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Articolo 472 codice di procedura penale: possibilità di celebrare il processo a porte chiuse
(comma 1 articolo 609 bis e seguenti, comma 2 anche altri reati).
Ricordarle che può anche dire “non ricordo” e chiedere di specificare meglio una domanda che
non capisce. Può anche correggersi se si accorge di non avere fatto capire bene una cosa.
La sua testimonianza porta la prova dell’an. Siamo in esame, non in controesame.
Ci prepariamo come se dovessimo interrogarla solo noi. Per il Pubblico Ministero è una persona
offesa, per noi è il nostro teste.
15 10 giugno 2010. 23
L’esame su tutta la prova del danno è nostra. Meglio inserirla nella lista testi a difesa con
capitolazione.
Criticità: se ci sono referti medici in cui la causa delle lesioni è stata inventata (ad esempio caduta
dalle scale). Evitare che in contro esame la metta in difficoltà la difesa e chiediamolo prima noi.
Prepararla bene al controesame: non prendersela se l’avvocato è animoso o aggressivo, non
bisogna battibeccare se non facciamo il mio gioco, non si deve aggredire o perdere la pazienza.
Utilizzabilità degli atti provenienti da altri processi:
Verbale udienza presidenziale di separazione: si può usare per le contestazioni perché è
stato sottoscritto.
CTU processo civile anche non finito: documento, senza sentire il perito.
Attenzione alla valutazione della testimonianza della persona offesa, è vista con sospetto specie se
siano costituiti parte civile. 16
10.12 Accertamenti medici nell’immediatezza del fatto .
Spesso ci sono errori nella cartella clinica, la situazione normalmente è critica e quindi scappano.
Centro SVS dal 2003: centro per indagini su violenza sessuale dai 14 anni in su e maltrattamenti
nelle donne gravide (presidio sanitario dedicato).
Sotto i 14 anni c’è il Regina Margherita.
Linee guida WHO:
Il benessere della vittima è prioritario, magari va a discapito della raccolta della prova.
Accoglienza: anamnesi, visite mediche e profilassi MST HIV, contraccezione di
emergenza, repertazione (vestiti, capelli, peli e foto di morsi, tagli, bruciature, ecchimosi,
ma non sempre ci sono lesioni), prelievi per ricerca di sperma e DNA, non giudicare per
non compromettere la fiducia, registrare la situazione psicologica (se parla e quanto).
Il medico non può confermare né smentire il racconto della violenza.
Droghe da stupro: GHB, scopolamina, ketamina, anfetamine, bezodiazepine. Inodori e insapori,
provocano stordimento e anoressie, oltre a disinibizione.
Documentazione della catena di custodia dei reperti.
10.13 Consulenza tecnica nelle sequele psicologiche dello
17
stalking .
Reato di evento (danno): grave e perdurante stato di ansia. In alternativa a grave pericolo per la
propria incolumità o mutamento delle abitudini.
16 Dott.ssa Donadio, Ospedale Sant’Anna.
17 Prof. Rita Rosh, psicologa forense. 24
11. Prove e onere probatorio.
11.1 Tipi di responsabilità.
Contrattuale. Deriva da un rapporto preesistente e relativo tra le parti, può trovare fonte
anche nella legge (presuppone un vinculum iuris). L’obbligazione risarcitoria nascente da
responsabilità contrattuale assume carattere derivato e secondario.
Extracontrattuale. Trova la sua principale disciplina negli articoli 2043 e seguenti cc;
nasce al di fuori di un rapporto preesistente. L’obbligo di risarcimento si instaura, con
carattere originario e primario, al di fuori di qualsiasi contratto o progetto precedente;
scaturisce in seguito alla violazione di norme di condotta che regolano la vita sociale
(violazione del dovere generico di neminem laedere).
11.2 Risarcimento del danno.
Il risarcimento del danno deve assumere valore di una totale riparazione delle conseguenze
dell’evento dannoso.
Il risarcimento può essere corrisposto:
Per equivalente, con il versamento di una somma di denaro corrispondente alla perdita
subita e al mancato guadagno.
In forma specifica, ripristinando, qualora sia in tutto o in parte possibile, la situazione di
fatto preesistente; se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa
per il debitore, il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente.
11.3 Onere della prova.
Articolo 2697 cc: principio onere prova.
Articolo 115 cpc: principio dispositivo “Iudex iuxta alligata et probata iudicare debere”,
infatti: “quod non est in actis non est in mundo”.
Inversione dell’onere della prova: articolo 1988 cc. È il debitore che deve dimostrare l’assenza del
rapporto fondamentale.
In tema di prova dell’inadempimento di una obbligazione, il creditore che agisce per la
risoluzione contrattuale, l’inadempimento o il risarcimento del danno, cosa deve provare?
Primo orientamento. Se l’attore agisce:
Per l'adempimento deve fornire la prova del titolo che costituisce la fonte del
o diritto vantato.
Per la risoluzione deve fornire la prova oltre del titolo, anche dell'inadempimento,
o integrante anch'esso fatto costitutivo della pretesa.
