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(FSH),

nella meiosi II, bloccandosi leggermente prima del termine della meiosi II, per aspettare lo

spermatozoo. Intanto, le cellule follicolari cominciano a svilupparsi, proliferando (sempre

sotto stimolo dell’FSH) e formano una sorta di vasca dove galleggia l’oocita. Ad un certo

punto, poiché le cellule follicolari continuano a produrre liquido, il follicolo scoppia e getta

fuori l’oocita, che arriva fuori dall’ovaio.

Ogni volta, l’organismo prepara l’utero perché possa ospitare lo zigote. Ciò avviene sotto la

secrezione di un ormone, prodotto dai rimasugli del follicolo scoppiato nell’ovaio: il

infatti, sotto l’azione dell’LH (ormone luteinizzante), si organizza

progesterone. Il follicolo,

a formare una ghiandola endocrina temporanea (corpo luteo), il quale secerne progesterone.

Se c’è stata fecondazione, il corpo luteo continua a secernere progesterone fino al terzo mese

di gravidanza; altrimenti, il corpo luteo degenera, trasformandosi in un tessuto cicatrizzale,

detto corpus albicans.

Tube di Falloppio

Compito della tuba è quello di catturare l’oocita al suo interno. Questa presenta 2 estremità:

una ovarica e una uterina. La porzione ovarica della tuba ha delle frange, dette fimbrie, una

delle quali è più lunga. Questa aggancia l’oocita e lo butta all’interno della tuba. L’oocita,

quindi, entra nella tuba e comincia a risalirla: attraversa l’infundibolo, una prima porzione

ascendente della tuba, grazie ad alcune ciglia, che lo spostano verso l’alto; successivamente,

entra in una porzione della tuba molto estesa (ampolla) e, a circa metà, si ferma, poiché trova

un battito cigliare contrario: l’oocita resta nell’ampolla ad aspettare lo spermatozoo.

Quest’ultimo risale tutto l’utero, entra nella tuba e, aiutato dal battito cigliare, raggiunge

l’oocita nell’ampolla. Lo zigote, quindi, si forma nell’ampolla, non nell’utero. Questo zigote,

poi, attraversa l’istmo e arriva nel lume dell’utero. Qui, si aggancia alla parete e

della tuba

comincia a formare tutte le strutture tipiche della gravidanza (placenta, sacco, ecc).

Posizione di tube e ovaio, rispetto al peritoneo

La tuba è intraperitoneale: il peritoneo, infatti, avvolge la tuba e forma un cosiddetto

mesosalpinge, in cui i foglietti peritoneale si accollano gli uni agli altri. La mesosalpinge, ad

un certo punto, trova l’ovaio: qui, il peritoneo gli si accolla solo per un pezzo; quindi, l’ovaio

è rivestito dal peritoneo solo per una parte minima: questo tratto di mesosalpinge che tocca

l’ovaio viene detto mesovario.

Utero

Ha una tipica caratteristica a pera rovesciata. La parte superiore, che prende rapporto con le

tube, è adagiata in avanti e in contatto con la vescica. Questa parte adagiata sulla vescica

fondo dell’utero (anche se è la parte più alta dell’utero). La parte sotto il

prende il nome di fondo dell’utero, prende il nome di

corpo dell’utero. Proseguendo verso il

basso, troviamo una porzione ristretta

dell’utero, detta collo o cervice

uterina.

Com’è costituita la parete dell’utero?

La tonaca mucosa viene chiamata

endometrio: questa è sottile prima

dell’ovulazione e diviene spessa subito

dopo. Poi troviamo uno strato,

corrispondente alla tonaca muscolare

dell’organo, detto miometrio: è molto

spesso e costituito da fibre muscolari

intrecciate. All’esterno, infine, troviamo il perimetrio, che corrisponde alla tonaca avventizia

più la seriosa, poiché anche l’utero è intraperitoneale.

inglobata all’interno della vagina: la parte superiore di questa,

La cervice uterina è quasi tutta

infatti, va proprio ad abbracciare la cervice. Il lume dell’utero e il lume della vagina sono in

continuità fra loro; tuttavia, si può individuare un orifizio, che segna il confine fra il lume

uterino e quello vaginale, detto orifizio vaginale interno. Questo è sempre aperto, tranne nel

caso di gravidanza (potrebbe, altrimenti, consentire la fuoriuscita del feto): si crea un tappo di

muco, che impedisce la continuità. La parte anteriore della cervice prende il nome di tinca ed

è la parte della cervice uterina, che aggetta nel lume vaginale. Tutta la mucosa che si trova

intorno alla tinca, è una delle zone più frequentemente colpita dalle neoplasie.

Se tracciamo l’asse maggiore del corpo dell’utero e andiamo ad incrociarlo con l’asse

dell’utero e poi tracciamo l’asse maggiore della vagina, si vengono a

maggiore della cervice

formare due angoli: l’angolo fra l’asse del corpo e l’asse della cervice prende il nome di

ed è quello che determina la posizione normale dell’utero (ossia

angolo di antiflessione

sulla vescica); l’altro angolo, quello fra l’asse maggiore della cervice e l’asse della

adagiato e determina l’orientamento in avanti dell’utero rispetto

vagina, è detto angolo di antiversione

alla vagina: l’utero, infatti, deve essere antiflesso e antiverso. Ci sono casi in cui l’utero non

possiede la posizione normale: dal punto di vista della gravidanza, questo fatto non ha

conseguenza, ma in condizioni di non gravidanza, l’utero va a premere contro il retto e, di

conseguenza, il soggetto risulta essere stitico.

