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Il profilo economico e finanziario della gestione dell'impresa
L'analisi di bilancio serve a dare informazioni sullo stato di salute dell'azienda. Se utilizzo il criterio finanziario posso suddividere il capitale investito (gli impieghi dell'azienda) in 2 macroclassi: immobilizzazioni (voci che si trasformeranno in denaro oltre un anno → immobilizzazioni e crediti di lungo periodo) e attivo circolante (voci che si trasferiranno in denaro entro 1 anno → rimanenze di magazzino = i meno liquidi, liquidità differita = crediti, liquidità immediata = cassa).
Nelle fonti si identificano 3 macroclassi: patrimonio netto/capitale proprio (= PN civilistico, a cui eventualmente sottraggo l'utile distribuito), passività consolidate (voci che si trasformeranno in esborso finanziario superiore a 1 anno; debiti di lungo periodo, TFR, fondi di rischi e oneri) e passività correnti (voci che si trasformeranno in esborso finanziario entro 1 anno). Patrimonio netto +
passività consolidate = capitale permanente, ovvero di lungo periodo.
Passività correnti = capitale di terzi verrà rimborsato nel breve periodo, ovvero dbvs/fornitori, quota di rimborso di finanziamento)
Il capitale acquisito deve essere sempre pari al capitale investito.
Il bilancio si riclassifica per calcolare degli indicatori, che permetteranno di evidenziare la configurazione delle fonti e degli investimenti (rigidità, elasticità) e fare un'analisi orizzontale confrontando le grandezze dell'attivo con le grandezze del passivo (margini e indici).
INDICATORI CONTABILI
Il profilo economico-finanziario esplorato dagli indici di bilancio è così analizzabile:
- redditività (= capitale investito e risultato economico;
- posizione di liquidità (= c'è liquidità? Il flusso delle entrate riesce a coprire il flusso delle uscite?);
- solidità patrimoniale (= struttura fonti di finanziamento
gestionali per poter incidere su quel costo.
Non controllabili: se il responsabile non possiede delle leve gestionali per poter incidere su quel costo.
6. Effettivi e ipotetici
Criterio temporale. Effettivi: costi a consuntivo. Ipotetici: costi a preventivo.
Costi variabili → Y è il nostro costo, dato da B (coefficiente angolare della retta, definisce la pendenza della retta) per X.
B corrisponde al costo variabile unitario (cvu) della retta.
Y = B * X → Y = cvu * q
Y = cvu * quantità, se non produco non ho costi.
Esempio: Il volume di produzione sono le nostre torte (X) e Y il costo della farina.
Si ha un costo di 1€ per una torta, 2€ per 2 torte, ecc.
B = cvu → costo farina 2 / costo torte 2 = 1
La funzione Costi variabili totali = costo variabile unitario * volume produzione
Costi fissi → Il costo fisso rimane invariato anche all'aumentare del volume. Il costo sarà sempre lo stesso. (es. Y = 100)
Costi misti o semivariabili I costi semivariabili
sempre di costi variabili.considerazione le imposte sul reddito. La struttura base del conto economico gestionale è la seguente: - Ricavi di vendita - Costi variabili del venduto - Margine lordo di contribuzione - Costi fissi diretti - Margine semilordo di contribuzione - Costi fissi indiretti - Reddito operativo I ricavi di vendita rappresentano il valore totale delle vendite effettuate, calcolato moltiplicando il prezzo unitario per la quantità venduta. I costi variabili del venduto sono i costi che dipendono direttamente dalla quantità di vendita realizzata. Questi costi vengono sottratti ai ricavi di vendita per ottenere il margine lordo di contribuzione. Il margine lordo di contribuzione è un risultato intermedio importante, in quanto indica quanto denaro è ancora disponibile per coprire i costi fissi. Questo valore deve essere positivo, in quanto rappresenta una sorta di "salvagente" per coprire i costi fissi. I costi fissi vengono divisi in due categorie: direttamente imputabili e indiretti. I costi fissi diretti vengono sottratti al margine lordo di contribuzione per ottenere il margine semilordo di contribuzione, che rappresenta la somma ancora disponibile per coprire i costi fissi indiretti. Infine, sottraendo i costi fissi indiretti si ottiene il reddito operativo, che per noi corrisponde al reddito netto in quanto non consideriamo le imposte sul reddito.considerazione legestioni extra caratteristiche. Il margine di contribuzione dice quanto quel prodotto contribuisce a coprire quei costi. Il costo fisso indiretto dice quanto ancora avanza per contribuire i costi fissi, nella parte indiretta.BREAKEVEN POINT
La breakeven point, ovvero punto di pareggio, è uno strumento di simulazione che serve per capire alla variazione di determinate condizioni (prezzo di vendita, costo variabile, fisso) come cambia il mio punto di pareggio, ovvero il punto che mi permette di eguagliare ricavi e costi.