Secondo orientamento.
il regime probatorio gravante sul creditore è sempre uguale, senza distinguere tra
o le ipotesi in cui agisca per l'adempimento, per la risoluzione o per il risarcimento
del danno 25
è sufficiente la prova del titolo che costituisce la fonte dell'obbligazione che si
o assume inadempiuta, spettando al debitore provare il fatto estintivo dell'avvenuto
adempimento.
Il contrasto va composto aderendo all’indirizzo minoritario:
L'articolo 2697 c.c., si desume il principio della presunzione di persistenza del diritto.
L'esenzione del creditore dall'onere di provare il fatto negativo dell'inadempimento in
tutte le ipotesi di cui all'art. 1453 c.c. è conforme al principio di riferibilità o di vicinanza
della prova.
11.4 Prove.
Le prove sono strumenti processuali mediante i quali il giudice forma il suo convincimento circa
la verità dei fatti affermati dall’una e/o dall’altra parte.
Criteri di classificazione delle prove:
Modalità di formazione:
Prove documentali: sono le prove che risultano da un documento e sono formate
o prima dell’inizio del processo (precostituite).
Atto pubblico: è il documento redatto da un notaio o da un altro pubblico
ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede (articolo 2699 cc).
Scrittura privata: è il documento redatto per iscritto (anche da un terzo,
dattiloscritto o stampato) e sottoscritto dalle parti con firma autografa o al
quale è apposta la firma digitale.
Scrittura privata autenticata: è un documento redatto dalle parti e
sottoscritto davanti ad un pubblico ufficiale, il quale attesta che la firma è
autentica in quanto apposta in sua presenza da persona conosciuta
(articolo 2703 cc).
Prove semplici: sono il risultato dell’attività istruttoria, quindi coeve allo
o svolgimento del processo (costituende).
Confessione: è la dichiarazione che una parte fa della verità di fatti a sé
sfavorevoli e favorevoli all’altra parte (articolo 2730 cc). Può essere resa
in giudizio (confessione giudiziale) o fuori dal giudizio (confessione
stragiudiziale).
Efficacia nel giudizio:
Prove legali: sono quelle alle quali la legge attribuisce valore di prova legale (ad
o esempio giuramento). Il giudice deve assumere per verificare i fatti da quelle
prove risultano accaduti.
Prove liberamente apprezzabili: il giudice ha il potere di valutare liberamente
o l’efficacia della prova.
Giuramento. È la dichiarazione, compiuta da una delle parti, sulla verità di fatti
o dedotti in causa ed ha efficacia probatoria soltanto se reso in giudizio e con
particolari formalità. Il giuramento può essere:
26
Decisorio (articolo 2736 n. 1 cc). Vi ricorre la parte che, non disponendo
di prove sufficienti, deferisce all’altra il giuramento per farne dipendere
la decisione totale o parziale della controversia.
Suppletorio (articolo 2736 n. 2 cc). È definito d’ufficio dal giudice
quando la domanda e le eccezioni non sono pienamente provate o al fine
di stabilire il valore della cosa domandata, altrimenti non accertabile
(giuramento estimatorio).
Testimonianza. È una prova orale che consiste nella narrazione dei fatti della
o causa, compiuta davanti al giudice, nel corso del processo e sotto giuramento, da
soggetti estranei alla controversia.
11.5 Valore probatorio del CID per litisconsorti necessari.
Cassazione a Sezioni Unite n. 10311/06 precisa che:
Va ritenuto che la dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione
amichevole del sinistro (cosiddetto CID), resa dal responsabile del danno proprietario del
veicolo assicurato e, come detto, litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova
nemmeno nei confronti del solo confitente, ma deve essere liberamente apprezzata dal
giudice, dovendo trovare applicazione la norma di cui all’articolo 2733 comma 3 cc, secondo
la quale, in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto
litisconsorti è, per l’appunto, liberamente apprezzata dal giudice.
Valore probatorio nei confronti litisconsorti facoltativi. Ordinanza della Corte di Cassazione n.
24187/2014:
In tema di risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la
confessione proveniente da un soggetto litisconsorte facoltativo, qual è il conducente
danneggiante non proprietario del veicolo, rispetto all'assicuratore ed al proprietario dello
stesso, é liberamente apprezzabile dal giudice nei riguardi di costoro in applicazione dell'art.
2733, terzo comma, cod. civ., mentre ha valore di piena prova nei confronti del medesimo
confitente, come previsto dall'art. 2733, secondo comma, cod. civ.
11.6 Presunzioni.
Sono delle argomentazioni logiche che permettono al giudice di risalire da un fatto noto ad uno
ignoto (art. 2727 c.c.). Si distingue tra:
presunzioni semplici: il giudice, secondo il suo prudente apprezzamento, reputa un fatto
provato del quale mancano prove dirette.
presunzioni legali: quando è la legge che attribuisce ad un fatto un valore di prova in
relazione ad un altro fatto che, pertanto, è presunto; possono essere relative (ammessa
prova contraria) o assolute (non ammessa prova contraria).
27
11.7 Mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale
generica.
Azione surrogatoria (articolo 2900 cc).
Azione revocatoria (articolo 2901 cc).
Sequestro conservativo (articoli 2905 e seguenti cc).
11.8 Cassazione Civile, Sezioni Unite, 30 ottobre 2001, n.
13533.
In tema di prova dell'inadem