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D * V = D * (1 + i)ˉᵑ- Sfrutta il concetto di disponibilità, divario tra entrate ed uscite calcolatoin base a stime di valori futuri;- Il metodo inverso (portare i valori dall’oggi al domani) si definisce“capitalizzazione”. 16Eccesso di Valore Attualizzatol’investimento iniziale deve essere minore della disponibilità totale attualizzata:I₀ > ΣDatt“Metodo finanziario dell’analisi degli investimenti che consente di comprenderese l’investimento che vado ad effettuare è o non è conveniente in relazione adun minimo livello di accettazione”. EVA > 0 17Serve conoscere l’investimento iniziale, il tempo, la disponibilità ed il fattore diattualizzazione.Nel caso si presentino più tipi di durata di un macchinario (fisica/tecnologica omercatistica) occorre considerare quella più breve.Indice di ProfittabilitàAvendo determinato l’EVA dei vari casi (strategie di
mercato) bisogna considerare solo quelli in cui esso risulta maggiore di zero, quindi si procede calcolando IP = EVA/I dove I corrisponde all'investimento iniziale.
Contributo a fondo perduto: è un bonus in denaro che viene rilasciato a sostegno del nostro investimento dal governo/regione, viene anche definito "fattore correttivo delle disponibilità".
Per risolvere un problema in cui ci sono anche le tasse bisogna seguire questo procedimento:
- Calcolare la disponibilità lorda (D = R - C), senza contare ammortamenti ed oneri;
- Calcolare la disponibilità imponibile (Dimp = D - ammortamenti - oneri finanziari);
- Calcolare il prelievo fiscale (Pf = Dimp * aliquota tasse);
- Calcolare la disponibilità netta (Dn = D - Pf) ed utilizzarla per trovare l'EVA.
Costo capitale (costo opportunità): si calcola tenendo conto dei tassi d'interesse di terzi (come banche/società...) che prestano
capitale), dell'autofinanziamento o del WACC, costo medio ponderato (si considerano inesso tutti gli altri tassi unicamente). Inoltre vanno prese in considerazione solo a livello teorico anche: - Propensione al rischio dell'imprenditore; - Rendimento di altri investimenti. Valore residuo: va considerato in relazione all'ultimo anno e va attualizzato. Capitale d'esercizio: quota economica considerata all'ultimo anno (per motiviprudenziali) che 1) Si sostiene all'atto dell'investimento; 2) Si ottiene al termine della vita del macchinario/impianto... in parte ototalmente in base al grado di utilizzo che se ne è fatto. Classificazione Imprese 19 Esistono imprese pubbliche (che si fondano sulla socialità e sull'economicità) a maggioranza delle azioni dello stato e imprese private (for profit) possedute da uno o più soggetti privati. La classificazione può variare a seconda dei criteri, che possono essere: - Distruttura (numero addetti e investimenti);- Di fatturato (fatturato e valore aggiunto).Ma dipende anche e soprattutto dal contesto storico e geografico in cui ci troviamo (+ tabella).In funzione del processo produttivo invece dividiamo imprese artigianali(organizzate per mestieri, piccole, diffondono un prodotto unico sul mercato,“labour intensive” cioè hanno un’incidenza molto alta del costo del lavoro sul totale) e imprese industriali (fasi specializzate, operazioni standardizzate e ripetute, medio/grandi, diffondono prodotti di serie, “capital intensive” perché il capitale ha un’elevata incidenza).- Inoltre il tipo di produzione può essere manifatturiero o dei servizi, in base alla trasformazione fisica degli input che avviene nella prima e non nella seconda.Distretti produttivi (o industriali): zone locali specifiche con piccole imprese che collaborano per la realizzazione del prodotto (in Italia ce ne sono circa 150 con un totale
di più di 2 milioni di addetti, sono presenti soprattutto nella zona nord-est). Ipotizzate da Marshall, esse si compongono di: - Economia esterna (coordinamento e cooperazione tra le varie ditte, senso del lavoro); - Atmosfera industriale (condivisione di valori/idee/esperienza molto facilitata). Evoluzione dell'attività produttiva: siamo passati da un'economia di autoproduzione alle botteghe artigiane fino ad approdare al concetto di fabbrica, divisa in artigianale (flessibile e specifica) e industriale (veloce ed efficiente). La produzione è il cuore dell'attività d'impresa. "Total Quality Management": gestione totale della qualità dei processi produttivi ("ISO"), introdotta dalla Toyota negli anni '60. Tipi di Economie Fattori di Competitività: - Efficienza tecnica; - Elasticità; - Flessibilità; - "Time to Order"; - Qualità del Prodotto. Capacità produttiva: vienecalcolata con una stima preventiva probabilistica, si suddivide in nominale (da laboratorio), quella massima ottenibile in un tempo base in condizioni ideali di funzionamento senza interruzione ed effettiva (che tiene conto delle condizioni reali o probabili di funzionamento). I fattori da considerare nel passaggio nominale -> reale sono: - Tempi di fermata; - Organizzazione del lavoro; - Qualità