La breakeven point mi permette di identificare un volume di pareggio, che eguaglia i ricavi e i costi, ovvero reddito uguale a 0.
Man mano che aumenta la quantità di vendita, si avrà un determinato ricavo. La pendenza dei ricavi (coefficiente angolare) è dato dal prezzo unitario di vendita.
I costi totali (CT) sono dati dalla somma dei costi variabili e dei costi fissi, per questo non partono dall'origine 0.
L'incrocio
Il volume di pareggio (Q BEP) è dato da CF / (P - cvu), dove CF rappresenta i costi fissi, P è il prezzo di vendita unitario e cvu è il margine lordo di contribuzione unitario. Nell'esempio fornito: Prezzo di vendita unitario = 20 cvu = 5 Costi fissi = 100 Quindi, il volume di pareggio (Q BEP) sarà: Q BEP = 100 / (20 - 5) = 100 / 15 = 6.67 Quindi, per ottenere un utile di 0, l'azienda dovrà vendere circa 6.67 prodotti.100 / (20-5) = 6.66 → posso produrre 6.66 per avere reddito 0. Esempio 2: CF = 500'000 Standard unitario fisico = 0,4 kg Standard monetario unitario = 200€/kg Prezzo di vendita unitario = 180€ cvu = standard fisico * standard monetario = 0,4 * 200 = 80€ Q BEP = CF / (prezzo di vendita unitario - cvu) = 500'000 / (180-80) = 5'000 Creo il CE gestionale → ipotesi: vendita di 5500 quantità: Ricavi = 5'500 * 180 = 990'000 Costi variabile = cvu * q = 80 * 5'500 MLC = ricavi - cv = 990'000 - 5'500 CF = - 500'000 Reddito operativo = MLC - CF = 550'000 - 500'000 = 50'000 Si vuole una redditività del capitale del 12%, valore capitale = 1'000'000. Reddito operativo / Capitale = 12% Reddito operativo che devo realizzare, investendo un milione: Reddito operativo = 12% * 1'000'000 = 120'000 Ho 50'000, quindi l'imprenditore non èsoddisfatto → identifico quanti prodotti devovendere per ottenere un reddito di 120’000.
Ricavi - costi devono essere = 120’000 → Prezzo * quantità - (cvu*q + CF) =120’000 → p * q- cvu * q - CF → p * q - cvu * q = 120’000 + CF → q(p - cvu) = 120’000 +CF → q = (CF + 120’000) / p - cvu → q = (500’000 + 120’000) / 180 - 80 ) = 6’200 prodotti
Con la stessa formula del breakeven, aggiungendo l’utile atteso al numeratore,trovo la mia quantità.
L’area che si viene a creare sopra il punto di pareggio è l’utile, quella sotto è l’area dellaperdita.
Se aumento il prezzo di vendita, il breakeven lo trovo prima, se il prezzo di venditadiminuisce l'inclinazione è meno ripida e il punto di pareggio lo trovo dopo.
Se i costi fiss