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CIN CIN

Dopo aver operato le principali rettifiche bisogna calcolare il WACC:

C’è una differenza tra r (1-t) e r gli interessi passivi sono oneri deducibili per cui teniamo conto

d e

del fatto che siano in conto economico. I dividendi non c’entrano nulla con il nostro interesse di

computo sul capitale proprio investito è l’interesse che dovrei riconoscere ai soggetti congruo per

investire in quella azienda se è coerente al rischio sostenuto.

Diretta relazione tra rischio e rendimento, prezzo e rendimento vanno in direzione opposte invece.

Più elevati sono i rischi d’impresa più elevati sono i rendimenti attesi più basso è il prezzo

dell’impresa e dei suoi assett. Ci aspettiamo un più elevato NOPAT per controbilanciare questo

rischio più alto.

Il capital Assett Pricing Model

Il CAPM è la metodologia nella prassi che viene seguita per calcolare i tassi del debito e equity.

r ∙(β ∙ MRP)

=r

E f

Rf = un tasso privo di rischio

β = rischio specifico che si ha investiendo in una specifica impresa

MRP = market risk premium, premio legato all’investimento azionario

Un risk free riguarda i titoli governativi ma di Paesi finanziariamente solidi con un buon ranking

(S&P, Fitch). Un buon riferimento è il bund tedesco, non si prende un qualunque tasso ma si

considerano quelle forme di lungo periodo d’indebitamento o BTP 30ennali o 10ennali.

Questo tasso è il punto di partenza di rendimento che ci aspettiamo, via a via che ci assumiamo

rischi superiori ci aspettiamo un rendimento più alto, si aggiunge quindi il premio per investire in

azioni anziché che in obbligazioni ciò determina un premio (MRP). Il premio legato

all’investimento azionario deve tenere conto del rischio specifico dell’impresa sintetizzato dal β (se

pari a 1 è del tutto convergente con il rischio del mercato azionario, se fosse maggiore di 1 l’azienda

è più rischiosa del mercato; se pari a -1 è assolutamente in controtendenza).

Calcolo del β

Il beta unlevered considera la sola rischiosità operativa, il beta levered include sia la rischiosità

operativa sia quella di una determinata struttura finanziaria (debiti su equity).

Leva operativa: misura legata alla struttura dei costi rapporto tra costi fissi e costi variabili (CF /

CV). Ci dice la variazione dei risultati operativi rispetto ai volumi di vendita, all’aumentare dei

pag. 17

volumi fa vedere i suoi effetti positivi al contrario invece fa vedere i suoi effetti negativi vista la

permanenza e sostenimento dei costi fissi.

Leva finanziaria: misura legata alla struttura finanziaria di un’impresa (D/E) questo rapporto è un

indicatore di rischiosità perché se più carica di debiti si sta finanziando con denaro che deve

restituire denaro non legato all’impresa in modo permanente.

Entrambe le leve incidono sulla rischiosità aziendale. Le modalità di stima cambiano in base al tipo

di società e in particolare se è quotata o non quotata.

Calcolo β per società quotate top-down

Calcolo del beta attraverso regressione lineare attraverso un metodo statistico basandosi su dati

storici ovvero l’andamento del valore azioni. Il beta cerca di capire l’andamento dei corsi azionari

di quella azienda rispetto al mercato costituito da tutte le aziende quotate, di solito ci si basa su

indici più ridotti (es. S&P500). L’equazione è di tipo lineare con un coefficiente angolare

rappresentato da β. L’inclinazione della retta determina il rischio totale dell’investimento

nell’impresa, il β viene distinto in un β piatto raw β e in un β rettificato che è leggermente

superiore.

• Il β rettificato è trasformazione dei β storici in β prospettici, la tecnica maggiormente

utilizzata rettifica del β storico (1/3 + 2/3 * β osservato) tutti i coefficienti β tendono a

convergere verso 1 il beta prospettico può essere stimato facendo la media ponderata tra il β

di mercato (pari a 1) e 2/3 per il β storico osservato.

Calcolo del β per società non quotate (bottom-up)

Fase 1: Unlevering

Ha lo scopo di determinare il β medio unlevered che tenga conto della sola rischiosità operativa.

Cerco di costruire un gruppo di pari appartenenti al settore e possibilmente quotate. C’è un

problema di considerare i competitor simili a noi non solo come prodotto ma anche come strategie

di portafoglio (diversificazione).

Può essere effettuato solo quando le aziende redigano i bilanci secondo gli IFRS/IAS dove l’azienda

deve rendicontare per le singole business unit per ambiti di mercato e linee di prodotti. C’è un

problema anche di dimensioni aziendali per la comparabilità, i criteri possono essere molteplici

tanto più criteri adotto tanto meno pari avrò con cui confrontarmi. Identificate le società si

raccolgono dati sul β levered e sul leverage ovvero il rapporto tra debito e equity.

β l

β =

u 1−t ∙ D

( )

1+ E

Questa forma permette di calcolare il β unlevered partendo da quello levered della società

comparabile.