delle materie prime; - Professionalità degli addetti. Andamento dei costi: 1) Economie da sfruttamento (breve periodo), aumenta il volume produttivo e diminuiscono i costi unitari totali; 2) Economie di scala (lungo periodo), cresce la capacità produttiva e diminuiscono i costi unitari totali, i fattori all'origine di esse sono: - Relazione area volume; - Legge dei grandi numeri; - Costi progettazione/installazione; - Specializzazione del lavoro; - Divisibilità imperfetta di alcuni fattori produttivi; 3) Diseconomie di scala, aumenta la capacità produttiva ma.aumentanoanche i costi unitari totali (a partire da un certo livello definito "DEM",dimensione efficiente minima) a causa di sprechi/costi aggiuntivi per il marketing...4) Economie di apprendimento, la cumulazione nel tempo delle quantità di produzione porta a risparmi sui costi unitari; 215) Economie di scopo, il risparmio deriva dall'unione tra più ditte (collaborazione sulla linea produttiva). Dimensionamento della capacità produttiva: di quanta CP è conveniente che l'impresa si doti. Dipende anch'esso da una molteplicità di fattori tra cui - Volumi di vendita previsti; - Modalità di approvvigionamento delle materie prime; - Strategie di mercato. Esistono due strategie di dimensionamento (l'impresa deve adattare la produzione aumentandola o diminuendola): 1) Dimensionamento alla punta di domanda (sfrutta un'economia di scala ma spreca di più); 2) Dimensionamento al valor medio (l'impresaproduce sempre uguale ma non soddisfa i picchi di domanda, allo stesso tempo però spreca meno. Per soddisfare quindi anche i picchi deve fare scorte/assumere adhoc/decentrare la produzione).
Tasso Interno di Redditività
Si procede attraverso due passaggi:
- Calcolo dell'EVA;
- EVA = -I₀ + ΣDatt = 0 (il TIR è il tasso i).
Per fare ciò occorre considerare due alternative:
- D costanti, -I₀ + n̅i = 0, n̅i è l'incognita che si pone = I₀/D, quindi trovato il suo valore si cerca nella prima tabella a quale tasso d'interesse corrisponde (si prende quello più vicino al risultato, nel caso va esplicitato l'intervallo, ad esempio 4%-6%).
- D non costanti, si va a tentativi sostituendo i = 2%/4%/6%... così si trova un EVA >0 ed un EVA <0, la soluzione sta nel mezzo di quell'intervallo di tassi d'interessi sulla tabella.
Integrazione e Decentramento
La produzione può essere
prevalentemente interna (integrazione "make") o esterna (decentramento "buy"). Teoria dei costi di transazione: sono costi che l'impresa sostiene in relazione al reperimento di informazioni o per integrazione/decentramento, possono essere contrattuali o amministrativi ma anche logistici/legali/fiscali... - Se il costo di produzione interna è maggiore del costo di transazione conviene il decentramento e viceversa. Integrazione: può essere verticale (filiera di produzione tra diverse imprese che collaborano ad uno stesso prodotto) ascendente (a monte) che prevede l'incorporazione di una produzione che prima veniva acquistata, o discendente (a valle), mutamento del mercato di vendita. - Automazione flessibile: robot industriali che permettono di aumentare/diminuire la produzione in caso di necessità. L'integrazione può anche essere orizzontale per via interna (creando nuove unità produttive) o esterna (acquisendo altre imprese).unità produttive già esistenti). Decentramento: può essere - Di capacità (stagionale), serve per far fronte a incrementi strutturali di domanda (relazione stabile tra imprese); - Di elasticità (episodico), fa fronte ad aumenti congiunturali di domanda (rapporti occasionali tra imprese); - Di specialità (continuativo), quando l'impresa non ha le competenze necessarie per svolgere l'attività produttiva (network di imprese). Produzione: - Su commessa (di beni per unità distinte); - Continua; - Ripetitiva (di massa standardizzata); - Per lotti (di massa differenziata), omogenea. Industria 4.0 - Advanced manufacturing solution: sistemi interconnessi modulari di produzione (cobot); - Additive manufacturing (stampante 3D): aumentano l'efficienza dell'uso dei materiali; - Industrial internet (IOT): serve per comunicare tra i diversi elementi della produzione; - Realtà aumentata: sistemi di visione per guidare meglio gli- Big data analytics: sistemi che studiano i dati creando previsioni future;
- Layout: ottimizzare gli spazi migliorando le condizioni di lavoro generali;
- Cloud: archiviazione online delle informazioni;
- Simulazioni: macchine connesse per ottimizzare i processi.
Fattori di localizzazione: in base ad essi si decide dove far nascere la propria impresa. Si dividono in naturali, agglomerativi e correttivi (slide).
Organizzazione:
- Gestione delle risorse umane, si focalizza su due importanti figure, imprenditore (dotato di imprenditorialità) e manager (dotato di managerialità). Entrambi hanno la leadership, che insieme all'imprenditorialità e managerialità va a formare il cosiddetto "agire imprenditoriale". Si arriva ad essere leader (trasc