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SOLUZIONE

Nel caso in cui il tasso di interesse desumibile dalle condizioni contrattuali non si discosti significativamente dai tassi di mercato, il prestito obbligazionario sarà iscritto nel passivo al valore di € 980 (1.000-15-5) in sede di rilevazione iniziale.

È possibile dimostrare che per ripartire gli interessi nominali, il disaggio di emissione (€ 15) e i costi di transazione iniziali (€ 5) lungo la durata del prestito a un tasso di interesse costante da applicarsi al valore contabile del prestito all'inizio del periodo, deve essere utilizzato un tasso di interesse effettivo del 2,4296% annuo. Il tasso di interesse effettivo del 2,4296% è il tasso interno di rendimento che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri nel periodo 20X0-20X4 al valore contabile netto rilevato in sede di rilevazione iniziale pari a € 980,00.

Valore contabile interessi passivi ussi in delta

Date ussi contabiledebito inizio es al tasso effettivo uscita

interessi debito ne esc 2%=0,02 B+Ca b = a x 2,4296% d = a + b + c0,02*100020X0 980,00 23,81 -20 3,81 983,8120X1 983,81 23,90 -20 3,90 987,7120X2 987,71 24,00 -20 4,00 991,7120X3 991,71 24,09 -20 4,09 995,8120X4 995,81 24,19 -20 4,19 1.000,00fl fl fififi fi fl ff fi fi ff fi fi fl fi fi fi ff

DARE AVERE

1° gennaio 20X0

Titoli 980

Costi di transazione 5

Banca c/c 985

31 dicembre 20X0

*Interessi e altriproventi nanziari 23,81

Crediti verso altri 23,81

Crediti verso altri 23,81

Banca c/c 23,81

*questa scrittura si ripete al termine dei 4 esercizi inserendo negli interessi gli importi in verde della tabella

31 dicembre 20X4

Titoli 1.000

Banca c/c 1.000

fi Capitolo Decimo

I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri

10.01. I crediti: de nizione e classi cazione

I crediti costituiscono il diritto a esigere determinate somme da soggetti identi cati ad una data scadenza.

Riferimenti legislativi e professionali nazionali:

-art 2424 e 2426 n.8 cc

-OIC 15

Classi cazione in bilancio: ‘gliI crediti vanno

inseriti nell'attivo dello stato patrimoniale o attivo circolante, in base al criterio distintivo secondo cui elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni.

La classificazione dei crediti tra attivo circolante e immobilizzazioni finanziarie è effettuato sul ruolo svolto dall'attività nell'ambito dell'ordinaria gestione aziendale.

Immobilizzazioni:

  • Voce BIII.2a. verso imprese controllate
  • Voce BIII.2b. verso imprese collegate
  • Voce BIII.2c. verso imprese controllanti
  • Voce BIII.2d. verso imprese controllate dalle controllanti
  • Voce BIII.2e. verso altri circolante

Voce CII nell'attivo (crediti di ordinaria attività dell'azienda):

  1. verso clienti
  2. verso imprese controllate
  3. verso imprese collegate
  4. verso imprese controllanti
  5. verso imprese controllate dalle controllanti
  6. crediti tributari
  7. imposte anticipate
  8. verso altri

I principi contabili classificano i crediti in base a:

  • origine: 1. crediti generalisti in ragione di ricavi

derivanti da operazioni di gestione caratteristica (crediti ascrivibili in bilancio, in base al principio di competenza, se sono maturati i relativi ricavi e quindi il processo produttivo dei beni o servizi si è completo e lo scambio è avvenuto),

2. crediti sorti per prestiti e finanziamenti concessi (iscrivibili in bilancio se sussiste un'obbligazione di terzi verso l'impresa),

3. crediti sorti per altre ragioni (vale quando previsto per i crediti sorti per finanziamenti e prestiti).

del debitore:

- natura si vede la classificazione in bilancio (es: crediti verso clienti, verso l'erario, verso consociate, per imposte anticipate e verso altri).

- scadenza: breve scadenza o medio lunga scadenza.

10.1.1. Valutazione dei crediti

Criterio generale di valutazione:

Costo ammortizzato tenendo conto del presumibile valore di realizzo.

costo ammortizzato - fondo svalutazione crediti = presumibile realizzo

Calcolato: criterio del costo ammortizzato,

I crediti sono rilevati in bilancio

(attualizzato)7.rilevare gli interessi con il criterio dell’interesse e attivo

Una volta individuati questi valori, il credito viene espresso così:

Valore del credito= valore nominale del credito - quota parte degli interessi attivi non ancora maturati.

fi fi fi fi fi fi ff ff fifi ff fi ff ff fi fi fi ff ff

Non si usa il costo ammortizzato per:

  1. bilancio abbreviato, per il bilancio delle micro imprese
  2. principio di irrilevanza che si presume pera.crediti a breve termine entro 12 mesi
  3. i costi di transazione, commissioni e altre differenze tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo.

Se non viene utilizzato il costo ammortizzato, il credito è valutato:

  1. valore nominale (fattore temporale non rilevante),
  2. valore attuale al tasso di mercato (fattore temporale rilevante, es: incasso credito a rate nel tempo),
  3. Sottrarre premi, sconti, abbuoni e fondo svalutazione crediti = VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO

Costi di transizione: risconti attivi e costi d’esercizio

10.1.2.