Fase 2: Relevering

Dal β unlevered medio di settore si arriva al β levered dell’azienda target tendendo conto della

specifica struttura finanziaria della nostra azienda. pag. 18

E '+ 1−t ∙ D '

( )

( )

β ∙

E u E'

Geografia economica e portafoglio di business di un’azienda incide su due elementi del CAPM:

Risk free (titoli obbligazionari / rischio Paese)

 MRP (titoli azionari / premio per aver investito in azioni anziché obbligazioni, c’è anche un

 diverso equity risk premium tra i diversi Paesi)

Il MRP viene calcolato per ciascun Paese prendendo il premio per il rischio azionario di un

mercato azionario maturo efficiente (5,81% luglio 2015) a cui viene aggiunto il rischio per il

singolo mercato azionario nel caso sia considerato meno sicuro ed efficiente.

D E

WACC=r ∙ 1−t ∙ ∙

( ) +r

d E

CIN CIN

Calcolo del tasso d’interesse debito r d

Tasso di interesse passivo a carico dell’azienda sui finanziamenti, l’interesse è un costo-opportunità

ovvero l’interesse che dovrei riconoscere ai miei finanziatori.

Oneri finanziari OF

ROD= =

Passività finanziarie P f

Si considera il rating creditizio di un’azienda e si traduce questo rating in punti base in uno spread

che va aggiunto ad un tasso base.

r base+ spread

=tasso

d

Nel calcolo del WACC il riferimento è al lungo periodo e non al breve. Spesso si prende come tasso

base l’IRS pluriennale tasso d’interesse derivato nei contratti derivati noti come swap. Tasso

d’interesse che rende i flussi dei pagamenti delle controparti ad oggi uguali, questi tassi sono

quotati.

Balance Scorecard

I finalismi dell’impresa determinano i sistemi di misurazione delle performance. Lo sviluppo

dell’EVA è un concetto che permette di partire da misurazioni contabili e ottenere il valore

economico di un’impresa. Gli sviluppi agli studi prospettici degli EVA si sono distinti in due

correnti di pensiero e alla creazione di due strumenti:

• Balance scorecard

Sistema di misurazione che include indicatori quantitativi e qualitativi non espressi in moneta

• Bilancio sostenibilità

Utilizza indicatori monetari e non per potare alla luce il valore sociale e ambientale oltre che a

quello economico. Si crea la figura dell’impresa virtuosa ovvero misura di sostenibilità prospettica

nel futuro.

La balance scorecard

R. Kaplan e N.Norton nel 1990 introdussero la balance scorecard in una società di consulenza,

questa aveva lo scopo di misurare le performance dell’impresa nel futuro attribuendo agli assett

intangibili e all’innovazione un valore in quanto essi rappresentano nel mercato la base per la

competizione e il successo. Si costruisce quindi un tabellone di punteggi per l’azienda bilanciato

perché mette assieme aspetti tradizionali e non attraverso misure finanziarie ed economiche. Questo

pag. 19

strumento traduce la missione e la strategia in obiettivi e misure, organizzati in quattro diverse

prospettive: finanziaria, dei clienti, dei processi interni e di crescita ed apprendimento. Queste

prospettive sono interconnesse fra di loro da relazioni causa-effetto, determinando un assetto

bilanciato attraverso un bilanciamento anche degli elementi finanziari e non. Queste quattro

prospettive rappresentano il minimo ma non è detto che l’impresa ne possa adottare delle ulteriori

per rendere l’analisi più approfondita e puntuale.

I manager possono costruire la balance scorecard seguendo quattro fasi:

Definire obiettivi e misure per le variabili critiche di performance finanziaria

1.

La balance scorecard mantiene la prospettiva della performance finanziaria perché gli indicatori

finanziari sono fondamentali per sintetizzare le conseguenze economiche dell’implementazione

della strategia. Le misure di performance finanziaria indicano se l’implementazione dei piani e delle

iniziative sta contribuendo effettivamente al miglioramento del profitto.

Definire obiettivi e misure per le variabili critiche di performance relativa ai clienti

2.

Nella prospettiva dei clienti i manager identificano i segmenti della clientela e i segmenti di mercato

in cui l’impresa vuole competere includendo attuali e potenziali clienti.

I manager sviluppano poi misure per rilevare la capacità del business unit di creare clienti

soddisfatti e fedeli in tali segmenti di mercato.

Definire obiettivi e misure per le variabili critiche di performance sui processi interni

3.

I manager identificano i processi critici in cui l’organizzazione deve eccellere ai fini

dell’implementazione della strategia. La dimensione dei processi interni rappresenta i processi

critici che consento alla business unit di:

_ realizzare un’equazione del valore in grado di attrarre i clienti dei segmenti obiettivo

_ soddisfare le aspettative degli azionisti in merito ai rendimenti finanziari

Sfruttando il modello della catena del valore interna comprende tre grandi categorie di processo:

Processi d’innovazione

A. Processi operativi

B. Processi di assistenza post-vendita

C. Sviluppare obiettivi e misure per le variabili critiche di apprendimento e crescita

4.

Identifica l’infrastruttura che l’impresa deve costruire per ottenere crescita e miglioramento nel

lungo termine. È difficile che le imprese possano raggiungere i loro traguardi di lungo periodo

relativi ai clienti e ai processi interni utilizzando l

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A.A. 2015-2016
28 pagine
4 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paolo.imola93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio e controllo c.i e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Paletta Angelo.