a quel momento il rapporto tra spettatore e narratore è importante, fondamentale, poi non
sarà più così.
Apporto fondamentale alla nascita del cinema sarà dato da fratelli Lumiere. Erano
fabbricanti di pellicole. Inventarono il cinematografo (volevano chiamarlo domito, derivante
da dominator). Era una scatola che conteneva pellicola. Di per se non era una novità,
perché per esempio Edison aveva già inventato il kinetoscopio, che funzionava similmente
al mondo nuovo, ma all’interno c’era la pellicola che veniva mossa da una manovella. Era
grande e difficile da trasportare. La grande novità che portò il cinematografo fu il fatto che
(similmente alla lanterna magica) l’immagine veniva proiettata e quindi permetteva la
visione non a una singola persona per volta, ma a più persone contemporaneamente.
Inoltre era semplice da trasportare, e poteva essere usato sia per riprendere, sia per
proiettare, bastava cambiare obbiettivo. Inutile dire che rappresenta qualcosa di
importantissimo e rivoluzionario. Nasce così la figura del cinematografista, che usava il
cinematografo per rappresentare delle vedute. All’inizio erano immagini fisse, che
riprendevano per esempio il treno sulle rotaie, l’uscita dalle officine lumiere ecc.
rappresentavano quindi immagini di vita quotidiana dove lo spettatore era allo stesso
tempo attore. Infatti molto spesso venivano riprese perone della borghesia, che certe volte
si mettevano in posa per poi andarsi a rivedere al cinema. Era un vero e proprio cinema di
autorappresentazione. La qualità delle immagini era scarsa, c’era molto sfarfallio e le
persone avevano dei movimenti robotici, come se fossero dei fantasmi. C’era sempre
movimento all’interno dell’immagine, c’è chi usciva e chi entrava dall’inquadratura.
Addirittura era affascinante osservare il movimento delle foglie degli alberi come per
esempio nel film repas de bebè dove il bambino non è al centro dell’attenzione. Il primo
film fu proiettato il 28 dicembre 1895 al gran cafè de boulevard de cappucines dove fu
proiettato il treno che arriva alla stazione di ciotat, un panorama dell’Egitto e l’uscita degli
operai dalle fabbriche lumiere.
Il cinematografo sarà usato come mezzo di conquista, attraverso l’immagine, del mondo, i
cinematografisti viaggiano in tutto il mondo per riprendere le immagini, avvenimenti, e di
conseguenza diventare potenti. Si organizzano varie spedizioni, anche al polo sud. Tutto ciò
descritto fin ora non fa parte del cinema, perché i film proiettati venivano accompagnati da
una voce narrante3, che molto spesso era lo stesso cinematografo che girava la manovella
in sala. Per poter parlare di cinema dovremmo aspettare l’eliminazione del narratore.
Struttura del film del cinematografo lumiere: aveva un inquadratura unica, quindi la
macchina veniva posizionata e si riprendeva cosa entrava nel campo visivo. Aveva una
profondità di campo, quindi venivano riprese tutte le cose, anche quelle lontane dalla
macchina. Aveva una molteplicità di soggetti e centri, molto spesso le persone s mettevano
ance in posa. Presenza appunto di un narratore o imbonitore che raccontava ciò che era
stato ripreso.
Il concetto di attrazione avrà un grande successo agl