L'accantonamento per rischi su crediti

I crediti devono essere iscritti in bilancio al netto del fondo svalutazione crediti, da iscriversi quando si ritiene che il credito abbia perso valore.

Quando si redige il bilancio d'esercizio, quindi, si deve fare una stima dei rischi relativi ai crediti già contabilizzati, e scrivere nell'attivo dello stato patrimoniale, la differenza tra il valore nominale dei crediti e il fondo rettificato che tiene conto dei rischi d'incasso.

Il fondo svalutazione crediti deve essere stanziato da portare a diretta riduzione dell'ammontare dei crediti cui si riferisce; l'accantonamento deve essere iscritto nella voce B10d per i crediti dell'attivo circolante e in D19b per i crediti immobilizzati.

L'OIC 15 prevede 2 diversi procedimenti per la stima dell'accantonamento: procedimento analitico e sintetico.

In entrambi i metodi va fatta una stima di una possibile perdita, crediti vs

clienti non riscossi.

procedimento analitico:

  1. analisi dei singoli crediti e determinazione delle perdite presunte
  2. stima delle ulteriori perdite valutate in base all'esperienza e di altri elementi utili
  3. valutazione indici di anzianità dei crediti
  4. riferimento a condizioni economiche geniali di settore e di paese.

In caso di una perdita presunta va fatta una stima cliente per cliente in base ai punti sopra elencati.

procedimento sintetico: stima forfetaria attraverso l'applicazione di formule all'ammontare complessivo dei crediti prendendo a riferimento determinate % sulle vendite o crediti.

In entrambi i casi si deve stimare la perdita presunta utilizzando delle formule (per il procedimento sintetico), o cliente per cliente (procedimento analitico).

Fondo svalutazione crediti: quota di accantonamento al fondo svalutazione crediti - stima (in base a percentuale che si prevede di incassare o quella che si prevede di non incassare) - adeguamento del fondo svalutazione

  1. crediti in presenza di eventuali fondi degli esercizi amministrativi precedenti.
  2. Nel momento in cui si veri cano perdite su crediti, si deve utilizzare il fondo accantonamento negli esercizi precedenti, eper la quota non coperta dal fondo, rilevare un costo d’esercizio, da iscriversi nella voce B14 (crediti attivo circolante) oD19b (crediti immobilizzati).
  3. Fondo svalutazione crediti
  4. Fondo svalutazione 31/12 > fondo svalutazione Adeguare il fondo, incrementare il fondoesistente svalutazione per la di erenza in avere
  5. Fondo svalutazione 31/12 < fondo svalutazione Non fare svalutazioneesistente
  6. Accantonamento a credito speci co (procedimento Fare svalutazione indipendente dal fondo,analitico) incrementare il fondo svalutazione per il totale dellasvalutazione in avere
  7. 10.1.3. Cancellazione dei crediti
  8. Cancellazione crediti dal bilancio quando:-i diritti contrattuali sui ussi nanziari derivanti dal credito si estinguono parzialmente o totalmente oppure-la titolarità dei diritti

contrattuali sui ussi nanziari derivanti dal credito è trasferita e con essa sono trasferiti tutti irischi inerenti il credito.fl ff fi fi fi fl fi ff ff fi

ESISTENZA FONDO SVALUTAZIONE Usare il fondo, decrementare il fondo svalutazionein dare

ESISTENZA FONDO SVALUTAZIONE SOLO IN Usare il fondo, decrementare il fondo svalutazionePARTE in dare.

Per la di erenza non coperta registrare una perditasu crediti

10.2. I debiti: de nizione e classi cazione

De nizione:

I debiti sono passività, che rappresentano obbligazioni a pagare determinati ammontari ad una data stabilita.

Riferimenti legislativi e professionali nazionali:

-art 2424 cc

-OIC 19 passivo

Classi cazione in bilancio: nel dello stato patrimoniale e sono classi cati in base alla natura del creditore e dellascadenza.

Debiti (voce D):

1.obbligazioni 2.obbligazioni convertibili 3.debiti vs soci per nanziamenti 4.debiti vs banche 5.debiti vs altri nanziatori6.acconti 7.debiti vs fornitori 8.debiti rappresentati da titoli di credito

9. debiti vs imprese controllate 10. debiti vs imprese collegate 11. debiti vs controllanti 11bis. debiti vs imprese sottoposte al controllo di controllanti 12. debiti tributari 13. debiti vs istituti di previdenza e sicurezza sociale 14. altri debiti 10.2.1. Valutazione dei debiti valutati al costo ammortizzato I debiti, come i crediti, devono essere (tenendo conto del fattore fattore temporale). La prima iscrizione deve avvenire al valore nominale, al netto dei costi di transazione, premi, sconti commerciali, abbuoni. Non è previsto il calcolo del presumibile valore di realizzo. Non è possibile inserire in bilancio un utile presunto (per il principio di prudenza). Tipici costi di transazione: spese di istruttoria, oneri di perizia di immob.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
41 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frencyba0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Azzali Stefano.