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Politecnico di Torino

Appunti, esercitazioni e temi d’esame

CONTROLLO DEI SISTEMI MECCANICI

Corso tenuto dal Prof. G. Jacazio Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale

Appunti di Cappo Matteo

ARGOMENTI TRATTATI

Parte 1 – Introduzione e fondamenti

  • Definizione di sistema di controllo
  • Modello matematico lineare e non lineare
  • Trasformate di Laplace
  • Funzione di trasferimento
  • Schemi a blocchi
  • Risposta in frequenza
  • Integratori e derivatori
  • Sistemi del 1o ordine
  • Sistemi del 2o ordine
  • Ritardatori e anticipatori
  • Sistemi di ordine superiore
  • Sistemi con ritardo di trasporto

Parte 2 – Sistemi di regolazione lineari

  • Struttura di un sistema di regolazione
  • Effetto dei disturbi
  • Tipi di sistema: tipo zero, tipo uno, tipo due
  • Stabilità dei sistemi
  • Caratteristiche fondamentali dei sistemi di tipo zero, uno, due
  • Leggi di regolazione: PI, PD, PID

Parte 3 – Servomeccanismi

  • Definizione di servomeccanismo
  • Motori elettrici
  • Trasmissioni
  • Servomeccanismo elettromeccanico
  • Attuatori idraulici lineari e rotativi
  • Valvole
  • Servomeccanismo idraulico-meccanico e elettroidraulico

Seguono:

  • Esercitazioni del corso ed esercizi svolti
  • Prove d’esame svolte

A regime Curcic = Costante, w = cost.

Vogliamo accelerare si alimenta il motore a Tensione + alta.

Basta avere una tabella e ho un sistema di controllo molto grossolano.

“...nella realtà però non funziona così!”

La caratteristica meccanica varia a seconda delle condizioni operative!

(caldo, freddo, usura, lubrificazione, ...)

Perdita di accuratezza

Range di velocità angolari... noi ne vorremmo una precisa!

Serve un controllo + accurato

  • X = grandezza da controllare

  • Z = " " da confrontare col comando

  • e- = errore utilizzato da un regolatore che genera un segnale di controllo che è tanto + grande quanto alto è l’errore.

V/F = G(s) = 1/c

[G(s)]s→0 = G0 Guadagno Statico

Perché si usano le trasformate di Laplace?

Osservando le (G(s)) si capisce come si comporta il sistema di controllo con diversi input.

Controllo dei Sistemi Meccanici 3/03/2015

Schemi a Blocchi

All'interno di ogni blocco si mette la funzione di trasferimento di un dato componente.

Riprendendo l'esempio di ieri:

F - cV = m dV/dt

V/F = 1/[ms+c]

Schemi a blocchi: esplicitare la derivata di ordine massimo:

(F - cV)/m = V̇

V/F = 1/[c + ms]

Open loop equivalente

Tutti questi procedimenti sono racchiusi nell'algebra dei blocchi, che sono visti in una esercitazione apposita.

Tip: Come costruirlo? 1. Esplicitare derivata di ordine massimo. 2. Trasformare

Sistemi del 1o ordine

Osserviamo la funzione di trasferimento dell'esempio che abbiamo visto:

V = 1/C

  • Costante
  • Polinomio di 1o grado in s

Ordine di un sistema = Grado del polinomio a denominatore

Denominatore → Caratteristiche della dinamica del sistema

ẋ — Go — ẏ / τs + 1

Impulsive response

ẋ = A

ẏ = A Go / (τs + 1)

Risposta nel dominio del tempo

  • Prendiamo una tabella con le trasformate di Laplace e ci prendiamo l'anti trasfor

y(t) = A Go / τ e-t / τ

τ: Tempo caratteristico

del sistema di primo ordine / costante di tempo

→ Tempo impiegato del sistema x raggiungere il 63% del valore di regime

τ = Quanto rapidamente il sistema reagisce a un impulso

G(s) =

G0/1s+1)(τ2s+1) =

+ G10/1s+1) + G20/2s+1)

  • COMBINAZIONE LINEARE DI 2 SISTEMI DEL 1° ORDINE
  • RISPOSTA DI TIPO ESPONENZIALE

ξ < 1 SISTEMA SOTTO SMORZATO

Non ci sono radici reali nel DEN ma due complessi coniugati

→ RISPOSTA OSCILLATORIA SMORZATA

IMPULSIVE RESPONSE

γ̅ =

A Go/σn2+2ξσn+1

y( t ) =

A Go σn/√(1−ξ2) e−ξσnt sen(σn√(1−ξ2)t)

COSTANTE

ESPONENZIALE DECRESCENTE

FATTORE OSCILLATORIO

σ = σn√1−ξ2 PULSAZIONE PROPRIA

t =

/σ = /σn √(1−ξ2) PERIODO OSCILLAZIONE

  • L'ESPONENZIALE DECRESCE NEL TEMPO

CONTROLLO DEI SISTEMI MECCANICI 16/03/2015

Manca ultimo pezzo 2o ordine

SISTEMI DI 2o ORDINE CON POLINOMIO DI 1o GRADO A NUM

  • LA RISPOSTA DINAMICA DEL SISTEMA SI MODIFICA MA MANTIENE LE PROPRIETÀ FONDAMENTALI DEL SST. DEL 2o ORDINE

È difficile che in una T.F. di un sistema fisico, il grado del NUM sia > grado del DEN.

  • FREQUENCY RESPONSE

G(jω) = Go (jωτ + 1) (1 - (ω2 / ωn2)) + j2ξω / ωn

yo = √(τ2ω2 + 1) xoGo √( (1 - ω2 / ωn2)2 + 4ξ2ω2 / ωn2)

Diagramma di Bode G(jω) = 20 log √1 + τ2ω2 - 20 log √( (1 - ω2 / ωn2)2 + 4ξ2ω2 / ωn2)

Oscillatorio dominante

Bisogna vedere chi è la parte dominante del sistema

Il numeratore decide l'importanza relativa

Funzione di trasferimento

[x + Hg] · G1 + iG0] G2 = y

x G1G2 - y HG1G2 + iG0G2 = y

y (1 + HG1G2) = x G1G2 + i G0G2

\[ \bar{y} = \frac{x G_1 G_2}{1 + HG_1 G_2} + \frac{i G_0 G_2}{1 + HG_1 G_2} \]

Funzione di trasferimento a 2 input

  • Si vorrebbe che la y fosse poco disturbata da i (G2(s)).
  • Funzione del sistema fisico
    • Parametro del sistema di azionamento
      • Il sistema fisico da controllore è quello che è
      • L'azionamento è scelto per dare una certa forza/coppia ecc... → indipendente dal controllo

H(λ): funzione di scala

  • Voglio che a 100 mm di spostamento ci corrispondano 10 V di segnale

G0(s):

  • Funzione del sistema fisico dice come influisca il disturbo.

G1(s):

  • Funzione di trasferimento del regolatore ⇒ è pura elettronica!!
  • Vogliamo un guadagno alto che renda trascurabile il disturbo!

\[ \bar{y} = x \frac{G_1 G_2}{1 + H G_1 G_2} + i \frac{G_0 G_2}{1 + H G_1 G_2} \]

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
254 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/13 Meccanica applicata alle macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteo-mc91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Controllo dei sistemi meccanici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Jacazio Giovanni.