Ma come sta l’utero, rispetto al peritoneo? E’ un organo sottoperitoneale: è, quindi, avvolto

dal peritoneo solo nella sua parte superiore (la cervice non è avvolta dal peritoneo).

Il legamento largo si accolla alla parete corporea, andando a rivestire tutta la piccola pelvi.

Per questo motivo, esso rappresenta un aggancio dell’utero sulla parete corporea. Esiste, poi,

un legamento connettivale, che si trova alla base dell’utero, detto legamento rotondo, il quale

è il corrispondente del funicolo spermatico del maschio: questo legamento attraversa il canale

inguinale e va a disperdere nelle grandi labbra.

Fondamentalmente, ciò che regge e da tono all’utero, è il pavimento pelvico. Con l’età, questi

prolassi. Se scende l’utero, questo si

muscoli perdono di tonicità e si hanno, di conseguenza,

incunea nella vagina e, grazie al fatto che questa è un canale muscolare estremamente

dilatatorio, esce all’esterno.

La vagina

E’ un organo cavo, con una lunghezza di circa 8cm. E’ all’incirca parallela all’uretra. La

vagina non presenta ghiandole: le perdite che si hanno fra i vari flussi mestruali, sono dovute

all’utero. Nel punto in cui la vagina abbraccia il collo dell’utero, si formano due recessi, detti

In questi si annida l’eiaculato: qui, gli

fornici vaginali. spermatozoi hanno la possibilità di

adattarsi all’ambiente vaginale, che è acido; questo adattamento è detto capacitazione.

L’insieme dei genitali esterni prende il nome di vulva o pudendo muliebre. I peli, come nel

maschio, prendono il nome di pubes. Al di sotto della cute troviamo un cuscinetto adiposo.

Il monte di Venere, nel perineo anteriore,

si sdoppia a formare due pieghe,

All’interno di

chiamate grandi labbra.

queste troviamo 2 pieghe più sottili, che

hanno una cute sottilissima e priva di

peli, dette piccole labbra. Queste due

pieghe si uniscono fra loro anteriormente,

a formare la connessura labiale

anteriore, e posteriormente a formare la

connessura labiale posteriore. Fra le due

pieghe è presente uno spazio, detto

vestibolo della vagina.

Qui, troviamo una struttura analoga all’asta, che è il clitoride. Il rivestimento del clitoride

prende il nome di prepuzio del clitoride.

due orifizi: uno anteriore, che è l’orifizio

Nel vestibolo della vagina, troviamo uretrale

e uno anteriore, che è l’orifizio

esterno, vaginale esterno.

Lateralmente all’orifizio laterale esterno, troviamo gli orifizi di sbocco delle ghiandole di

L’orifizio esterno

Bartolino. è munito di una membrana sierosa, che prende il nome di

il quale può presentare varie forme: l’imene viene rotta al momento della prima

imene,

copula.

L’ovulazione

Nella donna esistono: un ciclo ovarico e un ciclo uterino. Il primo viene calcolato con la

durata di circa 14 giorni. AL termine di questo ciclo si ha la cosiddetta ovulazione. Questo

periodo è caratterizzato dalla presenza di un ormone ipofisario (FSH), i quale induce la

maturazione dell’ovocita e del follicolo. I 14 giorni vengono calcolati a partire dal primo

giorno di mestruazione. Una volta che l’oocita è stato eiettato dall’ovaio, rotola nella cavità

peritoneale dove si trova l’ovaio, viene agganciato dalla tuba e portato all’interno del lume

della tuba. Qui, il ruolo dell’FSH è terminato: si ha un brusco calo di questo ormone e

comincia la secrezione, invece, dell’LH. Questo ha il compito di modificare il follicolo rotto

nell’ovaio, e formare una ghiandola endocrina temporanea: il corpo luteo. Questa secerne il

progesterone, che ha il compito di modificare la parete uterina per accogliere lo zigote.

Se c’è stata un’eiaculazione, gli spermatozoi vengono eiaculati al livello dei fornici vaginali,

dove restano qualche ora, per adattarsi all’ambiente vaginale (capacitazione) e il flagello

assume mobilità: gli spermatozoi cominciano a risalire. In questo cammino, sono facilitati dal

fatto che, sia l’epitelio uterino che quello della tuba, sono cigliati. La maggior parte di questi

spermatozoi sbagliano tuba o si piantano nella parete dell’utero, morendo. Solo alcuni

raggiungono l’oocita e cominciano ad attaccarne la membrana, grazie all’utilizzo di specifici

enzimi litici, contenuti nella testa dello spermatozoo. Appena perforata la membrana, entra

nell’oocita e la membrana si richiude su se stessa, impedendo che altri spermatozoi possano

penetrare la membrana e fecondare l’oocita. Si forma, così, lo zigote, che andrà in utero e

cercherà di impiantarsi.

Tramite ecografia è possibile monitorare la crescita del feto nelle varie settimane di

gravidanza (in totale 41). Apparato tegumentario

E’ una membrana impermeabile, che protegge l’organismo dall’esterno. Questo, tuttavia, non

è impermeabile all’ambiente esterno, ma scambia continuamente materiale con questo.

Attraverso la cute, per esempio, espelle gli oggetti di scarto.

Le funzioni:

1. Protezione dagli insulti meccanici, chimici, termici e dalle radiazioni

Regolazione degli scambi termici con l’ambiente

2. Regolazione dell’equilibrio idrosaline per prevenire la disidratazione … SLIDE

Dettagli
A.A. 2015-2016
73 pagine
2 download
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Riassuntiinfermieristica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pacini Alessandra.